Gazpacho di pomodoro e anguria
Il gazpacho è un classico della cucina spagnola, è nato in Andalusia, ed è molto più di una
zuppa fredda perchè è simbolo di storie e tradizioni. In questa versione l'anguria aggiunge una nota dolce e un tocco di colore in più e ben si sposa con l'acidità del pomodoro, la freschezza del cetriolo e la sapidità del peperone. Un equilibrio perfetto fra dolce e salato, leggermente piccante.
Servitelo ben freddo, è perfetto come antipasto o come pranzo leggero. Un piatto che celebra i colori e i sapori dell'estate, provatelo e lasciatevi conquistare dalla sua freschezza e dal suo gusto unico!
Gazpacho di pomodoro e anguria
per 4 persone
300 g di pomodori maturi
300 g di anguria
1 cetriolo
mezza cipolla rossa
un po' meno di mezzo peperone rosso
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai colmi di aceto bianco
qualche fogliolina di basilico
4 o 5 gocce di Tabasco
un goccio d'olio e.v, d'oliva di buona qualità
sale, pepe
per guarnire:
pezzetti di cetriolo
pezzetti di pomodoro
pezzetti di anguria
dadini di pane tostato (facoltativo)
Tagliate a pezzetti l'anguria, eliminando semi e semini. Tenetene da parte qualcuno per la guarnizione.
Lavate bene i pomodori, tagliateli a metà ed eliminate i semini interni.
Pelate il cetriolo e fatelo a pezzetti.
Affettate la cipolla rossa.
Fate a pezzetti anche il peperone.
Mettete tutto nel bicchiere del frullatore, o nel Bimby come ho fatto io, se lo avete.
Unite l'aglio affettato, il basilico, il Tabasco e frullate lungamente fino ad avere un composto abbastanza cremoso.
Regolate di sale e di pepe e conditelo con l'olio e l'aceto. Date ancora una frullata ed è pronto.
Trasferite il gazpacho in un contenitore e conservatelo in frigorifero fino al momento di servire.
Velocissimo da preparare, ottimo da gustare e bello colorato da vedere.
Servitelo nelle ciotole o in bicchieri alti, guarnitelo con i pezzetti di anguria, cetrioli e pomodori tenuti da parte, foglie di basilico e, se vi piace, crostini di pane croccante.
Insalata greca con pesche nettarine e feta alle erbe
Salad for Days, di Alice Zaslavsky, il libro che stiamo fogliando con Cook_my_Book, tutto dedicato alle insalate, non può esimersi dai classici, quelli con gli ingredienti tradizionali. Ecco quindi che Alice ci delizia con una gustosa insalata greca. Ma anche qui la sorpresa è dietro l'angolo, nascosta tra pomodori, cipolle e peperoni. L'autrice, infatti, aggiunge pesche nettarine e feta alle erbe, creando un'esplosione di sapori agrodolci esaltata da un condimento speciale.
Insalata greca con pesche nettarine e feta alle erbe
Per 4 – 6 persone
5 o 6 pomodorini Piccadilly, a grappolo, tagliati in quarti
1 cetriolo, pelato e privato dei semi, tagliato a pezzetti da 1 cm
1 cipolla rossa, affettata finemente
2 peperoni rossi, puliti e privati dei semi, tagliati finemente a mezzaluna
2 pesche nettarine sode, con la buccia, denocciolate e tagliate a spicchi
sottili
200 g di olive Kalamata denocciolate
Per il condimento:
1 spicchio d’aglio tritato
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaio di aceto di vino rosso
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
60 ml di succo di limone
2 cucchiaini di senape
1 cucchiaio di origano fresco
½ cucchiaino di origano secco
½ cucchiaino di sale in fiocchi
60 ml di olio e.v. d’oliva
100 g di feta
2 cucchiai di menta tritata
un grosso ciuffo di prezzemolo, tritato
1 cucchiaio di olio e.v. d'oliva
In una ciotola sbattete insieme aglio, miele, aceto, scorza e succo di limone, senape, sale, origano fresco e origano secco. Aggiungete l'olio e di nuovo sbattete tutto con la forchetta per emulsionare.
Preparate la feta. Mescolate insieme le erbe tritate, stendetele su un largo piatto piano a formare una specie di letto. Ungete da ogni lato il blocco di feta e passatelo, premendo, sulle erbe in modo che sembri aver avuto un incontro ravvicinato col tosaerba. Dividetela in tre o quattro pezzi.
Riunite tutti gli ingredienti preparati, (olive, cipolla, peperone, cetriolo, pomodori, pesche) in una grossa ciotola, unite il condimento preparato e mescolate bene affinché ne siano ben ricoperti. Assaggiate ed eventualmente regolate di sale.
Trasferite tutto in un largo piatto di servizio, appoggiateci sopra i pezzi di feta alle erbe, completate con qualche foglia di prezzemolo e di menta e ancora un goccio di olio e.v. d'oliva. e servite.
Larb di melanzane e scalogni
Questa settimana di Cook_my_Books si immerge in un mondo di freschezza e sapore con un libro che è un vero e proprio salvagente per le giornate calde: Salad For Days di Alice Zaslavsky.
In questo periodo, con il caldo infernale e la voglia di
stare ai fornelli ai minimi storici, il libro di Alice è una vera e propria
manna dal cielo. È come avere a portata di mano uno scrigno pieno di tesori,
un'inesauribile fonte di idee per pranzi e cene veloci, gustosi e
incredibilmente appaganti.
Alice, con la sua creatività e il suo approccio
giocoso alla cucina, ci guida attraverso un universo di insalate che vanno ben
oltre la classica lattuga e pomodoro. 'Salad For Days' è un invito a
sperimentare accostamenti golosi, a scoprire nuovi ingredienti e a trasformare
ogni pasto in un'esperienza culinaria indimenticabile.
Il libro è ricco di soluzioni pratiche, consigli utili e
ricette che si adattano a ogni esigenza e palato. Quindi, se sei alla ricerca di
un'insalata leggera per un pranzo veloce, di un piatto ricco e completo per una
cena conviviale, o semplicemente di un'idea per utilizzare al meglio gli
ingredienti di stagione, 'Salad For Days' ha la risposta giusta.
Io ne ho scelte alcune, ma so che pian piano le farò tutte o quasi. Intanto condivido questa, che mi ha colpito particolarmente per la scelta degli ingredienti e per l'originalità del piatto, infatti il Larb è una delle più famose preparazioni del Laos e del nord della Thailandia e, sebbene sia
solitamente associato alla carne macinata, l'idea di "polpa" può
essere estesa a verdure carnose come le melanzane
1 kg circa di melanzane
1 lattuga romana, le foglie separate e immerse in acqua fredda
4 o 5 scalogni (preferibilmente quelli Banana) tagliati a Julienne
4 o 5 ravanelli affettati sottili e immersi in acqua fredda
3 lime
1 peperoncino rosso
1 ciuffo abbondante di coriandolo, separando i gambi dalle foglie
1 ciuffo abbondante di basilico
1 manciata di foglie di menta
60 ml di olio di semi di arachide
250 ml di acqua bollente
1 cucchiaio di zucchero grezzo, grattugiato
125 ml di acqua bollene
4 spicchi d'aglio gattugiati
40 g di zenzero grattugiato
2 cucchiai di citronella in gambi tritati finemente
i gambi del coriandolo citato sopra, tritati
4 cucchiai di salsa di soia
50 g di zucchero grezzo, grattugiato e sciolto in 3 cucchiai di acqua bollente
Tagliate le melanzane a cubetti piccoli, raccoglieteli in un colapasta, cospargeteli di sale e lasciateli da parte per 15 minuti.
in un pentolino scaldate l'olio a fuoco medio, unite metà degli scalogni e fateli dorare completamente.
Scolateli su un piatto coperto di carta da cucina per eliminare l'olio in eccesso, e conservate l'olio di frittura.
In un setaccio di metallo, mettete il resto degli scalogni affettati, appoggiatelo nel lavandino e versateci sopra l'acqua bollente. Scolateli e trasferiteli in una piccola ciotola, aggiungete il succo di due lime, lo zucchero grezzo e mescolate. Lasciate riposare finché gli scalogni diventano rosa. Poi sciacquateli e scolateli bene, ma conservate il liquido di marinatura che si sarà formato nella ciotola.
Sciacquate le melanzane dal sale e traferitele in una larga padella antiaderente scaldata a fuoco medio, unite l'acqua bollente e alzate la fiamma mescolando per circa 10 minuti in modo da far evaporare il liquido. Una volta che le melanzane sono ben dorate, unite l'olio di frittura dello scalogno tenuto da parte. Continuate a friggere così le melanzane finché sono lucide.
Continuate la cottura finché i liquidi si saranno assorbiti e il composto è perfettamente glassato e lucido.
Spegnete il fuoco e aggiungete il liquido di marinatura degli scalogni che avete tenuto da parte in precedenza, mescolate, assaggiate e regolate di sale e pepe se necessario.
Scolate e asciugate le foglie di lattuga, sistematele sul fondo di un grande piatto da portata. Al momento di servire, mescolate le melanzane (calde o fredde, come preferite) con i ravanelli, le erbe e il peperoncino, quindi versate tutto sul letto di lattuga. Completate con gli scalogni cotti al lime e quelli croccanti, completate con qualche foglia di coriandolo e basilico, e l'ultimo lime a fettine.
Un piatto complesso, è vero, ma vale la pena dedicargli un po' di tempo. il risultato è un'esplosione di sapori e
consistenze che ripagano lo sforzo. E il tocco piccante lo rende davvero speciale.
Riso e latte per l'Italia nel piatto
Questo mese L'Italia nel piatto lo dedica al riso, uno degli alimenti base più importante a livello mondiale, principale fonte di alimentazione per molte popolazioni. Il riso si distingue per la sua versatilità in cucina e per le sue proprietà nutrizionali. Lo possiamo consumare in diverse forme, bianco, rosso, integrale, nero, e in molte preparazioni culinarie, dagli antipasti ai dolci.
E' notorio che non sia un ingrediente friulano, non fa parte della nostra tradizione, ma mi piaceva esserci per testimoniare l'amore che ho per questo cereale. Lo faccio pubblicando una ricetta che mia madre adorava, specie quando era un po' stanca, un po' giù di morale.
La minestra di riso e latte, uno dei suoi comfort food.
Riso e latte
per 4 pesone
1 l. di latte intero
1/2 litro scarso di acqua
200/220 g di riso Vialone nano
mezza cipolla bionda
1 foglia di alloro grande o 2 piccole
2 o 3 bacche di ginepro pestate
1 chiodo di garofano
sale
per completare:
50 g di burro
parmigiano grattugiato
Mescolate il latte e l'acqua in una casseruola, mettetela su fuoco dolce e unite le foglie di alloro, la mezza cipolla sbucciata, le spezie. Quando prende il bollore unite il riso e fate cuocere dolcemente, controllando che il liquido non si asciughi troppo, in tal caso aggiungete dell'altro latte, poco alla volta. Portate a cottura e regolate di sale, spegnete il fuoco e lasciate riposare la minestra per un paio di minuti, eliminate le spezie, l'alloro e la cipolla, poi servitela nei piatti fondi con una piccola noce di burro e una spolverata di parmigiano.
Il riso, cuocendo, rilascerà il suo amido e renderà la minestra densa e cremosa.
Uno di quei piatti poveri che contraddistinguono comunque la cucina friulana, preparato con un ingrediente importato ma che nella mia famiglia è sempre molto amato.
Piemonte: Risolatte alle fragole
Liguria: risotto con lo “stocche”
Lombardia: https://www.pensieriepasticci.it/2025/07/riso-alla-pilota-ricetta-mantovana.html
Trentino-Alto Adige: Risotto ai sapori del bosco
Veneto: Riso freddo con pesce azzurro marinato e peperoni al forno
Emilia-Romagna: Savarin di riso alla parmigiana
Toscana. Pomodori ripieni di riso
Umbria: Riso e lenticchie
Lazio: Gelato di riso alle ciliegie
Abruzzo: Verza e riso all’abruzzese
Molise: Riso peperoni e percoche
Campania: Tortino di riso alla napoletana
Puglia: Riso con le cozze
Basilicata: Minestrone estivo
Calabria: Arancini alla calabrese
Sicilia: Timballo di Riso alla Siciliana Vegetariano Sardegna: https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2025/07/risotto-alla-campidanese.html
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