sabato 14 aprile 2018
La tortilla di patate
"La notte era calata quasi all'improvviso sulla foresta di Navarra, preceduta da una foschia poco rassicurante e il freddo si faceva sempre più pungente mentre il generale, attorniato dai suoi ufficiali, osservava l'orizzonte con il cannocchiale. Voleva essere sicuro che non ci fossero truppe nemiche nei dintorni, prima di consentire il bivacco.
Stanco e affamato Tomàs de Zumalacàrregui, generale carlista, pensava ai suoi uomini, stanchi e affamati come lui dopo quella marcia forzata. Le provviste stavano finendo ed era preoccupato di non riuscire a trovarne prima di riprendere la marcia, fortunatamente aveva ancora abbastanza denaro per acquistarne, se ne avesse trovate.. Assorto in questi pensieri osservava il terreno circostante attraverso il binocolo quando improvvisamente una folata di vento diradò la nebbia per un istante, rivelando una fioca luce che spariva e ricompariva in lontananza, fra i rami degli alberi. Esitò qualche istante prima di decidere se andare a vedere che cosa fosse quella luce oppure no, poi si risolse. Lasciò il comando al suo primo ufficiale, saltò a cavallo e partì alla volta di quella luce, sparendo nella foschia. Cavalcava piano, cercando di non perdere di vista quella luce così tremula mentre la foschia si faceva più densa, allora scese da cavallo e continuò a piedi.
Camminò per qualche minuto e alla fine arrivò ai margini del bosco, in una piccola radura. Nel buio si stagliava la sagoma di una baracca di legno e dalla piccola finestra proveniva una luce fioca, probabilmente quella che era riuscito a intravvedere nella nebbia. Arrivò alla porta cercando di non fare rumore e rimase qualche attimo in ascolto. Udì solo tramestìo di passi all'interno, e il crepitare del fuoco nel camino. Allora bussò. Venne ad aprire un uomo di mezza età un po' male in arnese con una folta barba che gli incorniciava il viso. L'uomo alzò il lume a olio che teneva in mano e lo osservò con aria interrogativa ma non sembrava spaventato. Che volete? Gli chiese. Cerco qualcosa da mangiare per me e i miei uomini, rispose.
Non ho niente, se non patate, cipolle e uova, disse l'uomo. L'unica cosa che posso fare adesso è preparare una frittata e dividere la mia cena con te.
Il generale entrò e si diresse subito verso il fuoco acceso nel camino, il freddo gli era penetrato fin nelle ossa e non gli parve vero di sentire quel benefico calore.
Il contadino mise sul tavolo un pezzo di pane, una fiaschetta d'acqua e preparò la tortilla di patate e cipolle. Cenarono in silenzio, il contadino e il generale, seduti vicini davanti al fuoco col lume acceso in mezzo al tavolo. Tomàs apprezzò il silenzio ma ancor di più la tortilla di patate, un piatto semplice ma molto nutriente e pensò che forse il contadino gli avrebbe venduto un po' delle sue scorte; non aveva cuore di confiscargliele dato che si era dimostrato così ospitale e disponibile, e aveva ancora i denari con sè. Gli propose lo scambio e l'uomo riempì un sacco con patate e cipolle, gli diede un fagotto con tutte le uova che aveva e lo congedò.
Sazio e assonnato il generale uscì ad affrontare il gelo di quella notte invernale, risalì a cavallo e tornò all'accampamento con le uova e quel sacco colmo. Anche i suoi uomini avrebbero cenato"
Come sempre i piatti più tradizionali nascono dalla necessità e diventano punti di riferimento della cucina di un Paese, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. E' questa la storia della Tortilla de patatas, emblema significativo della cucina spagnola, e anche il tema di questa Sfida n. 72 di MTChallenge.
Una sfida particolare questa, a conclusione di un viaggio iniziato 10 anni fa, appunto con la Tortilla de patatas, in una sorta di chiusura del cerchio. Un viaggio circolare che alla fine ci porta all'inizio. Tutto cambia e si trasforma nella vita, e i cambiamenti fanno quasi sempre bene, fanno crescere anche se spaventano un poco. La sfida così come l'abbiamo conosciuta e frequentata in questi anni, finisce dove era cominciata grazie a Mai e il suo blog il Colore della Curcuma. che si è aggiudicata la vittoria nella sfida precedente sull'Afternoon tea inglese. Ma non finisce la voglia e la necessità di mettersi in gioco, di imparare, di crescere che è la cifra, l'oggetto sociale di MT Challenge. Per cui niente paura, si ricomincia in maniera diversa, più strutturata e approfondita, si torna a scuola, e che scuola! Per me è stato un viaggio intenso, pieno di emozioni, di risate, di momenti di gioia e anche di soddisfazioni oltre che di nuove conoscenze, nuove persone che sono entrate nella mia vita e ne fanno parte quotidianamente, da cui attingo esperienza e sapere e che spero di ricambiare condividendo quelli che sono la mia esperienza e il mio (poco) sapere, persone a cui sono grata e riconoscente per i momenti condivisi con molta passione. Confesso che un poco di magone ce l'ho, come sempre quando qualcosa a cui tieni finisce, ma sono anche impaziente di vedere cosa succederà, come prenderà il volo la nuova esperienza MTChallenge, perchè lo so che volerà alto, molto alto.
Ora, dopo tutto questo preambolo, ecco la mia tortilla classica, semplice semplice.
Tortilla di patate e asparagi
con salsa di asparagi e coulis di pomodori crudi e basilico
per 2 persone
1 padella da cm. 20 alta 6 cm.
per la Tortilla:
600 g patate (pesate pulite)
1 piccola cipolla bionda
5 uova
sale, pepe
200 g asparagi verdi
per il coulis di pomodori crudi:
150 g pomodorini datterini
1 cucchiaino scarso di coriandolo in grani
30 g aceto di Sherry (in alternativa il balsamico)
1 cucchiaio abbondante olio e.v. d'oliva
5 o 6 foglie di basilico
sale pepe
per la salsa di asparagi:
170 g asparagi verdi, preferibilmente piccoli
40 g burro
1 scalogno
1 rametto di timo
150 g acqua
250 ml panna liquida fresca
1 cucchiaino salsa di Soia
sale, pepe.
La salsa di asparagi.
Pulite gli asparagi, eliminando la parte più dura del gambo, tagliatene le punte e scorticate con una mandolina quello che è rimasto del gambo. Lavateli e asciugateli.
Sbianchite le punte di asparagi in acqua bollente salata, lasciateceli qualche minuto poi scolatele e passatele immediatamente in acqua fredda per mantenerne il colore. Tenete da parte.
Nel tritatutto, tritate lo scalogno, e tritate abbastanza finemente anche i gambi di asparagi crudi.
Fondete il burro e fate rosolare lo scalogno insieme ai gambi tritati, lasciate soffriggere dolcemente per 5 minuti poi aggiungete il rametto di timo e i 150 g di acqua e le punte di asparagi tenute da parte (conservatene qualcuna per la decorazione) poi continuate la cottura per altri 15 minuti a fiamma media, mescolando ogni tanto. Incorporate a questo punto la panna, aumentate un poco il fuoco e lasciate sobbollire il tutto fino a che si riduce di un terzo. Mescolate spesso in modo che non attacchi. Quando è pronto frullate il tutto per 2 o 3 minuti, trasferite in una ciotola o una salsiera che possa andare a tavola e tenete in caldo. All'ultimo momento guarnitela con le punte di asparagi tenute da parte.
Il coulis di pomodori crudi.
Lavate e asciugate i datterini, divideteli a metà, eliminate i semini interni e dividete ancora in due ogni metà e poi ognuna a pezzettini piccoli. Raccogliete tutto in una ciotola, unite il coriandolo pestato nel mortaio, regolate di sale e condite con l'aceto di Sherry e l'olio. Tenete da parte.
La tortilla:
Pulite gli asparagi, eliminate la parte dura del gambo, lavateli e tagliateli a pezzi lasciando intere le punte. Sbollentateli per qualche minuto in acqua bollente salata, poi scolateli e passateli immediatamente sotto l'acqua fredda. Tenete da parte.
Una volta mondate le patate, lavate, asciugate e pesate, tagliatele a tocchi irregolari.
In una padella da 20 cm. antiaderente, scaldate l'olio e friggete le patate mescolando spesso delicatamente con una spatola di silicone per non rovinarle, aggiungete la cipolla affettata finemente, un pizzico di sale e continuate la cottura sempre facendo attenzione a non spappolare le patate. Unite anche gli asparagi e continuate sempre mescolando con attenzione fino a che le patate saranno cotte, dorate e morbide.
In una ciotola sbattete le uova con un pizzico di sale.
Una volta che le patate sono cotte, trasferitele dentro le uova sbattute, mescolate subito tutto molto bene in modo che col calore delle patate le uova non si cuociano e rimettete patate e uova nella stessa padella. Lasciate cuocere qualche minuto, poi, con l'aiuto di un piatto inumidito, e con il polso fermo, capolvolgete la tortilla sul piatto e fatela scivolare dolcemente nella padella. Rimettete sul fuoco e con un cucchiaio di legno rincalzatene i bordi lungo tutto il perimetro in modo da lasciarle la forma tonda. Cuocete ancora qualche minuto poi trasferite la tortilla nel piatto di servizio. Gustatela calda, alta soffice e saporita insieme agli accompagnamenti che preferite.
Mai, probabilmente non è "bavosa" come intendi tu, le uova qui hanno fatto più che altro da legante, ma ti garantisco che è sparita in un nanosecondo, mio marito poi ti è estremamente riconoscente. Mai più senza!!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Giuliana che bella questa tua proposta!
RispondiEliminaComplimenti
una salsa molto nordica ed una più mediterranea, entrambe molto raffinate, per una tortilla che ti rispecchia totalmente
RispondiEliminaArrivi tu con questa trotilla e ora sono certa che è primavera!
RispondiEliminaTutto quello che è di stagione lo sappiamo che dona sempre grinta al piatto, e poi tu sei già una donna grintosa :)
Questa tortilla è un cuscino assai pomposo, una meraviglia gia a vedersi, e poi se mi dici che è sparita in un nano secondo è il miglior segno che ci possa essere in cucina!
Due salse, molto distinte ma che assieme alla frittata possono dare di sicuro un tocco fresco, quella alli sparagi, non chiedermi perche ma ti rispecchia è molto chic, e servite come accompagnamento me li vedo venissimo nel piatto, e ad ogni forchettata ne scelgo una e intingo il bocone della tortilla!
Bravissima! E un 10 per quanto riguarda "storia, ricerca e costume" sei per ora l'unica che ha parlato del generale Zumalacàrregui!
riesci a far cose indimenticabili anche quando chiediamo di essere banali :) sempre 100000 passi avanti, insomma!
RispondiElimina