domenica 29 luglio 2012

a qualcuno piace crudo

uno di quei qualcuno è mio marito, un altro è mio genero. In famiglia il pesce crudo piace pressocché solo a loro.Io non ce la faccio proprio a mangiarlo così, se non in rari casi.
E' capitato però che  io incontrassi  una bella ombrina.
Se ne stava in bella vista sul banco del pesce, era  lì bella grossina,   comodamente appoggiata su un letto di ghiaccio con le sue branchie rosse rosse, l'occhio  vivo cerchiato d'oro che guardava fuori dal banco, eppure   nessuno se la filava.
Tutti a chiedere orate e branzini, e chi se ne importa se sono di allevamento, se la pezzatura è tutta uguale, se il sapore non è propriamente di mare......devono essere per forza branzini e orate.
Non so se è perchè le persone non sanno come cucinare, oppure non vogliono fare fatica a togliere spine,  o se è per il prezzo, che ci sta di questi tempi, sta di fatto che tantissime persone  non prendono  nemmeno in considerazione pesci meno pregiati ma molto più freschi e sani, pescati in mare, a favore di quelli d'allevamento..
 io non ho esitazioni, mi porto a casa l'ombrina....





 Tartare di Ombrina, mela verde e dragoncello




1 bella Ombrina, o due piccole
Il succo di un limone
qualche foglia di dragoncello fresco, oppure una punta di quello secco
mezza mela  Granny Smith, o altra asprigna
olio buono, sale, pepe bianco di mulinello


per guarnire: valeriana o altra insalatina verde,  coriandoli di pomodoro



Sfilettare il pesce ottenendo due filetti con la pelle da un lato e, con pazienza e una pinzetta, eliminare le eventuali spine. Dopodiché sfilettare anche il lato con la pelle per ottenere solo la polpa ormai ben pulita da spine ecc.ecc.
Passarla a coltello in modo da avere una tartare.
Sbucciare la mezza mela, passarla nel succo di limone perché non annerisca.
Mescolare la tartare con il dragoncello tritato, il succo del limone, il sale, il pepe, l’olio e la mela tagliata a piccoli pezzetti.
Lasciarla marinare per circa un’ora. Al momento di servire, assaggiare  e regolare a piacere.
Appoggiare  un coppa pasta nel piatto, riempirlo di tartare premendo leggermente, sfilare poi il coppapasta pian piano, quindi guarnire con un ciuffo di valeriana (o altra insalatina fresca a piacere,) tagliuzzata grossolanamente, colorare con i coriandoli di pomodoro,  condire con qualche goccia d’olio e servire.

Non buttate gli scarti del pesce, testa, pelle, lische ecc.ecc. perchè si possono usare per un buon fumetto che potrà servire  per altre preparazioni..






5 commenti:

  1. mangio poco pesce crudo ma per questo farei un'eccezione, ha un magnifico aspetto ! Sono d'accordo con te,bisognerebbe scegliere altri pesci, branzini ed orate sanno sempre meno di pesce...Buona serata e grazie per essere passata da me, un abbraccio !

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  2. Io sono un'altra di quei qualcuno!
    Il pesce crudo mi piace tantissimo e così non l'ho mai mangiato, lo proverò.
    Grazie!!
    Un bacione

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  3. No, il pesce crudo non mi piace ho avuto l'occasione di assahhiare appena pescato e quindi freschissimo ma non mi va preferisco cotto. D'altra parte in città trovare pesce freschissimo per farlo crudo è utopia.
    Grazie di essere passata e buona settimana.

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  4. Sono molto intriganti gli ingredienti che compongono questa tartare.Sai sempre ricavare un capolavoro anche da un semplice pesce!

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  5. Adoro il pesce crudo...e anche la carne cruda se è per questo....Mi attrae il tuo abbinamento e proverò,grazie !

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