Questa ricetta chiude il 2022 delle ricette regionali per L'Italia nel piatto
La ricetta di casa mia, era il tema di dicembre.
Fra tutte quelle che amo perchè legate a persone care della mia famiglia, ho scelto la minestra di orzo e fagioli. Uno dei cavalli di battaglia di mia nonna Lucia. Nonna paterna, nata a ottobre del 1900. Rimasta orfana a 15 anni con 7 fratelli più piccoli da tirar grandi. Una donna che ha visto due guerre, che ha vissuto la fame e la povertà assoluta di quei tempi, indurita dalla fatica dei campi e dal lavoro in famiglia, orto, casa, bestie e dalla necessità quotidiana di mettere insieme il pranzo con la cena in periodi non certo facili.
Le ho voluto molto bene e il suo ricordo mi accompagna sempre. Invecchiando le somiglio anche un po'...
La rivedo, nell'orto intenta a raccogliere i fagioli per la minestra, e poi a prepararla sul fogolar. Rivedo la grande pentola fumante, e quel profumo misto di fuoco e di fagioli che arrivava in tutta la casa.
Usava mettere l'orzo a volte, soprattutto quando c'ero anche io. Sapeva che mi piaceva molto.
Questa è una di quelle ricette di cui
ogni famiglia ha la propria versione. C'è chi fa un battuto di
lardo, cipolla, carota, sedano ed erbe, chi ci mette il porro, chi
la salsiccia. Mia nonna la faceva semplice semplice, e io continuo così,
mettendo tutto a freddo ma niente lardo, non ne amo il sapore.
Mescolate ogni tanto, e alla fine, una volta pronta la minestra, eliminate le verdure lasciate intere e schiacciate le patate che fossero rimaste in pezzi. Alla fine dovrà essere abbastanza densa.
Giuliana ma il burro dove va messo? E i commenti non li pubblichi più?
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