Oggi parliamo di cotture o per meglio dire, di NON cotture.
Il Calendario del Cibo italiano dedica la giornata alla cucina senza cottura. In quest'ottica si è pensato di dedicare un approfondimento alla cucina salva tempo, strettamente legata alla cucina senza cottura.
In questo contesto è perciò assolutamente d'obbligo citare lei, Elena Spagnol, che ha dedicato la sua vita a semplificare in cucina: ha eliminato ingredienti, abbreviato e facilitato procedimenti, messo a punto metodi economici e rapidi.
E' lei che negli anni del "donna, donna non smetter di lottare, tutta la vita deve cambiare" che andava per la maggiore insieme a "io sono mia" nelle movimentate piazze degli anni '70, in piena lotta per l'autodeterminazione femminile, è riuscita a conciliare obbligo e libertà in cucina.
In quegli anni, e forse ancora oggi, nonostante le battaglie femministe e la liberazione dei costumi, il ruolo della donna all'interno della famiglia italiana stenta a cambiare. Vigeva sempre quell'obbligo/necessità di provvedere a mettere insieme il pranzo con la cena tenendo sott'occhio il portafoglio. Si bruciavano i reggiseni, ma i mattarelli comunque resistevano.
Ed è a quel punto che è arrivata la filosofia di cucina salva tempo della Spagnol, coi suoi manuali che suggeriscono come cucinare alle donne che hanno altro da fare e non hanno tempo da perdere. Lei ci ha preso per mano partendo da zero e ci ha portato a conoscere salse, primi, carni e tutto il percorso a tappe dei libri di cucina, ma con intelligenza, con trucchi e scorciatoie, non facendoci sentire in colpa se la maionese è quella comprata e non fatta rigorosamente a mano al momento. Lei ha sfatato il mito della pentola a pressione da utilizzare esclusivamente per le cotture lunghe, riducendo a un quarto i tempi di cottura necessari con la pentola tradizionale, permettendo alle donne di ritagliarsi momenti da dedicare a se stesse.
Elena Spagnol ha insegnato alle donne italiane a cucinare ottimizzando i tempi, accorciando i procedimenti, semplificando gli ingredienti. E così facendo ha sfatato miti, dissolto paure, inventato un'idea di cucina brillante, contemporanea, intelligente e assolutamente non convenzionale.
Il mio contributo è un classico della grande cucina, nello stile Elena Spagnol, il Coq au vin.
Coq au vin
(per 4 o 5 persone)
1 pollo piuttosto grosso, a pezzi
poca farina
40 g burro
2 cucchiai d'olio
100 g pancetta tesa in un solo pezzo
12 cipolline borettane preferibilmente della stessa misura
12 funghi champignon preferibilmente della stessa misura
4 cucchiai colmi di Cognac
1/2 bottiglia di vino rosso buono
1 rametto di timo, 1 foglia di alloro, 1 rametto di rosmarino
(legati insieme)
2 cucchiai prezzemolo tritato
pochissimo aglio (facoltativo)
sale, pepe
Pulite e fiammeggiate il pollo, lavatelo e asciugatelo accuratamente. Pulite le cipolline e i funghi champignon eliminando la parte terrosa del gambo. Lavate velocemente cipolline e funghi e asciugateli subito.
Tagliate la pancetta a fettine sottili.
In una larga casseruola scaldate l'olio insieme al burro, unite la pancetta e lasciate insaporire a fuoco medio per circa 5 minuti o poco più, mescolando ogni tanto.
Passate i pezzi di pollo nella farina, scuotendoli per eliminare l'eccesso e adagiateli nella casseruola. Fateli colorire bene da tutti i lati, a fuoco vivo, occorreranno circa 10 minuti dopodichè abbassate il fuoco e unite champignon e cipolline e continuate la cottura per altri 6 o 7 minuti mescolando spesso.
Nel frattempo mettete a scaldare il Cognac in un pentolino per circa mezzo minuto, quando è caldo accostategli cautamente un fiammifero acceso, quando si infiamma versatelo direttamente nella casseruola distribuendolo bene. Lasciate che bruci completamente, poi
aggiungete il vino rosso, le erbe aromatiche e regolate di sale e pepe.
Riportate a bollore, coprite il tegame, abbassate il fuoco e continuate fino a che il pollo, punzecchiato con un ago o i rebbi di una forchetta, sarà cotto e tenero.
Una volta pronto, accomodate in bell'ordine i pezzi di pollo in un capace piatto da portata, contornateli con le cipolline e i funghi champignon.
Se il fondo di cottura fosse ancora un po' lento, fatelo ridurre un poco a fiamma vivace poi, inclinando la casseruola, con un cucchiaio togliete un poco del grasso rilasciato in cottura, eliminate il mazzetto di erbe aromatiche e versatelo sul pollo nel piatto.
Cospargetelo con il prezzemolo tritato e servite ben caldo.
note:
Il tempo di cottura varia a seconda della grandezza dei pezzi di carne, e se il pennuto è un pollo ruspante oppure da supermercato. Per il mio ci è voluta più di un'ora fra tutto, direi un'ora e mezza.
Ho tritato il prezzemolo insieme a un niente di aglio.
Il mio vino rosso era un Cabernet Sauvignon
Mi è scappato un cucchiaio in più di Cognac (altrimenti sarebbe rimasto sul fondo della bottiglia fino a chissà quando)
Il tempo non vi basta mai, ma non dovete per questo rinunciare a gratificarvi con un bel pranzetto o a fare bella figura con i vostri ospiti quindi, se cercate delle sicure ricette salva tempo, affidatevi tranquillamente ad Elena Spagnol, che con i suoi 22 libri e più di un milione di copie vendute, è l'autrice italiana che ha seguito con maggiore attenzione l'evolversi della cucina moderna
Le sue ricette sono state pensate per aiutare chi spignatta da casa per amore della famiglia e degli amici, senza pretendere di essere un genio ai fornelli.