oggi, con il Calendario del Cibo Italiano parliamo di dolci da credenza.
Tutto quell'insieme di dolci semplici,  penso alle crostate, alla torta Sabbiosa, alla Mantovana, ai ciambelloni soffici che le nostre nonne e le nostre mamme riponevano nella credenza dopo avercene data una bella fetta. Torte senza aggiunta di crema o panna che potevano essere conservate tranquillamente per qualche  giorno senza bisogno di frigorifero e senza perdere in bontà.
Dolci che non passano mai di moda proprio per la loro genuinità e per la loro anima semplice.
Di questa categoria fa parte la torta al limone che adesso vi racconto.
Ha una storia lunga e la ricetta è stata un vero  tormentone per anni sul forum di Coquinaria e in rete, dove è universalmente  conosciuta come Bettitorte, dal nome della sua madrina, Elisabetta.

E' ormai risaputo che non amo i dolci al limone, di nessun genere,  fatta eccezione per quei  due o tre che hanno saputo conquistarmi,  e  che ogni tanto preparo  quando mi capita di avere per le mani  i limoni giusti,  profumati,  sani.  La Bettitorte è una di questi.



Torta glassata al limone

250 g burro morbido
250 g zucchero
250 g farina
3 grossi limoni di Sorrento, non trattati
2 o 3 cucchiai succo di limone filtrato
3 uova grandi
10 g lievito


per lo sciroppo:
60 g zucchero a velo
(o più, secondo necessità)
il succo di due limoni e mezzo, filtrato


per la glassa:
150 g zucchero a velo
2 o 3 cucchiai di succo di limone
(in alternativa anche del buon limoncello)


Montate bene il burro ammorbidito fino a farlo diventare una crema, aggiungete lo zucchero e continuate a mescolare. Unite le uova, una alla volta, amalgamando bene prima di ogni aggiunta.
Unite anche la scorza grattugiata dei tre limoni e il succo di mezzo limone.
Setacciate la farina con il lievito e pian piano aggiungetela all'impasto, mescolate fino a che è ben  liscio ed omogeneo.
Versate tutto in una tortiera  apribile da 24 cm. preventivamente imburrata e infarinata. Mettete in forno già caldo a 180° e lasciate cuocere per circa 40 - 50 minuti, dipende dal forno. Vale sempre la prova stecchino.
Mentre la torta cuoce, preparate lo sciroppo. Spremete i due limoni e mezzo e filtratene il succo e trasferitelo in un pentolino, unite lo zucchero a velo e fate scaldare tutto a fuoco dolce. Assaggiate ed aggiustate di zucchero al vostro gusto,  perchè i limoni potrebbero essere un po' aspri.  Tenete da parte.
Quando la torta è cotta, toglietela dal forno, lasciatela riposare qualche minuto poi aprite la cerniera, togliete il cerchio ma lasciatela sulla base.
Con una siringa da farmacia, senza ago, fate tante punture di sciroppo siringando un po' dappertutto  la  superficie della torta ancora calda. Non preoccupatevi se si vedono i buchi,  verranno ricoperti dalla glassa. E usatelo tutto,  lo sciroppo.
Lasciatela raffreddare completamente  poi trasferitela su una gratella posta sopra una teglia, in modo che la glassa possa colare indisturbata.
Preparate la glassa. Mettete lo zucchero a velo in una ciotola, aggiungete i due o tre cucchiai di succo di limone o, meglio ancora, di limoncello, mescolate bene fino ad avere un crema consistente ma fluida e senza grumi, e coprite la torta con l'ausilio di una spatola, lasciate colare la glassa lungo i bordi poi, sempre  con la spatola,  lisciate anch'essi.
Lasciatela riposare fino a quando la glassa si è indurita bene, poi  delicatamente , usando una lunga spatola, staccatela,  toglietela dalla gratella e trasferitela sul piatto da portata.
Decorate a piacere.   Qualcuno dei miei limoni era ancora attaccato ad un piccolo ramo fiorito, e perchè non usarlo per decorare la torta?


Se la preferite un po' più alta, cuocetela in uno stampo apribile da 22 cm. ma anche così è perfetta!

Una signora torta al limone di quelle che,  una volta assaggiata, non ti dimentichi più. E se lo dico io che difficilmente mangio dolci al limone, potete credermi!