antipasti
Il Club del 27
Blinis alle castagne per il Club del 27
l'appuntamento di questo mese del Club del 27 è dedicato alle castagne , un frutto incredibilmente versatile e buono.
In quanto titolare della tessera n. 34 contribuisco con una ricetta che mi è piaciuta molto, preparata tempo fa da Marina per una gara MTChallenge, l'unica mia modifica sono state le noci al posto delle fave di cacao.
Blinis alle castagne, squaquerone e noci
100 g di farina 00
70 g di farina di castagne di buona qualità
2 uova
100 g di latte intero
1 vasetto di yogurt bianco
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
per la farcitura:
150 g di squaquerone
qualche gheriglio di noce sbriciolato
poco miele di castagno
Dividete i tuorli dagli albumi raccogliendoli in due ciotole.
Mescolate con la frusta i tuorli con yogurt e latte finchè è tutto perfettamente omogeneo. Unite le farine setacciate, il bicarbonato e una presa di sale, alla fine avrete una pastella densa.
Montate gli albumi a neve e aggiungeteli al composto mescolando delicatamente per non farli smontare.
Scaldate una padella da pancakes (quella con gli appositi incavi) appena appena unta di olio, versate un cucchiaio abbondante in ogni incavo e cuocete i blinis da entrambi i lati.
Man mano che son pronti teneteli gli uni sugli altri coperti con un canovaccio.
Tritate grossolanamente le noci.
Servite i blinis come un antipasto, con lo squaquerone, le noci tritate e completate tutto con un filo di miele di castagno.
In quanto titolare della tessera n. 34 contribuisco con una ricetta che mi è piaciuta molto, preparata tempo fa da Marina per una gara MTChallenge, l'unica mia modifica sono state le noci al posto delle fave di cacao.
Blinis alle castagne, squaquerone e noci
100 g di farina 00
70 g di farina di castagne di buona qualità
2 uova
100 g di latte intero
1 vasetto di yogurt bianco
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
per la farcitura:
150 g di squaquerone
qualche gheriglio di noce sbriciolato
poco miele di castagno
Dividete i tuorli dagli albumi raccogliendoli in due ciotole.
Mescolate con la frusta i tuorli con yogurt e latte finchè è tutto perfettamente omogeneo. Unite le farine setacciate, il bicarbonato e una presa di sale, alla fine avrete una pastella densa.
Montate gli albumi a neve e aggiungeteli al composto mescolando delicatamente per non farli smontare.
Scaldate una padella da pancakes (quella con gli appositi incavi) appena appena unta di olio, versate un cucchiaio abbondante in ogni incavo e cuocete i blinis da entrambi i lati.
Man mano che son pronti teneteli gli uni sugli altri coperti con un canovaccio.
Tritate grossolanamente le noci.
Servite i blinis come un antipasto, con lo squaquerone, le noci tritate e completate tutto con un filo di miele di castagno.
dolci al cioccolato
dolci e dessert
Cioccolato e castagne
Giornata strana questa domenica di quasi autunno.
Una domenica senza gesso, senza tutore, senza costrizioni...finalmente libera! Giro per casa a piedi nudi e il contatto col pavimento mi rassicura anche se il dolore non è scomparso, anzi. Me l'ha detto anche il medico, ci vorrà ancora un po' di pazienza prima che possa tornare alla vera normalità.
In quella piccola stanza del Galeazzi, le sedie allineate lungo pareti dalle finestre opache per metà, il frastuono del traffico fuori, in mezzo a tanta varia umanità sofferente e zoppicante, aspettavo, temevo e recitavo scongiuri silenziosi.
Invece un bel ragazzone alto quasi 2 metri che avrebbe potuto essere mio figlio se non addirittura mio nipote, ortopedico di turno, mi ha gratificato con un bel sorriso e la buona notizia. Può camminare signora! A giudicare dal dolore che ho camminando, non sono proprio sicura che non sentirò un altro crac, ma facciamo che mi fido.
Temperature strane in questi giorni, le mie campanelle blu e certe strane margherite gialle stanno rifiorendo, ingannate dal caldo e dal sole di questo ultimo periodo, mentre castagne e cachi hanno già fatto la loro comparsa. Non mi piace così, voglio le stagioni, sentire il freddo dopo l'estate e godermi i colori delle foglie in autunno, sopportare pazientemente l'inverno sapendo che il premio alla fine sarà la primavera.
Intanto è comunque domenica, e tradizione vuole che ci sia un dolce sulla tavola. Stavolta ha una valenza doppia, pranzo in famiglia e piede quasi risanato! Per una volta non ho esaudito richieste particolari, ho preferito un dolce prettamente autunnale che mi ha folgorato mentre sfogliavo una rivista di cucina francese.
Fondente di cioccolato e farina di castagne
per la torta:
200 g di cioccolato fondente
180 g di burro a temperatura ambiente
150 g di zucchero Muscovado
100 g di farina di castagne di buona qualità
4 uova
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
per completare:
250 ml doppia panna
1 cucchiaio di zucchero a velo
cacao in polvere q.b.
Spezzettate il cioccolato e mettetelo in una ciotola, aggiungete il burro a pezzetti e fate fondere in Microonde abbassando la potenza, oppure a bagnomaria.
Una volta fusi, mescolate fino ad avere una salsa densa e liscia. Tenete da parte.
Scaldate il forno a 180°, ventilato.
In un'altra ciotola separate i tuorli, raccogliete gli albumi e teneteli da parte.
Montate i tuorli con lo zucchero Muscovado fino ad avere un composto liscio, dopodichè unite il burro fuso col cioccolato e mescolate, aggiungete la farina di castagne poca alla volta, l'essenza di vaniglia. Montate a neve gli albumi tenuti da parte e aggiungeteli con pazienza all'impasto mescolando delicatamente per non farli smontare.
Imburrate e spolverate di cacao amaro uno stampo apribile da 20 cm. quindi versate il composto, date una leggera sbattuta allo stampo perchè si assesti bene e mettete in forno già caldo per 30 massimo 32 o 33 minuti. Non di più, deve essere una torta molto umida e fondente.
Quando è pronta, togliete la torta dal forno e lasciatela raffreddare nello stampo, poi sformatela delicatamente sul piatto di servizio.
E' un dolce che potete assaggiare anche tiepido altrimenti dopo sfornato potete lasciarlo in frigorifero per almeno mezza giornata e avrete un dolce un po' più fermo. In entrambi i casi servitelo spolverato abbondantemente col cacao amaro in polvere e con una quenelle di doppia panna, montata con un poco di zucchero a velo.
Un dessert veloce, di quelli che piacciono a me, ottimo risultato con il minimo sforzo, infatti si fa in pochi minuti, e poi tocca resistere alla tentazione di tagliarsene subito una fetta..
Una domenica senza gesso, senza tutore, senza costrizioni...finalmente libera! Giro per casa a piedi nudi e il contatto col pavimento mi rassicura anche se il dolore non è scomparso, anzi. Me l'ha detto anche il medico, ci vorrà ancora un po' di pazienza prima che possa tornare alla vera normalità.
In quella piccola stanza del Galeazzi, le sedie allineate lungo pareti dalle finestre opache per metà, il frastuono del traffico fuori, in mezzo a tanta varia umanità sofferente e zoppicante, aspettavo, temevo e recitavo scongiuri silenziosi.
Invece un bel ragazzone alto quasi 2 metri che avrebbe potuto essere mio figlio se non addirittura mio nipote, ortopedico di turno, mi ha gratificato con un bel sorriso e la buona notizia. Può camminare signora! A giudicare dal dolore che ho camminando, non sono proprio sicura che non sentirò un altro crac, ma facciamo che mi fido.
Temperature strane in questi giorni, le mie campanelle blu e certe strane margherite gialle stanno rifiorendo, ingannate dal caldo e dal sole di questo ultimo periodo, mentre castagne e cachi hanno già fatto la loro comparsa. Non mi piace così, voglio le stagioni, sentire il freddo dopo l'estate e godermi i colori delle foglie in autunno, sopportare pazientemente l'inverno sapendo che il premio alla fine sarà la primavera.
Intanto è comunque domenica, e tradizione vuole che ci sia un dolce sulla tavola. Stavolta ha una valenza doppia, pranzo in famiglia e piede quasi risanato! Per una volta non ho esaudito richieste particolari, ho preferito un dolce prettamente autunnale che mi ha folgorato mentre sfogliavo una rivista di cucina francese.
Fondente di cioccolato e farina di castagne
per la torta:
200 g di cioccolato fondente
180 g di burro a temperatura ambiente
150 g di zucchero Muscovado
100 g di farina di castagne di buona qualità
4 uova
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
per completare:
250 ml doppia panna
1 cucchiaio di zucchero a velo
cacao in polvere q.b.
Spezzettate il cioccolato e mettetelo in una ciotola, aggiungete il burro a pezzetti e fate fondere in Microonde abbassando la potenza, oppure a bagnomaria.
Una volta fusi, mescolate fino ad avere una salsa densa e liscia. Tenete da parte.
Scaldate il forno a 180°, ventilato.
In un'altra ciotola separate i tuorli, raccogliete gli albumi e teneteli da parte.
Montate i tuorli con lo zucchero Muscovado fino ad avere un composto liscio, dopodichè unite il burro fuso col cioccolato e mescolate, aggiungete la farina di castagne poca alla volta, l'essenza di vaniglia. Montate a neve gli albumi tenuti da parte e aggiungeteli con pazienza all'impasto mescolando delicatamente per non farli smontare.
Imburrate e spolverate di cacao amaro uno stampo apribile da 20 cm. quindi versate il composto, date una leggera sbattuta allo stampo perchè si assesti bene e mettete in forno già caldo per 30 massimo 32 o 33 minuti. Non di più, deve essere una torta molto umida e fondente.
Quando è pronta, togliete la torta dal forno e lasciatela raffreddare nello stampo, poi sformatela delicatamente sul piatto di servizio.
E' un dolce che potete assaggiare anche tiepido altrimenti dopo sfornato potete lasciarlo in frigorifero per almeno mezza giornata e avrete un dolce un po' più fermo. In entrambi i casi servitelo spolverato abbondantemente col cacao amaro in polvere e con una quenelle di doppia panna, montata con un poco di zucchero a velo.
Un dessert veloce, di quelli che piacciono a me, ottimo risultato con il minimo sforzo, infatti si fa in pochi minuti, e poi tocca resistere alla tentazione di tagliarsene subito una fetta..
antipasti
pesce
secondi
Insalata tiepida di razza e verdure
Prima che torni l'inverno e prima che mi dimentichi come l' ho fatta, è meglio che pubblichi questa ricetta che ho preparato tempo fa, altrimenti cade nel dimenticatoio ed è un peccato perchè è troppo buona.
Nonostante il sole se ne stia andando lasciando il posto alle nebbie dell'autunno, e nonostante sia prettamente una ricetta estiva, credo che possa andare bene anche adesso.
La carne delle ali di razza è deliziosa, ha un sapore delicato che ben si sposa con le verdure. Quando le trovo, non faccio a meno di comprarle perchè so che qualunque modo sceglierò per cucinarle saranno un piatto molto goloso e gradito.
Insalata tiepida di razza e verdure
per 4 persone
2 o 3 ali di razza
1 zucchina verde
1 peperone giallo
1 peperone rosso
1 carota
1 cuore di sedano
olio e.v. d'oliva
sale, pepe bianco
qualche foglia di basilico
per il court bouillon delle verdure:
1 spicchio d'aglio
120 ml di vino bianco
120 ml di aceto bianco
grani di pepe nero1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
1 piccolo porro
sale
per il court bouillon della razza:
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 foglia di alloro
2 o 3 gambi di prezzemolo
1 bicchiere di vino biancoqualche grano di pepe nero
sale
Mondate, lavate e asciugate le verdure. Tagliatele separatamente a listarelle nè troppo grosse nè troppo sottili, come nella foto.
Mettete a bollire una pentola piena a metà di acqua, quando bolle aggiungete il vino bianco, l'aceto, il pepe nero, la foglia di alloro, il rosmarino, la salvia, l' spicchio d'aglio pelato e il piccolo porro, un pizzico di sale. Lasciate sobbollire dolcemente una decina di minuti poi spegnete e lasciate riposare il brodo una mezz'ora. Poi filtratelo e riportatelo a bollore.
Cuocete le verdure a listarelle, lasciandole però ancora croccanti, un tipo per volta, sempre nello stesso brodo, tenendo per ultimi i peperoni, che potete cuocere insieme, gialli e rossi.
Man mano scolatele e fate evaporare il calore, poi raccoglietele in una boule, una insalatiera.
Preparate il court bouillon per la razza. Mettete a bollire abbondante acqua insieme a sedano, carota, cipolla mondati e lavati, le erbe, l'aglio, i grani di pepe, il vino e il sale.
Fate sobbollire anche qui una decina di minuti, spegnete e lasciate riposare una mezz'ora. Dopodichè filtrate e riportate a bollore. Unite le ali di razza e fatele bollire lentamente finchè saranno cotte. Scolatele, aspettate un paio di minuti che evapori un po' di calore e sfilacciate la loro carne.
Unitela alla boule con le verdure, conditela con un poco di olio e.v. d'oliva e una macinata di pepe bianco, assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale. Aggiungete le foglioline di basilico e servite.
Se preferite, potete servirla individualmente, potete usare un coppapasta, mettere sul fondo un po' di razza e completare con le verdure. Così
Nonostante il sole se ne stia andando lasciando il posto alle nebbie dell'autunno, e nonostante sia prettamente una ricetta estiva, credo che possa andare bene anche adesso.
La carne delle ali di razza è deliziosa, ha un sapore delicato che ben si sposa con le verdure. Quando le trovo, non faccio a meno di comprarle perchè so che qualunque modo sceglierò per cucinarle saranno un piatto molto goloso e gradito.
Insalata tiepida di razza e verdure
per 4 persone
2 o 3 ali di razza
1 zucchina verde
1 peperone giallo
1 peperone rosso
1 carota
1 cuore di sedano
olio e.v. d'oliva
sale, pepe bianco
qualche foglia di basilico
per il court bouillon delle verdure:
1 spicchio d'aglio
120 ml di vino bianco
120 ml di aceto bianco
grani di pepe nero1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
1 piccolo porro
sale
per il court bouillon della razza:
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 foglia di alloro
2 o 3 gambi di prezzemolo
1 bicchiere di vino biancoqualche grano di pepe nero
sale
Mondate, lavate e asciugate le verdure. Tagliatele separatamente a listarelle nè troppo grosse nè troppo sottili, come nella foto.
Mettete a bollire una pentola piena a metà di acqua, quando bolle aggiungete il vino bianco, l'aceto, il pepe nero, la foglia di alloro, il rosmarino, la salvia, l' spicchio d'aglio pelato e il piccolo porro, un pizzico di sale. Lasciate sobbollire dolcemente una decina di minuti poi spegnete e lasciate riposare il brodo una mezz'ora. Poi filtratelo e riportatelo a bollore.
Cuocete le verdure a listarelle, lasciandole però ancora croccanti, un tipo per volta, sempre nello stesso brodo, tenendo per ultimi i peperoni, che potete cuocere insieme, gialli e rossi.
Man mano scolatele e fate evaporare il calore, poi raccoglietele in una boule, una insalatiera.
Preparate il court bouillon per la razza. Mettete a bollire abbondante acqua insieme a sedano, carota, cipolla mondati e lavati, le erbe, l'aglio, i grani di pepe, il vino e il sale.
Fate sobbollire anche qui una decina di minuti, spegnete e lasciate riposare una mezz'ora. Dopodichè filtrate e riportate a bollore. Unite le ali di razza e fatele bollire lentamente finchè saranno cotte. Scolatele, aspettate un paio di minuti che evapori un po' di calore e sfilacciate la loro carne.
Unitela alla boule con le verdure, conditela con un poco di olio e.v. d'oliva e una macinata di pepe bianco, assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale. Aggiungete le foglioline di basilico e servite.
Se preferite, potete servirla individualmente, potete usare un coppapasta, mettere sul fondo un po' di razza e completare con le verdure. Così
dolci e dessert
torte
torte da credenza
L'autunno non è una stagione che amo, anzi, ormai lo sanno anche i sassi. Quest'anno è arrivato praticamente all'improvviso con un po' di pioggia dopo tanti giorni a temperatura estiva, e non posso dire di essere contenta.
Dover rimettere le maniche lunghe, doversi preparare al cambio dell'ora, al buio e al freddo mattina e sera mi deprime oltre quello che già sono di mio in questo periodo.
La nota positiva è che accendo il forno senza patire caldo come quando lo accendevo ad agosto, e poi è arrivata la domenica che mi avvicina alla liberazione dal gesso. E la domenica, è risaputo universalmente anche questo, un dolce a casa mia non può mancare. Una consolazione per l'autunno che devo superare, questa torta di mele:
Plumecake speziato mele, noci e pinoli
200 g di farina 00
160 g di zucchero
4 uova
70 g di burro
2 grosse mele Golden, 3 se sono piccole
1 bustina di lievito
60 g di gherigli di noce
30 g di pinoli
10 bacche di cardamomo
mezzo cucchiaino raso di cannella
un pizzico di noce moscata
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
40 g di zucchero di canna
pochissimo zucchero a velo
Fondete il burro e lasciatelo intiepidire.
Aprite le bacche di cardamomo e togliete i semini interni. Metteteli nel mortaio e pestateli fino ad avere una polvere grossolana, eliminate eventuali rimasugli di guscio.
Setacciate la farina insieme al lievito.
Tritate molto grossolanamente le noci. Pesate i pinoli e tenete tutto da parte.
Montate le uova, che devono essere a temperatura ambiente, insieme allo zucchero fino a quando saranno ben gonfie e spumose, quindi iniziate a versare la farina poca per volta incorporandola con una spatola. Quando il composto sarà omogeneo, unite le spezie, la vaniglia, il burro fuso e mescolate bene. Sbucciate 1 mela, eliminate i semi interni e tagliatela a tocchetti, aggiungeteli man mano all'impasto e di nuovo mescolate. (Se decidete per 3 mele, mettetene due a tocchetti)
Imburrate e infarinate un normale stampo da plumcake, versate l'impasto, sbattete leggermente lo stampo per farlo assestare poi preparate anche l'altra mela e distribuite i pezzetti sulla superficie facendoli affondare leggermente. Distribuite prima le noci e poi i pinoli su tutta la superficie, senza premere e spolverate tutto con lo zucchero di canna.
Cuocete in forno già caldo a 170° statico, per circa 45/50 minuti. Vale sempre la prova stecchino, dopo 45 minuti provate, se non esce asciutto al limite mettete il ventilato e lasciatelo cuocere altri 5 minuti.
Sfornate e lasciate intiepidire, poi con accortezza sformate il plumcake e fatelo raffreddare su una gratella.
Per completare, al momento di assaggiare, velatelo con pochissimo zucchero a velo.
Plumcake speziato alle mele
Dover rimettere le maniche lunghe, doversi preparare al cambio dell'ora, al buio e al freddo mattina e sera mi deprime oltre quello che già sono di mio in questo periodo.
La nota positiva è che accendo il forno senza patire caldo come quando lo accendevo ad agosto, e poi è arrivata la domenica che mi avvicina alla liberazione dal gesso. E la domenica, è risaputo universalmente anche questo, un dolce a casa mia non può mancare. Una consolazione per l'autunno che devo superare, questa torta di mele:
Plumecake speziato mele, noci e pinoli
200 g di farina 00
160 g di zucchero
4 uova
70 g di burro
2 grosse mele Golden, 3 se sono piccole
1 bustina di lievito
60 g di gherigli di noce
30 g di pinoli
10 bacche di cardamomo
mezzo cucchiaino raso di cannella
un pizzico di noce moscata
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
40 g di zucchero di canna
pochissimo zucchero a velo
Fondete il burro e lasciatelo intiepidire.
Aprite le bacche di cardamomo e togliete i semini interni. Metteteli nel mortaio e pestateli fino ad avere una polvere grossolana, eliminate eventuali rimasugli di guscio.
Setacciate la farina insieme al lievito.
Tritate molto grossolanamente le noci. Pesate i pinoli e tenete tutto da parte.
Montate le uova, che devono essere a temperatura ambiente, insieme allo zucchero fino a quando saranno ben gonfie e spumose, quindi iniziate a versare la farina poca per volta incorporandola con una spatola. Quando il composto sarà omogeneo, unite le spezie, la vaniglia, il burro fuso e mescolate bene. Sbucciate 1 mela, eliminate i semi interni e tagliatela a tocchetti, aggiungeteli man mano all'impasto e di nuovo mescolate. (Se decidete per 3 mele, mettetene due a tocchetti)
Imburrate e infarinate un normale stampo da plumcake, versate l'impasto, sbattete leggermente lo stampo per farlo assestare poi preparate anche l'altra mela e distribuite i pezzetti sulla superficie facendoli affondare leggermente. Distribuite prima le noci e poi i pinoli su tutta la superficie, senza premere e spolverate tutto con lo zucchero di canna.
Cuocete in forno già caldo a 170° statico, per circa 45/50 minuti. Vale sempre la prova stecchino, dopo 45 minuti provate, se non esce asciutto al limite mettete il ventilato e lasciatelo cuocere altri 5 minuti.
Sfornate e lasciate intiepidire, poi con accortezza sformate il plumcake e fatelo raffreddare su una gratella.
Per completare, al momento di assaggiare, velatelo con pochissimo zucchero a velo.
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