lunedì 5 settembre 2016

Cosce di quaglia al Passito e uva

Settembre è arrivato, e con lui il momento dei frutti più zuccherini, quelli che sono maturati raccogliendo  tutto il sole caldo dei mesi estivi. I fichi e l'uva...
Per i fichi freschi posso dire che non ne vado pazza, pur sapendo che hanno un elenco lunghissimo di proprietà benefiche,  mentre invece  non mi faccio mai mancare marmellate e conserve con questi dolcissimi frutti, infatti la mia dose di fichi caramellati e  composte piccanti, sono già belle allineate sugli scaffali in cantina ad aspettare il momento giusto per essere gustate.
 L'uva invece mi piace moltissimo, non mi stanca mai, e pur apprezzando quella rossa, preferisco di gran lunga la bianca, soprattutto  quella ad acini grossi, tipo la Italia,  che quando li mordi  scrocchiano e riversano fra le labbra tutta la loro dolcezza...mi piace sgranarla dal grappolo, controllare che ogni acino sia perfettamente sano, lavarla, riempire una ciotola da tenere  sempre a portata di mano....un chicco via l'altro....deliziosa e dissetante, oltre ad essere un vero concentrato di sostanze preziose che regalano benessere.  Molto ricca di zuccheri direttamente assimilabili, acidi organici, sali minerali ha proprietà antiossidanti,  proprietà antivirali,e può persino diventare una maschera di bellezza dall'azione astringente e rivitalizzante. Insomma un gran regalo della natura questi frutti.

Oggi, per il Calendario dei cibo Italiano progetto curato dalla  Associazione Italiana Food Blogger
inizia una settimana molto interessante, e ce ne parla Anna Calabrese del blog La cucina di Anisja.
Leggete il suo articolo,  sono sicura che scoprirete molte cose che non sapevate sull'argomento...

Il mio contributo alla  settimana che si apre, è una ricetta salata con l'uva, che trovo si presti molto bene ad abbinamenti con formaggi, carne e selvaggina...
Ho recentemente scoperto che sui banchi della Coop ci sono confezioni di sole coscette di quaglia, perfettamente disossate e pronte all'uso. Mica male come idea, perchè le quaglie (intere)  non è che sono proprio le mie preferite, e quando le faccio  per  marito e generi,  che invece le amano proprio tanto,  le coscette sono l'unica cosa che riesco a farmi piacere. Quindi grazie Coop che hai avuto questa bella pensata!
Ovviamente la ricetta si può usare anche per le quaglie intere,  basterà riempirle con della pancetta liscia e un ciuffetto di salvia.

Cosce di quaglia al Passito e uva

 per due persone:

12 coscette di quaglia, già pulite (1 confezione)
oppure 4 quaglie, fiammeggiate, lavate e asciugate
1 grappolino di uva nera
1 grappolino di uva bianca, in questo caso uva Vittoria
(per l'uva Italia forse è ancora presto, ma sarebbe meglio quella)
un ciuffo di salvia
1 spicchio d'aglio
una generosa noce di burro
1/2  bicchiere abbondante di vino Passito
sale, pepe

100 g di pancetta liscia 
(solo se optate per le quaglie intere)


fiammeggiate le cosce di quaglia, lavatele e asciugatele accuratamente.
In una larga padella fondete una noce abbondante di burro, lasciatelo spumeggiare e quasi scurire,  poi mettete le coscette distanziate fra loro, unite la salvia, anch'essa lavata e asciugata, lo spicchio d'aglio e  fatele rosolare  velocemente molto bene da tutti i lati, salate, pepate.
Sfumatele con il Passito, lasciate evaporare e poi coprite e cuocete per circa 10 minuti.
Nel frattempo sgranate l'uva dai rispettivi grappoli,  lavate gli acini e con l'aiuto di un ago da cucito  bucateli uno a uno. Questo eviterà che scoppino in cottura. Cercate di bilanciarne la quantità, che non prevalga l'una o l'altra. La nera è un po' meno dolce  e bilancia la bianca che invece lo è molto.
Una volta fatto, uniteli alle quaglie, coprite il tegame e lasciate appassire l'uva. Controllate ogni tanto che il fondo non si asciughi troppo,  in ogni caso l'uva rilascerà un po' dei suoi umori, ma se lo ritenete necessario aggiungete poca acqua calda.
Completate la cottura, in totale sarà  occorsa una mezz'ora, e abbiate cura che gli acini restino per la maggiora parte interi, senza spappolarsi. Alla fine, togliete le coscette dal tegame, aggiungete ancora un goccio di Passito per deglassare il fondo e fate evaporare a fiamma viva.
Componete il piatto  mettendo prima l'uva e poi allineateci sopra le coscette, nappate il tutto con un poco del loro fondo. Qualche foglia di salvia sarà la nota verde.

Se optate per le quaglie intere, una volta pulite, fiammeggiate, lavate e asciugate, riempitele con della pancetta avvolta intorno a un rametto di salvia, legatele in modo che le cosce non si aprano in cottura e procedete alla stessa maniera. Ovviamente ci vorrà qualche minuto in più per cuocerle bene.

Mi raccomando, usate solo  il burro come condimento, qui è assolutamente necessario. La cottura nel burro esalta il sapore della carne di quaglia. Se non ci sono problemi di salute, qualche volta ce la possiamo anche  concedere.


Veloce e alla fine semplice. E cosa c'è di meglio della semplicità?










6 commenti:

  1. Bellissima ricetta come sempre raffinata ed elegante e sorprendetemente semplice, non c'è niente di meglio della semplicità!
    Grazie per lo stupendo contributo.

    RispondiElimina
  2. I tuoi secondi piatti sono sempre deliziosi e soprattutto ben presentati io che non mangio tanta carne, vedendo i tuoi piatti sarei tentata di provarli e sono sicura che apprezzerei i loro sapori.

    RispondiElimina
  3. E' una vita che non mangio la quaglia... Ora ho un motivo per provarla ancora con questa ricetta stupenda!

    RispondiElimina