martedì 27 aprile 2021

il mio Simple Roast Chicken&Red Pepper Traybake per il Club del 27

 Ed è di nuovo il 27,  arriva la ricetta del Club.
Questa volta la scelta è caduta sulle ricette scelte dal libro The roasting tin, una più golosa dell'altra e scegliere è stato abbastanza difficile, le avrei fatte tutte.  Credo che nel tempo ce la farò.
Le troverete tutte  QUI sul sito .
Ho scelto questa:


molto semplice, veloce da fare, ma gustosissima.

Simple Roast Chicken & Red pepper Traybake

per 4 persone

4 petti di pollo interi (se con la pelle meglio, ma anche senza)
2 peperoni rossi
2 peperoni gialli
2 grosse cipolle rosse
6 spicchi d'aglio
6 rametti di timo o di rosmarino
olio e.v. d'oliva
sale, pepe

Tagliate in quarti le cipolle rosse, schiacciate l'aglio e lasciatelo con la buccia.
Lavate e asiugate i peperoni, tagliateli a falde eliminando semi e filamenti, poi tagliateli a strisce.
Scaldate i forno a 180°, ventilato.
Ungete una teglia rettangolare con 2 cucchiai di olio e.v. d'oliva, posizionate i petti di pollo, i peperoni, l'aglio, le cipolle rosse, le erbe aromatiche, salate e pepate poi aggiungete ancora un poco d'olio e con le mani ungete bene i petti e date una mescolata alle verdure.
Cuocete per 35/40 minuti finchè i petti saranno cotti e  dorati e le verdure quasi caramellate.
Lasciate riposare una decina di minuti a forno spento, prima di servire.
Se vi piace, potete aggiungere un pizzico di paprika affumicata dopo la cottura.
Servite ben caldo.






venerdì 23 aprile 2021

Risotto Guglielmina

Poco prima di morire improvvisamente, mio nonno aveva comprato, finanziato dalla cognata Ines, una tipa abbastanza particolare di cui avevo parlato in questo post, una vecchia casa colonica quasi in centro paese, una casa di sei stanze con la barchessa, fienile, stalla  e un gran bel pezzo di terra annesso. Aveva tutta l'intenzione di ristrutturarla per ricavarne 4 stanze per lui e la nonna e le altre 2 sarebbero state per Ines una volta che fosse  tornata da Milano in pensione.
Ma il destino cinico e baro non consentì nulla di tutto questo perchè mio nonno se ne andò nel giro di tre mesi per un cancro al polmone.  A quel punto la zia Ines pretese di essere liquidata del prestito che aveva fatto a nonno. Mio padre dovette  pensare a sistemare mia nonna mentre la casa veniva comunque ristrutturata e a rimborsare quella grandissima figlia di buona donna di sua zia.  Per rientrare almeno un po' dalle spese mia nonna, che dopo la sistemazione abitava in quella casa, pensò di affittare i due locali che sarebbero dovuti toccare alla Ines a una ragazza che aveva il marito militare in trasferta a Napoli, mentre lei lavorava come sarta in paese. Si chiamava Guglielmina e mia nonna, che a quel tempo aveva si e no 50 anni,  la accolse  quasi come fosse  una figlia. Guglielmina abitò in quella casa per un paio d'anni, e con mia nonna instaurò un rapporto molto stretto, si aiutavano a vicenda e si facevano compagnia, oltre al fatto che essendo sarta Guglielmina aveva molte clienti che andavano e venivano, con inevitabile movimento di lingue,  di pettegolezzi, e di divertimento. 
In quegli anni io andavo ogni tanto con mio padre, in treno, a trovare nonna e capitava che la sera per la cena questa ragazza si unisse a noi. 
Ormai sapevamo che amava molto il risotto, ma non è che si facesse spesso a casa di mia nonna, perciò quando capitava che fosse nel menù, lei veniva sempre invitata a cena.
Ricordo una sera particolare, lei era triste perchè a suo marito non avevano dato la licenza per tornare in Friuli qualche giorno e  si era chiusa in camera a piangere. E allora mia nonna , per farle tornare un po' di buonumore, pensò di cucinare  un risotto  solo per lei. Un semplice risotto col pomodoro e i piselli, niente di particolare ma da quella sera sul finire degli anni '50, in casa nostra quel risotto fu  per sempre quello di Guglielmina.  Ed ora lo  propongo al Clan del risotto del venerdì come risotto vintage, che più vintage di così non si può.




Risotto Guglielmina

per 2 persone di buon appetito

250/300 g di riso Carnaroli Riserva San Massimo
1 grossa cipolla bionda
1 bicchiere abbondante di passata di pomodoro
250/300 g di piselli,   meglio se freschi ma vanno bene anche surgelati
q.b. di brodo vegetale
2 ciuffi di basilico
50 g di burro
poco olio
sale
pepe nero macinato al momento
2 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato

In una capace pentola fate appassire la cipolla tagliata sottilissima, unite la passata di pomodoro, un ciuffo di basilico e fate insaporire, unite i piselli sgranati se sono quelli freschi, altrimenti quelli surgelati e lasciate cuocere ancora un paio di minuti.
Poi  aggiungete il riso e cominciate a tirare il risotto unendo il brodo vegetale bollente, poco alla volta finchè il riso è quasi perfettamente cotto. A questo punto spegnete il fuoco e mantecatelo con il burro e il parmigiano e lasciatelo riposare qualche secondo.
Servitelo all'onda, con una abbondante macinata di pepe nero e con una foglia di basilico.



giovedì 15 aprile 2021

Risotto delicato in brodo aromatico di canocchie e foglie di cappero

Il venerdì arriva il momento di quelli del Clan, un gruppo  Facebook creato da Cristina  del blog Poveri ma belli e buoni   per gli amanti del risotto e  che ogni settimana crea dei piatti pazzeschi,  roba che quando li scopro sento la voce di  Mike Bongiorno che dice: sempre più in alto! 
Ne faccio parte anche io, anche se non raggiungo il livello di tanti membri di questo bellissimo gruppo. Cerco di dare il mio contributo, sperando di imparare sempre qualcosa.
Per questa settimana volevo un risotto molto semplice,  delicato di sapore per accontentare quel signore che vive con me che non ama i sapori di pesce troppo decisi, ma che appagasse il palato.

Così, dopo un giro in pescheria ecco cosa è uscito dalla mia cucina:

Risotto delicato in brodo aromatico di canocchie e foglie di cappero

per 2 persone

250 g di riso Carnaroli riserva S. Massimo
300 g di code di mazzancolle
300 g di calamari non troppo grossi
6 o 7 canocchie
una decina di foglie di cappero sott'olio
un goccio d'olio
una noce abbondante di burro
1/2 bicchiere di vino bianco

per il fumetto aromatico:
una decina di canocchie
i carapaci delle mazzancolle
i ciuffi dei calamari
2 spicchi d'aglio
1 carota
1 costa di sedano
1 scalogno
1 foglia di alloro
qualche gambo di prezzemolo
2 rametti di timo
2 steli di lemongrass
1 cucchiaino di pepe di Sichuan
1 cucchiaino di pepe di Sarawak
1 cucchiaino di pepe Malagueta (Grani del Paradiso)
poco olio


 


Pulite i calamari, dividete le sacche dai tentacoli, eliminate la pelle, l'osso interno e le interiora. Dai tentacoli eliminate gli occhi.  Lavate tutto benissimo poi tagliate i calamari a pezzettoni.
Lavate e sgusciate le mazzancolle conservando i carapaci, eliminate il budelletto.
Lavate le canocchie, incidetene la pancia con le forbici, a quelle che andranno nel piatto eliminate  zampette e  antennine.
Preparate il fumetto. Mondate le verdure, lavatele, tagliatele e pezzetti.
Tostate per qualche minuto  i pepi in padella, lasciateli raffreddare poi pestateli leggermente nel mortaio.
Eliminate le foglie esterne dagli steli di lemongrass e tagliateli a pezzetti.
In una capace padella scaldate l'olio, aggiungete le verdure e l'aglio  e lasciatele insaporire, poi aggiungete i pepi pestati, il timo, i gambi di prezzemolo, la foglia di alloro, il lemongrass, i tentacoli dei calamari, le canocchie e i carapaci delle mazzancolle e continuate la rosolatura a fuoco basso. Sfumate con il vino bianco e non appena è evaporato coprite a filo con dell'acqua calda. Portate a ebollizione,  abbassate il fuoco e regolate di sale. Cuocete per circa mezz'ora o poco più. Poi filtrate attraverso un colino cinese premendo bene per estrarre il più possibile i succhi. Tenete da parte su fuoco dolce in modo che rimanga in leggera ebollizione.

In una casseruola scaldate un goccio d'olio, poi unite il riso e mescolate fino a farlo "cantare"  quindi iniziate a tirare il risotto aggiungendo il fumetto bollente poco alla volta, rabboccando quando inizia ad essere del tutto assorbito dal riso.
Arrivati a 10/15 minuti di cottura unite i calamari a pezzi e continate qualche minuto, poi sarà il turno delle canocchie e poi ancora delle mazzancolle in modo che quando il riso sarà cotto, anche molluschi e crostacei lo saranno allo stesso momento. Spegnete il fuoco e mantecate velocemente con un filo d'olio e.v. d'oliva.
Preparate i piatti e completate con 4 o 5 foglie di cappero. Servite subito.