Derrick - Hot dog
Ecco la mia seconda proposta dal libro Gourmet hot dogs di Stéphane Reynaud's che stiamo sfogliando con Cook_my_Book questa settimana.
A Milano, quando ero ragazza, ormai ai tempi del Pleistocene, il panino con il wurstel probabilmente non si chiamava ancora all'americana e lo potevi mangiare nelle sagre di paese, forse forse allo stadio, ma generalmente era sinonimo di "Varesine" un luogo destinato ad un enorme luna-park stanziale. Al suo posto ora sorgono i grattacieli più famosi della città, compreso il bosco verticale, la biblioteca degli alberi, piazza Gae Aulenti. A noi capitava di andarci in comitiva la domenica pomeriggio, oppure al sabato sera.
Dopo qualche giro sul calcio in culo, sulle gabbie, o sull'autoscontro, qualche sparata col fucile al tiro a segno, alla fine ci si ritrovava tutti davanti al banchetto degli hot dogs. Il tipo che li serviva li faceva rotolare di continuo in una macchinetta a rulli che li arrostiva, mentre l'aria si riempiva del loro profumo.
Un panino lungo, croccante, decisamente più ruspante di quello deputato, una spalmata di senape, un wurstel tagliato a metà e sopra un cespuglio fittissimo di crauti. Tiepido e saporito, divorato in compagnia e annaffiato da birra bionda, accompagnato da risate e battutacce. Se chiudo gli occhi quasi ne sento il sapore. Confesso che quando passavo di lì in auto durante i lavori di riqualificazione di tutta quella zona, sentivo un macigno pesare sul petto. Un pezzo della mia gioventù spariva sotto le ruspe e le betoniere.
Non ho potuto voltare la pagina quando ho visto la ricetta sul libro di Stéphan. Ho pensato che magari potevo ritrovare quel sapore dei miei 16 anni. Lui lo dedica a Derrick, il famoso ispettore della serie televisiva. Io lo dedico a quei tempi spensierati e felici, quando il futuro era lì che ti aspettava, denso di promesse.
Derrick - Hot dog
(la ricetta la trovate nel post precedente QUI)
4 wurstel Frankfurter
100 g di speck , o pancetta affumicata, tagliato a fiammifero
1 cucchiaino di semi di coriandolo, pestati al mortaio
1 cucchiaino di bacche di ginepro, pestate
200 g di crauti già pronti, in lattina
q.b. di senape di Digione
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di erba cipollina, tritata
Scolate i crauti dal loro liquido di governo, scaldateli con un filo d'olio in padella. Tenete da parte.
In un piccolo padellino rosolate lo speck (o la pancetta affumicata) a fuoco basso, aggiungete i semi di coriandolo e le bacche di ginepro, sfumate con il vino bianco e continuate a cuocere per qualche minuto.
Portate a bollore una pentola con dell'acqua, lessate i wurstel per circa 3 minuti.
Scaldate i panini in forno a 160°, oppure nella friggitrice ad aria.
Aprite i panini, spalmateli con la senape, farciteli con lo speck (o pancetta affumicata) i wurstel, e spolverizzate tutto con l'erba cipollina.
Chiudete i panini e serviteli subito.
Questo ovviamente è un po' più ricco di quello che amavamo mangiare noi, ragazzi degli anni '60, ma ugualmente apprezzato perchè condito con i ricordi e con un pizzico di nostalgia.
Boga - hot dog
Cook_my_Books riparte dopo la pausa per le vacanze e lo fa con un libro decisamente divertente, tutto dedicato agli Hot dogs, ma di quelli speciali, proprio gourmet come recita il titolo del libro di Stéphane Reynaud's, Gourmet Hot dogs.
Non aspettatevi i soliti panini col wurstel ma divertitevi con noi, amiche di Cook_my_Books, a scoprire in quanti modi inusuali e sorprendenti si possono preparare e, in questo scampolo d'estate, in attesa che riprenda la solita routine, una cucina veloce, divertente e poco impegnativa può aiutare a farci sentire ancora in vacanza.
Ne ho scelti un paio ma, fidatevi, sono tutti golosissimi. Seguite la pagina di Cook_my_Books questa settimana, hot dogs come se piovesse!
Boga
per 4 persone
per i panini al latte:
(dose per 6 pz)
1 bustina 7 g
di lievito
200 ml di latte tiepido
400 g di farina
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 tuorlo d'uovo, sbattuto
semi di sesamo per decorare (facoltativi)
per gli hot dogs:
4 panini al latte
4 salsicce
(l'autrice indica di Tolosa, che possono essere sostituite degnamente con della luganenga o salsicca a nastro)
4 fette di bacon o pancetta affumicata
1 ciuffo abbondante di prezzemolo (solo foglie)
1 ciuffo abbondante di basilico (solo foglie)
1 ciuffo di coriandolo (solo foglie)
1 cipollotto fresco, compresa la parte verde più tenera, affettato sottile
2 cucchiai di olio e.v. d'oliva
4 cucchiai colmi di salsa barbecue
1 cucchiaio abbondante di senape
Preparate i panini al latte.
In una ciotola mescolate insieme il latte tiepido con il lievito, finché è completamente sciolto.
In un'altra ciotola mescolate insieme la farina, lo zucchero, poi aggiungete il latte con il lievito e impastate, quindi aggiungete il sale e continuate ad impastare fino a formare una palla, che dovrà essere liscia ed elastica. Se avete la planetaria, fate tutto con quella. Tenete da parte coprendo la ciotola con un panno caldo e umido lasciando lievitare per circa un'ora a temperatura ambiente.
Trascorso il tempo riprendete l'impasto, lavoratelo qualche istante per sgonfiarlo, poi formate 6 rotoli oblunghi, possibilmente di uguale misura e metteteli su una teglia rivestita di carta forno, ben distanziati. Copriteli nuovamente con un panno umido e tiepido e lasciateli lievitare di nuovo per un'altra ora circa.
Scaldate il forno a 180°.
Quando i panini saranno lievitati, spennellateli con il tuorlo d'uovo, cospargeteli con i semi di sesamo (o altro a piacere) e infornate per circa 15 minuti, o finché saranno ben dorati e cotti.
Gli hot dogs:
Mondate le erbe aromatiche, lavatele e asciugatele delicatamente, mescolatele con il cipollotto affettato sottile, l'olio e la senape. Tenete da parte.
Preparate la salsiccia a misura del panino.
Avvolgetene ogni pezzo col bacon. Arroventate una griglia e cuocete la salsiccia finché sarà ben dorata e cotta, rigirandola pian piano.
Scaldate i panini in forno, o nella friggitrice ad aria per qualche minuto.
Tagliateli, spalmate la parte inferiore con la salsa barbecue, appoggiatevi le salsicce cotte e completate con le erbe aromatiche condite.
Coprite con la parte superiore del panino, premete leggermente per compattare tutto e servite.
Per me, un bicchiere di vino bianco freddissimo come accompagnamento, ma anche una bella birra gelata non sarà male.
gazpacho alle prugne
Gazpacho, una idea anticaldo che piace sempre a casa mia. L'ho fatto in molte varianti, col melone, con le fragole e adesso ho sperimentato le prugne. Devo dire che ci è piaciuto moltissimo e ci è voluto solo qualche minuto per prepararlo, grazie al Bimby, che uso sempre troppo poco rispetto alle sue potenzialità.
Comunque ecco qua:
Gazpacho alle prugne
per 2 persone
500 g di pomodorini gialli
2 piccoli cetrioli
1/2 peperone giallo arrostito
7 o 8 prugne regina Claudia, ma vanno bene anche quelle gialle
q.b. di aceto di vino bianco
6/8 cubetti di ghiaccio
q.b. di olio e.v. d'oliva
sale, pepe
Premetto che avevo un po' di peperoni bruciati avanzati, per cui ho usato quelli, ma si può usare anche il peperone crudo, purché sia giallo. In questo caso, lavatelo, eliminate le nervature interne, asciugatelo e tagliatelo a tocchetti.
Mondate i cetrioli, tagliateli in quarti ed eliminate il grosso dei semi interni. Poi conservatene un pezzetto da ridurre a tocchetti per la guarnizione.
Lavate e asciugate i pomodorini gialli, tagliate anch'essi in quarti,
Nel bicchiere del Bimby o di un frullatore abbastanza potente, raccogliete tutte le verdure e iniziate a frullare, man mano aggiungete l'aceto, a sentimento, io ce ne avrò messo un paio di cucchiai abbondanti. Comunque assaggiate e regolate secondo il vostro gusto. Salate, pepate e condite con un filo d'olio, riprendete a frullare a velocità medio alta, finché il tutto si sarà trasformato in una salsa densa ma fluida. A questo punto unite i cubetti di ghiaccio e riprendete a frullare fino ad avere un composto omogeneo.
Mettete nei piatti e completate con piccoli spicchi di pomodori gialli, i cetrioli ridotti a tocchetti e fettine di prugne.
Un filo d'olio buono e voilà.
Panna cotta e prugne arrostite al Porto in consommé di cioccolato
Questo è stato il dolce di domenica scorsa e finalmente riesco ad avere un attimo di calma per poter scrivere la ricetta e condividerla.
Ho seguito un suggerimento prezioso della mia amica Laura, del blog Laura Food and Music, quello di accompagnare queste deliziose prugne al Porto con la panna cotta.
Ne è uscito un dolce buonissimo, particolare, che è piaciuto molto a tutti i miei invitati.
La ricetta, già testata da Laura, è tratta dal libro Avventure al cioccolato di Paul A. Young e nonostante possa sembrare adatta a climi più temperati, è validissima anche con questa calura. Il cioccolato è senza tempo, piace in ogni stagione... o no?
Panna cotta e prugne arrostite al Porto in consommé di cioccolato
per 8/10 persone
Per la panna cotta:
1 l. di panna liquida fresca
160 g di zucchero
18 g di gelatina in fogli
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 bicchierino di Porto bianco
per le prugne:
8/9 prugne rosse o viola
250 ml di Porto rosso
1 stecca di cannella
2 arance, succo e scorza
1 chiodo di garofano
150 g di zucchero di canna
per il consommé:
50 g di zucchero di canna
150 ml di acqua
150 g di cioccolato fondente al 70%
per completare:
scorza d'arancia
foglioline di menta
Per prima cosa preparate le prugne. Lavatele e asciugatele, dimezzatele ed eliminate il nocciolo poi tagliate di nuovo a metà ogni mezza prugna:
In una ciotola, mettete lo zucchero, il succo e la scorza d'arancia grattugiata, il Porto, la cannella e il chiodo di garofano. Mescolate per far sciogliere al meglio lo zucchero, unite le prugne, coprite con la pellicola e mettete in frigorifero per tutta la notte.
Ammollate i fogli di gelatina. In un pentolino scaldate la panna, aggiungete lo zucchero, la vaniglia, e la gelatina ammollata e ben strizzata. Mescolate per farla sciogliere perfettamente e infine profumate con il bicchierino di Porto bianco. Versatela nello stampo prescelto facendola scendere attraverso un colino a maglia fine. Lasciate intiepidire qualche minuto poi trasferitela in frigorifero, ben coperta.
Lasciatela fino al momento di servire.
Io ho optato per uno stampo grande di silicone e, una volta fredda e consolidata, l'ho messa in freezer per poterla poi sformare senza difficoltà. Praticamente gli stampi di silicone li uso solo in questo modo.
L'ho tolta dal freezer, sformata senza difficoltà sul piatto di servizio, e trasferita in frigorifero poco meno di tre ore prima che andasse a tavola, ed era perfetta.
Dopo il riposo in frigo togliete le prugne dalla marinata al Porto, allineatele sul dorso in una teglia foderata di carta forno e mettetele in forno già caldo a 190° ventilato. Fatele cuocere per 15 minuti.
Nel frattempo mettete la marinata al Porto su fuoco dolce e fate ridurre il liquido fino ad avere una consistenza sciropposa. Filtrate e conservate in una ciotola. Prelevate delicatamente le prugne e recuperate il poco liquido che si sarà formato aggiungendolo nella ciotola dello sciroppo.
Preparate il consommé al cioccolato.
Portate a ebollizione l'acqua insieme allo zucchero. Spezzettate il cioccolato in una ciotola.
Versate l'acqua bollente sul cioccolato, lasciatelo fondere qualche istante, poi frullatelo velocemente con le fruste in modo da avere una emulsione omogenea. Versatela nella marinata al Porto tenuta da parte, mescolate bene.
Sformate la panna cotta e servitela con le prugne immerse nel consommé al cioccolato. Decorate con scorza d'arancia ricavata con un rigalimoni e qualche fogliolina di menta.
Un dolce notevole, da rifare sicuramente.
Risotto con spinacini e vongole
Ho risottato. Ogni tanto me lo concedo il mio amato risotto, anche se non potrei perché il riso ha un indice glicemico molto alto, ma cedere alle tentazioni è così facile e gratificante!
300 g di riso Carnaroli, riserva San Massimo
1 vaschetta (circa 150 g) di spinacini novelli
600/700 g di vongole
1 scalogno, tritato finemente
2 spicchi d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
q.b. di fumetto di pesce più il liquido delle vongole
qualche gambo di prezzemolo
q.b. di olio e.v. d'oliva
una noce di burro
sale, pepe bianco
Fate spurgare le vongole in acqua salata, cambiandola spesso finchè risulterà perfettamente pulita, senza sabbia.
Lavate gli spinacini novelli in abbondante acqua.
In un piccolo tegame scaldate un goccio d'olio con uno spicchio d'aglio, unite gli spinacini senza scolarli più di tanto e mescolate, salate a lasciateli cuocere per circa 5/6 minuti, finché si ammorbidiscono. Poi eliminate l'aglio e frullateli a crema e tenete da parte.
In un altro tegame scaldate un goccio d'olio, l'aglio e i gambi di prezzemolo, lasciate rosolare poi unite le vongole, salate leggermente e coprite in modo che le vongole si aprano.
Una volta pronte, tenetene da parte qualcuna con il guscio per la decorazione e sgusciate le altre. Filtrate accuratamente il liquido che avranno rilasciato e immergetevi le vongole sgusciate. Tenete da parte, coperto.
Nel contempo avviate il risotto. Portate a bollore il fumetto. In una casseruola scaldate un poco di olio e una noce di burro, unite lo scalogno tritato e lasciate insaporire, poi mettete il riso e lasciatelo tostare nel condimento, mescolando, finché inizia a cantare. Salate, sfumate con il vino bianco e iniziate a tirare il risotto aggiungendo poco fumetto per volta.
A oltre metà cottura unite la crema di spinacini e le vongole con tutto il loro liquido.
Continuate fino a portare a cottura il risotto e a questo punto, fuori dal fuoco, mantecatelo velocemente con un filo d'olio e.v. d'oliva, assaggiate ed eventualmente regolate di sale.
Piccola catalana di gamberi e capesante, con verdura e frutta
E' arrivato il caldo, finalmente. E' che ti prende di sorpresa, senza darti il tempo di acclimatarti pian piano, per cui su di me (ma credo anche su molte altre persone) l'effetto è una stanchezza che mi stronca, quasi mi toglie anche la voglia di pensare. Figurarsi quella di cucinare. D'estate la mia cucina si riduce a mera sussistenza. Tranne qualche volta, magari certe mattine fresche dopo un temporale, come in questo caso. E non ci è voluto neppure molto tempo per preparare qualcosa di gustoso e, soprattutto, fresco.
Piccola catalana di gamberi e capesante, con verdura e frutta
per 2 persone
300 g di code di gamberoni
6 o 8 capesante
il cuore di un cespo di indivia belga
1 grossa pesca gialla, matura ma soda
2 cipollotti freschi
10 pomodorini piccadilly
mezzo bicchiere di vino bianco
sale, pepe
una noce abbondante di burro
poco olio e.v. d'oliva
1 ciuffo di prezzemolo
per la vinaigrette:
1 cucchiaio colmo di miele d'acacia
2 cucchiai di senape
1 cucchiaio di Gin
1 cucchiaio abbondante di olio e.v. d'oliva
sale, pepe
Pulite le capesante, eliminando il corallo e eventuali filamenti, lavate le noci ricavate e asciugatele. Togliete il carapace ai gamberi lasciando però la codina, eliminate il budelletto. Lavateli velocemente e asciugateli.
Sbucciate la pesca e riducetela a tocchetti di media misura. Lavate e asciugate i pomorodini, tagliateli a metà o in quarti se sono più grossi, mondate la indivia belga, lavate le foglie più tenere del cuore, affettate finemente i cipollotti.
Lavate il prezzemolo e ricavatene un po' di foglioline. In una ciotola mescolate la senape con il miele, aggiungete un pizzico di sale, una macinata pepe e un cucchiaio di Gin, infine l'olio e sbattete bene per emulsionare tutto.
In una padella fate fondere una noce di burro fin quando inizia a colorirsi, unite le capesante e fatele cuocere, rigirandole spesso, per circa 5 o 6 minuti. Sfumatele con metà del vino bianco, lasciate assorbire e spegnete il fuoco. Trasferitele su un piatto.
Nella stessa padella aggiungete ancora un po' di burro e quando inizia a spumeggiare cuocete i gamberi velocemente, sfumandoli con il vino bianco. Ci vorrano due o tre minuti.
In un largo piatto fate un letto con tutte le verdure, la pesca a pezzetti e qualche foglioli9na di prezzemolo. Distribuite sul piatto sia le capesante che i gamberi ormai tiepidi.
Condite il tutto con la vinaigrette preparata.
Completate con altre foglioline di prezzemolo e servite.
Qui ha avuto molto successo, tanto che dovrò rifarla a breve, magari con qualche variazione. Caldo permettendo.
Crostata frangipane alle ciliegie
Vecchissima consuetudine di casa mia, fin da quando ero ragazza.
Potevano essere i pasticcini che mio padre andava a comprare la mattina presto nella pasticceria di piazza Piemonte, una semplice torta di mele, la preferita di mia madre, delle frittelle di mele, una macedonia di frutta fresca, o della cioccolata calda con panna quando era inverno. Sempre, la domenica, si doveva chiudere un pranzo con il dolce e, se eravamo troppo sazi, si rimandava alla merenda del pomeriggio.
Una consuetudine piacevole che ho coltivato anche dopo sposata, ancor di più quando sono arrivate le mie figlie. Se mi guardo indietro, vedo poche domeniche in cui non ho preparato un dolce, salvo durante le vacanze e i viaggi. E oggi, è domenica. Quindi ecco qua:
500 g di farina
300 g di burro
200 g di zucchero
80 g di tuorli d'uovo
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
poca scorza di limone grattugiata
100 g di farina di mandorle
100 g di burro morbido
50 g di zucchero
2 tuorli
1 cucchiaio abbondante di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
2 cucchiai di marmellata di ciliegie
La ricetta della pasta frolla che ho usato è quella classica Etoile, che non mollo mai. Friabile e profumata come piace a me.
Nella planetaria mettete il burro a tocchetti insieme allo zucchero e azionatela a bassa velocità finché burro e zucchero iniziano ad amalgamarsi, poi le uova, una alla volta facendole assorbire bene, quindi unite la farina tutta in una volta, con gli aromi e il sale. Azionate di nuovo la planetaria e lasciate impastare fino a quando il composto si raccoglie a palla.
Toglietelo dalla ciotola e dividetelo in due parti, una un po' più grande (2/3 -1/3) appiattite ognuna dando una forma rotonda, avvolgete nella pellicola e tenete in frigorifero per almeno mezz'ora ma se ci sta di più è anche meglio.
Io l'ho preparata la mattina ma ho cotto il dolce nel pomeriggio.
Con le fruste montate il burro morbido insieme allo zucchero fino a farlo diventare gonfio e spumoso, aggiungete i tuorli uno alla volta, infine la farina di mandorle. Tenete da parte.
Lavate le ciliegie, denocciolatele con l'apposito attrezzo, lasciatele intere e raccoglietele in una ciotola poi unite tutti gli altri ingredienti.
Mescolatele e lasciatele riposare una mezz'ora.
Stendete il disco più grande di pasta frolla e foderate la tortiera, refilando la pasta debordante.
Bucherellate il fondo con una forchetta.
Spalmate sul fondo la marmellata di ciliegie, facendo un leggero strato.
Ora spalmate anche la crema frangipane in modo che arrivi bene fino ai bordi.
Scolate le ciliegie e distribuitele sulla crema, facendole affondare leggermente.
Stendete il disco più piccolo di pasta frolla e appoggiatelo delicatamente sulle ciliegie in modo che le ricopra bene, evitando che si rompa . Saldate i bordi con la frolla sottostante e sigillate bene in modo che il poco liquido che si formerà, non esca.
Stendete i ritagli di pasta e con un piccolo coppapasta a fiore, o della forma che volete, ricavate tanti fiorellini con cui contornare i bordi della crostata.
Sfornate e lasciate raffreddare. Servitela spolverizzata di zucchero a velo.
Crema di melanzane e peperoni arrostiti, con crème fraîche, limone e timo
la mia terza ricetta dal libro Bowls of Goodness di Nina Olsson, che Cook_my_Books ha proposto questa settimana, racchiude tutti i sapori mediterranei, i sapori dell'estate.
Ottima mangiata quasi fredda, come fosse un gazpacho, oppure appena tiepida. In entrambi i modi è irresistibile.
Crema di melanzane e peperoni arrostiti con crème fraîche, limone e timo
per 4 persone
2 melanzane
200 g di pomodorini
4 peperoni rossi
5 scalogni tagliati
2 o 3 spicchi d'aglio
60 g di noci, sbriciolate
2 cucchiai di tahina
1 cucchiaino di paprika
2 cucchiai di succo di limone
1 l. di brodo vegetale
q.b. di olio e.v. d'oliva
sale, pepe
per servire:
crème fraîche
basilico fresco
poco parmigiano grattugiato
Rivestite una larga teglia con la carta forno.
Lavate e asciugate i peperoni, eliminate semi e filamenti, tagliateli a pezzi regolari
Mondate le melanzane, lavatele, asciugatele e tagliatele a metà in verticale
Affettate finemente gli scalogni e tritate finissimamente l'aglio.
Lavate i pomodorini e tagliateli a metà.
Disponete melanzane, peperoni e pomodorini sulla teglia con la parte tagliata verso l'alto, cospargete con il sale e il timo, irrorate con un filo d'olio e.v. d'oliva e mettete in forno per 45 minuti circa, finché le verdure sono arrostite e morbide.
Regolate di sale e trasferite il tutto in un frullatore o, se lo avete, nel Bimby. Aggiungete le verdure arrostite, la tahina, la paprika, un terzo del brodo vegetale e iniziate a frullare fino ad avere un composto omogeneo.
Rimettete la crema ottenuta nella casseruola usata per il soffritto di scalogni, incorporate il resto del brodo e il succo di limone. Portate nuovamente a bollore e lasciate addensare per qualche minuto.
Assaggiate e regolate di sale e di pepe. Condite con un filo d'olio e mescolate.
Servite la crema come preferite, calda, tiepida o fredda, con un giro di