Sarà sicuramente una settimana scoppiettante di ricette e di golosità da preparare per ritrovare, l'inverno prossimo, tutto il sapore e il colore dell'estate.
Io contribuisco con una ricetta che ormai è irrinunciabile, anno dopo anno. I fichi caramellati.
Il fico fresco non è un frutto che amo particolarmente, ma ogni tanto, quando li vedo belli sodi e freschi, cedo alla tentazione di comprarne qualcuno.
Di solito aspetto i fichi della pianta che abbiamo in Friuli per mettermi a fare conserve, ma ormai lei poverina non me ne regala abbastanza, perciò quando comincia la stagione mi porto avanti con quelli che trovo dal mio solito fruttivendolo che, essendo pugliese, ha sempre i fichi della sua zona, piccoli e dolcissimi, perfetti per farli caramellati.
Li adoro fatti così! Mi piacciono sia con lo squaquerone che col gelato, o con la panna e anche da soli a dire il vero..
questi sono gli ultimi rimasti i della produzione 2015:
Mio padre ne andava matto, e in Friuli ne
avevamo una bellissima pianta di quelli neri, nell'orto, in un angolo a ridosso
di un muro a secco. Lui la curava e accudiva con particolare amore, e il fico
lo ricompensava con una generosa messe di frutti, ogni anno. Ce n'era
sempre per noi, per i parenti e per gli amici, per gli uccellini e per gli
insetti...
Poi sono invecchiati tutti e due. Mio padre non c'è più, e il fico nemmeno, se ne è andato più o meno con lui, come se capisse, se sapesse....
In quell'angolo, dove l'ombrello di quel fico ha visto i miei giochi di bambina, da poco è rispuntata una piccola piantina, figlia delle sue radici, ancora lì, da qualche parte... Ora è abbastanza cresciuta, ma promette bene. L'anno scorso ci ha regalato ben 6 fichi.
La curiamo con altrettanto amore, nel ricordo di mio padre e del suo vecchio albero...
C'è anche una pianta di fichi bianchi, in mezzo a quello che un tempo era l'orto, sono molto più grossi ma non hanno la stessa dolcezza che ricordo di quelli neri. Anche questo albero è molto vecchio, ne ha viste tante ormai, ha il tronco quasi cavo dove trovano riparo piccole lucertole, qualche orbettino e innumerevoli insetti. Lui resiste, aggrappato alla vita anche se vecchio e stanco, ed ogni anno prepara i suoi frutti, che non sempre arrivano a maturazione completa, si macchiano e scuriscono, poi cadono prima di maturare definitivamente....riusciamo a salvarne solo qualcuno...
quest'anno niente Friuli, e non ho aspettato, ho incominciato presto a spignattare conserve perchè l'Agrimi, il mio fruttivendolo, ne aveva alcune cassettine in negozio, appena arrivate. Sodi, sani, freschi e dolci dolci......perfetti da conservare.
La ricetta di base a cui mi ispiro è di Rossanina, di Coquinaria, ma io ogni volta cambio liquore, aggiungo spezie, vado a sentimento insomma...
Fichi caramellati
1 kg fichi (neri sarebbe meglio)
500 gr zucchero semolato
1 bicchiere di aceto bianco
1 bicchiere e mezzo di acqua
cannella in stecche
una punta di vaniglia
un paio di scorzette di limone ben pulite dalla parte bianca
un paio di bicchierini abbondanti di rhum, o Marsala, o Grand Marnier, come vi piace, io cambio sempre...
se usate il Grand Marnier ci sta bene anche qualche scorza d'arancia.
un pezzetto di anice stellato
qualche bacca di cardamomo precedentemente pestata nel mortaio
1 cucchiaino di pepe Cubebe in grani (facoltativo)
Usate solo fichi perfettamente sani, senza ammaccature da dove possa uscire la polpa, anche se in cottura può capitare, sodi e carnosi, magari anche leggermente indietro di maturazione.
Puliteli uno ad uno con un panno inumidito. Allineateli in piedi, col picciolo in su, in una larga teglia antiaderente, che li contenga ben stretti.
Poi sono invecchiati tutti e due. Mio padre non c'è più, e il fico nemmeno, se ne è andato più o meno con lui, come se capisse, se sapesse....
In quell'angolo, dove l'ombrello di quel fico ha visto i miei giochi di bambina, da poco è rispuntata una piccola piantina, figlia delle sue radici, ancora lì, da qualche parte... Ora è abbastanza cresciuta, ma promette bene. L'anno scorso ci ha regalato ben 6 fichi.
La curiamo con altrettanto amore, nel ricordo di mio padre e del suo vecchio albero...
C'è anche una pianta di fichi bianchi, in mezzo a quello che un tempo era l'orto, sono molto più grossi ma non hanno la stessa dolcezza che ricordo di quelli neri. Anche questo albero è molto vecchio, ne ha viste tante ormai, ha il tronco quasi cavo dove trovano riparo piccole lucertole, qualche orbettino e innumerevoli insetti. Lui resiste, aggrappato alla vita anche se vecchio e stanco, ed ogni anno prepara i suoi frutti, che non sempre arrivano a maturazione completa, si macchiano e scuriscono, poi cadono prima di maturare definitivamente....riusciamo a salvarne solo qualcuno...
quest'anno niente Friuli, e non ho aspettato, ho incominciato presto a spignattare conserve perchè l'Agrimi, il mio fruttivendolo, ne aveva alcune cassettine in negozio, appena arrivate. Sodi, sani, freschi e dolci dolci......perfetti da conservare.
La ricetta di base a cui mi ispiro è di Rossanina, di Coquinaria, ma io ogni volta cambio liquore, aggiungo spezie, vado a sentimento insomma...
Fichi caramellati
1 kg fichi (neri sarebbe meglio)
500 gr zucchero semolato
1 bicchiere di aceto bianco
1 bicchiere e mezzo di acqua
cannella in stecche
una punta di vaniglia
un paio di scorzette di limone ben pulite dalla parte bianca
un paio di bicchierini abbondanti di rhum, o Marsala, o Grand Marnier, come vi piace, io cambio sempre...
se usate il Grand Marnier ci sta bene anche qualche scorza d'arancia.
un pezzetto di anice stellato
qualche bacca di cardamomo precedentemente pestata nel mortaio
1 cucchiaino di pepe Cubebe in grani (facoltativo)
Usate solo fichi perfettamente sani, senza ammaccature da dove possa uscire la polpa, anche se in cottura può capitare, sodi e carnosi, magari anche leggermente indietro di maturazione.
Puliteli uno ad uno con un panno inumidito. Allineateli in piedi, col picciolo in su, in una larga teglia antiaderente, che li contenga ben stretti.
Aggiungete qualche piccolo pezzetto di
cannella, una idea di vaniglia, in estratto o un pezzetto di
bacca, come preferite, la scorza di limone completamente priva della parte
bianca..
Versatevi sopra lo zucchero, l'aceto e l'acqua.
Ponete sul fuoco e una volta preso il bollore, abbassate a fuoco dolce e lasciate cuocere scoperto pian piano finchè il liquido che si sarà formato sarà diventato sciropposo, ci vorrà un'ora e mezza circa..
Alla fine sfumate con il liquore prescelto leggermente scaldato in precedenza, altrimenti la diversa temperatura fra sciroppo e liquore può far danno...
La variante di quest'anno è stato il pepe Cubebe, l'avevo comprato tempo fa sul sito Tutte le spezie del mondo e mi è venuta l'idea di aggiungerlo, è profumatissimo tanto che qualche volta apro il barattolo per "sniffarlo".
Stavolta ho profumato il tutto con il Rhum, Agricole, che mi piace parecchio.
Data la presenza dell'aceto e dello zucchero non servirebbe sterilizzare, ma io lo faccio comunque, visto che molti vasetti li regalo, per cui voglio essere più che sicura. Basta farli bollire coperti completamente d'acqua, per 20 minuti circa e lasciarli raffreddare completamente nel liquido.
Poi non resta che riporli in cantina e aspettare, e non è facile.
Sono perfetti da aprire sotto Natale, lo sciroppo sarà denso e i fichi morbidi e dolcissimi.
Come dicevo, qualcuno dei miei vasetti va a finire nei regali di Natale, ormai gli amici se li aspettano, insieme ad altre conserve e ai biscotti.
Che li abbiate in giardino, o che li compriate, non esitate a farli, vedrete che non ne potrete più fare a meno!
Versatevi sopra lo zucchero, l'aceto e l'acqua.
Ponete sul fuoco e una volta preso il bollore, abbassate a fuoco dolce e lasciate cuocere scoperto pian piano finchè il liquido che si sarà formato sarà diventato sciropposo, ci vorrà un'ora e mezza circa..
Alla fine sfumate con il liquore prescelto leggermente scaldato in precedenza, altrimenti la diversa temperatura fra sciroppo e liquore può far danno...
La variante di quest'anno è stato il pepe Cubebe, l'avevo comprato tempo fa sul sito Tutte le spezie del mondo e mi è venuta l'idea di aggiungerlo, è profumatissimo tanto che qualche volta apro il barattolo per "sniffarlo".
Stavolta ho profumato il tutto con il Rhum, Agricole, che mi piace parecchio.
Data la presenza dell'aceto e dello zucchero non servirebbe sterilizzare, ma io lo faccio comunque, visto che molti vasetti li regalo, per cui voglio essere più che sicura. Basta farli bollire coperti completamente d'acqua, per 20 minuti circa e lasciarli raffreddare completamente nel liquido.
Poi non resta che riporli in cantina e aspettare, e non è facile.
Sono perfetti da aprire sotto Natale, lo sciroppo sarà denso e i fichi morbidi e dolcissimi.
Come dicevo, qualcuno dei miei vasetti va a finire nei regali di Natale, ormai gli amici se li aspettano, insieme ad altre conserve e ai biscotti.
Che li abbiate in giardino, o che li compriate, non esitate a farli, vedrete che non ne potrete più fare a meno!
io sono golosissima di fichi in tutte le sue forme: crudi, cotti, caramellati, secchi.. ahhhh porca vacca hanno il difetto di ingrassare.. io avessi quella casseruola sotto il naso non resisterei!
RispondiEliminaBuonissimi i fichi caramellati.
RispondiEliminaAppena sono maturi nell'albero vicino a casa, testerò la tua ricetta! :)
Sono sicura che sono buonissimi ma non lo saprò mai perché non mi sogno neanche lontanamente di mangiare qualcosa con tutti quegli zuccheri
RispondiEliminaCh3 meraviglia!!! Un vasetto anche x me.
RispondiEliminaPassa da me, ho un post che ti piacerà.
non li ho mai fatti, ma vorrei provare soltanto mi assalgono molti dubbi. Vorrei chiedere se di liquido di cottura ne rimane a sufficienza per coprire i fichi nei vasetti? Si conservano a lungo come la marmellata? Il timore maggiore sarà capire quando lo sciroppo è giunto a giusta cottura. Mah! davvero tanti dubbi tuttavia voglio fare un esperimento con un kg di fichi (chissà che disastro). Grazie mille per la ricetta
RispondiEliminaciao Eliana, non preoccuparti,sciroppo ne rimane a sufficienza, tieni il fuoco basso una volta che ha preso il bollore, e schiuma ogni tanto, magari ci vorrà un po' meno di un'ora e mezza, ma regolati a vista, quando i fichi cominciano a restringersi un pochino puoi invasare. Io sterilizso sempre i vasetti, una volta sigillati, facendoli bollire coperti totalmente di acqua per 20 minuti. Quindi se i fichi non fossero del tutto pronti, finiranno di sciropparsi con la sterilizzazione. Io sterilizzo per scrupolo, perchè la presenza di aceto e di zucchero mette abbastanza a riparo da rischi di botulino, ma siccome tanti vasetti vanno nei doni di Natale, preferisco essere sicura. E per la durata, ti dico solo che ho aperto ora un vasetto preparato due anni fa.... vai tranquilla e fammi sapere!
RispondiEliminaTi sono grata per la solerte risposta e per gli ulteriori suggerimenti che mi hai dispensato, mi saranno certamente utili. Non vedo l'ora che sia stagione di fichi per sperimentare. Grazie infinite per le ricette e per il tempo che dedichi a tutti noi
RispondiEliminaPerdonami, ma desidererei chiederti alcune cose:
RispondiEliminaposso usare fichi congelati?
L'acqua non penalizza la durabilità del prodotto?
Grazie mille e complimenti per il tuo lavoro!
no, non vanno bene congelati, in cottura si disferebbero.
EliminaSe per acqua intendi quella della ricetta, no, diventa sciroppo e quindi conserva grazie alla presenza di zucchero, aceto e alcool. Grazie a te!