venerdì 6 gennaio 2023

Natale, quest'anno

Non riesco ad uscire dalla pigrizia di questi giorni del  dopo feste. Starò smaltendo la stanchezza accumulata? Non lo so. So solo che starei fissa sul divano con un libro o a pisolare vicino a Duca, il mio   gatto rosso  "guardatemi-ma-non-toccatemi",  o anche  a  vedere un bel film.
Se guardo indietro mi sembra impossibile essere riuscita a fare tutto quello che avevo in mente. E da sola, a parte un aiuto sporadico ed estemporaneo di mio marito, se andare dal macellaio a ritirare quello che avevo ordinato può considerarsi un aiuto.
Ho passato giorni infernali durante il "prima" fra spesa, lavoro, cucina. Poi, d'improvviso, come sempre e  come per magia, tutto si incastra, tutto va come deve, tutto funziona e la paura di non riuscire  a farcela, 
svanisce e la tensione si allenta.
Un Natale sereno, all'insegna della famiglia. Un Capodanno altrettanto sereno e piacevole con amici molto cari e una Epifania invece un po' triste perchè mia figlia Chiara riparte, torna alla sua attuale  residenza, a Maputo.
La mia cucina è stata una specie di campo di battaglia per giorni, riordinata e ripulita  ogni volta e ributtata per aria  senza soluzione di continuità.  Un girone infernale  di "carica e svuota"  lavastoviglie, di lavandini pieni di cose da lavare e poi da asciugare e riporre, pulizia continua. Perchè non mi riesce di lavorare nel caos. Finisco una ricetta, sistemo e pulisco poi ricomincio, è più forte di me.
A pensarci ora, quasi non ci credo... la mia schiena sì invece.

Comunque, chi mi segue da qualche tempo, sa che le tradizioni  natalizie qui sono praticamente obbligate, per cui alcune cose che ho preparato sono già nel blog.
Nella rubrica del Natale per esempio oppure in quella delle Ricette per le feste o anche disseminate nelle varie voci (antipasti, secondi ecc.ecc.)  per cui faccio un breve elenco:

Panbrioche
Mousse di tonno
Polpo e patate
Insalata russa
Salmone marinato agli agrumi
Cappone ripieno
LI TROVATE QUI

Il paté di fegatini al Porto  E' QUI 

 

Ravioli in brodo
Terrina di maiale e albicocche la trovate QUI

Terrina micuit di foie gras de canard , senza foto anche quest'anno, non son riuscita a fargliela

 I calamari ripieni con la polenta  e le seppie a cacciucchino della vigilia non le ho fotorafate

 questi i menù. Vigilia e Natale





Le new entry di quest'anno  sono state diverse. 

Inizio con quella che ho servito con l'aperitivo e che  è stata davvero molto, molto apprezzata

 

Ciambella Gougère

da Sale&pepe di dicembre

250 g di  farina
75 g di burro
5 uova grandi
150 g di provolone
3 dl  di acqua
1 mazzetto di erba cipollina
2 cucchiai di mandorle a lamelle
sale, pepe

Imburrate molto bene uno stampo a ciambella da 22 cm. Mettetelo in frigorifero.
Grattugiate il provolone, tritate l'erba cipollina.
In una casseruola portate a ebollizione l'acqua con il burro e un pizzico di sale.
Setacciate bene la farina e unitela all'acqua bollente tutta insieme, mescolate con una spatola in modo che non si formino grumi,  e continuate a mescolare sul fuoco finchè l'impasto si stacca bene dalle pareti della casseruola.
Trasferite il composto nella ciotola della planetaria, se non l'avete mettetelo in una capiente ciotola. Lasciate intiepidire.
Iniziate ad aggiungere un uovo e mescolate con la frusta a paletta finchè non è ben incorporato. Potete usare le fruste elettriche se avete optato per la ciotola.
Ripetete l'operazione con tutte le uova, sempre incorporandole una alla volta.
Unite il formaggio conservandone due cucchiai per la finitura, aggiungete anche l'erba cipollina tranne un cucchiaio che terrete da parte.
Mescolate ancora e poi riprendete lo stampo dal frigorifero. Versateci  l'impasto a cucchiaiate in modo che sia ben distribuito, cospargetelo con il provolone grattugiato tenuto da parte e  con le mandorle a lamelle,  mettete in forno già caldo, statico, a 180° per 25 minuti, poi alzate la temperaruta a 200° e continuate a cuocere per altri 25 minuti.  A me ce ne sono voluti un po' meno, per cui dipende dal forno.
Togliete dal forno e lasciate riposare la ciambella qualche minuto, poi sformatela su un piatto di servizio, completate con il resto dell'erba cipollina tenuta da parte e servitela ancora calda.

Usate tassativamente uno stampo a ciambella.
Io, non avendolo da 22, ho usato quello da 24  e non ho avuto problemi, ma meglio seguire le indicazioni.  Si alzerà ancora di più.

 

Talmente golosa che l'ho rifatta anche  la sera di capodanno.


 Anche questa new entry è piaciuta molto, e anche questa rifatta per la sera di Capodanno.



 Insalata di gamberi e frutta al Martini Dry

per 6/8 persone

20/24 gamberoni (vanno bene anche i Carabineros surgelati)
1 mango
1 kiwi giallo
1 kiwi verde
1 ananas fresco non troppo grosso
2 cucchiai abbondanti di chicchi di melograno
2 arance
1 finocchio
2 o tre fette di melone bianco (facoltativo)
300 g di soncino o altra insalata verde
1 cespo di radicchio trevisano
1 spicchio d'aglio
poco olio
2 cucchiai di Martini Dry

per la vinaigrette:
il succo di una arancia
3 o 4 fette di ananas
3 cucchiai di Martini dry
1 limone
1 cucchiaio abbondante di chicchi di melograno
3 o 4 cucchiai di olio e.v. d'oliva

Pulite i gamberi togliendo il carapace e il budelletto. Sciacquateli velocemente e teneteli da parte.
Pulite i kiwi e tagliateli a rondelle,  spelate e tagliate a vivo l'arancia ricavandone degli spicchi, mettetene da parte qualcuno per la decorazione, sbucciate e tagliate a pezzetti il mango,  pulite anche l'ananas e tagliatelo a metà e una delle due parti  fatela a pezzetti.
Mondate e lavate l'insalata, tagliate a pezzetti il radicchio trevisano, affettate il finocchio con la mandolina.
Raccogliete tutto in una larga ciotola che possa poi andare a tavola.
Preparate il condimento. Nel bicchiere del frullatore mettete l'ananas rimasto, tagliato a pezzetti,  insieme al succo di una arancia, di un limone e il melograno,  il  Martini Dry e frullate tutto per qualche minuto, poi filtrate il composto ottenuto attraverso un colino fine.
Raccogliete il liquido in una ciotola, aggiungete sale, pepe e un goccio d'olio d'oliva. Sbattete per emulsionare tutto.
In un padellino antiaderente scaldate un filo d'olio,  fate imbiondire l'aglio poi unite i gamberi e fateli cuocere velocemente tre o quattro minuti, sfumateli con il Martini dry e spegnete il fuoco.
Lasciateli intiepidire poi disponeteli nella ciotola con l'insalata e la frutta.
Condite tutto con la vinaigrette preparata, guarnite con gli spicchi d'arancia tenuti da parte e il melograno.

Un altro piatto particolarmente apprezzato è stata la tartare di salmone marinato agli agrumi.
Il salmone che ho marinato l'ho diviso in due parti per farne due cose diverse, un carpaccio che ho preparato la sera della vigilia e una tartare per il giorno di Natale. Servita con dei piccoli savarin di panna cotta salata e crème fraiche.


Mini savarin di pannacotta salata e crème fraiche con tartare di salmone marinato agli agrumi

per 8 persone

per i mini savarin:
400 g di panna liquida fresca
100/120 g di crème fraiche o panna acida
10 g di gelatina in fogli
un pizzico di sale
un pizzico di pepe bianco
poco aneto tritato.

Del salmone marinato agli agrumi ho messo il link più sopra

Ho usato la stessa vinaigrette all'arancia per condire la tartare, aggiungendo delle bacche di pepe rosa e poco aneto tritato.


Ammollate la gelatina in acqua fredda, Scaldate la panna, senza portarla a ebollizione, scioglieteci dentro la gelatina mescolando. Fate intiepidire e aggiungete la crème fraiche, o la panna acida.
Mescolate lungamente per fare in modo che il composto sia omogeneo, e quando è freddo  aggiungete un cucchiaio scarso  di aneto tritato e regolate di sale e pepe.
Dividete il composto nel multistampo di silicone apposito e trasferitelo nel congelatore.
Un'ora prima di portare a tavola, toglietelo dal freeze, sformate i mini savarin su delle ciotoline che li contengano a misura, o tutti su un grande piatto. Quando sono scongelati riempiteli con la tartare di salmone e servite.
 
Un nuovo piatto è stato anche  questo:
 
 

Sella di coniglio con ribes, arancia e pinoli

per 10 persone

una lombata di coniglio, disossata
la scorza di una arancia non trattata
1 cucchiaio di pinoli
1 ciuffo abbondante di basilico
1 cespo di radicchio trevisano tardivo
300 g di soncino o lattughino
1 cestino di ribes rosso
1 limone
4 cucchiai di aceto di lampone
2 cucchiai di aceto balsamico
6 cucchiai di olio e.v. d'oliva
un pizzico di sale e uno di pepe

Per l'acqua della cottura a vapore:
q.b. di acqua per il cestello della cottura a vapore
1 rametto di rosmarino
1 rametto di timo
qualche bacca di ginepro pestata
qualche bacca di pepe nero
mezzo bicchiere di vino bianco


Dall'arancia prelevate la scorza, pulitela il più possibile dall'albedo, scottatela in acqua bollente per un paio di minuti, poi scolatela e asciugatela con uno strofinaccio pulito. Tritatela grossolanamente.
Spremete il limone.
Mettete la lombata disossata su un tagliere con la parte interna rivolta verso di voi.
Spruzzatela con il succo di limone, salate e pepate, cospargetela abbondantemente con le foglie di basilico, la scorza d'arancia tritata e i pinoli.
Arrotolatela strettamente  e avvolgetela nella pellicola, cercando di stringerla più possibile facendo rotolare l'involucro sul piano della cucina, tenendolo dai due lembi laterali.
Chiudete bene il rotolo.
Preparate il liquido per la cottura a vapore. Nella pentola mettete tanta acqua quanta ne serve per la cottura a vapore, quindi fino a livello della base del  cestello. Unite il vino bianco  e le erbe, le bacche di ginepro e il pepe.
Adagiate il rollé di coniglio nel cestello e mettetelo nella pentola per la cottura a vapore, coprite e lasciate cuocere per 30/40 minuti.
Togliete e lasciate raffreddare completamente poi mettete il rotolo in frigorifero come minimo per due ore, in modo che si compatti bene. In una ciotola mettete l'olio, il succo d'arancia, i due tipi di aceto, il sale e e il pepe ed emulsionate la vinaigrette.
Mondate e lavate le insalate, raccoglietele in un piatto di servizio un po' concavo.
Tagliate a fette il rotolo di coniglio, adagiatelo sull'insalata, guarnite con i grappolini di ribes rosso, irrorate il tutto con la vinaigrette preparata e portate in tavola.
 
 
Questa va  diretta ad aggiungersi alle mie numerose e  amate terrine.



Terrina di triglie

per 6/8 persone

10/12 filetti di triglia (vanno bene anche surgelati)
400 g di filetti di pesce a carne bianca (merluzzo, nasello...)
4 uova
200 ml di panna liquida
80 g di fagiolini freschi
10 g di funghi secchi
la scorza tritata di un limone non trattato
il succo di mezzo limone
sale, pepe bianco

per la salsa al lime:
300 ml di panna liquida fresca
un piccolo scalogno o, in alternativa, un cipollotto fresco
1 o 2  lime, scorza e succo
1 cucchiaino di zucchero
sale, pepe


Con pazienza, muniti di una pinzetta, eliminate eventuali spine dai filetti di triglia.
Foderate con la pellicola uno stampo a piacere, facendo in modo che la pellicola debordi. Io ne ho uno a forma mezza tonda, ma va bene anche un piccolo  stampo da plumcake.
Immergete i funghi secchi in acqua bollente. Sciacquateli e ripetete l'operazione finchè saranno morbidi, a quel punto scolateli e asciugateli, tritateli grossolanamente.
Mondate i fagiolini e cuoceteli al dente in acqua bollente salata.
Quando sono pronti scolateli e passateli immediatamente sotto l'acqua molto fredda o immergeteli in acqua e ghiaccio, per fissare il colore. Scolateli e tagliateli a pezzettini.
Pelate il limone possibilmente senza la parte bianca, sbollentate la scorza per un minuto, scolatela e asciugatela, poi tritatela finemente.
Rivestite lo stampo con i filetti di triglia, con la pelle rossa rivolta verso il basso, appoggiata sulla pellicola, cercando di sormontarli in modo da non lasciare spazi vuoti fra i filetti.
Nel bicchiere del frullatore mettete la polpa di pesce bianco tagliata a pezzsetti, la panna, le uova, la scorza di limone tritata, il succo del mezzo limone, un pizzico di sale e uno di pepe bianco.
Frullate bene il tutto, poi raccogliete la farcia in una ciotola. Unite i fagiolini a pezzetti e i funghi tritati, mescolate molto bene  poi versate la farcia nello stampo, sopra le triglie, riempite bene e livellate con una spatolina. Sbattete leggermente lo stampo  in modo che non ci siano vuoti d'aria. Ripiegate i lembi della pellicola sulla farcia.
Cuocete la terrina a bagnomaria in forno già caldo  a 180° statico per circa 40 minuti. E' pronta quando, al tatto, la superficie è solida.
Togliete dal forno e lasciatela raffreddare completamente. Poi mettete in frigorifero.
Preparate la salsa al lime.
Tritate finissimamente lo scalogno, o il cipollotto fresco. Grattugiate la scorza del lime e poi spremetene il succo.  Montate la panna con la scorza del lime, il succo e lo zucchero fino ad avere una consistenza morbida e vaporosa. Aggiungete lo scalogno e aggiustate di sale e di pepe, mescolate molto bene e delicatamente per non smontare il tutto. Tenete in frigorifero.
Poco prima di servire, toglietela dallo stampo sollevandola coi lembi della pellicola. Eliminate eventuali residui della cottura, affettatela  e servitela accompagnata dalla salsa al lime.


Concludo qui quello che è stato il Natale.
Appuntamento per il resto, a breve!



5 commenti:

  1. Sempre meravigliosi i suoi pranzi natalizi. Solo ammirazione infinita per tutto l' impegno e lavoro di anno in anno. Tanti auguri. Maria Paola

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  2. Grazie, Giuly. Di tanto in tanto vedevo le tue foto e...speravo solo questo, ovvero che tu le pubblicassi sul blog. La terrò a, soprattutto 😋😊🤩

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  3. Che bontà che squisitezze ! grazie delle ricette, ero in attesa. La gourgere la farò quanto prima

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  4. Grazie Giuliana, leggerti è sempre un piacere, hai tanto da insegnare! Anche se in ritardo auguri di buon anno con questo splendido menù! Se posso approfittare, una domanda: per le terrine da cuocere in forno in contenitori con coperchio, si può usare il pyrex?

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