Cos'è la fortuna? Non parlo di quella economica, che non ho mai avuto,  e nemmeno di quella al gioco, tranne un lontanissimo, scarno terno al lotto non ho mai vinto nulla, ma è normale dal momento che difficilmente gioco a qualche lotteria, concorso o altro...
Parlo invece di incontri fortunati, di quelli che arrivano improvvisamente ad arricchire la tua vita.
Anna è una persona speciale, ricca di un calore che sa trasmettere attraverso le sue parole, il suo modo gentile di porsi, che sa leggere in te, attraverso quello che scrivi,  i sentimenti più profondi.
Una di quelle persone che anche se la conosci solo virtualmente, la senti immediatamente vicina.
Una di quelle persone che  hanno dentro tutto un mondo da donare, da condividere.
Una di quelle persone che, ne sei sicura, parla la tua stessa lingua.
Anna profuma di cose buone. Se andate a curiosare sul suo blog Il Chicco e la Spiga  ve ne renderete conto.
La ammiro molto  perchè per lei  il pane non ha segreti, dalle sue mani escono meraviglie lievitate e le racconta con una semplicità tale  da far sembrare tutto molto facile. Credo che i lieviti la amino tanto quanto lei ama loro...
Tempo fa, poco prima di Pasqua,  ha pubblicato un réportage relativo a un corso, e nelle cose preparate c'era anche il Marzapane romagnolo, un dolce che mi ha colpito parecchio tanto che avevo deciso di cimentarmi,  ma poi non mi è stato possibile per molti motivi. Mi sono ripromessa  di farlo in ogni caso e domenica scorsa ci ho provato.
Premetto che non ho idea di come deve essere il risultato finale perchè è un dolce che non conosco e che qualche errore devo averlo fatto, dato che dopo poco che l'avevo sfornato, si è crepato longitudinalmente, perciò perdonate  se non è perfetto, soprattutto tu Anna, che sai com'è l'originale. E siccome si impara dai propri errori, sicuramente la prossima volta mi verrà come deve.
Però fidatevi, è veramente ottimo. Il suo profumo ha riempito la casa di una fragranza incredibile, e se appena appena vi piacciono le mandorle, questo è il dolce perfetto.
La ricetta originale  è QUI io ho ovviamente ridotto le dosi. 



Marzapane romagnolo

350 gr farina per pasticceria
140 gr zucchero
125 gr burro
3 uova medie intere
1 bustina di lievito
80 gr uvetta sultanina
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
o mezza bacca di vaniglia
la buccia grattugiata di mezzo limone
un pizzico di sale
poco Marsala
mandorle grezze q.b.
zucchero a velo

per il ripieno:

250 gr farina di mandorle grezze
50 gr mandorle amare in polvere
60 gr farina di nocciole
500 gr zucchero
50 gr Marsala
120 gr albumi


Mettete a bagno l'uvetta in un goccio di acqua tiepida profumata con un poco di Marsala.
Lasciate ammorbidire il burro, poi impastate zucchero, burro, scorza di limone ed essenza di vaniglia fino ad avare un composto morbido e montato. Sbattete leggermente le uova e  incorporatele pian piano al burro. Infine setacciate la farina con il lievito e unitela all'impasto. Per ultimo aggiungete l'uvetta ben scolata e asciugata.


Preparate il ripieno.
Tritate a farina le mandorle, poi le nocciole e infine le mandorle amare. Tutte separatamente.
Mescolate quindi le farine insieme allo zucchero, ammorbidite il tutto col Marsala e gli albumi leggermente sbattuti.
Mescolate bene fino ad avere un impasto morbido e omogeneo.

Tirate la pasta fra due fogli di carta forno fino ad uno spessore di circa 1 cm. ricavandone un rettangolo.
Magari ritagliatelo a misura dello stampo a cassetta che andrete ad usare. Una volta stesa la pasta, spalmatela col ripieno alle mandorle in uno strato uniforme, conservandone un poco da parte, servirà per la superficie del dolce.
Aiutandovi con la carta forno, arrotolate bene il tutto e trasferitelo in uno stampo da plumcake che lo contenga, imburrato e infarinato.
Cospargete la superficie del dolce con il ripieno tenuto da parte in modo da coprirlo bene, cospargete qua e là le mandorle grezze e spolverate generosamente di zucchero a velo.
Cuocete a 160° per circa 45/50 minuti  in forno statico, ma la cottura, come sempre, dipende dal forno.
Fidatevi della prova stecchino in ogni caso.
A me ci è voluto qualche minuto in più.


dicevo che qualcosa devo avere sbagliato perchè quando l'ho sfornato era perfetto, ma  poco dopo si è leggermente afflosciato crepandosi longitudinalmente. Temo di non averlo arrotolato abbastanza strettamente. Oppure avrei dovuto tenere lo stampo appoggiato laterlamente finché si fosse raffreddato...
L'interno comunque era ben cotto con il ripieno umido e piacevolissimo a contrasto.

Anna, grazie per avermi fatto conoscere questo dolce così profumato e particolare.
E grazie pe la tua amicizia,  il tuo affetto e le parole di stima che hai sempre per me, stima e affetto ricambiati totalmente.
E perdona se ho maltrattato un dolce che per te è il dolce della memoria...

Grazie cara amica, per esserci sempre.

Un bacio
Giuliana