eccovi ancora  una ricetta profumata d'arancia.
Niente di particolarmente difficile, od elaborato. 
Pensata una domenica mattina, davanti al frigorifero aperto.
Mio marito non ama particolarmente la carne di maiale. Colpa di alcune costine alla brace poco cotte che aveva mangiato molto, molto  tempo fa, a una sagra di paese. Da quel giorno la carne di maiale la mangia raramente, e non senza qualche mugugno.
A me invece piace molto, in tutti i modi, e ogni volta che mi viene la voglia di cucinarla devo inventarmi sempre il come  in modo che non sia subito riconoscibile e  lui  possa mangiarla senza troppi problemi.




Arista  brasata all'arancia e olive nere



un pezzo di arista, preferibilmente con l'osso,  quanto basta per 3 o 4 persone
2 grosse arance non trattate
1  vasetto di olive taggiasche denocciolate, sott'olio
mezzo bicchiere di vino bianco
1 ciuffetto di finocchetto selvatico oppure un cucchiaino di quello secco.
1 rametto di rosmarino
1 foglia di alloro
1 piccola cipolla bionda
1 spicchio d'aglio
qualche bacca di ginepro
poco brodo vegetale
sale, pepe nero
olio e.v.



Scegliete un pezzo di carré con l'arista che sia un po' venata di grasso. Sarà più morbida alla fine.
Dal macellaio fatevi incidere l'osso del carré in modo che poi per tagliarla non si faccia troppa fatica, anche se, una volta ben cotta, non è comunque  difficile affettarla.
Sgocciolare le olive dall'olio di conserva.
Da una arancia ricavare la scorza  grattugiandola, poi spremerla e conservare il succo a parte.
Massaggiare la carne con il sale fino e il pepe nero macinato al momento, e se si opta per il finocchetto secco, anche con quello. Avvolgerla nella stagnola e lasciarla riposare per circa mezz'ora, trascorsa la quale scaldare l'olio in una casseruola che contenga la carne di misura.
Aggiungere il carré, rosolarlo bene da tutti i lato per sigillare la carne,  unire il rosmarino, l'alloro e la piccola cipolla tritata, l'aglio, e naturalmente il finocchietto se si decide di usare quello fresco.  Lasciar insaporire, quindi sfumare con il vino bianco, unire la scorza e il succo d'arancia, le bacche di ginepro e le olive ben sgocciolate.
Aggiungere il brodo, caldo, in modo che arrivi a metà della carne, oppure, se non c'è il brodo, va bene anche dell'acqua ben calda.
Coprire la casseruola col coperchio e abbassare la fiamma in modo che la carne possa cuocere piano piano.  Aggiungere dell'altro liquido nel caso il fondo si asciugasse troppo.
Dieci minuti prima di spegnere il fuoco, a carne oramai cotta, tagliare l'arancia rimasta, intera con tutta la buccia,  a rondelle un po' grosse, dividere ogni rondella  a metà e  e unirle alla carne.
Lasciar insaporire qualche minuto,  finché è abbastanza ristretto, quindi spegnere e lasciar riposare la carne per altri 5 minuti.
Dopodiché affettare l'arista e metterla nei piatti con le arance a fette e le olive, filtrare il fondo di cottura  e nappare  la carne con un paio di cucchiai del sughetto ottenuto.




bon appétit!!