Pasta al forno senza sforzo - Effortless pasta
La mia seconda ricetta scelta da libro Half Baked Harvest Quick & Cozy di Tieghan Gerard, che stiamo sfogliando per la settimana Coo...
LEGGI TUTTO →La mia seconda ricetta scelta da libro Half Baked Harvest Quick & Cozy di Tieghan Gerard, che stiamo sfogliando per la settimana Coo...
LEGGI TUTTO →La mia seconda ricetta scelta da libro Half Baked Harvest Quick & Cozy di Tieghan Gerard, che stiamo sfogliando per la settimana Cook_my_Books, è davvero ottima e credo che sarà una di quelle che rifarò spesso, visto la semplicità della preparazione. Proprio come piace a me, massima resa con minimo sforzo.
Pasta al forno senza sforzo - Effortless pasta
per 6/8 persone
750/800 g di pomodorini tagliati a metà
100 g di olio e.v. d'oliva
6 spicchi d'aglio tritati grossolanamente
3 cucchiai di condimento all'italiana
1 pizzico di peperoncino
800 g di risoni (in alternativa maccheroni o penne)
150 g di olive Kalamata denocciolate, tagliate a pezzi
un grosso ciuffo di basilico tritato
un ciuffo di prezzemolo tritato
300 g di mozzarella vaccina
80 g di salame piccante a fette
2 peperoni rossi, o altro colore a piacere, tagliati a fettine sottili
Per il condimento all'italiana
dosi per mezza tazza
2 cucchiai di basilico essiccato
2 cucchiai di origano essiccato
2 cucchiaini di timo essiccato
1 cucchiaino di rosmarino essiccato
1 cucchiaino di salvia essiccata
1 cucchiaino di aglio in polvere
1 cucchiaino di cipolla in polvere
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti del condimento all'italiana.
Scaldate il forno a 200°
Togliete la teglia dal forno, unite la pasta, le olive, il basilico, i peperoni a fettine sottili, l'aglio, unite 500/600 ml di acqua calda, mescolate bene e rimettete in forno per altri 10/15 minuti. Riprendete la teglia, aggiungete il salame piccante e la mozzarella, mescolate di nuovo e rimettete in forno portando a cottura. Ci vorranno altri 25 minuti circa.
Togliete dal forno, cospargete con il prezzemolo tritato grossolanamente, ancora un pizzico di peperoncino e portate in tavola.
Una pasta che amo molto, i risoni, perfetta per questa ricetta. Ne esce un piatto saporito, sostanzioso e soddisfacente.
La settimana di Cook_my_Books si apre con un libro di Tieghan Gerard, Half baked harvest quick & cozy, e se avete mai avuto bisogno di piatti saporiti, freschi, inaspettati e subito pronti, questo libro fa al caso vostro.
Tieghan, autrice di grandi bestsellers, è sempre impegnata a creare ricette e a scattare fotografie. In questo libro valorizza ingredienti semplici, facili da mettere in tavola. Abituata a cucinare per la sua numerosissima famiglia sin da piccola, con questa raccolta di ricette si concentra sul comfort food per cui è famosa, ma con l'obiettivo di prepararlo in fretta e con una attenzione speciale al sapore.
Io comincio con questi stuzzicanti bocconcini di pesce.
Bocconcini di pesce croccanti
Crunchy fish bites
(con maionese ai sottaceti)
per 2 persone
400 g di cornflakes
50 g di parmigiano grattugiato fresco
1 cucchiaino di paprika affumicata
1 cucchiaino di peperoncino in polvere
½ cucchiaino di cipolla in polvere
½ cucchiaino di aglio in polvere
2 uova grandi
500/600 g di filetti di pesce senza pelle, (merluzzo, salmone, pescatrice) tagliati a pezzetti
Olio extravergine di oliva, per spennellare
sale
Spicchi di limone e lime (facoltativo)
per la maionese ai sottaceti
200 g di maionese
2 cucchiai di cetriolini sottaceto tritati finemente
2 cucchiai del liquido dei cetriolini sottaceto
2 cucchiaini di miele
Sale
Per completare
Preriscaldate il forno a 220°
Rivestite una teglia con carta
da forno.
Tagliate i filetti di pesce a pezzi.
In un robot da cucina unite i cornflakes, il parmigiano, la paprika, il peperoncino, la cipolla in polvere, l'aglio in polvere e un pizzico di sale. Tritate fino ad ottenere delle briciole,, circa 15 secondi.
Trasferite tutto in una ciotola dai bordi bassi.
In un'altra ciotola sbattete le uova, aggiungete i pezzetti di pesce e mescolateli in modo che siano ben ricoperti, passateli nella panatura della ciotola bassa, premendo per farla aderire bene.
Trasferite i bocconcini impanati nella teglia preparata, spennellateli leggermente con poco olio d'oliva e mettete in forno.
Cuocete finchè la panatura diventa ben croccante, dorata, e il pesce è cotto.
Nel frattempo preparate la maionese. In una piccola ciotola mescolate la maionese, i certiolini tritati finemente, i due cucchiai del loro liquido di conserva e il miele, mescolate e aggiungete un pizzico di sale.
Serviteli con la maionese ai sottaceti a parte, ed eventualmente anche spicchi di limone o lime.
Come le ciliegie, uno tira l'altro. Golosissimi!
Tocca a me chiudere la settimana Cook_my_Books dedicata al libro Napoli on The Road di Michele Pascarella . Solo per mancanza di tempo non ho sperimentato le sue pizze, gli impasti hanno delle esigenze di tempi e lievitazioni che non sono riuscita a programmare, per cui mi affido a un dolce goloso, in attesa di riuscire a produrre una delle sue famosissime pizze.
Se non avete idea di chi sia Michele Pascarella, sappiate che ha iniziato girando a bordo della sua Ape Piaggio con forno a legna, sfornando pizze nei mercati di tutta Londra.
Il primo pizzaiolo a portare la pizza napoletana, quella col "cornicione", nel Regno Unito e, ad oggi, è considerato un pioniere della pizza contemporanea, tanto da indurre il Sunday Times a dire che la miglior pizza si mangia a Chiswick, dove Michele, dopo 8 anni di lavoro on the road, ha uno dei suoi due locali, l'altro è a Richmond.
Fate un giro sulla pagina di Cook_my_Books e potrete vedere quanto sono golose le pizze che hanno preparato le mie amiche, avrete solo l'imbarazzo della scelta!
Sbriciolata alla Nutella
300 g di farina
150 g di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
150 g di burro freddo, a cubetti
1 uovo grande
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
300 g di Nutella o altra crema spalmabile al cioccolato e nocciole
poco zucchero a velo
Scaldate il forno a 180° ventilato
In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero, il lievito e un pizzico di sale.
Unite il burro freddo a pezzetti e con la punta delle dita o un tagliapasta, iniziate ad amalgamare il burro con il composto di farina, fino ad ottenere delle briciole grossolante.
A parte sbattete leggermente l'uovo e aggiungetelo nella ciotola insieme all'estratto di vaniglia.
Mescolate fino a quando il composto è appena amalgamato ma ancora a bricioloni. Non esagerate ad impastare.
Versatene due terzi nello stampo, compattate leggermente per formare una base solida.
Spalmate la Nutella lasciando uno spazio intorno ai bordi in modo che non si attacchi.
Ora sbriciolate il resto dell'impasto sullo strato di Nutella. Abbiate cura che sia ben coperto.
Mettete in forno per circa 30/35 minuti, finchè è ben dorata e soda.
Togliete dal forno e lasciatela riposare nella teglia finché è completamente fredda.
Posatela sul piatto di servizio e, prima di servire, spolveratela generosamente di zucchero a velo.
Peccato che in questa casa duri lo spazio di poche ore.
Da rifare e rifare, e rifare.
F
In occasione della Giornata Mondiale dell'hamburger, che ricorrerà a fine maggio, con l'Italia nel piatto abbiamo dedicato a questo piatto più famoso di sempre, il tema del mese.
Hamburger, il panino per eccellenza arrivato in ogni angolo del mondo grazie anche alle tante catene di fast food, ma qual è la sua origine?
Alcuni dicono che fu un cuoco tedesco di Amburgo, verso la fine del 1800, ad appiattire le salsicce prima di cuocerle. Da qui i marinai tedeschi che partivano per l'America, portando con sè tradizioni e ricette, hanno poi tramandato la ricetta più famosa, un medaglione di carne di manzo che veniva definito dagli americani "cucinato come ad Amburgo" mentre altri raccontano che fu un cuoco americano, per accontentare un cliente frettoloso, che assemblò e macinò rimasugli e ritagli di carne e dopo averli compattati li servì fra due fette di pane.
Due versioni avvincenti, ma il vero successo di questo piatto, diffuso in tutto il mondo, è stato il diffondersi delle catene di fast food, e l'idea di un pasto veloce che può essere consumato senza l'uso delle posate.
Io contribuisco con una ricetta molto semplice, con un ingrediente della mia regione, i fagioli di San Quirino, e ho preferito servirlo al piatto.
Hamburger di salsiccia, patate e crema di fagioli
per 2 persone
400/500 g di salsiccia dolce (luganiga)
1 spicchietto d'aglio
1 ciuffo abbondante di prezzemolo
la mollica di due o tre fette di pane raffermo
poco latte
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
poco sale, una macinata di pepe
per la crema di fagioli:
200 g di fagioli di San Quirino, secchi
1 piccola cipolla affettata sottile
2 foglie di salvia
un goccio d'olio e.v. d'oliva
sale, pepe
per le patate arrosto:
3 o 4 grosse patate novelle
1 spicchio d'aglio
2 o 3 rametti di rosmarino
la scorza di mezzo limone
un goccio di olio e.v. d'oliva
sale, pepe
La sera prima mettete a bagno i fagioli secchi.
Il giorno dopo scolateli e fateli cuocere in acqua bollente salata finchè sono morbidi ma non sfatti,
Una volta pronti, scolateli conservando parte della loro acqua di cottura,
In una piccola casseruola scaldate l'olio, fate appassire una piccola cipolla affettata sottile e profumate con un paio di foglie di salvia, aggiungete i fagioli cotti e lasciateli insaporire per circa 10 minuti, salateli e pepateli e unite un po' della loro acqua di cottura in modo che il loro fondo resti abbastanza morbido. Continuate la cottura per altri 10 minuti.
Una volta pronti, frullateli lungamente con un po' dell'acqua di cottura tenuta da parte , finchè diventeranno una salsa liscia e omogenea, abbastanza densa ma fluida. Tenete in caldo.
Lavate le patate lasciando la buccia, tagliatele a spicchi.
In una teglia scaldate un goccio d'olio, unite le patate, i rametti di rosmarino, lo spicchio d'aglio diviso a metà, la scorza di limone spezzettata.
Mettete in forno già caldo a 200° e lasciatele cuocere finché sono ben dorate. Salatele solo dopo la cottura,
Togliete la pelle alla salsiccia, sgranatela in una ciotola, aggiungete l'aglio facendolo passare dallo spremiaglio, o tritatelo finemente.
Mettete la mollica di pane in una scodella e bagnatela con il latte. Lasciatele ammollare bene poi strizzatela, tritatela molto bene e aggiungetele nella ciotola della salsiccia.
Unite il prezzemolo tritato e una generosa macinata di pepe. Andate piano col sale perché sarà già tutto molto saporito.
Mescolate lungamente il composto, in modo che diventi un impasto ben omogeneo.
Con le mani, o aiutandovi con un coppapasta, formate gli hamburger.
Scaldate una padella antiaderente, ungetela appena di olio e cuocete gli hamburger di salsiccia, rigirandoli da tutti i lati e schiacciandoli leggermente con una paletta per mantenerli in forma.
Velate i piatti con la crema di fagioli, appoggiateci gli hamburger e completate con le patate arrosto.
Piemonte: hamburger di fassona con toma, bacon e cipolle caramellate
Liguria: burger di merluzzo al profumo di maggiorana e limone
Lombardia: https://www.pensieriepasticci.it/2025/05/hamburger-di-manzo-con-pane-al-mais.html
Trentino-Alto Adige: Hamburger di lucanica con cipolle agrodolci, insalata e rapanelli
Veneto: Hamburger di carne ed erbette di primavera
Emilia-Romagna: Hamburger di mortadella con cipolle caramellate al balsamico e squacquerone
Toscana. Hamburger di chianina con radicchio scoltellato, zucchina tonda e pesto di fave fresche
Umbria: Hamburger di cinghiale con erbe di campo e pecorino
Marche:i https://www.forchettaepennello.com/2025/05/burger-di-ceci.html
Lazio: Burger di zucchine, fiori e alici
Abruzzo: Hamburger di Maiale nero d’Abruzzo, con cipolle caramellate e pecorino
Molise: Hamburger di agnello cannellini e lampascioni
Campania: Hamburger Sannita
Puglia: Hamburger di carne equina con stracciatella, pomodori secchi e rucola
Basilicata: Hamburger di salsiccia e funghi cardoncelli
Calabria: https://dolcementeinventando.com/burger-di-baccala-con-bun-alla-nduja/
Sicilia: Burger di Melanzane e Pomodori Secchi
Sardegna: https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2025/04/burger-di-lenticchie-rosse-e-patate-con.html
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La ricetta del Club del 27 di questo mese è tratta da libro Seven Spoons: my favorite recipes for any and every day di Tara O'Brady. La mia attenzione è stata catturata da una succulenta bistecca speziata, ritratta in una foto che mi ha subito intrigato. Ed è stata la mia scelta. Posso dire di esserne contenta perchè è stata molto apprezzata.
per 3/4 persone 1 costata di manzo con osso, alta 5 cm e di circa 700 g 1 cucchiaino e mezzo di 5 spezie cinesi in polvere 1 cucchiaino di sale Maldon 1/2 cucchiaino di pepe nero macinato al momento 2 cucchiaini di olio di sesano 1 spicchio d'aglio tritato finemente 1 pezzetto di zenzero fresco di circa 2,5 cm 1 piccolo peperoncino rosso, senza i semi, tritato finemente 1 cucchiaio di aceto di riso 2 cucchiai di salsa di soia 1 cucchiaio di zucchero di canna chiaro 3 cipollotti (parte bianca e verde chiaro) tritati finemente una manciata abbondante di coriandolo fresco, tritato
Miscelate le 5 spezie, il sale e il pepe e con la mistura massaggiate bene la carne, poi con un pennello da cucina, spennellatela con l'olio di sesamo.
Scaldate una padella di ghisa, o una antiaderente purché sia a fondo spesso, unta leggermente.
Quando è ben calda, unite la carne, lasciatela cuocere, senza toccarla, per tre o quattro minuti, poi giratela dall'altro lato e lasciate cuocere per altri due o tre minuti. Controllate che sia ben dorata da entrambi i lati, eventualmente rigiratela nuovamente. Se avete un termometro, inseritelo nella zona più alta, senza toccare l'osso, e portatela a 50° per una cottura al sangue.
Toglietela e mettetela da parte, in caldo.
Nella stessa padella aggiungete un filo d'olio, unite l'aglio, lo zenzero sbucciato e tritato, il peperoncino e lasciateli rosolare per un minuto.
A parte mescolate l'aceto, la salsa di soia, lo zucchero, quindi versateli nella padella e deglassate in modo da raccogliere tutti i succhi del fondo. Raccogliete la salsa in una ciotola, unite metà dei cipollotti e del coriandolo . Regolate di sale e di pepe.
Affettate la carne, sistematela su un piatto da portata e conditela con la maggior parte della salsa preparata e cospargete con il resto dei cipollotti e del coriandolo.
Il resto della salsa mettetelo in tavola in una ciotolina, a disposizione dei commensali.
Ancora una ricetta dal libro Revolutionary French Cooking che stiamo sfogliando con Cook_my_Books questa settimana.
Una preparazione che mi ha incuriosito, anche perché lo sgombro non è fra i pesci che posso cucinare spesso, l'uomo di casa non gradisce il suo sapore deciso e quindi evito. Ma a me piace e leggendo la ricetta ho pensato che magari preparato in questo modo poteva avere una possibilità.
Un po' di indecisione mi ha sfiorato ma in fondo, ho pensato, male che vada lo mangerò tutto io. E ho pensato male perché non ne è avanzata nemmeno mezza coda.
Sgombro marinato con insalata tiepieda di patate e ravanelli
per 4 persone
4 sgombri interi, eviscerati, puliti e sfilettati
300 g di patatine novelle, pelate e lavate
8 o 10 ravanelli grandi, affettati sottilmente
1 cipollotto fresco, affettato in diagonale
sale, pepe
per la marinatura:
100 g di aceto di vino bianco di buona qualità
70 g di aceto balsamico bianco
4 cucchiai di zucchero di canna chiaro
1 piccola cipolla rossa affettata finemente
2 cucchiaini rasi di semi di coriandolo
1 spicchio d'aglio
2 o 3 rametti di coriandolo
per la salsa:
2 cucchiai di maionese
1 cucchiaio di yogurt greco
1 cucchiaio colmo di senape
1 cucchiaio colmo di aceto bianco
pepe nero macinato al momento
poco coriandolo fresco tritato
1 lime, succo e scorza
Scaldate una padella antiaderente a fuoco medio, aggiungete i semi di coriandolo e fateli tostare leggermente per un minuto, scuotendo la padella, finché non si colorano leggermente e iniziano a profumare. Rovesciateli su un tagliere e, con la lama di un grosso coltello dal lato piatto, schiacciateli leggermente. Tenete da parte.
Mettete i due tipi di aceto in un pentolino, unite lo zucchero e cuocete a fuoco medio per un paio di minuti finché lo zucchero è completamente sciolto. Togliete dal fuoco e aggiungete i semi di coriandolo tostati. Lasciate raffreddare.
Mettete i filetti di sgombro in un piatto largo e basso (non metallico) con la pelle rivolta verso il basso.
Cospargete con il sale, versate la miscela di aceto fredda e tre quarti della cipolla rossa affettata. Coprite con la pellicola e mettete in frigo a marinare per almeno 6 ore, rigirando il pesce ogni 3 ore. Trascorso il tempo comunque controllate che i filetti siano compatti e di colore chiaro, segno che sono marinati bene, altrimenti prolungate per altre 3 ore il riposo in frigo.
Poco prima che lo sgombro sia pronto, mettete le patate novelle nell'apposito cestello per la cottura a vapore e inseritelo in una larga casseruola. Se avete la vaporiera, usate quella.
Nell'acqua che servirà a creare il vapore mettete la cipolla rossa rimanente, i rametti di coriandolo freschi e l'aglio.
Coprite la casseruola e cuocete a vapore per circa 15/18 minuti, finché le patate saranno tenere. Spegnete il fuoco e lasciatele riposare nella pentola altri 5 minuti.
Nel frattempo preparate la salsa. Mescolate insieme la maionese, la senape, l'aceto, lo yogurt greco, quindi aggiungete il succo e la scorza di lime, salate e pepate a piacere.
Quando le patate si saranno intiepidite, trasferitele in una ciotola che possa andare in tavola, tagliate a metà quelle più grandi, aggiungete i ravanelli affettati con la mandolina e il coriandolo tritato, condite con la salsa preparata e mescolate delicatamente. Completate con il cipollotto affettato.
Scolate gli sgombri dalla marinata, ripartite i filetti nei piatti di servizio, aggiungete un po' di cipolla rossa della marinata e qualche rondella di ravanello.
Serviteli con l'insalata di patate.
Potranno essere un antipasto oppure un secondo leggero.
Chi frequenta il mio blog, o chi mi conosce da tempo, sa quanto io ami le terrine. Sono state anche l'argomento che ho indicato per una sfida MTChallenge, dopo aver vinto quella precedente sul pollo fritto. Lasciatemi vantare un po' per questo, e intanto vi invito a visitare il sito, dove potrete vedere quante belle idee sono scaturite da quella prova.
Antipasto, piatto principale o dessert, calda, tiepida o fredda, la terrina è sempre una grande protagonista della tavola. Una alleata preziosa in tantissime occasioni perché si prepara in anticipo e non sfigura nei pranzi importanti come in quelli rustici, perfetta per i buffet e i pic nic, e poi perchè piace sempre a tutti.
Facile da fare, è una preparazione che libera la fantasia. Si può spaziare con ingredienti e combinazioni di carni diverse, di pesci e di verdure, persino di frutta.
Le terrine di carne hanno un sapore squisitamente complesso, e il risultato è una pienezza di aromi per me paragonabili al bouquet di un vino pregiato. Portate in tavola stupiscono sempre, soprattutto quando tagli la prima fetta e rivelano l'interno perfetto.
E come potevo non fare una terrina scelta dal libro della nuova settimana Cook_my_Books, Revolutionary French Cooking di Daniel Galmiche? Uno degli chef francesi che hanno conquistato la stella Michelin in Inghilterra, e scusate se è poco. Come diceva Alessandra nella presentazione di questo libro, tradizione e innovazione sono già evidenti dalla classificazione delle ricette, suddivise dall'autore in tre grandi capitoli, intitolati Liberté, Egalité, Fraternité, motto nazionale della Repubblica francese.
Lui qui prende il coniglio, una carne non molto considerata, e ne fa una elegante terrina degna di pranzi reali, profumata di erbe aromatiche e accompagnata dalla dolcezza di una marmellata di cipolle. Non a caso inserita nel capitolo dedicato all'Egalité, a sottolineare il protagonismo e l'uguaglianza e di una carne umile con i piatti più nobili. E il risultato è irresistibile!
Terrina di coniglio con marmellata di cipolle
per 12/14 persone
2 kg circa fra cosce e spalle di coniglio
300 g circa di filetti di coniglio
12 cipolline borettane, tagliate a metà
8 cipollotti freschi
4 rametti di timo
poco prezzemolo tritato
2 cucchiai abbondanti di olio e.v. d'oliva
più quello per spennellare
sale, pepe nero macinato al momento
Per la marmellata di cipolle:
600 g di cipolle bianche, mondate, dimezzate e affettate sottilmente
180 g di zucchero
50 g di aceto di mele
2 bicchieri scarsi di vino bianco
2 cucchiai di aceto balsamico
1 rametto di timo
Portate il forno a 150° statico.
Disponete le cosce e le spalle di coniglio su una teglia, condite con sale e pepe, irroratele con 'olio e cospargetele di timo. Coprite con della carta forno e infornate.
Lo chef dice di cuocerle per tutta una notte, almeno 10 ore. Io non me la sono sentita e le ho cotte, sempre a 150° per poco più di 4 ore abbondanti.
Trascorso il tempo, togliete la teglia dal forno e tenete da parte.
Preparate i cipollotti eliminando le barbe finali, parte del ciuffo verde e un paio di foglie esterne.
Tagliate a metà le cipolline borettane, lavatele e asciugatele.
Riaccendete il forno a 180°
Mettete cipolline e cipollotti su una teglia, spennellate con dell'altro olio e cuocete in forno per 20 minuti.
Togliete la teglia dal forno, prelevate i cipollotti e teneteli da parte, rimettete le sole cipolline in forno per altri 20/25 minuti. Devono essere ancora un po' consistenti. Una volta pronte, togliete e tenete da parte anch'esse, e abbassate il forno a 150°
Ora è il turno dei filetti, metteteli su una teglia, salateli e cuocetele per 15 minuti circa, in modo che rimangano morbidi, poi tenete da parte insieme al resto.
Spolpate le cosce e le spalle di coniglio e raccogliete la carne in una ciotola.
Filtrate il fondo di cottura in una piccola casseruola e mettetela su fuoco dolce, lasciate sobbollire dolcemente per circa 10 minuti, per ridurre il liquido.
Sminuzzate molto bene la carne del coniglio, aggiungete il prezzemolo tritato e il liquido ridotto.
Regolate di sale e di pepe.
Foderate di pellicola trasparente uno stampo classico da Plumcake, lasciandola debordare ai lati.
Mettete sul fondo uno strato di carne di coniglio sminuzzata e premete bene.
Allineate le cipolline, con la parte tagliata verso il basso, al centro della terrina, a intervalli regolari.
Coprite con dell'altra carne di coniglio sminuzzata e adagiate metà dei filetti, con accanto metà dei cipollotti cotti, uno accanto all'altro, coprite con dell'altra carne sminuzzata. Ripetete la stessa operazione con i restanti filetti e cipollotti e coprire tutto definitivamente con il resto della carne sminuzzata. Premete molto bene e ripetutamente per evitare vuoti. Sbattete anche leggermente la terrina, poi ripiegate la pellicola debordante, a coprire. Premete ulteriormente poi posate, sulla superficie dello stampo, un peso che copra tutta la lunghezza, tipo un pacco di farina o una scatola di zucchero, avvolti anch'essi nella pellicola. L'importante è che sia lungo tanto quanto la terrina sottostante.
Lasciate riposare in frigorifero, con il peso, per almeno 10 ore, o una notte.
Mentre la terrina riposa, preparate la marmellata.
Sbucciate le cipolle, dimezzatele e affettatele sottilmente.
Scaldate l'olio in una casseruola a fuoco medio basso, poi aggiungete le cipolle e cuocete lentamente le cipolle per 15 minuti circa, o fino a quando saranno morbide e senza che abbiano preso colore.
A parte, in ina ciotola di vetro, sciogliete lo zucchero nell'aceto di mele. Unite il composto alle cipolle, aggiungete anche il vino, l'aceto balsamico e il timo.
Riportate a ebollizione, abbassate la fiamma a temperatura media e cuocete per altri 15 minuti mescolando di tanto in tanto, poi abbassate il fuoco e continuate a cuocere fino a quando il liquido diventa denso e sciropposo. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare completamente il tutto.
Eliminate il timo. Versate la marmellata in un barattolo sterilizzato che potrà essere conservato in frigorifero fino a due mesi.
Servite la terrina a fette, accompagnata con la marmellata di cipolle.
Consiglio:
Per sicurezza, meglio aggiungere un po' di gelatina al composto, in modo che non si disfi al taglio, visto che la carne è già cotta e non è molto ricca di collagene.
Basterà sciogliere una compressa di Ideal in 500 g di acqua bollente, lasciarla raffreddare e aggiungerne una parte nel composto di carne sminuzzato. Non troppa da ammollare la carne, ma a sufficienza per tenere insieme il tutto.
La mia ultima scelta da Veg-Table di Nick Sharma, il libro Cook_my_Books della settimana appena conclusa, è una ricetta che mi ha dato molta soddisfazione.
Benchè avessi smesso di comprare salmone fresco, vista una precedente esperienza non troppo felice, mi sono lasciata catturare da un piatto che mi ha colpito sin dalla foto, complice anche una cena a casa di mia sorella che ha preparato un salmone al forno degno di tale nome e che mi ha fatto pensare di ritornare sui miei passi. Vedere quella foto e leggere quella ricetta è stato il segno che dovevo dargli un'altra possibilità.
per 4 persone
4 filetti di salmone di circa 200 g ognuno
450/500 g di spinacini novelli
120 g di piselli freschi o surgelati
1 grossa cipolla rossa, tritata
240 ml di latte di cocco non zuccherato
120 ml di acqua
2 cucchiai di pasta di curry verde, se vi piace molto piccante, altrimenti riducete a piacere
2 cucchiai di capperi dissalati e ben scolati
4 spicchi d'aglio, affettati sottilissimi
1 cucchiaio abbondante di succo di lime o di limone
1 cucchiaio di salsa di soia
poco coriandolo tritato
4 cucchiai abbondanti di olio e.v. d'oliva
1 grossa noce di burro
sale, pepe
In una larga padella scaldate 2 cucchiai abbondanti di olio, a fuoco medio alto. Aggiungete i capperi e lasciate rosolare finché diventano croccanti e leggermente dorati.
Unite la cipolla tritata, continuate far rosolare il tutto per qualche minuto, aggiungete il curry verde, gli spicchi d'aglio e lasciate insaporire un altro paio di minuti. A questo punto aggiungete gli spinaci baby, ben lavati e scolati. Continuate la cottura mescolando finché le foglie si sono completamente appassita e il liquido un po' evaporato: Unite i piselli, il latte di cocco, l'acqua, salate e pepate.
Portate a ebollizione e lasciate sobbollire dolcemente finché i piselli saranno teneri.
Unite il succo di lime (o di limone) e la salsa di soia. Assaggiate e regolate di sale se serve. Togliete dal fuoco e tenete in caldo.
Lavate i tranci di salmone, tamponateli con carta da cucina e lasciate la pelle. Conditeli da tutti i lati con sale e pepe.
In una larga padella antiaderente fate fondere 2 o 3 cucchiai di burro, quando inizia a spumeggiare aggiungete anche gli altri 2 cucchiai di olio rimasti. Disponete i filetti di salmone nella padella calda, con la parte della pelle rivolta verso il basso. Lasciate rosolare bene senza muoverli altrimenti si corre il rischio che si rompano.
Dopo 5 minuti inclinate leggermente la padella e, con l'aiuto di un cucchiaio, raccogliete il condimento dalla padella e versatelo sui filetti di pesce, continuate così fin quando la pelle inizia a diventare dorata e croccante sui bordi.
A questo punto, abbassate il fuoco e coprite la padella per qualche minuto, in modo che il salmone finisca di cuocere, poi trasferitelo nella padella del curry e servitelo con il coriandolo tritato.
N.B. - Io l'ho preparato per 2 persone e ho preferito utilizzare un trancio intero invece 4 piccoli pezzi. In questo modo è stato più facile gestirne la cottura.
Il curry verde in pasta è molto piccante, quindi regolatevi secondo i vostri gusti. Io ne ho messo pochissimo in cottura ed è stato sufficientemente piccante per i nostri palati.
Un ottimo piatto, il salmone è rimasto morbidissimo e abbiamo apprezzato molto.
In una grande padella di ghisa o acciaio inossidabile a
fuoco medio, fai sciogliere 2 cucchiai di burro non salato. Cuoci finché il
burro non smette di scoppiettare e la sua acqua evapora, da 2 a 3 minuti.
Aggiungi 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Disponi i filetti di salmone
sulla padella calda, con la pelle rivolta verso il basso. Cuoci senza muovere i
filetti (se li muovi prima che la pelle sia completamente cotta, la polpa
potrebbe staccarsi facilmente dalla pelle). Dopo i primi 5 minuti di cottura,
inclina la padella verso di te e usa un cucchiaio grande per raccogliere l'olio
nella padella e versalo sui filetti di pesce. Cuoci finché la pelle non inizia
a diventare dorata e croccante sui lati, altri 1 o 2 minuti. Trasferisci il
pesce cotto dalla padella a un piatto. Servi con gli spinaci e guarnisci con
qualche rametto di coriandolo o microgreens come rucola o cavolo riccio.