Per me, nata, cresciuta al Nord dove vivo, e abituata mio malgrado ad acquistare dolci tradizionali senesi di produzione industriale, è stata una vera rivelazione.
La cosa più bella e significativa è stata assistere alla preparazione di ricciarelli, panforte, panpepato. Vedere con quanta esperienza, bravura e passione, mani sapienti sanno trasformare materie prime di grande qualità in dolci profumati e golosi è stato impagabile.
Nel loro Forno Ravacciano ogni giorno oltre al pane, Fabio e Rolisca sfornano
delle vere delizie, e così succede anche alla Pasticceria Nocino, dove Riccardo pur restando nella classicità, ha saputo innovare restando dentro i confini della tradizione stessa, inventando dolci particolari come i baci di Siena.
Giorni pieni e densi di curiosità ed emozioni, oltre che di incontri con belle persone che svolgono il loro lavoro di artigiani con passione e grande capacità, portando avanti una delle tradizioni toscane più antiche.
Sono tornata a casa pensando a come rendere onore a questi grandi prodotti dell'artigianato senese e a chi ne porta avanti la tradizione.
Riflettendo, ho voluto usare il panpepato in qualcosa di salato, e questo è quello che è uscito dalla mia mente e dalle mie mani:
Gnudi di ricotta e patate, crema di pecorino, burro fuso all'arancia e granella di panpepato
Per 6 persone
per gli gnudi:
400 g di ricotta di pecora
400 g di patate pesate pulite
3 cucchiai rasi di farina
1 uovo grande
70 g di parmigiano reggiano
1 pizzico di noce moscata
sale
per la crema di pecorino:
300 g di pecorino senese
latte q.b.
sale, pepe
per il burro d'arancia:
100 g di burro
la scorza di una arancia non trattata, grattugiata
per completare:
150 g di panpepato
tritato
Cuocete le patate. Mettete la ricotta a scolare in un setaccio.
Fondete il burro e fuori dal fuoco aggiungete la scorza grattugiata di una arancia. Tenete da parte.
Tritate il panpepato riducendolo in una granella non troppo fine.
Schiacciate le patate raccogliendole in una ciotola, mescolatele per amalgamarle e lasciatele intiepidire, poi unite la ricotta, il parmigiano e l'uovo intero, la farina, la noce moscata e regolate di sale.
In un pentolino, a fuoco dolce fate fondere il pecorino tagliato a pezzetti insieme a un poco di latte..
Regolatevi con il latte, partite con una quantità minima e aggiungetene man mano che il formaggio si scioglie, in modo da avere una crema liscia e abbastanza densa.
Velate i piatti con un poco di crema.
Portate a ebollizione una pentola d'acqua. Poi abbassate il fuoco in modo che l'acqua abbia solo un fremito, e a questo punto salatela.
Con le mani inumidite fate delle palline non troppo piccole ma nemmeno troppo grosse con l'impasto e calate gli gnudi pochi per volta nell'acqua. Raccoglieteli con il mestolo ragno man mano che salgono in superficie facendo attenzione che non si rompano perchè sono molto morbidi e delicati.
Posate gli gnudi nei piatti con la crema di pecorino, conditeli con il burro all'arancia e spolverateli con la granella di panpepato.
Come dicevo, sono tornata a casa più ricca e più consapevole di quanto lavoro ci sia dietro a dolci di questa importanza e con la loro storia che viene da lontano
di come la tradizione venga portata avanti da persone che fanno il loro lavoro con tanta passione e sì, anche con sacrificio.
Posso solo essere grata per l'opportunità, per l'accoglienza e per quanto ho imparato in questo blogtour.
Un grazie speciale a Sabrina Fattorini del blog Architettando in cucina ospite perfetta che ci ha assistito in ogni momento.
E non finisce mica qui... state in campana!
Tutte le ricette del Panpepato Team:
Posso dire solo una cosa: adorabili!
RispondiEliminaUauhhhhhh!
RispondiEliminaChe gioia averti avuto nella mia città e vedere che grande passione hai per alcuni dei nostri prodotti (vedi Cavallucci - ehehehe).
RispondiEliminaQuesti gnudi, restando in tema di piatti locali, sono un'interpretazione centrata e golosissima. Sai che posso immaginarne il sapore sotto il palato?
Se sempre una grande. Un forte abbraccio e a presto, spero.
Pat
Buoni, buoni, buoni!!! Ho già detto buoni? Un abbraccio
RispondiEliminaE' stato un piacere aver condiviso questa gita senese. I tuoi gnudi sono golosi a vederli, immagino con quale velocità siano scomparsi! Una splendida idea per le feste. Mi sa che li copio ;-)
RispondiEliminaE come avrei voluto esserci...
RispondiEliminaMi intriga l'idea del panpepato in una ricetta salata, ieri sera l'ho provato con il pecorino, davvero buonissimo.
Mamma mia che buoni questi gnudi patate e ricotta! Poi con quelle salse ed il Panpepato. Devo mettere la ricetta tra quelle da provare!
RispondiEliminaGiuli, mi ti immagino con la tua grazia delicata immergere piano piano questi gnudi e scolarli con altresì tenue leggiadria... un piatto che mi piacerebbe davvero assaggiare!
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