giornata fredda oggi, la neve sembrava facesse una tregua e invece ha ripreso a cadere a larghi fiocchi prima di cena..
Una notte chiara, illuminata dal candore della neve, e io giro per casa senza sonno. Mi affaccio un attimo alla finestra, le strade sono di nuovo coperte, domani sarà una giornata difficile per circolare, meno male che è sabato, intanto una macchina passa lentamente, alzo lo sguardo e vedo turbinare i fiocchi sotto il cono di luce del lampione....i gatti dormono acciambellati sul divano, sul vecchio plaid, sentono il freddo anche loro, stanno vicini vicini e non accade quasi mai, li guardo e il loro respiro si percepisce appena, segno che sono nel sonno profondo......appoggio la fronte al vetro freddo gelato e un brivido corre giù lungo la schiena..
Questo gesto mi riporta a una mattina di un inverno di molti anni fa.
Era molto presto, la portineria doveva essere già aperta alle 6 e come il più delle volte mio padre era sceso a levare le ante di legno dalle vetrate della guardiola e a spalancare il grande portone sulla strada, lo faceva quasi sempre lui, prima di andare a lavorare, così mia madre riusciva a stare a letto qualche minuto di più...
anche quella mattina scese per primo e dopo una decina di minuti tornò su trafelato (la nostra unica camera era al primo piano, sulla ringhiera sovrastante la guardiola)..e cominciò a parlare a bassa voce con mia madre, ma il suo modo agitato mi turbò non poco.
Mia madre si vestì di corsa, mi raccomandò di rimanere di sopra e uscì dalla stanza con mio padre.....
Non resistetti, avevo intuito che ci fosse qualcosa che non andava, e nonostante il mio timore e la raccomandazione di mia madre, mi vestii sommariamente e scesi a mia volta in guardiola.
Ricordo che alla vista di quel piccolo spazio che era la guardiola, restai impietrita, ferma sull'uscio, come paralizzata. Ci avevano rubato tutte le poche cose che possedevamo.
Il tubo della stufa, verniciato a minio argento, penzolava, le sedie erano rovesciate, tutto il contenuto del piccolo mobile, il buffé come lo chiamava mia madre, era sparso sulle assi sconnesse del pavimento.
La stufa era nuova, appena comprata, ce l'avevamo da tre giorni soltanto. Ne ricordo ancora la marca era una Zephir di color verde smeraldo, bellissima! Ci scaldava davvero questa stufa, non come la vecchia in ghisa...era concepita per bruciare sia legna che carbon Coke, corazzata e studiata per rilasciare il calore molto a lungo... eravamo andate io e mia madre a comprarla, in un piccolo negozio vicino a Piazza Wagner....ricordo la felicità di mia madre appena uscite dal negozio, e la mia a vedere lei così felice....aveva fatto sacrifici, risparmiando su tutto, per poterla pagare in contanti e ora non c'era più.. Sparita anche la radio tanto amata da mio padre, una Telefunken Magnadyne, un orologio da tavolo, regalo di nozze di non so chi, e 10.000 lire in contanti, credo la gratifica natalizia di mia mamma.... e a fine anni '50 non erano pochi soldi.
Ricordo che nonostante fossi piccola, mi sentii violata, qualcuno aveva messo le sue mani sporche sulle nostre cose, ci aveva tolto la sicurezza, la tranquillità....... e improvvisamente mi accorsi di tutto il freddo di quella povera stanza. Lo ricordo ancora nitidamente quel brivido che mi percorse, mentre piangevo silenziosamente alla vista di mia madre affranta, incredula, con una domanda nello sguardo.....Perchè?? Perchè a noi che non abbiamo nulla o quasi?
Faceva davvero molto freddo e noi eravamo senza stufa, e senza i soldi per comprarla di nuovo, se non a rate..
Ovvio che la ricomprammo, ma non trovammo più "quella" stufa verde smeraldo, marca Zephir, quella che ci avevano rubato era l'ultima disponibile......dovemmo ripiegare su una stufa diversa.
Ricordo che mia madre, dopo che se ne andarono i carabinieri che mio padre aveva chiamato, per consolarmi, mi fece fare una cioccolata calda dal bar a fianco...ma nonostante io amassi tantissimo la cioccolata in tazza, quella volta non apprezzai molto...
Strano come la neve riverberi il calore dei ricordi, anche quelli non propriamente allegri, ma quando riaffiorano lo sento tutto il loro calore...
Non ho una cioccolata calda stanotte, a riscaldarmi e a consolare il cuore....ma un pochino di questo dolce quasi quasi....
in principio volevo seguire la ricetta, ma work in progress ho pensato: perchè invece del disco di frolla a copertura non ci colo sopra una bella ganache al cioccolato?
Ecco, mal me ne incolse, mai cambiare, la prima idea è sempre quella che conta....non ho considerato che una volta terminata la cottura, la superficie del dolce sottostante non sarebbe stata perfettamente liscia, dritta e senza difetti, nè avrei potuto capovolgerlo...quindi coprirlo con la ganache è stato un delirio, perchè ha sottolineato tutti i difetti sottostanti, ma tant'è....
comunque, che si sappia che amo alla follia i cheesecake, e anche tutto quello che prevede nocciole...quale altro connubio poteva stuzzicarmi tanto? Vista e presa questa ricetta, su La Cucina del Corriere di Ottobre.
Cheesecake cioccolato e nocciole
Vi riporto la mia versione, con la ganache
500 gr ricotta vaccina
180 gr biscotti al cioccolato
90 gr burro
150 gr pasta di nocciole
150 gr burro
60 gr nocciole sgusciate tostate
1 uovo intero e 1 tuorlo
per la ganache
300 gr cioccolato fondente
300 gr panna liquida
50 gr burro
per guarnire
poco zucchero per il caramello
nocciole tostate
qualche pagliuzza di oro alimentare
tritare i biscotti, e mescolarli con il burro a temperatura ambiente.
Rivestire il fondo di una tortiera apribile da 24 cm. con della carta forno bagnata e strizzata.
Versare i biscotti tritati col burro e con il dorso di un cucchiaio stenderli in uno strato uniforme sul fondo, mettere quindi in frigorifero a rassodare.
Nel frattempo preparare il ripieno.
Frullare la ricotta con la pasta di nocciole, lo zucchero, l'uovo e il tuorlo, aggiungere le nocciole tritate. Mescolare bene per amalgamare perfettamente gli ingredienti.
Riprendere il fondo di biscotti ormai freddo e versarvi sopra il composto, livellando bene.
Cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti. Sfornare e lasciar intiepidire, quindi togliere il dolce dallo stampo e appoggiarlo su una griglia a sua volta appoggiata sopra a una larga teglia, magari rivestitela di alluminio, così si sporcherà di meno.
Preparare la ganache. Spezzettare il cioccolato, portare a ebollizione la panna, lasciarla bollire per un minuto quindi versarla sul cioccolato, lasciar riposare qualche attimo, poi mescolare delicatamente fino ad avere una bella crema densa e liscia, aggiungere il burro, mescolare e lasciar leggermente intiepidire, quindi versare il tutto sopra al cheesecake che sta raffreddando sulla griglia, e con una spatola a gomito lisciare il meglio possibile, facendo scorrere la ganache anche sui bordi del dolce, in modo che sia tutto ben coperto, e possibilmente liscio, lasciar colare l'eccesso di ganache sulla teglia sottostante.
Lasciar raffreddare bene, per dare modo alla ganache di indurirsi e trasferire il dolce sul piatto da portata.
Al momento di servire fare un caramello biondo, tuffarci le nocciole che servono, e man mano, con l'aiuto di una pinza da cucina, trasferirle su un poco di carta forno, lasciandole ben separate finchè il caramello indurirà.
Decorare il dolce con le nocciole caramellate e qualche pagliuzza di oro alimentare..
nel caso invece voleste la ricetta originaria, basta portare a 300 gr i biscotti e a 160 gr il burro, e fare due dischi di misura uguale con i biscotti tritati insieme al burro.. poi stessa procedura.
Uno andrà sotto, e uno sopra alla crema. Cuocendo in forno, bisognerà fare attenzione che la superficie non si bruci, quindi coprirla con dell'alluminio. Alla fine, per decorare, basterà del cacao in polvere...
la neve continua a cadere, e io, forse, ho finalmente sonno...
l'idea della ganache è un ottima variante chissà che bontà
RispondiEliminaappena sveglia, leggere il tuo racconto, che bello....
RispondiEliminaI ricordi sono sempre belli, anche quando sono un po' tristi e quella torta, in mezzo alla neve, ci sta proprio bene!!! Felice giornata
RispondiEliminameraviglia!
RispondiElimina...grazie per condividere i tuoi ricordi, è un piacere leggerli.
RispondiEliminaQuesta tprta è pazzescamente buona così come l'idea delal ganache!!!! ti auguro un buonissimo lunedì e una strepitosa settimana :)
Giuli cara, chissà che fine avrà fatto la stufa verde smeraldo Zephir...comprata con tanti sacrifici e sparita nel nulla per la "buonavolontà" di chissà chi...
RispondiEliminaIl dolce è con cioccolato quindi mi piace al 100%!
anche se i ricordi non sono dei più felici è sempre bello ricordare. scrivi davvero bene! e sei pure un'ottima pasticcera... ti ruberei subito una fettona della tua torta, sembra squisita! ;)
RispondiEliminaCiao Giuli, spero ti faccia piacere sapere che ti ho assegnato un premio, seppur virtuale. Lo trovi qui: http://coccoledidolcezza.blogspot.it/
RispondiEliminaStavo facendo un giretto per il tuo blog, ma che belle ricettine che ho trovato, complimenti!!!
RispondiEliminaUN abbracciotto (http://ilmestolobirichino.blogspot.it)