Febbraio. Mio marito è nato a febbraio sotto il segno dell'Acquario.....
Un mese che ha anche altre ricorrenze importanti per noi due, che non vi sto a raccontare..
Lui è nato il 15, fra San Valentino e il mio onomastico.
C'è una ragione migliore per festeggiare? A pensarci bene, arrivati a questa età, i compleanni non è che hai tanta voglia di festeggiarli, allora la metti come fosse un pranzo di famiglia un poco più speciale.
Cominci a telefonare alle ragazze...senti se hanno impegni, come se non sapessi che per loro è immancabile festeggiare il papà, nel frattempo, mentalmente, inizi a pensare a un menu abbastanza semplice che vada incontro alle preferenze di tutti. Infatti i gusti sono abbastanza diversi e per una volta non vuoi fare una cosa unica, che accontenti tutti. No, stavolta vuoi preparare a ognuno il suo piatto preferito....anzi, e a qualcuno anche più di uno, se penso al festeggiato....ne è uscito un pranzo senza voli pindarici, il classico impostato sulla sostanza, e cosa c'è di più sostanzioso di un piatto di tagliatelle al ragù?
Tagliatelle al ragù
Per le tagliatelle, ricetta classica della pasta fatta in casa..1 uovo ogni etto di farina e poi impastata, tirata allo spessore desiderato e tagliata alla larghezza preferita...
il mio ragù:
1 kg. abbondante carne di manzo passata solo una volta al tritacarne
200 gr salsiccia
1 carota
1 cipolla
1 grossa costa di sedano
1 foglia di alloro
1 spicchio d'aglio
sale, pepe, olio e.v.
1 bicchiere vino rosso
1 scatola di pomodori pelati, o di polpa pronta
conserva di pomodoro, quella in tubetto, a occhiometro.
tritare le verdure e farle rosolare in un goccio d'olio con uno spicchio d'aglio, aggiungere la carne tritata, la salsiccia spellata e sbriciolata e lasciar rosolare mescolando ogni tanto. La carne deve "soffrire", deve attaccarsi un po' alla pentola, e alla fine deve essere completamente rosolata e asciutta. Ci vorrà un po' di tempo, nel frattempo mescolare ogni tanto con pazienza.
Una volta rosolata la carne, sfumare con il vino, lasciar evaporare e aggiungere i pomodori pelati, la foglia di alloro e coprire d'acqua calda. Lasciar cuocere pippiando dolcemente per più di due ore, mescolando e avendo cura che non attacchi, nel caso si asciugasse troppo aggiungere poca acqua calda alla volta.
Cuocere le tagliatelle, scolarle e condirle abbondantemente con il ragù e spolverarle con una pioggia di parmigiano grattugiato.
I secondi...
ho privilegiato i gusti del festeggiato, ma, come dicevo, ho cercato di diversificare per dare a ognuno la possibilità di scegliere quello che preferiva.....e allora, per Alice, le ragazze e per me:
Spinacino ripieno
lo Spinacino, così lo chiamano qui in Lombardia, penso, ma non ne sono sicura, che da altre parti lo chiamino Piccione, è una parte del quarto posteriore del vitello (o del manzo) posto sotto la noce. E' un pezzo piccolo, di forma vagamente triangolare allungata, adatto a stufato, o arrosto, o a fare ripieno. Così:
1 Spinacino
200 gr carne tritata di vitello
100 gr salsiccia
80 gr pancetta dolce a cubetti
2 cucchiai parmigiano grattugiato
1 uovo
1 spicchio d'aglio.
sale, pepe, prezzemolo tritato, o timo
poca noce moscata
1 cipolla
salvia, rosmarino, timo
1 bicchiere di vino bianco
olio e poco burro.
dal macellaio fatevi fare una tasca dentro allo Spinacino. Io lo trovo già pronto, confezionato, all'Esselunga.
Preparare la farcia. In una ciotola mettere la carne trita, la salsiccia spellata e sbriciolata, la pancetta a cubetti, l'uovo, il parmigiano, l'aglio tritato finissimo, sale e pepe, la noce moscata e il prezzemolo tritato o il timo, io stavolta ho messo il timo fresco. Mescolare bene il tutto, anche con le mani, sino ad avere un composto ben amalgamato. Riempire la tasca con la farcia preparata e cucire l'apertura. Siccome era piccolo, e siccome odio cucire la carne, ho preferito usare degli stuzzicadenti per sigillare i bordi, ne son serviti solo tre. La cottura ha fatto il resto.
In una pentola alta, che possa andare in forno, rosolare lo spinacino in un goccio d'olio e poco burro, finchè è ben dorato da tutti i lati, aggiungere salvia, rosmarino e timo e una cipolla affettata grossolanamente.
Sfumare con il vino, regolare di sale e pepe, e una volta evaporato aggiungere un po' d'acqua calda, incoperchiare e cuocere per poco mezzora circa, poi passare in forno a 180° e finire la cottura.
Al momento di portare in tavola, affettare la carne e napparla con il suo fondo filtrato.
Quaglie ripiene e puré di cavolfiore verde
1 quaglia a persona
la mollica di tre o quattro panini
80 gr prosciutto cotto
poco latte
2 cucchiaiate abbondanti di parmigiano grattugiato
100 gr o più pancetta liscia, quanto basta a bardarle
1 cipolla bionda
salvia
sale, pepe, poco olio, burro
mezzo bicchiere di Cognac
per il puré di cavolfiore:
1 cavolfiore verde
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d'aglio
burro, sale, pepe
Pulire le quaglie, fiammeggiarle per eliminare eventuali piume residue, lavarle ed eviscerarle bene. Eliminare la punta delle ali e l'estremità delle coscette.
In una ciotola mettere la mollica di pane, bagnare con pochissimo latte, e con le mani lavorare il pane finché è ben impregnato, ma non molle. Aggiungere il parmigiano, il prosciutto tritato, poca salvia tritata, sale, e pepe. Mescolare bene per ottenere un composto maneggiabile facilmente, nè troppo duro nè troppo morbido.
Asciugare le quaglie, riempirle con il composto di pane, riunirle bene e bardarle con la pancetta. Legarle con dello spago da cucina o del filo, in modo che restino in forma.... io ho usato quei laccetti di silicone, regalo che mi fece una cara amica molto tempo fa.
In una capace pentola, scaldare l'olio, unire il burro e quando questo comincia a spumeggiare, posarvi le quaglie, e abbondante salvia, lasciarle rosolare da tutti i lati, e sfumarle con il Cognac facendo attenzione...potrebbe incendiarsi se qualche goccia finisce sul fuoco alto... una volta evaporato l'alcool, aggiungere nel tegame una cipolla affettata grossolanamente, un po' d'acqua calda e portare a cottura pian piano. Alla fine dovranno risultare rosolate e conservare del fondo di cottura ristretto.
Per il puré:
mondare il cavolfiore verde, dividerlo in cimette e cuocerle a vapore, io lo faccio nel cestello apposito della pentola a pressione. Conservare l'acqua di cottura una volta tolti dalla pentola.
Una volta ben cotte, passarle al burro in un tegame insieme a uno spicchio d'aglio e un rametto di rosmarino, e un poco dell'acqua di cottura.
Quando il liquido si è riassorbito completamente, schiacciare bene il cavolo con una forchetta in modo da avere una purea leggermente rustica.
Per servire le quaglie, eliminare lo spago, il filo o quello che avete usato per legarle, tagliarle a metà ed appoggiarle su un leggero strato di puré di cavolfiore e bagnarle con un goccio del loro fondo filtrato.
Costolette d'agnello impanate e patate rosmarine
costolette d'agnello (2 o 3 a persona)
scorza di limone
salvia, rosmarino, timo
finocchietto selvatico
aglio
sale, pepe
uova q.b. per la dose da impanare (a me ce ne sono voluti 3)
pane grattugiato q.b.
sale, pepe
per le patate:
patate
rosmarino, aglio, scorza di limone
la sera prima mettere in "condimento" le costolette.
Pararle bene, eliminando grasso in eccesso e tagliando i bordi in modo che friggendo non arriccino.
Metterle tutte ben distese in una teglia o una pirofila. Se son tante anche in due strati, avendo cura di condire ogni strato.
Condirle con il pepe nero, parte delle erbe tritate, l'aglio a pezzetti e la scorza di limone sempre a pezzetti un po' grossi, in modo da poterla recuperare facilmente. Coprire con la pellicola e lasciarle in luogo fresco.
Quando è il momento, preparare per la frittura.
Sbattere le uva in una terrina, e preparare la panure con il pane grattugiato, il resto delle erbe tritate, qualche rametto sbriciolato di finocchietto selvatico e una macinata di pepe.
Togliere le costolette dalla pirofila, eliminare le scorze di limone, e lasciandole tranquillamente "sporche" di erbe tritate, passarle nell'uovo e poi nel pangrattato profumato, premere bene per impanare e friggere in olio d'oliva ben caldo, lasciarle scolare su della carta da cucina e salarle solo a questo punto. Tenerle in caldo, nel forno, visto che già sarà sicuramente caldo dopo la cottura delle patate, fino al momento di portarle a tavola.
per le patate:
una volta sbucciate e lavate, tagliarle a tocchi regolari, asciugarle in un canovaccio, metterle in una teglia antiaderente, cospargerle di un trito grossolano di rosmarino e aglio, condirle con olio d'oliva, mettere qua e là poca scorza di limone tagliata sottile, possibilmente senza il bianco. Poca, solo un'idea, perchè deve solo profumare...e infornare a 200°, a metà cottura salare e dare una mescolata e finire la cottura.
i dolci..
Alice, la mia nipotina non è particolarmnte golosa, ma ai dolci di cioccolato non resiste... e allora niente di meglio di questo dolce di Rita Mezzini, lo aveva messo sul suo blog tempo fa, e recentemente su Coquinaria e io l'ho copiato al volo....il risultato non è dei più belli, mi si è crepato in superficie, segno che ho sbagliato qualcosa, ma il sapore era fantastico, così la consistenza, umido e morbido, niente di ingozzante, cosa che odio...
Plumcake al cioccolato
vi riporto pari pari la ricetta che ha pubblicato Rita
120g burro
70g di cioccolato fondente
6 uova (M)
100g di miele
170g di zucchero
100g di farina di mandorle
160g di farina
10g di lievito
30g di cacao
160ml di panna
70gl di rum
Procedimento:
Nel micronde o a bagnomaria fondere il burro ed il cioccolato fondente.
Nella ciotola dell’impastatrice sbattere le uova con lo zucchero ed il miele,aggiungere le polveri (farina,farina mandorle,lievito e cacao) e mescolare delicatamente con una spatola per non fare smontare il composto.
Unire,sempre mescolando, la panna ed il rum ed infine la massa sciolta di cioccolato e burro.
Imburrare ed infarinare generosamente uno stampo da plumcake da 25-30cm,versare l’impasto e cuocere a 170-180°C per 30-40min.
Io ho cotto con funzione statica.
invece la torta di compleanno è stata una umilissima torta sbriciolata di ricotta e amaretti, niente di pannoso o cremoso, mio marito non ama molto quel genere di torte, predilige dolci più casalinghi e semplici, quasi rustici direi.....e il compleanno era il suo, la torta si è adeguata.....
questa è una ricetta che ho in archivio da una vita, a me l'ha passata la mia amica Silvia e gliene sarò sempre grata, anche se non amo particolarmente gli amaretti, questa torta devo ammettere che è davvero ottima....
Sbriciolata di ricotta e amaretti (e una mela)
per
il ripieno:
300 gr ricotta vaccina fresca
90 gr zucchero
1
uovo intero
1-2 cucchiai di latte o panna liquida (solo se la ricotta è ben
asciutta)
circa 20 amaretti morbidi
1 mela (mia variazione)
per l’impasto
300 gr
farina
1 uovo intero
1 etto di burro ammorbidito ma non fuso
100
gr di zucchero
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
In
una terrina schiacciare bene la ricotta, aggiungere l’uovo e lo zucchero, mescolare
bene e, se la ricotta è molto asciutta, aggiungere un paio di cucchiai di latte o panna (io ho usato panna) o ancora, dell' Amaretto
di Saronno. All'impasto questa volta ho voluto aggiungere una mela a fettine sottili.
Sbriciolare gli amaretti ed amalgamarli al composto di
ricotta.Tenere da parte al fresco
Nella ciotola dell'impastatore, mettere la farina, il burro, l’uovo e lo
zucchero. Con le fruste a K, mescolare il composto che tenderà a formare
dei bricioloni. Aggiungere il lievito e la vaniglia e, se serve, un
po’ di farina per rendere il tutto più sbriciolato. Imburrare e
infarinare generosamente una teglia apribile da 24 cm o altro stampo a piacere, cospargere la base con 2/3 del briciolame fino a formare uno strato
che, con un po’ di pressione delle mani, formerà la base della
torta. Deve rimanere un po’ meno della metà del composto
sbriciolato.
Spalmare sulla base la crema di ricotta, avendo cura di
lasciare 1 cm e ½ dai bordi. Poi ricoprire con le altre briciole, facendole scendere anche nello spazio lasciato ai bordi.
Cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti o più, dipende dal forno. Una volta fredda, sformare e spolverizzare di
zucchero a velo.
Buon compleanno amore mio!
Beh, con una cena così li hai proprio accontentati tutti, vero? Ancora tanti auguri al "boss"
RispondiEliminagrazie Sil!!
EliminaTanti auguri a Mino e buon onomastico a te Giuli cara. Il tuo menù profuma di famiglia
RispondiEliminaBaci
Manu/Pap <3
grazie Manuè! Un mega abbraccio a tutta la famiglia!
EliminaMolti auguri al festeggiato e una raccomandazione: la prossima volta che il dolce al cioccolato ti viene così male, non farti scrupoli e mandamelo pure. Noi siamo gente che si sa accontentare
RispondiEliminagrazie Dede.....è che non sono mai contenta delle mie cose...
EliminaUn menu abbastanza semplice, eh? Giusto due cosette.....
RispondiEliminaAuguri a Mino e buon onomastico a te Giuli mia. Pensare che avremmo dovuto festeggiare assieme....
betti
grazie bellaBetti, spero che ci sarà occasione, mi manchi...
Eliminaquanta tenerezza nel preparare il piatto preferito di ognuno...
RispondiEliminasu questo pranzo senza voli pindarici mi adagerei volentieri, senza nessun desiderio di fuochi d'artificio... ammazza! ^_^
grazie, sei sempre molto cara....
EliminaUn pranzo pieno d'amore per tutti!
RispondiEliminaBrava Giuli!
I nostri auguri in ritardo a Mino!
grazie Bru! Che voglia di stare un po' insieme a te!
EliminaTanti auguri a Mino anche se in ritardo e complimenti x cio' che gli hai fatto.
RispondiEliminaGianfranco
grazie Gianfranco! Speravo tanto di rivedervi e invece....
EliminaAuguri in ritardo a Mino ma non per questo meno calorosi e intensi!!!!!Il pranzo è come sempre degno di somma lode e spunti ne hai messo a manetta. IL cake al cioccolato è li anche nella mia cucina, profumato d'arancia...
RispondiEliminagrazie Pin....sai che volevo farlo anch'io all'arancia? Ma prima ho voluto testarlo "classico".....ora proverò anche con l'arancia...
EliminaTanti auguri, anche se in ritardo, al fortunato marito e complimenti a te per questo pranzo che racchiude in ogni pietanza l'amore e la cura che metti in cucina per i tuoi cari e che rende l'idea, tutta italiana, del senso della famiglia che si manifesta a tavola!!!
RispondiEliminaTi seguo e se ti fa piacere passa a trovarmi.
A presto
grazie Laura! Ti seguirò senz'altro...
EliminaPer poco non stramazzavo al suolo, una bontà dietro l'altra!!
RispondiEliminaDa fan sfegatata della ricotta, ho copiato al volo la sbriciolata! ;-)
Assunta, ma anche tu mica scherzi eh? Ci sono delizie sul tuo blog, che levati!
EliminaCiao Giuliana!! Mi aggiungo per gli auguri a tuo marito, che sotto sotto capisco bene perchè sono acquario anche io, per la precisione, 5 giorni prima di lui..
RispondiEliminaE complimenti per il bellissimo menu! Da brava Emiliana non posso che impazzire per delle buone tagliatelle al ragù!! Sempre bravissima!
Ci sentiamo presto..
Un abbraccio!
ciao Kika! Allora auguri in ritardo anche a te!!
EliminaGrazie, baci..
Tanti auguri a tuo marito! Anche mio figlio è nato a febbraio, ha un caratterino....
RispondiEliminaMenù fantastico, quei dolci poi, cosa sono...
Brava e complimenti per tutto!!
Un abbraccio
grazie Claudia!!
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