Ho non so quante ricette da pubblicare, tutte in fila, che se aspetto ancora un po' va a finire che manco mi ricordo come le ho fatte. Più i giorni passano e più la mia vecchia memoria da elefante passa non dal lungo termine al breve, ma dal breve all'istantaneo. Quindi meglio che mi dia da fare.
Partirei da quello che è piaciuto particolarmente, qui, all'uomo di casa. Lo sapete, è lui il mio assaggiatore ufficiale. Capisco se è qualcosa che vale la pena pubblicare quando assaggia il primo boccone, vedo le espressioni facciali, conto il numero dei vari mugolii e infine valuto la grandezza dei sorrisi e il calore dei complimenti. Non crediate, è un critico talmente severo che a volte mi viene la voglia di preparare solo e sempre pastina in brodo, di dado ovviamente.
Scherzi a parte, ecco un crudo di orata, fresco e leggero che spero vi piaccia quanto è piaciuto a noi.
Tartare di orata, mango, finocchio e frutto della passione
per due o tre persone
1 grossa orata
1/2 mango
3 spicchi medi di finocchio
1 frutto della passione
3 cucchiai di olio d'oliva
sale e pepe macinato al momento
per accompagnare
mango, arancia
finocchi, 1 mela verde
radicchio tardivo
Sfilettate l'orata, o fatevela sfilettare in pescheria. Eliminate anche la pelle.
Abbattete i filetti ricavati e lasciateli in congelatore per almeno 96 ore, onde evitare sorprese con l'Anisakis.
La carcassa e la testa non buttatela, vi servirà per fare un brodetto di pesce che potrete usare in altre preparazioni.
Trascorso il tempo, fate scongelare in frigorifero i filetti. Una volta pronti, lavati e asciugati, tagliateli a coltello in modo da ricavare una tartare e trasferitela in una ciotola.
Frullate velocemente il finocchio, mondato, lavato e asciugato, fermatevi prima che diventi crema, deve essere un trito molto fine, ma riconoscibile.
Sbucciate e tagliate a pezzetti piccoli il mezzo mango.
Unite sia finocchio che mango nella ciotola della tartare, salate, pepate e mescolate delicatamente tutto.
Aprite a metà il frutto della passione, e con un colino filtrate il succo dai semi. Mescolate il succo all'olio d'oliva e versate il composto sulla tartare di orata. Mescolate bene di nuovo e mettete in frigorifero per 10 minuti.
Nel frattempo tagliate a bastoncini la mela verde lasciando la buccia, lavate le foglie di un piccolo cespo di radicchio tardivo, tagliate a spicchi molto sottili quello che resta del finocchio, pelate a vivo una arancia e ricavatene dei piccoli spicchi puliti dalle pellicine, affettate il resto del mango.
Poi prendete un coppa pasta della misura che volete, dipende se pensate di servire la tartare come antipasto o come vero e proprio secondo, posizionatelo sul piatto e riempitelo di tartare, premete bene e sfilate alla fine il coppa pasta.
Decorate a piacere con la frutta e la verdura e qualche barba verde di finocchio e servite.
Veloce, leggero e molto molto buono. Provate!
Partirei da quello che è piaciuto particolarmente, qui, all'uomo di casa. Lo sapete, è lui il mio assaggiatore ufficiale. Capisco se è qualcosa che vale la pena pubblicare quando assaggia il primo boccone, vedo le espressioni facciali, conto il numero dei vari mugolii e infine valuto la grandezza dei sorrisi e il calore dei complimenti. Non crediate, è un critico talmente severo che a volte mi viene la voglia di preparare solo e sempre pastina in brodo, di dado ovviamente.
Scherzi a parte, ecco un crudo di orata, fresco e leggero che spero vi piaccia quanto è piaciuto a noi.
Tartare di orata, mango, finocchio e frutto della passione
per due o tre persone
1 grossa orata
1/2 mango
3 spicchi medi di finocchio
1 frutto della passione
3 cucchiai di olio d'oliva
sale e pepe macinato al momento
per accompagnare
mango, arancia
finocchi, 1 mela verde
radicchio tardivo
Sfilettate l'orata, o fatevela sfilettare in pescheria. Eliminate anche la pelle.
Abbattete i filetti ricavati e lasciateli in congelatore per almeno 96 ore, onde evitare sorprese con l'Anisakis.
La carcassa e la testa non buttatela, vi servirà per fare un brodetto di pesce che potrete usare in altre preparazioni.
Trascorso il tempo, fate scongelare in frigorifero i filetti. Una volta pronti, lavati e asciugati, tagliateli a coltello in modo da ricavare una tartare e trasferitela in una ciotola.
Frullate velocemente il finocchio, mondato, lavato e asciugato, fermatevi prima che diventi crema, deve essere un trito molto fine, ma riconoscibile.
Sbucciate e tagliate a pezzetti piccoli il mezzo mango.
Unite sia finocchio che mango nella ciotola della tartare, salate, pepate e mescolate delicatamente tutto.
Aprite a metà il frutto della passione, e con un colino filtrate il succo dai semi. Mescolate il succo all'olio d'oliva e versate il composto sulla tartare di orata. Mescolate bene di nuovo e mettete in frigorifero per 10 minuti.
Nel frattempo tagliate a bastoncini la mela verde lasciando la buccia, lavate le foglie di un piccolo cespo di radicchio tardivo, tagliate a spicchi molto sottili quello che resta del finocchio, pelate a vivo una arancia e ricavatene dei piccoli spicchi puliti dalle pellicine, affettate il resto del mango.
Poi prendete un coppa pasta della misura che volete, dipende se pensate di servire la tartare come antipasto o come vero e proprio secondo, posizionatelo sul piatto e riempitelo di tartare, premete bene e sfilate alla fine il coppa pasta.
Decorate a piacere con la frutta e la verdura e qualche barba verde di finocchio e servite.
Veloce, leggero e molto molto buono. Provate!
Leggero e salutare. Ma pieno di vitamine e gusto! Quanto mi piace!
RispondiEliminaL'ACCOPPIATA CON IL MANGO E' ASSOLUTAMENTE DA PROVARE. iL GUSTO FRESCO EL'EQUILIBRIO DI QUESTO PIATTO CE L'HO IN BOCCA.
RispondiElimina