Se ne stava lì, seduta un po' in disparte, guardando i movimenti ritmici delle coppie che ballavano in quella piccola balera di paese, unica occasione di svago la domenica,  in un posto dove tutto era silenziosa campagna, e  dove il tempo era scandito dal duro lavoro imposto dalle stagioni.
Sentiva la  musica, ma non la  ascoltava, persa nei suoi pensieri.
Da poco si era trasferita  in mezzo a quella gente un po' chiusa, taciturna.  Contadini dal viso scavato, cotto dalle intemperie e dalla fatica.
Non  sentiva ancora di appartenere a quel mondo, e neppure quel mondo l'aveva ancora accolta....lei  così giovane e spaurita, mandata a lavorare in quella famiglia di possidenti,  affidata  da sua madre a Katina, la moglie del fattore,  perchè le badasse, in fondo aveva solo 16 anni... le mancava molto la sua famiglia, ma non poteva tornare a casa, non ce l'aveva più una casa, andata distrutta in un  incendio qualche tempo prima..


Era una domenica come tante, lenta e sonnacchiosa. 
Forse, pensava, sarebbe stato meglio rimanere in casa a riposare un po' sul letto. Invece si era lasciata trascinare dalla sua compagna di stanza ed ora era lì, un po' annoiata, chiedendosi perchè si era lasciata convincere.
Osservava senza vederlo il via vai di gente, guardava con occhi assenti i visi delle persone che ridendo salivano sulla pista di tavolato.
Ogni tanto chiudeva gli occhi per  cercare di ascoltare  meglio la musica.
Ecco le note di un tango, ed ecco, ad un tratto,  una mano che sfiora timidamente la sua:


- scusi  signorina, permette questo ballo?


Lei apre gli occhi e si trova davanti un giovanotto alto, dinoccolato, con i capelli ondulati e scuri, due occhi verdissimi che la guardano sorridendo.
Rimase un attimo in silenzio, indecisa se accettare o no, ma quel volto le piaceva,  quel sorriso le piaceva, quegli occhi le sembravano sinceri.
Ma sì, pensò, e  alla fine si alzò per seguirlo sulla pista.
Si sentì subito bene, avvolta in quell'abbraccio.
Provava una sensazione strana ma piacevole, finora sconosciuta. E si lasciò condurre dentro la musica triste e appassionata di quel tango.
Lui le disse che l'aveva notata da parecchio tempo  in giro per il paese e che era felice di aver finalmente trovato il coraggio di rivolgerle la parola, ancor più felice di stringerla fra la braccia per quel tango.
Lei si schernì, cercò di mascherare la sua emozione nascondendo il rossore del viso chinando la testa sulla giacca di lui, ma  quelle parole la colpirono... Sì quegli occhi così verdi e limpidi non potevano mentire...

Iniziò così, pian piano, poco alla volta, ad innamorarsi.


Era un giorno  di primavera del  1946, da allora non li hanno più contati i giorni, e improvvisamente  è passata una vita intera...
Ora lei è sola, lui se ne è andato in un giorno di sole con la banda e le bandiere, e in questi giorni sarebbe stato il suo compleanno....


Auguri papà, ci manchi tutti i giorni.


questo dolce  è per te, so che ti sarebbe piaciuto..



ROULADE POIRES ET CHOCOLAT

da Cioccolata &C. n. 75



per il rotolo:

3 uova
60 gr farina
20 gr. cacao amaro di ottima qualità
100 gr zucchero
cacao per spolverizzare


per la crema:

200 gr cioccolato fondente
1,25 dl panna fresca
1 noce di burro
2 pere mediamente mature (ho usato le Williams)
1 cucchiao abbondante di Grappa di pere
2 dl acqua
100 gr zucchero
poco succo di limone.

Spezzettare il cioccolato e metterlo in una piccola terrina, scaldare la panna fin quando raggiunge quasi il bollore, versarla sul cioccolato, lasciar riposare un minuto, quindi mescolare affinchè la ganache sia bella liscia e omogenea, aggiungere la noce di burro mescolando sempre affinchè si sciolga bene, aggiungere il cucchiaio abbondante di liquore. Lasciar raffreddare bene. Tuttalpiù mettere in frigo per accelerare il raffreddamento.

Scaldare il forno a 220, foderare una teglia rettangolare (circa 30x20 o giù di lì) imburrando il fondo della teglia e anche la carta su cui andrà spalmato l'impasto.
Montare le uova con 80 gr di zucchero (io ho usato il Ken) fin quando sono belle gonfie e spumose unire delicatissimamente la farina mescolata al cacao, facendoli scendere da un setaccino poco alla volta. Mescolare dal basso verso l'alto con estrema pazienza per non smontare tutto.
Una volta fatto, versare nella teglia, sopra la carta imburrata, livellare con il dorso di un cucchiaio e mettere in forno. Cuocere per 10 minuti.
NJel frattempo preparare uno strofinaccio pulitissimo, cospargerlo con i 20 gr di zucchero rimasti e una volta cotto il biscotto, toglierlo dal forno e rovesciarlo sul canovaccio, eliminare la carta forno e arrotolare delicatissimamente.
Lasciar quindi raffreddare.

Nel frattempo sbucciare le pere, tagliarle a metà per la lunghezza, eliminare i semini e i filamenti interni.
Mettere le 4 metà in una casseruola, aggiungere lo zucchero e l'acqua, 1 cucchiaio di succo di limone e mettere sul fuoco. Cuocere circa 10 minuti o fin quando le pere saranno morbide ma non sfatte. Lasciar raffreddare nello sciroppo, quindi tagliarle a fette sottili.

Al momento di assemblare il dolce, riprendere il rotolo ormai freddo, con l'ausilio di un cucchiaio spalmare la ganache all'interno lasciando un poco di spazio lungo ai bordi, aggiungere le fette di pera e ri-arrotolare. Spolverare con cacao amaro e servire con panna montata a piacere...