E' arrivato il 27, è arrivato meno male, chi sta bene e chi sta male, e chi sta come gli par
così cantava Renato Rascel parodiando, sulle note de la Bufera, l'impiegato statale che aspetta lo stipendio il 27, ma si possono attribuire diversi significati a questo numero, basta farsi un giretto in rete e se ne scoprono parecchi:
Nella matematica è un numero dispari, composto, potente, decagonale, è la somma delle cifre del suo cubo, ecc.ecc.
Per Abellio è il numero dello Spirito Santo.
Per Alfred Weysen, ventisette è un simbolo lunare, indica la luce nell’oscurità, il simbolo della luce divina.
Il Nuovo Testamento della Bibbia di Gerusalemme contiene 27 libri.
L’elemento di numero atomico 27 è il cobalto (Co), un metallo grigio, molto duro, adottato in molte leghe e processi, come colorante.
Nella Smorfia napoletana il 27 è 'o cantero
Per la Cabala il 27 è il numero della fortuna acquisita, ottenuta in ritardo e realizzata con il lavoro paziente e assiduo.
27 sono le lettere dell'alfabeto ebraico e di quello spagnolo.
E potrei continuare a lungo, ma mi fermo qui, al Club del 27.
che cos'è questo club? E' un progetto della Community MTC uscito dalla mente di quel vulcano in perenne fermento che è Nostra Signora Van Pelt.
Forse sì, o forse no, sapete che ad ogni sfida MTC viene collegato un Tema del Mese inerente all'argomento su cui ci si sta sfidando, un completo approfondimento fatto di informazione, storia, curiosità, aneddoti, e anche ricette sempre molto interessanti.
Una volta risolta la sfida tutto viene archiviato, si passa a quella successiva e procedendo verso il nuovo a gran carriera, coi ritmi ormai imposti dalla rete, ci si lascia alle spalle tutto il patrimonio di approfondimenti e di ricette provate che, alla fine, rimane a prender polvere in archivio. Ed è un vero peccato.
Ma, cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione. la Van Pelt, appunto, coadiuvata da persone del valore di Ilaria, Francesca eValentina.
E allora ecco l'idea. Nel Club del 27 ritorneremo alla lentezza, alla voglia di confrontarci, di scambiarci le nostre impressioni, di cucinare solo per il piacere di farlo e con la passione per la cucina che condividiamo, perciò ogni 27 del mese io e le altre socie del Club, pubblicheremo una ricetta riferita ad un Tema del Mese. Un modo per dare ancora un po' di meritata ribalta ad un lavoro accurato e approfondito..
Per Febbraio la scelta è caduta sulle Layers Cakes, un tema trattato quando la sfida fu sulla Red Velvet, ma che si sposa perfettamente con quella appena conclusa essendo sia il pollo fritto che le torte a strati, emblema della cucina degli Stati del Sud. Un inizio alla grande dunque!
Per quanto mi riguarda, sono più che contenta di questo progetto. Essendo da poco entrata in questo bellissimo gruppo, mi son persa tutti i precedenti Temi del Mese e far parte del Club del 27 mi dà la possibilità di conoscere e approfondire quello che è stato fatto in passato. Quindi ora sono la fortunata posseditrice della tessera n. 34, uscita dalla magica penna di Francy bella vero?
Un numero etta(gonale) giustappunto! Degli etti ormai, soprattutto con questa torta a strati, ho perso davvero il conto...
Confesso che è la mia prima Layer Cake americana, perciò siate indulgenti e non fate troppo caso alle magagne.
E allora, pronti, partenza e.....VIA!
La mia Yellow Cake per il Club del 27
Per la torta
140 g burro a temperatura ambiente, tagliato a cubetti di 1 cm. circa
250 g farina 00
8 g lievito (mezza bustina)
1 cucchiaino sale fino
1/2 cucchiaino cannella in polvere
3 uova grandi
150 g zucchero semolato
110 g zucchero di canna chiaro
235 ml panna acida
Per il Chocolate CreemCheese Frosting
140 g burro ammorbidito
200 g formaggio spalmabile (tipo Philadelphia)
400 g zucchero a velo
120 g cioccolato fondente al 70%
un pizzico di sale
Portate il forno a 175°. Imburrrate due teglie apribili da 20 cm. coprite il fondo con della carta forno tagliata a misura. Imburrate anche la carte e infarinate tutto leggermente, sbattete un poco le teglie alla fine, per eliminare la farina in eccesso.
In una ciotola setacciate insieme la farina, il lievito, il sale e la cannella e tenete da parte.
Nella planetaria con la lancia a foglia, sbattete il burro a crema insieme ai due zuccheri a velocità media, unite le uova una alla volta sbattendo solo fino a quando sono incorporate all'impasto, abbiate cura di pulire le pareti della ciotola in modo che tutto sia perfettamente incorporato. A bassa velocita unite anche il mix di farina tenuto da parte. Fatelo in tre volte, alternandolo con la panna acida. Iniziate e finite con la farina.
Se non avete una planetaria, potete benissimo usare le normali fruste elettriche.
Ora dividete l'impasto nelle due teglie. Perchè alla fine fossero uguali, ho pesato prima la ciotola dell'impastatore. Una volta pronto l'impasto, ho ripesato tutto insieme, tolto il peso della ciotola e diviso per due il risultato.Una volta saputo quanto doveva essere il peso di ogni torta, ho versato la dose giusta in ognuna.
Una volta nella teglia, livellate l'impasto con una spatola e fate cuocere per circa 30 /35 minuti fino a quando, alla prova stecchino nel centro della torta, questo esce pulito. Col mio forno ci sono voluti 35 minuti, e ho cotto con la funzione statica.
Togliete le teglie dal forno e lasciate raffreddare per qualche minuto, poi aprite le teglie ed eliminate il cerchio, lasciatele riposare per una ventina di minuti,
dopodichè capovolgete le torte su una gratella, eliminate la carta forno e lasciatele raffreddare completamente.
Per il frosting
Fondete il cioccolatoa bagnomaria o nel microondo a bassissima potenza, e lasciatelo intiepidire.
Nella planetaria, sempre con la lancia a foglia, montate il burro a crema, aggiungete il formaggio spalmabile e amalgamate bene, unite lo zucchero a velo preventivamente setacciato e il sale. Mescolate a bassa velocità fino a quando tutto è perfettamente liscio. Non montate troppo a lungo il composto in ogni caso. Unite il cioccolato fuso ormai freddo e mescolate di nuovo fino a quando è tutto omogeneo. Se il composto vi sembra troppo morbido, aggiungete dell'altro zucchero a velo, un cucchiaio per volta, fino a renderlo più sodo.
Il frosting si può anche preparare un giorno prima, basta conservarlo in frigorifero in un contenitore a chiusura ermetica e lasciarlo ammorbidire a temperatura ambiente prima di ricoprire la torta.
Come sopra, se non avete una planetaria, usate le fruste elettriche.
Assemblaggio della torta
Con un coltello affilato, eliminate eventuali dossi o imperfezioni delle torte e rendete le superfici piatte.
Direttamente sul piatto da portata posate la prima torta, cospargetela con 2/3 della crema e spalmatela in maniera uniforme su tutta la superficie, appoggiatevi la seconda torta premendo leggermente per ancorarla e assestarla. Usate il restante frosting spalmandolo, sempre uniformemente, sia sulla superficie che sui lati fino a ricoprire tutto. Passate la spatola perpendicolarmente per uniformare tutto il più possibile.
Decorate a piacere.
Qui ho usato meringhette, alchechengi, lamponi e qualche piccolo fiore di narciso.
Con un coltello affilato, eliminate eventuali dossi o imperfezioni delle torte e rendete le superfici piatte.
Direttamente sul piatto da portata posate la prima torta, cospargetela con 2/3 della crema e spalmatela in maniera uniforme su tutta la superficie, appoggiatevi la seconda torta premendo leggermente per ancorarla e assestarla. Usate il restante frosting spalmandolo, sempre uniformemente, sia sulla superficie che sui lati fino a ricoprire tutto. Passate la spatola perpendicolarmente per uniformare tutto il più possibile.
Decorate a piacere.
Qui ho usato meringhette, alchechengi, lamponi e qualche piccolo fiore di narciso.
se volete saperne molto di più sulla storia delle torte a strati statunitensi non dovete perdere questo bellissimo articolo
Appuntamento al 27 Marzo! Chissà di cosa si parlerà....