Una estate così strana non me la ricordavo.  Programmi andati a gambe all'aria, vacanze obbligatoriamente procrastinate se non addirittura saltate, e una indolenza che mi prende ogni giorno, sin da quando mi alzo la mattina, ed è già una fatica anche quello. Non ho voglia di fare niente. Fortunatamente non fa caldo, e questo aiuta a sopportare l'estate di Milano,  poi  in agosto la città torna calma ed è bella come nei miei ricordi di bambina.  Il silenzio è qualcosa a cui non siamo tanto abituati qui  per cui lo ascolti ancora di più,  lo assapori quasi, è un vivere quieto che ti ristora.
 E' strano affacciarsi al balcone la sera tardi e non vedere le innumerevoli   luci accese nelle case intorno, di solito sono come tante lucciole che lampeggiano qua e là, quasi ritmicamente....mi è sempre piaciuto sbirciare attraverso le finestre accese, immaginare la vita che ci scorre dietro,  costruire storie e inventarmi personaggi....ma le storie sono andate in vacanza e  posso ricamare fantasie solo sulle tre o quattro finestre che restano aperte,  e non c'è divertimento.
Eppure di cose da fare ce ne sarebbero parecchie.... penso che dovrei mettere a posto l'armadio delle caccavelle,  trabocca talmente che faccio fatica a chiuderlo, dovrei sistemare per bene tutto per far spazio alle nuove aggiunte di quest'anno.....mi ripeto che non devo più comprare niente, lo spazio si riduce sempre di più, ma resistere alle tentazioni è molto difficile...
Dovrei  pure sistemare anche la cantina di casa, a forza di stipare tutto lì è diventato un rebus ricordarsi  quello che  nasconde....avevo espresso mentalmente il buon proposito di mettere a posto anche lì dopo aver rimesso in ordine il soppalco del garage, altro refugium peccatorum di tutto quello che non serve più o che si usa meno,  tanto ero contenta del risultato.
Ma come si sa i buoni propositi restano quasi sempre buoni propositi....soprattutto quelli mentali.
Andrà a finire che anche per quest'anno non se ne parla. E passerà un altro anno, altre cose verranno stipate e più lungo sarà poi  il lavoro....ma tant'è, adesso va così.
Anche cucinare a volte mi pesa, cerco  come tutti, d'estate, di preparare cose veloci e leggere, senza tanto sbattimento, una cucina utilitartistica, finalizzata ad avere il massimo col minimo sforzo.

Un bell'esempio di questa filosofia estiva è questa tartare di tonno che ho preparato l'altra sera..
Avevo abbattuto un bel pezzo di tonno,  ricavato da una parte senza nervature bianche... così ho liberato il freezer un altro po'...


Battuta di tonno ed estratto di sedano, mela verde, limone

(da una idea di Luigi Pomata)

per tre persone

450 g tonno fresco
1 pezzetto di zenzero, circa 1,5 cm.
sale, pepe nero,
olio e.v. di buona qualità q.b.

per l'estratto: 
3 coste di sedano verde
2 mele Granny Smith
1 limone non trattato
poco sale

per completare:
fiori di cappero
o altro a piacere


Scongelate il tonno, poi lasciatelo per 5 minuti in acqua e ghiaccio quindi asciugatelo bene, sarà più facile tagliarlo.
Tagliatelo a listarelle e poi a cubetti, quindi  preparate una tartare battuta a coltello abbastanza finemente.
Raccoglietelo in una ciotola, conditelo con sale, pepe nero, lo zenzero spellato e grattugiato, l'olio.
Mescolate tutto e coprite la ciotola e riponetela in frigo. Lasciatecela almeno una mezz'ora prima dell'utilizzo.

Lavate e asciugate il sedano, eliminando le foglie, lavate anche le mele, apritele e tagliatele a spicchi lasciando la buccia ed  eliminate il torsolo,  lavate e spazzolate sotto l'acqua corrente anche il limone, asciugatelo, tagliatelo a spicchi ed  eliminate i semi.
Ora preparate l'estrattore con la griglia  a fori piccoli  e passate prima il sedano, le mele, quindi il limone, buccia e scorza comprese. Raccogliete il succo che esce e se riuscite, salvate un poco della polpa totale che  ne risulterà. Se non  avete l'estrattore  va benissimo anche una centrifuga.
Mescolate un poco della  polpa salvata al liquido estratto,  in modo che risulti un po' più denso,  e fate uno strato leggero in un piatto piano.
Posate un coppapasta nel centro del piatto, riprendete la battuta di tonno dal frigorifero e componete la tartare dentro al coppapasta, premendo e livellando bene tutto. Decorate con un fiore di cappero sott'aceto o dell'insalatina, o altro, a  piacere e servite.

Fresco, bello da vedere, buono da mangiare. Con un niente di lavoro.
E io che non amo il pesce crudo, ho proprio apprezzato.