mercoledì 27 febbraio 2013

declinazioni

ci sono giorni che passano talmente velocemente che non fai nemmeno in tempo ad accorgertene, e altri invece che ti lasciano con un vago senso di impotenza, di irrisolto,  con  la sensazione che qualcosa è andato perso e non lo potrai recuperare...
quando mi succede, mi affido ai gesti conosciuti, a quello che mi regala serenità, che mi fa dimenticare l'inquietudine.....a volte è la lettura di un libro, a volte un CD di  musica classica, ma quasi sempre è andare in cucina, aprire il frigorifero o  la dispensa e lasciare che mi prenda una idea...
Così, in questi giorni così freddi e  anche amari sotto tanti punti di vista, cercando lo zafferano per una prima idea di risotto con le quaglie, mi è capitato in mano un pacchetto di fregula sarda e il pensiero è corso a una amica che sta di là del mare...
Ho quasi accarezzato quel pacchetto che è volato traversando  il mare, ripensando a tanti bei momenti  e mi sono detta che sono davvero fortunata....ci sono persone che entrano nella tua vita in punta di piedi, piano piano ma una volta arrivate, sai che la tua vita non potrà più prescinderne...

E' stato un attimo decidere cosa fare con quella fregula, così piccola e dorata...




Fregula, zafferano e salsiccia

per due persone

Fregula, di quella a grana un poco più grossa, q.b.
2 salamelle mantovane
1 piccola cipolla bionda
1 peperoncino
1 spicchio d'aglio
1 bustina di zafferano
poco prezzemolo tritato
brodo vegetale
olio e.v., sale
parmigiano


in una larga casseruola, in un goccio d'olio,  stufare la cipolla tritata  insieme all'aglio e al peperoncino.
Nel frattempo spellare le salamelle, tritarne una parte e tagliare a pezzettoni il resto.
Quando le cipolle saranno appassite, aggiungere le salamelle preparate e lasciar insaporire bene,
quindi aggiungere la fregula, mescolare bene  in modo che prenda sapore, poi coprire con il brodo in modo che copra a filo il tutto. Aggiungere anche lo zafferano, mescolare per farlo sciogliere  e amalgamare al resto, coprire e portare alla  cottura desiderata.
Meglio assaggiare ogni tanto, così è più facile decidere quando è il momento di spegnere.
A questo punto regolare di sale, e servire con un pizzico di prezzemolo tritato e un poco di parmigiano.
 


Non ho indicato la quantità esatta di fregula, perchè la ritengo abbastanza soggettiva. Nel senso che a me piace perlopiù brodosa. Raramente la faccio asciutta, la preferisco molto di più quando è lenta e la posso mangiare col cucchiaio...
per cui ognuno si regoli come preferisce..la dose normale per farla in brodo dovrebbe essere 60 gr a persona, ma io esagero sempre un poco, e se si asciuga troppo, aggiungo liquido.  Insomma, seguo lo sghiribizzo  di quel momento..



La fregula, declinata in ogni modo, è uno dei miei piatti scaldacuore...
questo lo dedico a Pinella, a Mariella, a Teresina, a Maria Antonietta e a tutte le amiche sarde che mi hanno fatto compagnia nella mia cucina questa sera...







 

5 commenti:

  1. Stasera...ti sono cosi grata di questo post..ma cosi intensamente grata.
    Il piatto è magnifico. E tu hai saputo utilizzare ingredienti, profumi, aromi come meglio sai.
    Grazie, Giuli!

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  2. sei una donna amorevole, quello che fai resta sempre nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerti...Un piatto che veramente riscalda dentro e fa star bene, un bacione...

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  3. Non l'ho mai mangiata ma devo rimediare ^_^ E' così invitante!

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  4. Devo fare la fregola a mano non sarà la stessa ma quella pronta nella mia città non si trova per fortuna che ho la ricetta sul come fare ciaooo e buona fine settimana

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