My life
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crostate
dolci al cioccolato
memorie
My life
170 gr di farina
120 gr di burro
60 gr di zucchero
40 gr di cacao amaro in polvere
ripieno:
120 gr di cioccolato fondente al 60%
200 gr di panna fresca
1 uovo
1 tuorlo
25 gr di zucchero
2 pere kaiser
25 gr di zucchero semolato
28 Maggio 1979
E' passato molto tempo da quel giorno
di maggio, oggi sono 35 anni.
Ma è come se fosse ieri, per me.
Guardarti con tuo figlio evoca
sentimenti profondi, e ricordi bellissimi di te nelle varie fasi
della nostra vita.
Faceva caldo in quella sala parto
dell'ospedale San Carlo, un caldo afoso in una atmosfera molto tesa,
per via dello sciopero in atto, e a causa di una disgrazia appena
successa in quella stessa sala parto. Nel giro di due giorni erano
morte due donne dopo aver partorito e la preoccupazione la si coglieva pienamente.
Ero inquieta e avevo anche un poco di
paura, sapevo quello che mi aspettava, ero al secondo figlio.
Mi ero presentata al pronto soccorso
alle 11 della mattina e avevano accettato il ricovero appunto perchè,
anche se la la cosa pareva potesse andare per le lunghe, col
secondo figlio tutto avrebbe potuto evolvere più velocemente. Mi
hanno assegnato un posto, fortunatamente nell'ala nuova. Era una
stanza a due letti, e la nursery da quattro posti la divideva da una
stanza speculare dall'altra parte dei vetri. Due stanze da due
letti e, fra loro, la nursery con quattro piccole culle, due culle termiche e tutto
l'occorrente per accudire i neonati.
Ho guardato con infinita tenerezza
quelle culle d'acciaio, pensando a te che stavi per nascere, e la
mano è scesa automaticamente sulla pancia, per farti una carezza.
Neanche il tempo di cambiarmi che
subito una infermiera mi ha portato in sala travaglio, qualche piano
più giù.
Erano le prime volte in cui anche i
padri potevano entrare in sala parto, ma in ospedale si stavano
ancora attrezzando e in quel momento non era possibile per tuo
padre assistere al parto.
Papà è rimasto fuori dalla sala parto
tutto il tempo, raggiunto nel pomeriggio da tua zia Ivana... è
stato parecchio lunga l'attesa. Ma il sapere che lui era lì fuori,
mi rassicurava e mi dava forza.
Come mi dava forza sentire il tuo
battito attraverso il monitor. Pensavo solo a te, al momento in cui
ti avrei avuto fra le braccia. Ancora non sapevo se il bimbo nel mio
pancione fosse maschio o femmina, ma non mi importava, volevo solo
che fosse sano e che tutto andasse bene.
Ero sola in sala parto, e il tempo era
scandito dalle contrazioni e dal rumore ritmico del tuo battito
veloce. Mi seguivano due ostetriche e un medico, unico personale
sanitario presente che assicurava il servizio durante lo sciopero.
Fra una contrazione e l'altra parlavamo
molto. Una delle ostetriche era molto giovane, l'altra invece era
una donna sui 45 anni, molto bella, con dei capelli corvini e
profondi occhi neri che spiccavano moltissimo per la sua carnagione
molto chiara.
Così, in un attimo di pausa nelle
contrazioni, ho raccontato che ero rimasta turbata da quanto successo
a una amica. Durante il parto il suo bimbo era morto strangolato dal
cordone ombelicale avvolto intorno al collo e in cui si era
impigliato un piedino . Per tutta la gravidanza ho avuto il
pensiero che potesse succedere anche a me, e anche se cercavo di
scacciare i pensieri negativi, questa cosa restava lì, acquattata da
qualche parte nella memoria, per poi riaffacciarsi improvvisamente
caricandomi di ansia.
Ma ora ero lì, tu stavi per nascere, e
le ostetriche mi rassicuravano
- Ci siamo noi, pronte ad ogni
evenienza, stia tranquilla– mi dicevano.
Finalmente, mentre il sole cominciava a
calare all'orizzonte, è arrivato il momento in cui ti sei
affacciata alla vita, e ho sentito le due donne parlarsi sottovoce
al contrario di quello che avevano fatto fino a quel momento. Ho
capito che qualcosa non quadrava , ma ti ho sentito uscire da
me e dopo qualche secondo ho sentito anche il tuo pianto mentre le
ostetriche, contente, mi hanno detto : è una bella femminuccia! La
preoccupazione è passata in un istante, lasciando il posto a una
gioia immensa.
Ti ho stretto fra le braccia, avvolta
in un telo verde, uno scricciolo pelato e tenerissimo che si è
calmato non appena appoggiato sul mio cuore..
Quando ti hanno tolto dal mio
abbraccio per portarti di sopra nella culla termica, ho chiesto alle
ostetriche come mai bisbigliassero. Loro si sono scambiate uno
sguardo e la più giovane mi ha detto che avevi due giri di cordone
ombelicale intorno al collo, ma loro, con un movimento veloce hanno
fatto in modo che il cordone si allentasse.
In quel momento le avrei baciate,
grata per la loro esperienza e grata alla fortuna di averle avute
entrambe tutte per me quel giorno, sicure e professionali. Ricordo che le lacrime sono scese copiose, irrefrenabili e a lungo. Un pianto liberatorio.
Il dopo in ospedale è stato tutto in
salita, ma è durato poco, per fortuna. Una volta a casa è stato
tutto più facile, nonostante il tuo poco dormire...
Il tempo è volato, talmente volato che
mi sembra che tu ci abbia messo pochissimo a crescere, il 28
maggio 1979 era quasi l'altro ieri...
Ora sei una donna consapevole,
affermata, nel pieno del suo fascino, sei moglie e madre .
Ma io, in certi momenti non posso fare
a meno di scorrere i fotogrammi di tutta la nostra vita,
Rivedo tua sorella che ti accarezza
delicatamente non appena entrata in casa di ritorno
dall'ospedale, tenera e protettiva, e ti rivedo piccolissima, sul
terrazzo, intenta a giocare con quella tanica vuota, camminavi da
poco e la tanica era quasi più grande di te, ma quante ore ci hai
perso spostandola su e giù! Chissà cosa ti divertiva tanto...
Ti rivedo il primo giorno di scuola,
emozionata e un po' intimorita che stringi forte la mia mano, e poi
ancora ti rivedo in piedi, mentre discuti la tua tesi di laurea ma
sotto il tavolo ti tormenti nervosamente le mani...e infine ti rivedo
in abito da sposa, mentre al braccio di tuo padre sali quelle scale
radiosa, andando incontro alla tua nuova vita...
35 anni....Accettiamo il tempo che
passa, noi, madri e figlie. Come tutte eppure diverse da tutte.
Ognuna di noi anello di una catena di amore.
Auguri Chiara, buon compleanno!
Festeggiamo con la tua torta preferita?
Crostata golosa
pere e cioccolato
Brisée al
cioccolato:
170 gr di farina
120 gr di burro
60 gr di zucchero
40 gr di cacao amaro in polvere
ripieno:
120 gr di cioccolato fondente al 60%
200 gr di panna fresca
1 uovo
1 tuorlo
25 gr di zucchero
2 pere kaiser
25 gr di zucchero semolato
Per la base:
fate ammorbidire il burro e setacciate la farina con il cacao.
Impastate il burro burro con lo zucchero e quando sono amalgamati aggiungete la farina miscelata col cacao.
Impastate velocemente, fate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigorifero per almeno un’ora. Io l'ho preparata la sera prima.
Imburrate e infarinate uno stampo da crostata da 24/26 cm. con un mix di farina e cacao. Riprendete la pasta e stendetela con il mattarello fra due fogli di pellicola, sarà molto più agevole poi trasferirla nello stampo.
Trasferite la pasta nella tortiera creando anche i bordi laterali, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e rimettete il tutto in frigo per mezz’ora a riposare.
fate ammorbidire il burro e setacciate la farina con il cacao.
Impastate il burro burro con lo zucchero e quando sono amalgamati aggiungete la farina miscelata col cacao.
Impastate velocemente, fate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigorifero per almeno un’ora. Io l'ho preparata la sera prima.
Imburrate e infarinate uno stampo da crostata da 24/26 cm. con un mix di farina e cacao. Riprendete la pasta e stendetela con il mattarello fra due fogli di pellicola, sarà molto più agevole poi trasferirla nello stampo.
Trasferite la pasta nella tortiera creando anche i bordi laterali, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e rimettete il tutto in frigo per mezz’ora a riposare.
Trascorso il tempo, cuocete in bianco con il forno a 180° per 10 minuti circa, poi toglietela, eliminate carta e fagioli o quello che avete usato per la cottura in bianco, e lasciatela intiepidire.
Nel frattempo spezzettate grossolanamente il cioccolato raccogliendolo in una ciotola.
Nel frattempo spezzettate grossolanamente il cioccolato raccogliendolo in una ciotola.
Scaldate
la panna insieme allo zucchero senza arrivare all'ebollizione, versate il tutto sul cioccolato, lasciate riposare qualche minuto, poi amalgamete bene con una spatola o una piccola frusta finchè la ganache è liscia e lucida.
Lasciate intiepidire il cioccolato e aggiungete il tuorlo e l’uovo intero sbattuti insieme, miscelate bene.
Versate questo composto sulla base,
Lasciate intiepidire il cioccolato e aggiungete il tuorlo e l’uovo intero sbattuti insieme, miscelate bene.
Versate questo composto sulla base,
Sbucciate le pere e tagliatele a fettine sottili, disponetele in cerchi concentrici sul
ripieno e spolverizzate di zucchero semolato.
Rimettete in forno e fate cuocere per 20 minuti a 180°
Rimettete in forno e fate cuocere per 20 minuti a 180°
antipasti
dolci alla frutta
dolci e dessert
My life
pranzi e cene
primi
secondi
cena di compleanno
gli anni si ricorrono troppo velocemente, mi sembra l'altro ieri che abbiamo festeggiato mio marito, eppure siamo di nuovo qui.
Stavolta una bella cifra tonda, un traguardo raggiunto nonostante tutto. Nonostante i capelli ingrigiti, i dolori articolari e la brontolite acuta , è sempre lui, il mio ragazzo dalla battuta pronta, dalla pungente ironia e dal sorriso contagioso.
Festeggiare fuori? Non ne aveva voglia. Allora gli ho fatto sfregare la lampada ed esprimere 4 desideri su quello che voleva gli preparassi...
Alla fine, non ci sarebbe stato nemmeno bisogno della lampada, sapevo già cosa avrebbe scelto...
Paté di fagiano e mele caramellate
1 piccolo fagiano
1 cipolla
1 carota
2 piccole costole di sedano, quelle centrali
1cucchiaino bacche di ginepro
1 bella foglia di alloro
2 foglie di salvia
180 gr burro
1 bicchierino abbondante di Cognac
poco olio
sale, pepe
per le mele caramellate:
2 mele Stark Delicious
una noce di burro
2 cucchiai zucchero
Pulire bene il fagiano, lasciandolo intero.
In una casseruola mettere un goccio d'olio e le verdure tagliate a tocchi non troppo piccoli.
aggiungere il fagiano, e farlo insaporire da tutti i lati, aggiungere l'alloro, la salvia , le bacche di ginepro, sfumare con il bicchierino di Cognac e lasciar evaporare. Unire un goccio d'acqua e coprire la casseruola abbassando il fuoco.
Portare a cottura pian piano, aggiungendo del liquido se si asciugasse troppo e rigirando ogni tanto il fagiano.
Una volta cotto, lasciarlo intiepidire, quindi eliminarne la pelle e disossarlo con attenzione, evitando che scaglie di osso, e anche eventuali pallini da caccia (ne ho trovati parecchi) , finiscano nel tritatutto.
Passare la carne ottenuta nel tritatutto insieme a qualche cucchiaiata del fondo di cottura filtrato. Tritare bene il tutto e quando è abbastanza omogeneo, aggiungere il burro a pezzetti e continuare a tritare finchè il paté è liscio. Anche se non è perfettamente liscio non importa, è un paté abbastanza rustico.
Questa operazione l'ho fatta nel Bimby che è l'aiuto perfetto per questo tipo di preparazioni!
Foderare uno stampo a piacere con la pellicola, versarvi il paté, livellare bene e sbattere leggermente in modo che si assesti senza lasciare vuoti o bolle d'aria.
Coprire bene con dell'altra pellicola e conservare in frigorifero fino al momento di servire.
Preparare le mele caramellate.
Affettarle non troppo sottili, in una padella antiaderente sciogliere una noce abbondante di burro insieme allo zucchero, aggiungere le mele e lasciarle cuocere mescolandole molto spesso, finchè cominciano a caramellarsi.
Servire il paté con crostini di pane tostato e le mele caramellate
Lasagnette al ragù bianco
Per il ragù bianco:
750 gr carne tritata di manzo
250 gr salsiccia dolce
1 carota
1 grossa cipolla
2 costole di sedano
2 chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
1 cucchiaino di bacche di ginepro
1 rametto di rosmarino
1 ciuffo di salvia
1 foglia di alloro
1 bicchiere di vino bianco
sale, pepe
olio e.v. e una noce di burro
poco parmigiano grattugiato
sfoglie da lasagna fresche
(calcolarne due a testa)
Tritare insieme sedano carota e cipolla. In una capiente casseruola fondere il burro con l'olio e aggiungere il trito, lasciar insaporire quindi aggiungere la carne tritata e la salsiccia spellata e sbriciolata. Profumare con le erbe e le spezie, sale e una generosa macinata di pepe nero.
Lasciar rosolare bene il tutto, la carne deve "soffrire" un pochino....
Sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare poi coprire la casseruola e portare a cottura a fuoco dolce, aggiugendo del brodo caldo o dell'acqua calda se si asciugasse troppo e mescolando spesso.
Lasciatelo pippiare per almeno un'ora e anche più.
Cuocere le lasagnette due alla volta in una larga pentola che le possa contentere intere.
Io uso una piccola lasagnera, molto comoda in questo caso.
Scolarle man mano su un canovaccio perfettamente pulito.
mettere un velo di ragù bianco sul fondo del piatto, appoggiarvi la prima sfoglia, aggiungere dell'altro ragù, coprire con un'ltra sfoglia, sfalzandola, e di nuovo il ragù. A finire il piatto, una spolverata di parmigiano e un ciuffetto di rosmarino.
Petto d'anatra, arancia e miele
1 petto d'anatra medio
1 arancia
1 cucchiaio abbondante di miele
olio,
sale e pepe
1 pizzico di finocchietto
Spremere l'arancia, ma prima ricavarne la scorza, eliminare il più possibile l'albedo interno e ridurla a striscioline. Metterle in un pentolino con dell'acqua fredda e portare a ebollizione, lasciarle sobbollire qualche minuto, quindi scolarle e ripetere l'operazione un paio di volte. Scolarle e tenerle da parte.
Parare il petto e, con un coltello molto affilato, fare delle incisioni leggere sulla pelle, senza tagliare la carne sottostante.
A padella fredda, mettere il petto con la pelle in basso, verso il fuoco.
Scaldandosi pian piano, farà uscire molto più grassso dalla pelle, rendendola ben croccate.
Lasciar dorare bene la pelle, quindi girare il petto e lasciarlo sigillare qualche minuto a calore forte.
Passare il petto in forno per 5 minuti, quindi toglierlo, eliminare il grasso che si sarà formato.
Spalmare il miele sulla pelle croccante, aggiungere il finocchietto, il succo d'arancia e le scorze, salare e pepare e rimettere in forno per altri 3 o 4 minuti.
Togliere dal forno, lasciar riposare il petto qualche minuto, quindi scalopparlo, nappandolo con il fondo all'arancia e le scorzette.
Ananas caramellato, tegola alle mandorle e gelato di vaniglia
per le tegole:
2 albumi
100 gr zucchero
20 gr farina
20 gr burro
80 gr mandorle a lamelle
1 cucchiaio raso di cacao
1 pizzico di sale
per l'ananas caramellato:
1 piccolo ananas fresco
3 cucchiai di zucchero
burro
Preparare le tegole:
Fondere il burro e lasciarlo intiepidire.
Sbattere gli albumi senza montarli, fino a che comincerà a formarsi una schiuma bianca.
Unire a quel punto la farina e il burro, il cacao ed infine le mandorle.
Su una placca foderata di carta forno, fare di piccoli mucchietti di composto, allargandoli leggermente e appiattendoli con le dita inumidite, e tenendoli ben distanziati fra loro, perchè si allargheranno parecchio.
Cuocere in forno giù caldo a 180° per circa 15 minuti, dipende dal forno. Sono pronte quando i bordi sono ben dorati.
Appena pronte, togliere la teglia dal forno e con un coppapasta tondo, il più grande, copparli subito mentre sono ancora molto caldi, e con delicatezza togliere il cerchio ottenuto dalla teglia appoggiandolo su un piatto a raffreddare.
All'ultimo momento caramellare l'ananas.
Pulirlo e affettarlo a fette regolari non troppo alte, pareggiare i bordi delle fette in base alla misura dei cerchi di tegola cotti in precedenza.
In una larga padella antiaderente, fondere il burro con lo zucchero, aggiungere le fette di ananas e farle cuocere con il caramello fino a che saranno ben scure.
Spolverare il piatto con lo zucchero a velo, mettere il tondo di tegola nel centro, appoggiarvi sopra un paio di fettine di ananas, guarnire con il gelato alla vaniglia e una fogliolina di menta.
Era contento, molto contento.
Buon compleanno amore mio!
Stavolta una bella cifra tonda, un traguardo raggiunto nonostante tutto. Nonostante i capelli ingrigiti, i dolori articolari e la brontolite acuta , è sempre lui, il mio ragazzo dalla battuta pronta, dalla pungente ironia e dal sorriso contagioso.
Festeggiare fuori? Non ne aveva voglia. Allora gli ho fatto sfregare la lampada ed esprimere 4 desideri su quello che voleva gli preparassi...
Alla fine, non ci sarebbe stato nemmeno bisogno della lampada, sapevo già cosa avrebbe scelto...
Paté di fagiano e mele caramellate
1 piccolo fagiano
1 cipolla
1 carota
2 piccole costole di sedano, quelle centrali
1cucchiaino bacche di ginepro
1 bella foglia di alloro
2 foglie di salvia
180 gr burro
1 bicchierino abbondante di Cognac
poco olio
sale, pepe
per le mele caramellate:
2 mele Stark Delicious
una noce di burro
2 cucchiai zucchero
Pulire bene il fagiano, lasciandolo intero.
In una casseruola mettere un goccio d'olio e le verdure tagliate a tocchi non troppo piccoli.
aggiungere il fagiano, e farlo insaporire da tutti i lati, aggiungere l'alloro, la salvia , le bacche di ginepro, sfumare con il bicchierino di Cognac e lasciar evaporare. Unire un goccio d'acqua e coprire la casseruola abbassando il fuoco.
Portare a cottura pian piano, aggiungendo del liquido se si asciugasse troppo e rigirando ogni tanto il fagiano.
Una volta cotto, lasciarlo intiepidire, quindi eliminarne la pelle e disossarlo con attenzione, evitando che scaglie di osso, e anche eventuali pallini da caccia (ne ho trovati parecchi) , finiscano nel tritatutto.
Passare la carne ottenuta nel tritatutto insieme a qualche cucchiaiata del fondo di cottura filtrato. Tritare bene il tutto e quando è abbastanza omogeneo, aggiungere il burro a pezzetti e continuare a tritare finchè il paté è liscio. Anche se non è perfettamente liscio non importa, è un paté abbastanza rustico.
Questa operazione l'ho fatta nel Bimby che è l'aiuto perfetto per questo tipo di preparazioni!
Foderare uno stampo a piacere con la pellicola, versarvi il paté, livellare bene e sbattere leggermente in modo che si assesti senza lasciare vuoti o bolle d'aria.
Coprire bene con dell'altra pellicola e conservare in frigorifero fino al momento di servire.
Preparare le mele caramellate.
Affettarle non troppo sottili, in una padella antiaderente sciogliere una noce abbondante di burro insieme allo zucchero, aggiungere le mele e lasciarle cuocere mescolandole molto spesso, finchè cominciano a caramellarsi.
Servire il paté con crostini di pane tostato e le mele caramellate
Lasagnette al ragù bianco
Per il ragù bianco:
750 gr carne tritata di manzo
250 gr salsiccia dolce
1 carota
1 grossa cipolla
2 costole di sedano
2 chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
1 cucchiaino di bacche di ginepro
1 rametto di rosmarino
1 ciuffo di salvia
1 foglia di alloro
1 bicchiere di vino bianco
sale, pepe
olio e.v. e una noce di burro
poco parmigiano grattugiato
sfoglie da lasagna fresche
(calcolarne due a testa)
Tritare insieme sedano carota e cipolla. In una capiente casseruola fondere il burro con l'olio e aggiungere il trito, lasciar insaporire quindi aggiungere la carne tritata e la salsiccia spellata e sbriciolata. Profumare con le erbe e le spezie, sale e una generosa macinata di pepe nero.
Lasciar rosolare bene il tutto, la carne deve "soffrire" un pochino....
Sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare poi coprire la casseruola e portare a cottura a fuoco dolce, aggiugendo del brodo caldo o dell'acqua calda se si asciugasse troppo e mescolando spesso.
Lasciatelo pippiare per almeno un'ora e anche più.
Cuocere le lasagnette due alla volta in una larga pentola che le possa contentere intere.
Io uso una piccola lasagnera, molto comoda in questo caso.
Scolarle man mano su un canovaccio perfettamente pulito.
mettere un velo di ragù bianco sul fondo del piatto, appoggiarvi la prima sfoglia, aggiungere dell'altro ragù, coprire con un'ltra sfoglia, sfalzandola, e di nuovo il ragù. A finire il piatto, una spolverata di parmigiano e un ciuffetto di rosmarino.
Petto d'anatra, arancia e miele
1 petto d'anatra medio
1 arancia
1 cucchiaio abbondante di miele
olio,
sale e pepe
1 pizzico di finocchietto
Spremere l'arancia, ma prima ricavarne la scorza, eliminare il più possibile l'albedo interno e ridurla a striscioline. Metterle in un pentolino con dell'acqua fredda e portare a ebollizione, lasciarle sobbollire qualche minuto, quindi scolarle e ripetere l'operazione un paio di volte. Scolarle e tenerle da parte.
Parare il petto e, con un coltello molto affilato, fare delle incisioni leggere sulla pelle, senza tagliare la carne sottostante.
A padella fredda, mettere il petto con la pelle in basso, verso il fuoco.
Scaldandosi pian piano, farà uscire molto più grassso dalla pelle, rendendola ben croccate.
Lasciar dorare bene la pelle, quindi girare il petto e lasciarlo sigillare qualche minuto a calore forte.
Passare il petto in forno per 5 minuti, quindi toglierlo, eliminare il grasso che si sarà formato.
Spalmare il miele sulla pelle croccante, aggiungere il finocchietto, il succo d'arancia e le scorze, salare e pepare e rimettere in forno per altri 3 o 4 minuti.
Togliere dal forno, lasciar riposare il petto qualche minuto, quindi scalopparlo, nappandolo con il fondo all'arancia e le scorzette.
Ananas caramellato, tegola alle mandorle e gelato di vaniglia
per le tegole:
2 albumi
100 gr zucchero
20 gr farina
20 gr burro
80 gr mandorle a lamelle
1 cucchiaio raso di cacao
1 pizzico di sale
per l'ananas caramellato:
1 piccolo ananas fresco
3 cucchiai di zucchero
burro
Preparare le tegole:
Fondere il burro e lasciarlo intiepidire.
Sbattere gli albumi senza montarli, fino a che comincerà a formarsi una schiuma bianca.
Unire a quel punto la farina e il burro, il cacao ed infine le mandorle.
Su una placca foderata di carta forno, fare di piccoli mucchietti di composto, allargandoli leggermente e appiattendoli con le dita inumidite, e tenendoli ben distanziati fra loro, perchè si allargheranno parecchio.
Cuocere in forno giù caldo a 180° per circa 15 minuti, dipende dal forno. Sono pronte quando i bordi sono ben dorati.
Appena pronte, togliere la teglia dal forno e con un coppapasta tondo, il più grande, copparli subito mentre sono ancora molto caldi, e con delicatezza togliere il cerchio ottenuto dalla teglia appoggiandolo su un piatto a raffreddare.
All'ultimo momento caramellare l'ananas.
Pulirlo e affettarlo a fette regolari non troppo alte, pareggiare i bordi delle fette in base alla misura dei cerchi di tegola cotti in precedenza.
In una larga padella antiaderente, fondere il burro con lo zucchero, aggiungere le fette di ananas e farle cuocere con il caramello fino a che saranno ben scure.
Spolverare il piatto con lo zucchero a velo, mettere il tondo di tegola nel centro, appoggiarvi sopra un paio di fettine di ananas, guarnire con il gelato alla vaniglia e una fogliolina di menta.
Era contento, molto contento.
Buon compleanno amore mio!
My life
Riemergo un momento dalla cucina per fare i miei più sentiti e sinceri auguri di Buone Feste a tutti quelli che passeranno di qua!
Approfitto per ringraziarvi tutti per la vostra assidua presenza, e per scusarmi se non sono stata altrettanto assidua.
Per farmi perdonare vi dedico una bella filastrocca di Gianni Rodari.
L'abete
Che sia un Natale di pace e serenità, un Natale pieno di cose belle!
AUGURI!!!
Auguri! Auguri! Auguri!
Riemergo un momento dalla cucina per fare i miei più sentiti e sinceri auguri di Buone Feste a tutti quelli che passeranno di qua!
Approfitto per ringraziarvi tutti per la vostra assidua presenza, e per scusarmi se non sono stata altrettanto assidua.
Per farmi perdonare vi dedico una bella filastrocca di Gianni Rodari.
L'abete
Chi abita sull'abete
tra i doni e le comete?
C'è un Babbo Natale
alto quanto un ditale
Ci sono i sette nani,
gli indiani,
i marziani.
Ci ha fatto il suo nido
perfino Mignolino.
C'è posto per tutti,
per tutti, c'è un lumino
e tanta pace per chi la vuole,
e tanta pace per chi la vuole,
per chi sa che la pace
scalda anche più del sole.
Che sia un Natale di pace e serenità, un Natale pieno di cose belle!
AUGURI!!!
dolci al cucchiaio
dolci e dessert
My life
cara Serena
te ne sei andata da poco, e sono sicura che non immagineresti quanto sento la tua mancanza, o forse sì..
Sì, lo so che ci vedevamo ogni tanto, quando gli impegni reciproci ce lo permettevano, lo so che tante volte abbiamo dato la precedenza ad altre cose.. però a me bastava sapere che c'eri, che ogni tanto comparivi come per magia con una e-mail, con un messaggino affettuoso sul cell,o nei messaggi privati su Coqui o su Facebook.
Ti leggevo sul blog, e secondo quello che scrivevi sapevo come stavi, come sentivi.... chiamavo certe volte, per farti sorridere un poco, perchè non è bello essere tristi e non avere qualcuno con cui condividere i momenti di sconforto o di tristezza, era forse il mio modo per dirti che c'ero, nonostante tutto....
Ora non ci sei più, e la mia vita e quella di molte altre amiche, è un po' meno ricca.
Sì, lo so che ci vedevamo ogni tanto, quando gli impegni reciproci ce lo permettevano, lo so che tante volte abbiamo dato la precedenza ad altre cose.. però a me bastava sapere che c'eri, che ogni tanto comparivi come per magia con una e-mail, con un messaggino affettuoso sul cell,o nei messaggi privati su Coqui o su Facebook.
Ti leggevo sul blog, e secondo quello che scrivevi sapevo come stavi, come sentivi.... chiamavo certe volte, per farti sorridere un poco, perchè non è bello essere tristi e non avere qualcuno con cui condividere i momenti di sconforto o di tristezza, era forse il mio modo per dirti che c'ero, nonostante tutto....
Ora non ci sei più, e la mia vita e quella di molte altre amiche, è un po' meno ricca.
non avremo più il piacere di incontrarci, di raccontarci, di ridere o di interrogarci sul mondo,
di ascoltarci.
Per coltivare un rapporto
ci vuole costanza e dedizione, ci vuole tempo. Spazi nuovi per rafforzare la nostra amicizia noi non ne avremo più.
Tutto quello che è accaduto mi sembra una grande ingiustizia. No Sere, non è giusto andarsene così all'improvviso, lasciandoci tutti in questo limbo colmo di dispiacere.
Eri così contenta in questo ultimo periodo!
Sei sempre stata allegra e solare, riempivi di energia e di luce ogni stanza in cui entravi, e ho invidiato molto la tua grande capacità di ironia e di autoironia, anche su cose che forse ti ferivano, mi piaceva come sapevi vedere sempre il lato buono della vita, nonostante con te non fosse stata molto amica.
Ho sempre ammirato la tua forza, la tua voglia di combattere, la tua generosità nel farti carico dei problemi degli altri, gettandoti a corpo morto per aiutare il prossimo.
Anche in questa estrema ultima volta, ci regali un esempio limpidissimo di altruismo e generosità, donando tanto di te, per permettere a 21 persone di sperare, di tornare a vivere.
Per questo ringrazio anche Lucio e Jacopo, perchè non deve essere stato facile decidere...
Come me, tante persone ti hanno stimato, ti hanno voluto bene, e non smetteranno, non smetteremo di volertene.
Vedi che profondo solco hai lasciato? Mi piacerebbe tanto che tu potessi vedere, sentire, raccogliere l'affetto che hai seminato con la tua presenza, la tua amicizia. Vorrei, vorrei...
ma non è più possibile, non è più possibile....
Mi è capitato di soffermarmi a pensare, in certi momenti, ad analizzare che cosa è veramente importante per me, i valori in cui credo, alle cose della vita e certamente l'amicizia è al pari dell'amore, degli affetti.
Pensa quale immenso deserto può essere un'esistenza vissuta senza amici.....so per certo che condividevi questi pensieri, anche per te i sentimenti e l'amicizia venivano prima di ogni cosa...
e allora, in tuo onore, eccoci tutte qui, in questo giorno, a renderti omaggio.....forse non lo sai, ma la Suafra, la nostra Fra, la temeraria Fra ha avuto la bellissima idea di metterci tutte in cucina insieme a te. Una ricetta insieme a Maffo dice....mica semplice scegliere sai? Talmente golose e buone......
Così, ognuna ha scelto una ricetta dal tuo blog e l'ha riprodotta fedelmente. Credo che ne saresti contenta...
Indovina, alla fine, cosa posso aver scelto io........Indovinato?? Credo di sì...
Bavarese in crosta - yoghurt e frutti di bosco
riporto la ricetta dal tuo blog la polpetta perfetta, così come l'hai scritta tu.
dose per una
torta di diametro 24 cm
per la crosta
2 confezioni di biscotti Togo al cioccolato fondente
100 gr burro fuso
per la bavarese allo yoghurt
250 ml yoghurt bianco intero non zuccherato
400 ml panna liquida fresca
100 gr zucchero a velo (può essere di più o di meno a seconda del gusto personale, a me non piace troppo dolce)
9 gr gelatina in fogli
per la bavarese ai frutti di bosco
350 gr frutti di bosco (anche surgelati)
350 ml panna liquida fresca
150 gr zucchero a velo (anche qui si va a gusto personale)
9 gr gelatina in fogli
per la gelatina di copertura
150 gr frutti di bosco (anche surgelati)
70 gr zucchero a velo
4 gr gelatina in fogli
decorazione in riccioli di cioccolato bianco
Si inizia dalla crosta di base, tritanto finemente i biscotti, mischiandoli con il burro fuso finchè diventa un impasto morbido e omogeneo, poi si stende questo composto sul fondo di un vassoio per dolci all'interno di un anello per torte, poggiato su un foglio di carta forno.
Intorno all'anello nella parte interna si deve mettere una striscia alta almeno quanto l'anello di carta forno o, meglio ancora, di acetato.
Dopo aver compattato per bene il composto di burro e biscotti, lo si mette in frigo ad indurire.
Si preparano le due bavaresi.
Quella ai frutti di bosco si prepara frullando con lo zucchero a velo i frutti, assaggiando e regolando di zucchero a piacere.
In un cucchiaio di panna messa in un pentolino a scaldare si fa sciogliere la gelatina messa ad ammollarsi in acqua fredda e poi strizzata.
Si aggiunge alla panna con la gelatina un poco di purea di frutti di bosco, mescolando per amalgamare, poi se ne aggiunge un altro poco sempre mescolando. Questo serve a far raffreddare gradatamente la gelatina, se si versasse subito nella purea potrebbe rapprendersi subito in grumi collosi.
Una volta freddata con questo sistema si versa nella purea e si mescola per amalgamare.
Si aggiunge a questo punto la panna montata, spatolando dal basso verso l'alto per non far smontare la panna.
Per la bavarese allo yoghurt il procedimento è praticamente uguale, si unisce a poca panna scaldata la gelatina e la si incorpora gradatamente allo yoghurt zuccherato a piacere.
Poi si aggiunge la panna eventualmente aggiungendo ancora zucchero se si vuole.
A questo punto si può montare il dolce.
Si versa sulla crosta di biscotti rassodata uno strato di bavarese ai frutti di bosco e si mette in freezer circa 10 minuti.
Il passaggio in freezer è necessario per far rassodare velocemente visto l'urgenza di lavorare le due bavaresi in tempi più brevi possibili.
Si tira fuori e si mette uno strato di bavarese allo yoghurt.
Ancora in freezer per dieci minuti e poi l'altro strato, freezer per dieci minuti e poi l'ultimo strato di bavarese allo yoghurt.
A questo punto la torta si può mettere in frigo.
Si prepara la gelatina di copertura frullando i frutti di bosco con lo zucchero a velo, poi si fa sciogliere la gelatina in fogli (ammollata in acqua e strizzata) in pochissima acqua calda e si aggiunge poco per volta alla purea di frutti.
Si cola sulla torta in uno strato uniforme e si rimette in frigo per farla finire di rassodare.
Deve stare in frigorifero almeno un paio d'ore.
Poco prima di servirla, si copre con dei riccioli di cioccolato bianco.
per la crosta
2 confezioni di biscotti Togo al cioccolato fondente
100 gr burro fuso
per la bavarese allo yoghurt
250 ml yoghurt bianco intero non zuccherato
400 ml panna liquida fresca
100 gr zucchero a velo (può essere di più o di meno a seconda del gusto personale, a me non piace troppo dolce)
9 gr gelatina in fogli
per la bavarese ai frutti di bosco
350 gr frutti di bosco (anche surgelati)
350 ml panna liquida fresca
150 gr zucchero a velo (anche qui si va a gusto personale)
9 gr gelatina in fogli
per la gelatina di copertura
150 gr frutti di bosco (anche surgelati)
70 gr zucchero a velo
4 gr gelatina in fogli
decorazione in riccioli di cioccolato bianco
Si inizia dalla crosta di base, tritanto finemente i biscotti, mischiandoli con il burro fuso finchè diventa un impasto morbido e omogeneo, poi si stende questo composto sul fondo di un vassoio per dolci all'interno di un anello per torte, poggiato su un foglio di carta forno.
Intorno all'anello nella parte interna si deve mettere una striscia alta almeno quanto l'anello di carta forno o, meglio ancora, di acetato.
Dopo aver compattato per bene il composto di burro e biscotti, lo si mette in frigo ad indurire.
Si preparano le due bavaresi.
Quella ai frutti di bosco si prepara frullando con lo zucchero a velo i frutti, assaggiando e regolando di zucchero a piacere.
In un cucchiaio di panna messa in un pentolino a scaldare si fa sciogliere la gelatina messa ad ammollarsi in acqua fredda e poi strizzata.
Si aggiunge alla panna con la gelatina un poco di purea di frutti di bosco, mescolando per amalgamare, poi se ne aggiunge un altro poco sempre mescolando. Questo serve a far raffreddare gradatamente la gelatina, se si versasse subito nella purea potrebbe rapprendersi subito in grumi collosi.
Una volta freddata con questo sistema si versa nella purea e si mescola per amalgamare.
Si aggiunge a questo punto la panna montata, spatolando dal basso verso l'alto per non far smontare la panna.
Per la bavarese allo yoghurt il procedimento è praticamente uguale, si unisce a poca panna scaldata la gelatina e la si incorpora gradatamente allo yoghurt zuccherato a piacere.
Poi si aggiunge la panna eventualmente aggiungendo ancora zucchero se si vuole.
A questo punto si può montare il dolce.
Si versa sulla crosta di biscotti rassodata uno strato di bavarese ai frutti di bosco e si mette in freezer circa 10 minuti.
Il passaggio in freezer è necessario per far rassodare velocemente visto l'urgenza di lavorare le due bavaresi in tempi più brevi possibili.
Si tira fuori e si mette uno strato di bavarese allo yoghurt.
Ancora in freezer per dieci minuti e poi l'altro strato, freezer per dieci minuti e poi l'ultimo strato di bavarese allo yoghurt.
A questo punto la torta si può mettere in frigo.
Si prepara la gelatina di copertura frullando i frutti di bosco con lo zucchero a velo, poi si fa sciogliere la gelatina in fogli (ammollata in acqua e strizzata) in pochissima acqua calda e si aggiunge poco per volta alla purea di frutti.
Si cola sulla torta in uno strato uniforme e si rimette in frigo per farla finire di rassodare.
Deve stare in frigorifero almeno un paio d'ore.
Poco prima di servirla, si copre con dei riccioli di cioccolato bianco.
Ovviamente, data la mia scarsa manualità, a me non è venuta optical, e nemmeno altrettanto bella come la tua, ma sono sicura che sarai indulgente con la tua vecchia amica...
Ciao Serena, sei e sarai sempre nel mio cuore.
My life
un addio
domani sarà il giorno dell'addio definitivo Serena, e porterai via con te un pezzetto del mio cuore.
E' stato bello conoscerti e fare un pezzo di strada insieme, è stato bello condividere questa passione in tutti questi anni, ed è stata una fortuna aver incrociato il tuo cammino.
Non dimenticherò mai il tuo sorriso contagioso e la tua grande voglia di vivere, la tua energia positiva, il tuo senso dell'umorismo, il tuo carattere solare e allegro che sapeva prendere il lato bello di ogni cosa, anche quando, dentro di te, eri triste e ammaccata.
Se penso a quanto ti ho stressato per quei dolcetti al limone quando stavo preparando il buffet di Valerio! E tu, sempre paziente e gentile, a spiegarmi per bene....
eccoli qui, per ricordarti con tanta dolcezza..
Da domani non sarà più come prima, e mi mancherai, mancherai a tutti noi.
Ciao Serena, fai buon viaggio, quando arrivi lassù sono sicura che incontrerai tanti amici che sono già andati avanti e li saluterai col tuo solito sorriso...
E' stato bello conoscerti e fare un pezzo di strada insieme, è stato bello condividere questa passione in tutti questi anni, ed è stata una fortuna aver incrociato il tuo cammino.
Non dimenticherò mai il tuo sorriso contagioso e la tua grande voglia di vivere, la tua energia positiva, il tuo senso dell'umorismo, il tuo carattere solare e allegro che sapeva prendere il lato bello di ogni cosa, anche quando, dentro di te, eri triste e ammaccata.
Se penso a quanto ti ho stressato per quei dolcetti al limone quando stavo preparando il buffet di Valerio! E tu, sempre paziente e gentile, a spiegarmi per bene....
eccoli qui, per ricordarti con tanta dolcezza..
Da domani non sarà più come prima, e mi mancherai, mancherai a tutti noi.
Ciao Serena, fai buon viaggio, quando arrivi lassù sono sicura che incontrerai tanti amici che sono già andati avanti e li saluterai col tuo solito sorriso...
Non esiste separazione definitiva
finche' esiste il ricordo. Questa frase l'ha scritta Isabel Allende, ed è profondamente vera.
Un bacio Serena, che la terra ti sia lieve.
Stringo in un abbraccio tuo marito, ma soprattutto Jacopo, il tuo cucciolo che amavi così tanto, e tutta la tua famiglia.
Ciao.
crostate
dolci al cucchiaio
dolci alla frutta
dolci e dessert
My life
l'ho messo in cascina, compiuto.
Arrivata a questa età, non ci faccio più molto caso ai compleanni, ma questo è stato davvero bello.
Grazie a mia figlia Serena, che ha voluto fermamente che io mi facessi festeggiare e coccolare senza mettermi a spignattare per tutta la famiglia. Ci ha pensato lei, ha riunito tutta la famiglia al gran completo e devo dire che è stata proprio una bellissima giornata, serena, piena di calore e affetto.
Però....almeno lasciami preparare i dolci le avevo detto.
Questo me lo ha concesso....
Mica facile stavolta.. mia sorella è reduce da grossi problemi di intolleranza, e sta facendo tutte le ricerche mentre la sua dieta è estremamente limitata e rigorosa, mia figlia più piccola sta ancora allattando e certi alimenti un po' troppo grassi, tipo panna, danno problemi al piccolo di casa, tutti gli altri invece, chi più, chi meno, amano i dolci cremosi...
ho risolto così
Per mia figlia Chiara, che va matta per il banana bread, ho voluto sperimentare questa ricetta di Laurel Evans che mi ha dato Elisabetta, una cara amica coquinaria...
Banana Bread di Laurel Evans
ve la riporto come me l'ha scritta Elisabetta
le mie considerazioni:
a differenza della mia solita ricetta, la banana si sente poco, prevalgono di più noci e spezie, e aumenterei lo zucchero.
Da rifare in ogni caso.
Pensando a mia sorella, mi piaceva che potesse avere anche lei una fetta di dolce a fine pasto per cui scartabellando fra le millemila ricette che ho in archivio, ho optato per una crostata di mele con la frolla all'olio....
un altro anno è passato
l'ho messo in cascina, compiuto.
Arrivata a questa età, non ci faccio più molto caso ai compleanni, ma questo è stato davvero bello.
Grazie a mia figlia Serena, che ha voluto fermamente che io mi facessi festeggiare e coccolare senza mettermi a spignattare per tutta la famiglia. Ci ha pensato lei, ha riunito tutta la famiglia al gran completo e devo dire che è stata proprio una bellissima giornata, serena, piena di calore e affetto.
Però....almeno lasciami preparare i dolci le avevo detto.
Questo me lo ha concesso....
Mica facile stavolta.. mia sorella è reduce da grossi problemi di intolleranza, e sta facendo tutte le ricerche mentre la sua dieta è estremamente limitata e rigorosa, mia figlia più piccola sta ancora allattando e certi alimenti un po' troppo grassi, tipo panna, danno problemi al piccolo di casa, tutti gli altri invece, chi più, chi meno, amano i dolci cremosi...
ho risolto così
Per mia figlia Chiara, che va matta per il banana bread, ho voluto sperimentare questa ricetta di Laurel Evans che mi ha dato Elisabetta, una cara amica coquinaria...
Banana Bread di Laurel Evans
ve la riporto come me l'ha scritta Elisabetta
250 gr farina
150 gr zucchero
Un cucchiaino di bicarbonato di sodio
Mezzo cucchiaino di sale
100 gr noci tostate oppure 150 gocce di cioccolato
Mezzo cucchiaino di cannella
Mezzo cucchiaino di noce moscata
380 gr di polpa di banane mature
75 gr yogurt
2 uova grandi, leggermente sbattute
85 gr burro fuso e fatto raffreddare
Mezza tazzina di caffè espresso
Scaldare il forno a 190°. Mescolare i primi 7 ingredienti e mettere da parte.
Mescolare con un cucchiaio di legno in una ciotola le banane, lo yogurt, le uova, il burro ed il caffè.
Incorporare il composto di banana agli ingredienti secchi fino a che il composto è denso ma non omogeneo.. Non mescolare troppo. Versare in uno stampo da plum cake (o ricoperto di carta forno oppure imburrato). Cuocere per circa 55’, vale la prova stecchino.. Fare raffreddare nello stampo per 5’ e poi trasferire su una griglia. Servire tiepido o a temperatura ambiente.
150 gr zucchero
Un cucchiaino di bicarbonato di sodio
Mezzo cucchiaino di sale
100 gr noci tostate oppure 150 gocce di cioccolato
Mezzo cucchiaino di cannella
Mezzo cucchiaino di noce moscata
380 gr di polpa di banane mature
75 gr yogurt
2 uova grandi, leggermente sbattute
85 gr burro fuso e fatto raffreddare
Mezza tazzina di caffè espresso
Scaldare il forno a 190°. Mescolare i primi 7 ingredienti e mettere da parte.
Mescolare con un cucchiaio di legno in una ciotola le banane, lo yogurt, le uova, il burro ed il caffè.
Incorporare il composto di banana agli ingredienti secchi fino a che il composto è denso ma non omogeneo.. Non mescolare troppo. Versare in uno stampo da plum cake (o ricoperto di carta forno oppure imburrato). Cuocere per circa 55’, vale la prova stecchino.. Fare raffreddare nello stampo per 5’ e poi trasferire su una griglia. Servire tiepido o a temperatura ambiente.
le mie considerazioni:
a differenza della mia solita ricetta, la banana si sente poco, prevalgono di più noci e spezie, e aumenterei lo zucchero.
Da rifare in ogni caso.
Pensando a mia sorella, mi piaceva che potesse avere anche lei una fetta di dolce a fine pasto per cui scartabellando fra le millemila ricette che ho in archivio, ho optato per una crostata di mele con la frolla all'olio....
Crostata di mele con frolla all'olio
160 g di
zucchero di canna
500 gr farina
1 cucchiaino da caffè di lievito (ho usato il Baking)
160 ml olio delicato (ho usato metà del Garda e metà di riso)
1 bicchierino di liquore (ho usato Amaretto)
3 uova
un pizzico di cannella
un pizzico di sale
1 cucchiaino da caffè di lievito (ho usato il Baking)
160 ml olio delicato (ho usato metà del Garda e metà di riso)
1 bicchierino di liquore (ho usato Amaretto)
3 uova
un pizzico di cannella
un pizzico di sale
per la farcia e la copertura:
6 mele Golden
150 gr zucchero di canna
poco succo di limone
un pizzico di cannella
3 amaretti morbidi
poca gelatina di albicocche per lucidare
qualche goccia di essenza di vaniglia
Per prima cosa frullare le uova versando l'olio pian piano come per la maionese, dovrà risultare un composto cremoso e fluido.
Se lo zucchero di canna fosse troppo granuloso, frullare bene anche quello, per assottigliarlo il più possibile.
Setacciare la farina, mescolarla con il lievito, lo zucchero, la cannella e un goccio di essenza di vaniglia.
Mescolare bene, io lo faccio nell'impastatore. Aggiungere le uova frullate, il liquore e mescolare con la foglia fino a che il composto fa una palla.
Raccoglierla e lasciarla riposare in frigorifero per oltre mezz'ora, dopodichè stenderla nella tortiera prescelta, imburrata e infarinata.
Mente la pasta si raffredda, preparare la composta di mele. Sbucciarne tre e ridurle a tocchetti, riunirle in una piccola casseruola, aggiungere lo zucchero e la cannella e cuocere fino a che sono perfettamente cotte, dopodichè dare una frullata per ridurle a crema, e unire gli amaretti sbriciolati.
Riprendere la frolla già stesa, bucherellarla con una forchetta,stendervi la composta di mele e coprirla con il resto delle mele sbucciate e affettate.
Cospargere con un poco di zucchero e cuocere in forno per circa 40 minuti, o poco meno, dipende dal forno.
Scaldare un poco di gelatina di albicocche con un goccio di Amaretto, e con un pennello, a caldo, lucidare le mele.
per tutti gli altri il tiramisù di nocciole, metto una vecchia foto, giusto per dare l'idea...
Tiramisu nocciole e caffè
5 tuorli
5 cucchiai di zucchero
500 gr mascarpone
250 gr pasta di nocciole
5 cucchiai liquore alle nocciole, il Frangelico
300 gr panna fresca
savoiardi
caffè q.b.
cacao amaro per spolverare
in un bagnomaria a caldo, montare i tuorli con lo zucchero, finchè raggiungono la temperatura di 85° in modo da essere pastorizzati. Togliere dal fuoco e aggiungere i 5 cucchiai di Frangelico e la pasta di nocciole. La crema tenderà ad indurirsi, ma è normale. Tornerà fluida una volta aggiunto il mascarpone.
Lasciar raffreddare. Una volta che la crema è completamente fredda, aggiungere il mascarpone, mescolare bene con la frusta elettrica in modo da avere una crema perfettamente liscia e omogenea.
Montare la panna ben ferma e con l'uso di una spatola, incorporarla con pazienza alla crema.
Poi procedere a strati nel solito modo, inzuppando i savoiardi nel caffè leggermente zuccherato e profumato con un goccio di Frangelico, strizzandoli leggermente affinchè siano completamente bagnati ma senza che possano poi rilasciare liquido.
Tenere in frigo e spolverare di cacao al momento di servire.
Davvero una giornata da incorniciare, per molti motivi......e mi hanno fatto pure spegnere le candeline!.
Ho chiesto aiuto alla mia Alice, mentre Valerio è ancora troppo piccolo per aiutarmi a soffiare..
e poi ho ricevuto anche due regali inaspettati, e li ho graditi moltissimo.
Due amiche blogger hanno pensato a me e al mio blog per un premio.
Due premi molto ravvicinati, proprio in concomitanza col mio compleanno, un bellissimo regalo.
Grazie a Clara del blog Clarapasticcia il premio Dardos
e provvedo subito a condividerlo, dedicandolo a questi bellissimi blogs che cito in ordine sparso:
e grazie a Monica de Il pappamondo il premio The Versatile Blogger
che giro con molto piacere a questi blogs, altrettanto in ordine sparso:
approfitto per ringraziare anche qui tutti gli amici e le amiche che mi hanno telefonato, scritto, mandato SMS....
Grazie dal più profondo del mio cuore.
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