guardandola ho pensato a quanto doveva essere placida e tranquilla, mentre nuotava inconsapevole in acque conosciute, nell'Atlantico centro orientale (così recitava il cartellino) .chissà dove, non ho voglia di fare mente locale, e invece è finita ad occhieggiarmi sul banco della pescheria.....potevo lasciarla lì a fare l'occhiolino a tutti? Magari anche a qualcuno che  non sapeva  magari come  nobilitarne la fine?
Vabbè, l'ho comprata, un po' grossina in verità per due persone, ma mi son detta che eventualmente ne avrei congelato una parte ma  ci ho pensato un po' su e  le ho costruito una cena intorno, ...
ricavare anche due tranci  è stato arduo, aveva spine che erano  vere e proprie ossa praticamente, ma ce l'ho fatta...



Trancio di cernia grigliata e zuppetta di lenticchie e porro

2 piccoli tranci di cernia ( o altro pesce non stopposo, che sia un po' spesso)
200 gr lenticchie rosse
1 porro
1 spicchio d'aglio
vino bianco
olio e.v.
sale, pepe, sale Maldon


Le lenticchie possono anche cuocere senza essere messe a bagno, ma io l'ho fatto per guadagnare tempo, le ho lasciate un paio d'ore perchè sapevo che sarei rientrata tardi, così le ho potute cuocere in pochi minuti.
Una volta scolate le lenticchie, rosolare uno spicchio d'aglio in un goccio d'olio buono, aggiungere le lenticchie ben scolate e sfumare con un goccio di vino bianco.Coprire d'acqua e aggiungere un piccolo porro mondato e tagliato in due o tre pezzi. Portare a cottura.
ricavare i due tranci dal pesce prescelto, lavarli bene ma non squamarli.
Arroventare una piastra, una griglia  o una bistecchiera in ghisa. Io ne tengo una solo per il pesce. Io la metto sul fornello e la lascio arroventarsi mentre preparo tutto. Credo che stia sul fuoco quasi mezzora..
Quando è rovente gettarvi qualche cristallo di sale Maldon e grigliare i tranci da tutte le parti, avendo cura che non si attacchino e non si rompano, se la griglia è veramente rovente non succede.
Cuocere per qualche minuto in modo che si formi una crosticina grigliata poi passare in forno caldo a 180° per finire la cottura. Non si può cuocere del tutto sulla griglia,  si brucerebbe senza cuocere al cuore.

Mentre i tranci finiscono di cuocere in forno, passare al minipimer metà delle lenticchie con un poco del loro brodo insieme a tutto il porro recuperandolo nel tegame, poi mescolare bene le lenticchie frullate alle altre,  e metterne due o tre cucchiaiate in ogni piatto, appoggiarvi sopra il trancio di cernia ormai cotto, avendo cura di sfilare il pezzo di lisca, sarà facile ora,  un leggero giro d'olio buono e voilà...




 Risotto al fumo, tartare di gamberi e colatura di alici

questa è la pallida imitazione di un risotto che è stato dichiarato Risotto dell'anno, un premio a uno chef che mi piace molto  Giancarlo Morelli del ristorante Pomiroeu di Seregno.
Imitazione dicevo, perchè io non disponevo di tartufi, lui di solito ce li mette..io mi sono limitata ad aggiungere qualche goccia d'olio al tartufo alla fine mantecando il riso.


per due persone
riso Carnaroli q.b.
(di solito mi regolo con due pugni pieni a testa più due per la pentola)
50 gr ricotta  di bufala leggermente affumicata
5 o 6 gamberi freschissimi
poca colatura di alici
poco tartufo ( se ne avete, altrimenti fate come me, mantecando il riso con poco olio al tartufo)
poco burro
poca cipolla
poco parmigiano
mezzo bicchiere di vino bianco
brodo vegetale q.b.

Pulire e spellare i gamberi, eliminare il budelletto, e batterli a coltello fino ad avere una tartare,salare e pepare leggermente e tenere da parte.
 far stufare la cipolla in poco burro, quindi aggiungere il riso, lasciar tostare finchè diventa translucido quindi sfumare con il vino e portare a cottura come un normalissimo risotto, aggiungendo il brodo vegetale poco alla volta.
Poco prima che sia completamente cotto, aggiungere la ricotta di bufala leggermente affumicata e mantecare con un goccio d'olio al tartufo, e un poco di parmigiano,  lasciar riposare un attimo poi mettere nei piatti, appoggiarvi sopra una piccola quenelle di tartare di gamberi e completare il tutto con un giro generoso di colatura di alici di Cetara.




Cernia al cartoccio

niente di complicato, il pezzo che restava della bella cernia, dopo aver tolto i tranci, l'ho messo in un cartoccio di stagnola con pomodori datterini, una fetta di limone, un goccio di vino bianco, un rametto di rosmarino, sale e pepe. Ho appoggiato il cartoccio in una teglia e ho infornato a 180° e mentre mangiavamo antipasto e primo è arrivato a cottura. Ho spinato e ricavato i filetti, appoggiati su della misticanza accompagnati dai pomodorini cotti e un cucchiaio del fondo di cottura che si è formato.
Buonissima, morbida e succosa.

ecco qui com'era in tutto il suo splendore. già eviscerata, grande che non ci stava sul tagliere più grande che ho......



grazie eh, cara cernia!


il dessert:


Piccole bavaresi al limoncello e polvere di caffè


4 tuorli
120 gr zucchero
250 gr latte
300 gr panna liquida fresca
1 bicchierino di limoncello
8/10 gr colla di pesce
1 limone, la sola scorza.


Ricavare dal limone la sola scorza, eliminando il più possibile la parte bianca. Scaldare il latte con le bucce di limone e lasciarle in infusione per un po'. Ammollare la colla di pesce in acqua fredda. Montare i tuorli con lo zucchero e quando sono ben gonfi e spumosi, aggiungere a filo il latte insieme alle scorze. Cuocere la crema fino a quando velerà il cucchiaio, aggiungere il bicchierino di limoncello e la colla di pesce ammollata e ben strizzata. Mescolare per amalgamare il tutto poi filtrare e lasciar raffreddare completamente, mescolado ogni tanto.
Una volta completamente freddo, montare la panna e incorporarla con pazienza al composto mescolando delicatamente finché il tutto è ben omogeneo.
Versare negli stampi prescelti e tenere in frigorifero.

Servire con una leggera spolverata di caffè in  polvere e briciole leggere di scorza di limone, ottenute con un rigalimoni..


Pinella, ti dicono niente quelle forme??