Sempre dal libro di questa settimana Cook_my_Books, Cooking & The Crown di Tom Parker Bowles,
di cui ho parlato nel post precedente  ho scelto anche questa ricetta,  praticamente pesce fritto con un forte accento francese,  favorito reale senza tempo. L'autore, figlio della regina Camilla e noto critico gastronomico, racconta che tradizionalmente andrebbe utilizzata la sogliola di Dover, ma sarebbe uno spreco terribile. Come non essere d'accordo? Anche perchè è difficile che la sogliola di Dover arrivi fino a qui. Per cui viene consigliato l'eglefino o la passera di mare, ma anche il merluzzo, pesce abbastanza noioso ma estremamente sostenibile, ed è quello che ho scelto.



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Goujons di pesce con salsa tartara

 per 4 persone


3 o 4  fette di pane bianco, leggermente raffermo, senza crosta
(o 250 g di Panko)
110 g di farina bianca 00
2 uova sbattute
450 g di filetti di pesce bianco senza pelle  (io merluzzo)
(merluzzo, eglefino, passera, sogliola)
sale, pepe
q.b di olio d'oliva
1 limone  tagliato a spicchi per accompagnare


Per la salsa tartara:

120 g di maionese
1 cucchiaino raso di senape in polvere
1 cucchiaio e mezzo di capperi tritati finemente
2 cucchiai di cetriolini sott'aceto tritati finemente
1 piccolo scalogno, tritato finemente
1 cucchiaio di prezzemolo fresco, tritato


Preparate la salsa tartara. Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola, mescolate bene e tenete da parte.


Nel robot da cucine mettete il pane e frullate fino ad avere delle briciole non troppo grosse, trasferitele in un piatto.
Sbattete le uova in un altro piatto, salate e pepate. 
Mettete anche la farina in un ulteriore piatto o ciotola.
Tagliate il pesce a strisce spesse circa 3 cm.
Passate le strisce di merluzzo prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto e infine nel pane grattugiato o nel Panko, scrollando via ogni eccesso e  premete bene in modo che siano ben impanate.
Scaldate l'olio in una capiente padella a fuoco medio alto.
Quando è ben caldo, friggete il pesce  poco per volta, finché diventa croccante e dorato.
Tenete in caldo man mano lo scolate, mentre cuocete il resto.

Servitelo ben caldo con gli spicchi di limone e la salsa tartara