Polenta,  forse  uno dei primi arcaici impasti cotti dell'umanità.  
Probabilmente anche l'uomo delle caverne si alimentava con cereali che macinava grossolanamente fra due grosse pietre e cuoceva in acqua. 
Un viaggio, quello della polenta, che passa   dai babilonesi, gli assiri e gli egiziani per arrivare nel Centro America..
Piatto forte dell'alimentazione contadina,  in 'epoca romana era chiamata con un nome simile al nostro: puls, preparata con farine di cereali non panificabili quali farro,  miglio, sorgo e panico.
Poi Cristoforo Colombo scoprì le Americhe e il binomio polenta/mais divenne indissolubile. 
Questo cereale  arrivò in Europa intorno al 1525  e da allora il ritmo della vita di tante popolazioni fu basato sul ciclo del  mais.  Ma il successo definitivo della polenta a base di granoturco avvenne nel primo  '700, prima come esotica preparazione dei ceti abbienti, poi come cibo contro la fame diffuso in ogni classe sociale.  
Polenta, che saziava e riempiva le pance dunque, in un momento in cui i contadini si videro ridurre dal padronato  il compenso in prodotti pregiati, e di conseguenza condannati a  quella dieta monoalimentare che causò le vaste epidemie di Pellagra nell'800. 

La più diffusa polenta oggi è quella a base di farina bramata di mais.  Facile da preparare. Bastano un paiolo e un bastone di nocciolo chiamato comunemente cannella  cannello, e poi acqua, farina di mais e sale.  La ricetta prevede che si versi la farina a pioggia in acqua bollente salata, in un rapporto di 1:4.  Bisogna rimestare continuamente e dopo circa un'ora la polenta sarà pronta e  la si versa su un apposito tagliere di legno.

Oggi, sul  Calendario del Cibo Italiano si parla ampiamente di questo importante alimento e di tutte le sue versioni.
Io contribuisco con una ricetta semplice, ma sempre molto buona e saporita. 
Per questa preparazione  che prevede una lunga cottura ho scelto il muscolo, la porzione di bovino che si trova nella parte superiore della coscia anteriore, particolarmente adatta.






Spezzatino di manzo e polenta gialla


per 4/6  persone

800 g  muscolo di manzo
 1 grossa carota
2 coste di sedano
1 cipolla
1 scatola di pomodori  pelati 
1 bicchiere di vino rosso buono
poco brodo di carne
1 spicchio d'aglio
1 foglia di alloro
sale, pepe
olio e.v. oliva
poco burro.



per la polenta gialla:
1 kg farina bramata da polenta
acqua q.b.
sale



Lavate e asciugate il pezzo di carne, tagliatela a pezzettoni regolari.
Tritate sedano, carota e cipolla. Spelate l'aglio.

In una capace pentola fondete una noce di burro in un goccio d'olio, aggiungete il trito di verdure e l'aglio, mesolandoli per farli insaporire. Poi aggiungete la carne a pezzi, mescolate bene e fate rosolare tutto insieme, salate, pepate e poi  sfumate con il bicchiere di vino rosso e,  una volta evaporato,  unite i pelati tagliati grossolanamente e la foglia di alloro. Coprite il tutto con il brodo di carne (o dell'acqua calda in mancanza) abbassate la fiamma e portate a cottura lentamente, aggiungendo acqua calda o altro brodo se si asciugasse troppo. La carne dovrà essere tenera e tendere a sfaldarsi un poco.
 Potete cuocere gli spezzatini anche il giorno prima, prenderanno ancora più sapore e  dopo il riposo saranno ancora più buoni.
 Preparate la polenta seguendo le istruzioni che sicuramente il produttore avrà indicato sulla confezione di farina. Cuocetela per circa un'ora e quando è pronta rovesciatela direttamente sul tagliere di legno apposito. 
Preparate i piatti  facendo una specie di letto  di polenta  in cui ricaverete un piccolo incavo nel quale appoggerete la porzione di  spezzatino.
Servite il tutto caldo e fumante.






e buon appetito!