voglio condividere questa ricetta, che a noi piace molto.
E' una invenzione di Uccio, uno che di risotti se ne intende, un amico che ha condiviso un poco di strada e moltissime sue ricette su Coquinaria.
Ora si è perso nelle nebbie del Po, da uomo del fiume qual'è, ma ogni volta che faccio questo risotto è un po' come averlo a tavola con noi..
gli ingredienti sono questi:
cavoletti di Bruxelles e Castelmagno
Il Castelmagno è un formaggio dalle origini antichissime, è conosciuto fin dal XIII secolo, viene prodotto in una piccola area della provincia di Cuneo, in soli tre comuni, Castelmagno appunto, Pradleves e Monterosso Grana e prende il suo nome dal santuario dedicato a San Magno, che si trova nel comune omonimo.
E' un formaggio pressato a pasta semi-dura e semigrassa non di rado erborinata, di latte vaccino crudo, eventualmente addizionato con piccole aggiunte di latte ovino e/o caprino parzialmente scremato per affioramento.
Può essere "di Montagna" quando è prodotto al di sopra dei 600m. Solo quando la produzione e la caseificazione avvengono al di sopra dei
1000 m. e il latte è proveniente esclusivamente
da vacche, capre e pecore alimentate al pascolo con almeno il 90 % di flora
locale nel periodo compreso tra l'inizio di maggio e la fine di
ottobre, si può chiamare "di Alpeggio".
In entrambi i casi è ottimo e molto versatile, a noi piace molto anche con un filo di miele...
ma stavolta vada per il risotto di Uccio, eccolo qui:Risotto cavoletti e Castelmagno
per due persone
1 conf. cavoletti di Bruxelles
100 gr di Castelmagno
riso Carnaroli q.b.
1 scalogno
burro
poco olio, sale, pepe nero
brodo vegetale q.b.
1 cucchiaio abbondante di parmigiano
Mondare i cavoletti lavarli e tagliarli in quarti.
In una capace pentola far appassire lo scalogno tritato in olio e una noce di burro, quindi aggiungere i cavoletti e lasciarli stufare a fuoco basso.
Quando cominciano ad ammorbidirsi, aggiungere il riso e procedere al normale risotto, aggiungendo il brodo vegetale ben caldo, poco alla volta. Regolare di sale e di pepe.
Portare a cottura il risotto come di consueto, quando è quasi pronto, aggiungere il Castelmagno privato della crosta e spezzettato, un'altra generosa noce di burro e il parmigiano, mantecare bene finchè il formaggio è completamente sciolto, lasciar riposare qualche secondo e servire.
Cavoletti e Castelmagno? non mi sarebbe mai venuto in mente, lo proverò di sicuro!
RispondiEliminaBuonissimo il castelmagno, non l'ho mai provato insieme ai cavoletti di bruxelles..il tuo risotto ha un aspetto fantastico, lo proverò
RispondiEliminaOggi qui in Friuli la temperatura è adatta a questo risotto che solo a guardarlo scalda il cuore!!!
RispondiEliminaQuesto riso ha un aspetto magnifico...adoro la sua mantecatura..e le tue foto ne rendono l'idea al meglio! Grazie mille carissima..
RispondiEliminaUn forte abbraccio!
Kika
Mi tocca tornare a Cuneo per prendere il Castelmagno. Magaaari!
RispondiEliminaOttimo risotto senza dubbio.
Ti abbraccio!
già il solo pensiero del castelmagno mi spalanca l'appettito, se poi devo stare qui a guardarmi questo risotto così cremoso e fantasticamente mantecato... cambio canale!!! ^_^
RispondiEliminaanche se lo vendono a prezzi da gioielleria il Castelmagno è davvero un vanto della produzione casearia italiana.... mi fido di Uccio come creatore e di te come esecutrice, si vede che è cremosissimo! buona settimana Giuli, un abbraccio
RispondiEliminaAmmiro il tuo splendido risotto e...mi mangio le mani!!!
RispondiEliminaTroppe cose non trovo da queste parti, il Castelmagno è una di queste! :(
Bacioni! :-))
Un bel modo di ricordare una persona competente e ironica come Uccio. Gustoso il connubio cavolini e Castelmagno; ne immagino il sapore!
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