lunedì 24 febbraio 2014

Noblesse oblige

la Marquise è un classico della pasticceria, se ne fanno tantissime variazioni, ma la base è sempre lui, il cioccolato.
In questo caso però  è assolutamente fondamentale usare un cioccolato di altissima qualità....d'altra parte si chiama Marquise......noblesse oblige...
Se fate un giro in rete, troverete tantissime ricette, tutte diverse, vedrete che c'è chi la fa cotta e chi la fa cruda...io le amo entrambe, anche se non sono proprio la stessa cosa.
La prima volta che ho assaggiato questo dolce, cotto, è stato grazie al mio amico Maurizio, chef patissier del Mulino di Ospiate, molti, molti anni fa. E' stata una scoperta voluttuosa, che mi è rimasta impressa indelebilmente nella memoria. E naturalmente mi ha dato la ricetta, com'era consuetudine quando un suo dolce mi colpiva particolarmente e volevo riprodurmelo a casa..
Da quella volta io la cuocio quasi sempre, ma è una questione che decido al momento, secondo il tempo che ho a disposizione, o secondo l'umore...
però anche quella "a crudo", ha una consistenza da deliquio totale, voluttuosa e morbida che accarezza il palato con mille sensazioni...
questa è quella che ho fatto qualche giorno fa, ma profumata all'arancia.
Spero che piaccia anche a voi quanto piace a me




Marquise al cioccolato e arancia


350 gr cioccolato fondente di ottima qualità
200 gr zucchero
4 cucchiai colmi di succo d'arancia
200 gr burro
5 uova, divise
la buccia grattugiata di due arance
3 cucchiai colmi di farina
 

Per le scorze da decorazione:
 la  scorza di una arancia
4 cucchiai di zucchero
2 dl acqua calda


Per la teglia:
poco burro
poca farina
poco cacao

per la decorazione:
250/300 cc  panna  liquida fresca
poco cacao amaro



Preparare le scorze d'arancia. Con un rigalimoni ricavare dall'arancia le scorzette belle sottili. Se non avete un rigalimoni, togliete la scorza all'arancia senza romperla, pulitela dall'albedo interno e tagliatela a striscioline.
Sbollentare un paio di volte le scorzette, partendo ogni volta dall'acqua fredda. Scolarle e tenerle da parte.
Porre sul fuoco un pentolino con  l'acqua calda e lo zucchero, fare cuocere qualche minuto finchè si riduce a sciroppo, togliere dal fuoco ed immergere in questo sciroppo le scorzette sbollentate.

Foderare di carta forno una tortiera  da 22/24 cm facendo aderire bene la carta.  Operazione che riesce meglio se prima si passa un poco di burro qua e là sul fondo della tortiera, la carta resterà ferma. Imburrare l'interno della carta. Miscelare velocemente 1 cucchiaio di farina con 1 di cacao e  spolverare col composto la carta imburrata all'interno della tortiera.
Separare le uova raccogliendo gli albumi in una ciotola.
In un altra  terrina lavorare i tuorli d'uovo con 100 gr di zucchero usando la frusta elettrica, fino ad avere un composto chiaro, gonfio e spumoso;  unire la farina e la scorza grattugiata delle due arance. Amalgamare bene il composto.
Tritare grossolanamente a coltello il cioccolato. In un tegame mettere il restante zucchero e i 4 cucchiai colmi di succo d'arancia, scaldare il tutto a fuoco dolce in modo da far sciogliere lo zucchero, quindi unire il cioccolato tritato, farlo fondere, quindi togliere il tegame dal fuoco, aggiungere il burro a temperatura ambiente, tagliato a pezzetti, lasciar sciogliere bene il tutto e mescolare per amalgamare bene.
Unire il composto di cioccolato e arancia al composto di uova, mescolare fino a che tutto è perfettamente liscio ed omogeneo.
Montare a neve soda le uova, poi incorporarle pian piano all'impasto preparato. Mescolare per amalgamare bene il tutto e versarlo nella tortiera precedentemente preparata.
Cuocere in un bagnomaria già caldo, con forno statico a 170° - 180° per circa un'ora, anche meno se usate lo stampo da 24.
Togliere il dolce dal forno, lasciarlo riposare una mezz'oretta, poi toglierlo dallo stampo.
Io l'ho capovolto, molto delicatamente, direttamente sul piatto di servizio.
Lasciarlo raffreddare completamente. Meglio se lo si prepara il giorno prima, così ha tutto il tempo di assestarsi e consolidarsi.
Arrivato il momento di servire il dolce, montare a neve ferma la panna, trasferirla in una sac à poche con la bocchetta grande spizzata e fare tutto intorno al bordo della torta una doppia corona di panna.
Spolverare leggermente il dolce con del cacao amaro, decorare con le scorzette ben  scolate dallo sciroppo  e servire.

L'interno ha una consistenza cremosa, umida, che io amo particolarmente.


Inutile dire che è uno dei classici di casa mia, molto apprezzato, anche da chi di solito non va pazzo per il cioccolato. Ma qui sono  proprio la consistenza e la qualità del cioccolato che fanno la differenza.

Provate!

domenica 16 febbraio 2014

cena di compleanno

gli anni si ricorrono troppo velocemente, mi sembra l'altro ieri che abbiamo festeggiato mio marito, eppure siamo di nuovo qui.
Stavolta una bella cifra tonda, un traguardo raggiunto nonostante tutto. Nonostante i capelli ingrigiti, i dolori articolari e la brontolite acuta , è sempre lui, il mio ragazzo dalla battuta pronta, dalla pungente ironia e dal sorriso contagioso.
Festeggiare fuori? Non ne aveva voglia. Allora gli ho fatto sfregare la lampada ed esprimere 4 desideri su quello che voleva  gli preparassi...
Alla fine, non ci sarebbe stato nemmeno bisogno della lampada, sapevo già cosa avrebbe scelto...




 Paté di fagiano e mele caramellate


1 piccolo fagiano
1 cipolla
1 carota
2 piccole costole di sedano, quelle centrali
1cucchiaino bacche di ginepro
1 bella foglia di alloro
2 foglie di salvia
180 gr burro
1 bicchierino abbondante  di Cognac
poco olio
sale, pepe


per le mele caramellate:

2 mele Stark Delicious
una noce di burro
2 cucchiai zucchero


Pulire bene il fagiano, lasciandolo intero.
In una casseruola mettere un goccio d'olio e le verdure tagliate a tocchi non troppo piccoli.
aggiungere il fagiano,  e farlo insaporire  da tutti i lati, aggiungere l'alloro, la salvia , le bacche di ginepro, sfumare con il bicchierino di Cognac e lasciar evaporare. Unire un goccio d'acqua e coprire la casseruola abbassando il fuoco.
Portare a cottura pian piano, aggiungendo del liquido se si asciugasse troppo e rigirando ogni tanto il fagiano.
Una volta cotto, lasciarlo intiepidire, quindi eliminarne la pelle e disossarlo con attenzione, evitando che scaglie di osso, e  anche eventuali  pallini da caccia (ne ho trovati parecchi) , finiscano nel tritatutto.
Passare la carne ottenuta nel tritatutto insieme a qualche cucchiaiata del fondo di cottura filtrato. Tritare bene il tutto e quando è abbastanza omogeneo, aggiungere il burro a pezzetti e continuare a tritare finchè il paté è liscio. Anche se non è perfettamente liscio non importa, è un paté abbastanza rustico.
Questa operazione l'ho fatta nel Bimby che è  l'aiuto perfetto per questo tipo di preparazioni!

Foderare uno stampo a piacere con la pellicola, versarvi il paté, livellare bene e sbattere leggermente in modo che si assesti senza lasciare vuoti o bolle d'aria.
Coprire bene con dell'altra pellicola e conservare in frigorifero fino al momento di servire.

Preparare le mele caramellate.
Affettarle non troppo sottili, in una padella antiaderente sciogliere una noce abbondante di burro insieme allo zucchero, aggiungere le mele e lasciarle cuocere mescolandole molto spesso, finchè cominciano a caramellarsi.

Servire il paté con crostini di pane tostato e le mele caramellate







 
Lasagnette al ragù bianco


Per il ragù bianco:

750 gr carne tritata di manzo
250 gr salsiccia dolce
1 carota
1 grossa cipolla
2 costole di sedano
2 chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
1 cucchiaino di bacche di ginepro
1 rametto di rosmarino
1 ciuffo di salvia
1 foglia di alloro
1 bicchiere di vino bianco
sale, pepe
olio e.v. e una noce di burro

poco parmigiano grattugiato

sfoglie da lasagna fresche
(calcolarne due a testa)


Tritare insieme sedano carota e cipolla. In una capiente casseruola fondere il burro con l'olio e aggiungere il trito, lasciar insaporire quindi aggiungere la carne tritata e la salsiccia spellata e sbriciolata. Profumare con le erbe e le spezie, sale e una generosa macinata di pepe nero.
Lasciar rosolare bene il tutto, la carne deve "soffrire" un pochino....
Sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare poi coprire la casseruola e portare a cottura a fuoco dolce, aggiugendo del brodo caldo o dell'acqua calda se si asciugasse troppo e mescolando spesso.
Lasciatelo pippiare per almeno un'ora e anche più.

Cuocere le lasagnette due alla volta in una larga pentola che le possa contentere intere.
Io uso una piccola lasagnera, molto comoda in questo caso.
Scolarle man mano su un canovaccio perfettamente pulito.
mettere un velo di ragù bianco sul fondo del piatto, appoggiarvi la prima sfoglia, aggiungere dell'altro ragù, coprire con un'ltra sfoglia, sfalzandola, e di nuovo il ragù. A finire il piatto, una spolverata di parmigiano e un ciuffetto di rosmarino.






Petto d'anatra, arancia e miele



1 petto d'anatra medio
1 arancia
1 cucchiaio abbondante di miele
olio,
sale e pepe
1 pizzico di finocchietto 


Spremere l'arancia, ma prima ricavarne la scorza, eliminare il più possibile l'albedo interno e ridurla a striscioline. Metterle in un pentolino con dell'acqua fredda e portare a ebollizione, lasciarle sobbollire qualche minuto, quindi scolarle e ripetere l'operazione un paio di volte. Scolarle e tenerle da parte.
Parare il petto e,  con un coltello molto affilato, fare delle incisioni leggere sulla pelle, senza tagliare la carne sottostante.
A padella fredda, mettere il petto con la pelle in basso, verso il fuoco.
Scaldandosi pian piano, farà uscire molto più grassso dalla pelle, rendendola ben croccate.
Lasciar dorare bene la pelle, quindi girare il petto e lasciarlo sigillare qualche minuto a calore forte.
Passare il petto in forno per 5 minuti, quindi toglierlo, eliminare il grasso che si sarà formato.
Spalmare il miele sulla pelle croccante, aggiungere il finocchietto,  il succo d'arancia e le scorze, salare e pepare  e rimettere in forno per altri 3 o 4 minuti.
Togliere dal forno, lasciar riposare il petto qualche minuto, quindi scalopparlo, nappandolo con il fondo all'arancia e le scorzette.








Ananas caramellato, tegola alle mandorle e gelato di vaniglia



per le tegole:


2 albumi
100 gr zucchero
20 gr farina
20 gr burro
80 gr mandorle a lamelle
1 cucchiaio raso di cacao
1 pizzico di sale


per l'ananas caramellato:

1 piccolo ananas fresco
3 cucchiai di zucchero
burro




Preparare le tegole:
Fondere il burro e lasciarlo intiepidire.
Sbattere gli albumi senza montarli, fino a che comincerà  a formarsi una schiuma bianca.
Unire a quel punto la farina e il burro, il cacao ed  infine le mandorle.
Su una placca foderata di carta forno, fare di piccoli mucchietti di composto, allargandoli leggermente e  appiattendoli  con le dita inumidite, e tenendoli ben distanziati fra loro, perchè si allargheranno parecchio.
Cuocere in forno giù caldo a 180° per circa 15 minuti, dipende dal forno. Sono pronte quando i bordi sono ben dorati.
Appena pronte, togliere la teglia dal forno e con un coppapasta  tondo,  il più grande,  copparli subito mentre sono ancora molto caldi, e con delicatezza togliere il cerchio ottenuto dalla teglia appoggiandolo su un piatto a raffreddare.


All'ultimo momento caramellare l'ananas.
Pulirlo e affettarlo  a fette regolari non troppo alte, pareggiare i bordi delle fette in base alla misura dei cerchi di tegola cotti in precedenza.
In una larga padella antiaderente, fondere il burro con lo zucchero, aggiungere le fette di ananas e farle cuocere con il caramello fino a che saranno ben scure.
Spolverare il piatto con lo zucchero a velo,  mettere il tondo di tegola nel centro, appoggiarvi sopra un paio di fettine di ananas, guarnire con il gelato alla vaniglia e una fogliolina di menta.




 Era contento, molto contento.

Buon compleanno amore mio!





 









martedì 11 febbraio 2014

ricette svuotafreezer

sebbene io tenda a non congelare quasi nulla, qualcosa in freezer staziona sempre.
Non mi piace congelare, trovo che i cibi comunque cambino sapore, anche se si osservano tutte le precauzioni, per cui il freezer per me diventa l'ultima ratio. Magari faccio la spesa in previsione di qualche cosa che ho in mente di fare e poi per qualche motivo non riesco, allora, soprattutto per il pesce, congelo.
Un paio di settimana fa avevo comprato delle fette sottili di pesce spada, e anche dei filetti di  rombo, in previsione di un carpaccio un po' diverso. Volevo prepararlo crudo, quindi avevo messo in congelatore. Poi  me li sono completamente dimenticati....
In questi giorni decido di dare una bella ripulita al freezer e vado in ricognizione...
Due bei pacchetti, bene....solo che a suo tempo  ho fatto la furbata di non annotare cosa c'era in ognuno.
Così, togliendo gli involti dal freezer, ho dato per scontato che fossero tutti e due di pesce spada.
No,  c'erano anche i filetti di rombo.... me ne sono resa conto quando hanno iniziato a scongelare.
E  mo' che faccio?
Niente paura...




Rosette di spada e rombo, crema di porri,  broccoli siciliani  e arancia

300 gr rombo sfilettato
300 gr pesce spada in fette sottili da carpaccio
1 porro
1 broccolo siciliano
2  arance
sale, pepe
olio e.v.
poco vino bianco
poco burro
poco prezzemolo
1 spicchio d'aglio



Mondare e pulire il porro e il broccolo.
Affettare finemente il porro e metterlo a stufare in una padella con una noce di burro, quando è appena appassito, coprire a filo di acqua calda e portare a cottura lasciandolo morbido.
Lessare al dente il broccolo diviso in cimette, possibilmente al vapore, in modo che non si riempia d'acqua.

Su un tagliere, parare bene i filetti di spada e quelli di rombo in modo che siano grossomodo di uguale misura, sovrapporli..io ho lasciato all'esterno il rombo, sperando che il rosa del pesce spada si scorgesse nel centro, e invece no,  alla fine il colore era tutto molto uguale e non mi a dato l'effetto che volevo.....pazienza.
Salare e pepare leggermente, quindi avvolgerli  insieme a cannoncino.
Fissarli due a due con uno spiedino avendo l'accortezza di lasciare la parte finale dell'arrotolatura verso l'interno, in modo che stando uniti non si aprano in cottura.
Scaldare il forno a 200° ventilato.
Ungere abbondantemente una teglia da forno, appoggiarvi ben distanziati  e sfalsati, gli spiedini preparati.
Ridurre a pezzetti lo spicchio d'aglio e metterli nella teglia spargendoli qua e là..
Spremere mezza arancia e mescolarne il succo a un dito di vino bianco secco.
Con un cucchiaio bagnare con questo liquido le rosette, ancora un pizzico di sale e di pepe e infornare per una ventina di minuti, forse meno. Cuociono in fretta, per cui controllarli spesso.
Mentre le rosette cuociono, preparare una vinaigrette con il succo dell'altra mezza arancia, un goccio d'olio, sale, pepe e un pizzico di prezzemolo tritato.
Frullare a crema il porro.
Perlare a vivo l'altra arancia e ricavarne gli spicchi, ben puliti da pellicine.
Una  volta pronti gli spiedini,  mettere un velo di crema di porro sul piatto, prelevare con una paletta lo spiedino dalla teglia e appoggiarlo sulla crema, guranire con  le cimettedi broccolo, gli spicchi d'arancia.
Con il cucchiaio condire le rosette con la vinaigrette all'arancia e grattugiare sopra al piatto un poco della scorza della stessa...


Buon appetito!






sabato 8 febbraio 2014

ancora un dolce

e ancora qualcosa all'arancia.
D'altra parte devo approfittare delle buonissime arance che mi arrivano dalla Sicilia, no?
Ecco una crostata davvero ottima, perfetta  per valorizzarle al meglio.
Una crostata che avevo  visto capitando per caso a casa di Jo. Vista e salvata in attesa di avere arance decenti. Così, non appena arrivato fresco fresco il secondo carico, non ho perso tempo e l'ho preparata, con le mie varianti.



Crostata frangipane all'arancia


per la frolla:

300 gr farina
200 gr burro
100 gr zucchero a velo
3 tuorli
1 cucchiaino essenza di vaniglia
oppure scorza di limone grattugiata
un pizzico di sale


Preparare la frolla al solito modo.
Mettere nell'impastatore prima il burro con lo zucchero, quindi aggiungere le uova e alla fine la farina insieme alla essenza di vaniglia e al pizzico di sale.
Impastare a bassa velocità finchè l'impasto si raccoglie a palla. Togliere dall'impastatore, maneggiare velocemente la frolla dandole già una forma rotonda, appiattirla,  avvolgerla nella pellicola  e metterla a riposare in frigorifero per una mezz'ora.


per la crema  frangipane all'arancia:


85 g di burro

85 g di zucchero a velo

la scorza di due arance non trattate, grattugiata
100 g di uova
85 g di farina di mandorle

30 g di farina bianca

30 g di succo di arancia



Prima di spremere le arance, grattugiarne la scorza.
Con le fruste elettriche lavorare il burro ammorbidito insieme allo zucchero a velo, quindi unire la scorza d'arancia, poi incorporare le uova una alla volta,  la farina di mandorle e la farina bianca e il succo.

Mescolare bene fino a quando il composto sarà omogeneo, e se fosse troppo duro, ammorbidire leggermente con un poco di succo d'arancia.
Tenere da parte.

per la crema pasticcera all'arancia:

la scorza di una arancia non trattata, grattugiata
1 pezzetto di scorza d'arancia intero

250 gr latte
3 tuorli
120 gr zucchero
25 gr farina
mezzo bicchierino di liquore all'arancia
(Aurum, Cointreau, Grand Marnier)


Scaldare il latte con la scorza grattugiata. Spegnere e lasciare in infusione qualche  minuto.
Nel frattempo montare i tuorli con lo zucchero finchè sonio bianchi e spumosi, aggiungere la farina setacciata e amalgamare bene il tutto.
Versare il latte nel composto di uova, facendolo scendere attraverso un colino per eliminare la scorza d'arancia grattugiata, ma non il pezzetto intero, che andrà cotto insieme alla crema.
Rimettere sul fuoco e cuocere la crema  a fuoco dolce finchè è cotta e densa. Eliminare il pezzetto di scorza, profumare col liquore e  coprire con la pellicola a contatto e tenere da parte lasciandola intiepidire.


La crostata:

Stendere la frolla. Imburrare e infarinare uno stampo (cm 22/24 circa).
Foderare lo stampo con la frolla, ritagliare i bordi e bucherellarne il fondo  con i rebbi della forchetta.
Versare la crema pasticcera sul fondo e livellare bene. Sopra la crema pasticcere mettere la crema frangipane e livellare nuovamente tutto.
Cuocere in forno statico a 160/170° finchè è ben dorata. Ci vorranno 30/35 minuti, dipende dal forno. Io a metà cottura ho passato il forno da statico a ventilato e a 180°.
Sfornare e lasciar raffreddare.
Per servire, spolverare di zucchero a velo e decorare con fettine di arancia pelate a vivo.







Semplicemente buonissima!





lunedì 3 febbraio 2014

in una giornata di pioggia

in una giornata grigia e piovosa che più piovosa non si può, mi ha letterlamente assalito il bisogno  di cambiare orizzonte, un bisogno fisico oltre che dell'anima.
Non ne posso più di vedere gli alberi qui davanti, spogli e capitozzati, che piangono sotto la pioggia  aggiungendo malinconia a malinconia.
Mi ha assalito la voglia di colore, e anche la voglia di compensare questa malinconia  con qualcosa che mi gratificasse e mi facesse dimenticare che l'inverno è ancora lungi dall'essere finito. E cosa c'è meglio di un dolce coi colori del sole per sollevare l'umore?
Così' mi siedo sul divano, la tv accesa in sottofondo, ma mica la guardo, invece  comincio a pensare  a cosa rassomiglia di più al sapore dell'estate, al sapore del sole, al profumo dell'aria estiva...
scarto il limone perchè  non è il mio preferito nel dolci, tranne alcuni, poi la mia attenzione è attratta da qualcosa che passa in tv.
Non so quale documentario parla di un posto  che ho visto, nei Caraibi, le Isole Vergini Britannniche,  e di colpo mi ritornano in mente i sapori, i colori e la luce di quell'isola bellissima.
Mi torna in mente una bibita assaporata mentre stavamo mollemente sdraiati sullla spiaggia di Tortola...
Mi alzo, vado in cucina e apro il frigorifero... Nel cassetto della verdura stazionano alcuni frutti della passione, ne avevo comprati parecchi per un'altra preparazione.... Alzo lo sguardo e la panna è lì proprio in bella vista.
Decido.Vado col frutto della passione. Già, ma come?
Così:






Charlotte al frutto della passione


per la dacquoise ai pistacchi:

Ingredienti:
150 gr albumi
100 gr zucchero semolato
75 gr  farina di mandorle
70 gr  farina di pistacchi
120 gr zucchero semolato
40 gr  farina

Per la bavarese al frutto della passione:


6 tuorli
130 gr succo del frutto della passione  (10/12 frutti bastano e ne avanza un po' per la salsa)
70 gr vino Moscato
100 gr zucchero
130 gr panna liquida
10 gr gelatina in fogli


Per la salsa:

70/80 gr succo di frutto della passione
1 frutto della passione
100 gr acqua
100 gr zucchero
50 gr vino Moscato


per decorare:

poco zucchero a velo
pistacchi sbucciati, tritati



La dacquoise:

Montare gli albumi a neve ben ferma con i 100 gr di zucchero.
Miscelare le farine insieme agli altri 120 gr di zucchero e aggiungerle poche alla volta  alla montata di albumi, molto delicatamente,  per non smontare il tutto.
Foderare di carta forno una teglia bassa e stendervi il composto in uno strato, livellare il tutto con una spatola a gomito cercando di mantenere ovunque lo stesso spessore.
Cuocere a 180°C per 10-12 minuti.
Sfornare, rovesciare la dacquoise su un0altra  placca foderata da carta forno, eliminare quella della cottura  e lasciar raffreddare. Quindi ricavare dalla dacquoise stessa delle strisce a misura per foderare  uno stampo da plumcacke o altro, come preferite, va bene anche una forma da zuccotto. Io ho un comodissimo stampo rettangolare completamente apribile e ho usato quello.
Meglio misurarlo bene prima e con l'aiuto di un righello o altro ritagliare perfettamente  a misura la dacquoise.


La bavarese:

tagliare a metà i frutti della passione, raccogliendo il contenuto in una ciotola. Frullare tutto e filtrare con un colino a maglia fine.  Ammollare la gelatina in acqua fredda.
Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il Moscato e il succo dei frutto e cuocere a bagno maria, sempre montando con la frusta, e portare la crema a 85°, strizzare bene i fogli di gelatina e aggiungerli al composto avendo cura che si sciolgano perfettamente.
Togliere dal fuoco, continuando a montare la crema con la frusta elettrica finchè la crema è completamente fredda.
A questo punto semimontare la panna e aggiungerla alla crema fredda, mescolando con pazienza finchè il tutto è perfettamente omogeneo.

Con i pezzi di dacquoise ottenuti foderare lo stampo da plunmcake o altro, mettendo prima quello sul fondo, poi i lati più lunghi, quindi quelli corti.
Se non avete uno stampo come il mio, completamente apribile, foderate con doppia pellicola lo stampo che avete scelto, facendola debordare un poco,  in modo che sia poi più agevole sformare il dolce.
Una volta foderato lo stampo con la dacquoise, versarvi delicatamente la bavarese. Refilare i bordi in caso la dacquoise sporgesse troppo, coprire e sigillare bene con la pellicola e tenere in frigorifero.







La salsa:

Mettere l'acqua e lo zucchero in pari quantità in una  piccola casseruola, portare il tutto a ebollizione, abbassare il fuoco e aggiungere il Moscato e il succo dei frutti della passione.
Lasciar  sobbollire dolcemente fino a ridurre della metà i liquidi. Si dovrà ottenere uno sciroppo denso e di un colore arancio brillante.  Lasciar raffreddare completamente, quindi tagliare a metà il frutto della passione e aggiungere il suo contenuto alla salsa preparata,mescolando bene.


Al momento di servire, estrarre il dolce dallo stampo, capovolgerlo su un piatto da portata, spolverare leggermente la superficie e guarnire con i pistacchi tritati.


Servire il dolce con la salsa





guardo fuori dalla finestra, la pioggia non smette di cadere giù.......mamma mia  che voglia di essere lì, su quella spiaggia,  adesso! 




Dimenticare l'inverno e il freddo, il buio....