quest'anno mi è andata abbastanza bene per le feste. Ho cucinato pochissimo, sono stata sempre ospite per cui il lavoro è stato davvero minimo rispetto ai miei soliti standard.
Non pubblico nulla perchè le cose che ho preparato sono state quelle classiche, già pubblicate nel blog , viste e riviste, niente novità, niente sperimentazioni. A casa mia vige la tradizione più classica, e la rispettiamo abbastanza.
Ieri a pranzo idem, tradizione rispettata con le lenticchie e il cotechino. A dire il vero avrei voluto lo zampone, ma a parte la difficoltà nel trovarlo, ho preferito un buon cotechino vaniglia perchè sapevo che avrei fatto quasi mattina all'ultimo dell'anno, con conseguente ritardo nella sveglia e non ce l'avrei fatta a cuocerlo, pena pranzare alle tre del pomeriggio...
le lenticchie sono quelle di Mormanno, frutto di un acquisto cumulativo solidale, attraverso Coquinaria, con quella zona che sta vivendo momenti difficili per via del terremoto. Un piccolo contributo, ma sentito e doveroso. Fra l'altro le lenticchie di Mormanno sono un Presidio Slow Food e le ho trovate davvero ottime.
Solo che a casa mia ripresentare due volte in due giorni la stessa pietanza suscita mugugni, a meno che non siano umidi o altri cibi che migliorano riposando.
Così, sfogliando un Sale e Pepe, ho visto una ricetta di Sadler che avrei potuto adattare. Non avevo in casa la lattuga, ma ho ripiegato su un cuore di Castelfranco che stava per appassire in frigorifero...
Sadler è partito da ingredienti da cuocere, io invece da quelli già cotti, da riciclare, per cui vi spiego come ho fatto io:
Strozzapreti al ragù di cotechino e lenticchie
strozzapreti all'uovo, o garganelli, q.b. per due persone
mezzo cotechino cotto e spellato
300 gr lenticchie avanzate, già cotte
1 cuore di insalata Castelfranco, o mezza lattuga
1 scalogno
curry a piacere, senza esagerare
sale, pepe, un goccio d'olio
poco prezzemolo tritato
Mondare l'insalata, ridurla a pezzetti, lavarla e asciugarla bene.
In una larga padella scaldare a le lenticchie cotte insieme a un goccio d'acqua, un pizzico abbondante di curry e lasciare a fuoco basso.
In un'altra padella scaldare l'olio, aggiungere lo scalogno tritato fine, lasciandolo soffriggere dolcemente, quindi aggiungere l'insalata e lasciar appassire a fuoco basso finchè è cotta.
Nel frattempo tritare a coltello il cotechino freddo.
Una volta cotta l'insalata unirla alle lenticchie, aggiungere anche il cotechino, mescolare e lasciar insaporire qualche minuto a fuoco dolce, mescolando ogni tanto. Allungare il ragù con un paio di cucchiai dell'acqua di cottura della pasta, per renderlo lento nel caso fosse troppo asciutto. Regolare di sale e di pepe.
Bollire l'acqua e cuocere la pasta, scolarla al dente e passarla nella padella del ragù, spadellarla in modo che prenda bene il condimento, aggiungere ancora un altro pizzico abbondante di curry e completare con il prezzemolo tritato.
Servire ben caldo.
A noi è piaciuta molto.
Non pubblico nulla perchè le cose che ho preparato sono state quelle classiche, già pubblicate nel blog , viste e riviste, niente novità, niente sperimentazioni. A casa mia vige la tradizione più classica, e la rispettiamo abbastanza.
Ieri a pranzo idem, tradizione rispettata con le lenticchie e il cotechino. A dire il vero avrei voluto lo zampone, ma a parte la difficoltà nel trovarlo, ho preferito un buon cotechino vaniglia perchè sapevo che avrei fatto quasi mattina all'ultimo dell'anno, con conseguente ritardo nella sveglia e non ce l'avrei fatta a cuocerlo, pena pranzare alle tre del pomeriggio...
le lenticchie sono quelle di Mormanno, frutto di un acquisto cumulativo solidale, attraverso Coquinaria, con quella zona che sta vivendo momenti difficili per via del terremoto. Un piccolo contributo, ma sentito e doveroso. Fra l'altro le lenticchie di Mormanno sono un Presidio Slow Food e le ho trovate davvero ottime.
Solo che a casa mia ripresentare due volte in due giorni la stessa pietanza suscita mugugni, a meno che non siano umidi o altri cibi che migliorano riposando.
Così, sfogliando un Sale e Pepe, ho visto una ricetta di Sadler che avrei potuto adattare. Non avevo in casa la lattuga, ma ho ripiegato su un cuore di Castelfranco che stava per appassire in frigorifero...
Sadler è partito da ingredienti da cuocere, io invece da quelli già cotti, da riciclare, per cui vi spiego come ho fatto io:
Strozzapreti al ragù di cotechino e lenticchie
strozzapreti all'uovo, o garganelli, q.b. per due persone
mezzo cotechino cotto e spellato
300 gr lenticchie avanzate, già cotte
1 cuore di insalata Castelfranco, o mezza lattuga
1 scalogno
curry a piacere, senza esagerare
sale, pepe, un goccio d'olio
poco prezzemolo tritato
Mondare l'insalata, ridurla a pezzetti, lavarla e asciugarla bene.
In una larga padella scaldare a le lenticchie cotte insieme a un goccio d'acqua, un pizzico abbondante di curry e lasciare a fuoco basso.
In un'altra padella scaldare l'olio, aggiungere lo scalogno tritato fine, lasciandolo soffriggere dolcemente, quindi aggiungere l'insalata e lasciar appassire a fuoco basso finchè è cotta.
Nel frattempo tritare a coltello il cotechino freddo.
Una volta cotta l'insalata unirla alle lenticchie, aggiungere anche il cotechino, mescolare e lasciar insaporire qualche minuto a fuoco dolce, mescolando ogni tanto. Allungare il ragù con un paio di cucchiai dell'acqua di cottura della pasta, per renderlo lento nel caso fosse troppo asciutto. Regolare di sale e di pepe.
Bollire l'acqua e cuocere la pasta, scolarla al dente e passarla nella padella del ragù, spadellarla in modo che prenda bene il condimento, aggiungere ancora un altro pizzico abbondante di curry e completare con il prezzemolo tritato.
Servire ben caldo.
A noi è piaciuta molto.
Mamma mia, che meraviglia!
RispondiEliminaMi viene una fame... io poi adoro sia lenticchie che cotechino!
Felice 2013.
Elli
Saporitissima questa pasta! A casa mia invece non si mangia nè il cotecchino, nè lo zampone, ma questi giorni se lo trovo lo prendo perché a me piace moltissimo.
RispondiEliminaBuon anno Giuliana, tanta salute e momenti di gioia. Un abbraccio, Any.
un primo/secondo ricco; non esagerate le calorie...che in certi ricicli triplicano.
RispondiEliminaQui solo l'aggiunta dei carboidrati ...e fa per me! ;-)
Bene, l'aggiunta di cucchiai d'acqua al ragù!...una cosa che di solito faccio anch'io.. la pasta mi piace da morire!!
ho fatto tempo fa un ragù di cotechino e lenticchie per condirci le lasagne, a giorni pubblico un'alternativa a questo tuo sugo,bella l'idea del curry, non ci avevo pensato! Buon Anno ancora, un bacione....
RispondiEliminaw il riciclo dunque!
RispondiEliminaHo finito da poco di pranzare ma ricomincerei daccapo con questa tua invitante pasta!
RispondiEliminaIo ho lasciato gli avanzi di quanto cucinato ai miei amici.... hahahaha ahahahahh e mi sono tolta il pensiero!
Un bacione
Anche da noi pochi avanzi, essendo passato il ciclone "ragazzo di mia figlia" a spazzolare i resti, ma questa ricetta fa venir voglia di andare a comprare un altro cotechino e un altro sacchetto di lenticchie... :))
RispondiEliminaUn abbraccio grande grande