l'ingrediente di questo mese, per l'Italia nel piatto, sono le patate.
Cucina povera e borghese quella friulana, presentata con silenziosa
dignità, incredibilmente ricca di sfumature, contaminata dalla vicinanza con
altre culture e altre storie.
Condimenti fatti con il burro cotto, lo strutto e il sic', il latticello,
conservati nel sisar, un piccolo recipiente di legno, salumi fatti stagionare nel camarin, appesi alle volte come stalattiti.
Minestre fatte bollire a lungo con dentro un osso di maiale e a metà cottura
l'aggiunta della "trida" un condimento fatto con farina arrostita nel
burro cotto.
Me la ricordo ancora, e la vedo, quella pentola di fagioli bollire sul fuoco
del fogolar, in mezzo alla stanza. Il profumo leggero che saliva mescolato
all'odore del fuoco e si spargeva dappertutto anticipando coi profumi ciò che
sarebbero stati i sapori...
E le erbe, rosmarino, alloro, salvia, prezzemolo e basilico, erba luisa, timo,
menta e menta rossa e tantissime altre ancora...
erano tutte nell'orto dietro casa, a portata di mano in ogni momento, oltre che
per profumare ogni pietanza, il
basilico era un profumo, la menta un dentifricio, secondo le
necessità...
Il profumo di rosmarino accompagnava i miei pasti, mia nonna ne usava a iosa
con il coniglio e il pollo che cuoceva nel forno della stufa a legna.
La polenta, e le patate... riempivano le pance, saziavano tutti quando non c'era da
mangiare. Quando la carne era un lusso che ci si poteva permettere solo nelle
feste più grandi, quando le parti della carne le facevano le nonne, matriarche
di famiglie numerosissime che vivevano sotto lo stesso tetto.
Vicino a Udine c'è un borgo famoso per le patate: Godia. Le patate di Ribis e di Godia sono rinomate in tutto il Friuli, le coltivano in una piccola enclave, ma la loro fama è decisamente meritata, e sono riconosciute tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali Friulani e Giuliani. Talmente importanti che da oltre 37 anni si fanno sagre sia ad agosto che a settembre per celebrarle.
Patate asciutte, a pasta bianca, perfette per gnocchi e puré, oltre che per le minestre.
Io le celebro per l'Italia nel Piatto con questa ricetta
Cupolette di patate ripiene di Montasio e pancetta, su crema di zucchine
per 4 persone
800 g di patate a pasta bianca
60 g di parmigiano grattugiato
50 g di burro
1 uovo grande
1 cucchiaino di noce moscata
sale, pepe
q.b. di pane grattugiato
q.b. di burro fuso per imburrare gli stampi
poco timo fresco
per il ripieno:
120 g di pancetta a cubetti
120 g di formaggio Montasio a pezzetti
per la crema di zucchine:
2 o 3 piccole zucchine trombetta
1 piccola cipolla
sale, pepe
un filo d'olio d'oliva
Tagliate a pezzetti il Montasio
Date una ulteriore tritata ai cubetti di pancetta e fatela dorare in un filo d'olio finchè sarà croccante. Tenete da parte.
Mondate, lavate e asciugate le zucchine trombetta, affettatele finemente.
In un goccio d'olio preparate un soffritto con la cipolla tritata, lasciatela appassire poi aggiungete le zucchine, salate e pepate e abbassate il fuoco. Mescolate spesso per non farle scurire, al limite aggiungete un goccio d'acqua se tendessero ad attaccare. Una volta cotte, frullatele a crema col minipimer e tenete in caldo.
Cuocete a vapore le patate, schiacciatele con lo schiacciapatate e raccoglietele in una ciotola, lasciatele evaporare poi aggiungete il burro a pezzetti, regolate di sale e di pepe, mescolate bene per rendere tutto omogeneo, quindi unite anche l'uovo leggermente sbattuto e il parmigiano grattugiato, la noce moscata, qualche fogliolina di timo fresco. Mescolate tutto di nuovo fino ad avere un composto perfettamente amalgamato e abbastanza sostenuto, se fosse troppo morbido, aggiungete un po' per volta del pane grattugiato fino ad ottenere la consistenza giusta.
Con un pennello da cucina imburrate gli stampi usa e getta, cospargeteli con il pane grattugiato.
Poi riempite ogni stampo facendo risalire il composto lungo i bordi e ricavando una specie di incavo nel centro nel quale mettete qualche pezzo di formaggio e un po' di pancetta rosolata. Chiudete bene, pressando, con altro impasto in modo che il ripieno non fuoriesca.
Cuocete in forno a 200° finchè vedete che le patate iniziano a gonfiarsi e a dorare.
Togliete dal forno e lasciate intiepidire un minuto, poi sformate e impiattate.
Accompagnate le cupolette con la crema di zucchine e completate con qualche rametto di timo fresco, o di rosmarino.
Quanti ricordi e che bella ricetta! Buona estate!
RispondiEliminaMi sto leccando i baffi, cara Giuliana!!!
RispondiEliminaChe bella idea!!! Me la vedo bene per un antipasto o per una cenetta sfiziosa. Mi piace davvero tanto. Gustosa anche la crema di accompagnamento.. Buone vacanze
RispondiEliminaDelle cupolette ricche di gusto che fanno gola già solo alla vista!
RispondiEliminaAdoro le tue ricette (questa in particolare) ma soprattutto amo leggerti perchè anche tu porti un po' dei tuoi ricordi in ciò che mostri e scrivi, come me.
RispondiEliminaLa "cucina del ricordo" trovo che abbia quel qualcosa in più...
Un abbraccio grande e buona estate!
una ricetta interessante e un post piacevole, è sempre bello passare da te ! Ti ricordo di aggiungere i link delle altre regioni, forse te ne sei scordata, grazie di essere con noi in questa avventura!
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