Stavolta l'argomento sono gli open sandwiches, ma cosa sono?
Semplice, fette di pane fresco, che può essere di segale, bianco, o di altre farine, dove puoi appoggiare qualunque cosa ti suggerisce la fantasia.
L'idea ha origini antiche, inglesi e francesi ma poi diffuse in tutto il nord Europa, quando il pane era usato come piatto e alle fine del pasto, inzuppato di cibo, veniva consumato o dato in pasto al cane di casa o conservato per i mendicanti.
Il sandwich aperto è tradizionale e molto comune nei paesi nordici dove viene consumato praticamente sempre. Colazione, pranzo, cena o come merenda. In Finlandia il panino si chiama voileipä, e in Estonia võileib, più o meno allo stesso modo, in Scandinavia ha diversi nomi (danese: smørrebrød, norvegese: smørbrød, svedese: smörgås o macka) che sostanzialmente significa "pane al burro" e, secondo dove sei, sormontato da formaggio, carne fredda, prosciutto, tacchino, gamberetti, salmone affumicato, caviale, uova sode, bacon, aringhe, filetti di pesce, paté di fegato, polpette di carne e completato da alcune erbe e verdure. Tutto sullo stesso pezzo di pane.
Il Club del 27 offre l'occasione per provare a prepararne qualcuno, giusto per vedere l'effetto che fa.
Ho scelto di farne due tipi, partendo dalle patate. L'unica mia variante, rispetto alla ricetta, è stato il pane. Non avendo avuto il tempo di farmelo ho scelto un filone tirolese, quello buonissimo dell'Esselunga, ai cereali, in sostituzione di quello di segale.
Patate, maionese di melanzane e bacon
4 fette di pane di segale (io ai cereali)
burro salato q.b.
80 g bacon a fette
4 piccole patate novelle
2 o tre cucchiai di maionese di melanzane
una piccola manciata di cerfoglio, o aneto, o erba cipollina
pepe macinato al momento
per la maionese di melanzane:
1 piccola melanzana
1 spicchio d'aglio
un paio di foglie di basilico
poco olio e.v.
Lessate le patate con la buccia, lasciatele poi intiepidire e pelatele, quindi tagliatele a fettine sottili.
Tagliate a metà la melanzana, spennellatela d'olio sulla parte tagliata, punzecchiatela con un ago o una forchetta quindi mettetela in forno in una teglia foderata di carta forno, e cuocetela a 180° fino a quando sarà morbida. Una volta pronta toglietela dal forno, con l'aiuto di un cucchiaio prelevate la polpa e mettetela a sgocciolare in un colino per un quarto d'ora circa. Frullatela insieme a un piccolo spicchio d'aglio tritato e le foglie di basilico, montandola con l'olio come si fa per la maionese.
Trasferitela in un contenitore e tenete da parte.
Ora scaldate un padellino antiaderente e fate cuocere le fette di bacon fino a farle diventare belle croccanti.
Affettate il pane a fette possibilmente di uguale altezza. Imburratele totalmente con il burro salato, appoggiatevi sopra le fette di patata, sopra le patate fate un generoso strato di maionese di melanzane, completate con il bacon croccante e le erbe che avete scelto. Nel mio caso ho optato per l'erba cipollina. Date una bella macinata di pepe e voilà.
Patate, porro e limone
4 fette di pane di segale (io ai cereali)
1 piccolo porro
burro salato q.b.
4 o 6 patate novelle
2 o 3 cucchiai di pesto
2 cucchiai scarsi di capperi sotto sale
poco olio e.v. d'oliva
le zeste di mezzo limone
pepe nero macinato al momento
Lessate le patate con la buccia, poi scolatele, pelatele e lasciatele raffreddare quindi tagliatele a fette sottili.
Dissalate i capperi.
Mondate il porro, tagliatelo a fettine in diagonale, sciacquatelo in acqua fredda e asciugatelo bene. Friggete in olio caldo finchè sarà croccante. Lasciate poi scolare il fritto su della carta assorbente.
Tagliate le fette di pane possibilmente della stessa altezza. Spalmatele in modo uniforme con il burro salato. Distribuite le patate a fette sul burro.
Distribuite il pesto e i capperi su ogni fetta, completate con il porro fritto e le zeste ricavate con un rigalimoni. Spolverate di pepe nero.
Non ho fatto il pesto, avendone di scorta nel freezer, ma data la esigua quantità che serve, va bene anche quello compro, basta che sia di buona qualità.
Bene, ce li siamo, non dico litigati, ma quasi...
più delicato quello col porro, più saporito quello col bacon, ma entrambi gustosi e stuzzicanti.
Una bella idea, e capita a fagiolo in tempo di mondiali di calcio. Basta prepararne un po' e poi un buon bicchiere di vino e una buona compagnia davanti alla tv, cercando di dimenticare che l'Italia stavolta non c'è.
A proposito, io tifo Islanda, e voi?