lunedì 2 aprile 2012

Prima che passi del tutto la stagione

voglio condividere questa ricetta, che a noi piace molto.
E' una invenzione di Uccio, uno che di risotti se ne intende,  un amico che ha condiviso  un poco di strada e moltissime sue ricette su Coquinaria.
Ora si è perso nelle nebbie del  Po, da uomo del fiume qual'è, ma ogni volta che faccio questo risotto è un po' come averlo a tavola con noi..


gli ingredienti sono questi:


cavoletti di Bruxelles e Castelmagno


Il Castelmagno è un formaggio dalle origini antichissime, è conosciuto fin dal XIII secolo, viene prodotto in una piccola area della provincia di Cuneo, in soli tre comuni, Castelmagno appunto,  Pradleves e Monterosso Grana e prende il suo nome dal santuario dedicato a San Magno, che si trova  nel comune omonimo.
E' un formaggio pressato  a pasta semi-dura e semigrassa  non di rado  erborinata, di latte vaccino crudo, eventualmente  addizionato con piccole aggiunte di latte ovino e/o caprino parzialmente scremato per affioramento. 
Può essere "di Montagna" quando è prodotto al di sopra dei 600m. Solo quando la produzione e la caseificazione avvengono al di sopra dei 1000 m. e il latte è proveniente esclusivamente da vacche, capre e pecore alimentate al pascolo con almeno il 90 % di flora locale nel periodo compreso tra l'inizio di maggio e la fine di ottobre, si può chiamare "di Alpeggio".

In entrambi i casi è ottimo e molto versatile,  a noi piace molto anche con un filo di miele...
ma stavolta vada per il risotto di Uccio, eccolo qui:


Risotto cavoletti e Castelmagno

 per due persone

1 conf. cavoletti di Bruxelles
100 gr di Castelmagno
riso Carnaroli  q.b.
1 scalogno
burro
poco olio, sale, pepe nero
brodo vegetale q.b. 
1 cucchiaio abbondante di parmigiano




Mondare i cavoletti lavarli e tagliarli in quarti.
In una capace pentola far appassire lo scalogno tritato in olio e una noce di burro, quindi aggiungere i cavoletti e lasciarli stufare a fuoco basso.
Quando cominciano ad ammorbidirsi, aggiungere il riso e procedere al normale risotto, aggiungendo il brodo vegetale ben caldo, poco alla volta. Regolare di sale e di pepe.
Portare a cottura il risotto come di consueto, quando è quasi pronto,  aggiungere il Castelmagno privato della crosta e  spezzettato,   un'altra  generosa noce di burro e  il parmigiano, mantecare bene finchè il formaggio è completamente sciolto,  lasciar riposare qualche secondo e servire.








9 commenti:

  1. Cavoletti e Castelmagno? non mi sarebbe mai venuto in mente, lo proverò di sicuro!

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  2. Buonissimo il castelmagno, non l'ho mai provato insieme ai cavoletti di bruxelles..il tuo risotto ha un aspetto fantastico, lo proverò

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  3. Oggi qui in Friuli la temperatura è adatta a questo risotto che solo a guardarlo scalda il cuore!!!

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  4. Questo riso ha un aspetto magnifico...adoro la sua mantecatura..e le tue foto ne rendono l'idea al meglio! Grazie mille carissima..
    Un forte abbraccio!
    Kika

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  5. Mi tocca tornare a Cuneo per prendere il Castelmagno. Magaaari!
    Ottimo risotto senza dubbio.
    Ti abbraccio!

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  6. già il solo pensiero del castelmagno mi spalanca l'appettito, se poi devo stare qui a guardarmi questo risotto così cremoso e fantasticamente mantecato... cambio canale!!! ^_^

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  7. anche se lo vendono a prezzi da gioielleria il Castelmagno è davvero un vanto della produzione casearia italiana.... mi fido di Uccio come creatore e di te come esecutrice, si vede che è cremosissimo! buona settimana Giuli, un abbraccio

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  8. Ammiro il tuo splendido risotto e...mi mangio le mani!!!
    Troppe cose non trovo da queste parti, il Castelmagno è una di queste! :(
    Bacioni! :-))

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  9. Un bel modo di ricordare una persona competente e ironica come Uccio. Gustoso il connubio cavolini e Castelmagno; ne immagino il sapore!

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