lunedì 1 agosto 2016

Dessert express


una domenica di tranquillissimo far niente, senza cucinare per un reggimento, con la pioggia che scende mentre tu stai ancora crogiolandoti sotto le lenzuola.
Il campanile scandisce il tempo ogni mezz'ora e i gatti stanno accoccolati ai miei piedi. Una delle cose belle della vita è appunto starsene raggomitolati nel letto ascoltando il rumore della pioggia.
Il cielo attraversa tutte le sfumature di azzurro, nero  e grigio e e il profumo del temporale entra in camera da letto dalla finestra spalancata, e io torno bambina,  torno alle mie estati friulane, al ritmico rumore della pioggia che batte  sulla grondaia e al gorgoglìo dell'acqua che il giardino non riesce più a drenare...
reminiscenze,  immagini lontane, ricordi che riaffiorano, odori che ti sono familiari, ce li hai nella testa e nell'anima...
Vorrei poter restare così, a guardare il cielo fuori dalla finestra e ad ascoltare il rumore della pioggia, ma qualcuno, di là, in cucina,  sta armeggiando.......adesso mi chiama, penso....e infatti....Giuli, vuoi il caffè?
Vorrei dire di no, ma mi sa che non è tanto presto, forse forse è meglio che mi decida... sì, fammelo doppio, rispondo, mentre faccio scivolare lentamente un piede sul tappeto...
Una domenica di noi due soli, senza l'orologio, senza tutta la famiglia, una domenica pigra al massimo, con il temporale che gira e rigira qui sopra, quasi non volesse lasciarmi senza il profumo dell'erba bagnata,  della brezza leggera rimasta a finire il lavoro..
Intanto è domenica e non ho previsto nessun dolce, niente. Non è normale in questa casa, una domenica senza dolce.  Ultimamente avrei bisogno di giornate almeno di 30 ore per riuscire a fare tutto quello che dovrei e che vorrei... e quando sai che non ce l'hai un dessert, ti viene una voglia esagerata di averne uno qualsiasi che soddisfi il tuo desiderio di qualcosa di dolce....
Che si fa in questi casi? A un certo punto ci si alza dal divano e si apre il frigorifero...
quindi, ricapitolando, in frigo ci sono: uova, una vaschetta piccola di mascarpone, un flacone da 250 cc di panna fresca, pesche gialle in quantità  e una vaschetta superstite di ribes, salvatasi dalle incursioni di mio marito perchè seminascosta da un panetto di burro e anche perchè è noto che gli uomini, quando aprono qualsiasi armadio, frigo, cassetto o altro, non trovano mai niente..... in dispensa avevo anche un pacco di amaretti morbidi comprati per portarli a mia mamma....quindi due più due fa quattro e qui anche otto...
questo è il risultato


 Pesche in crema tiramisu e amaretti

250 g mascarpone
250 cc panna liquida fresca
350 g pesche (ce ne vorranno circa 3 al netto di buccia e noccioli)
3 tuorli
120 g  zucchero
4 g gelatina in fogli
1 cucchiaino essenza di vaniglia
3 cucchiai liquore all'Amaretto
amaretti morbidi di Mombaruzzo

per completare:
1 pesca gialla
qualche grappolino di ribes rosso
menta fresca


per prima cosa sbucciate le pesche, tagliatele a fette spesse e poi a pezzetti, riunite tutto in un pentolino, aggiungete 60 gr di zucchero presi dalla dose, mescolate bene e cuocetele a fuoco dolce per qualche minuto, finchè rilasceranno abbondante succo, circa 5 minuti o poco più, dopodichè filtratele in un colino a maglia fine raccogliendo il succo. Lasciatele un po' così, a sgocciolare sopra il contenitore in modo che perdano il più possibile il liquido, poi  passatele al minipimer in modo da avere una crema liscia.
Dalla crema di pesche prelevate un paio di cucchiai e metteteli in un pentolino. Ammollate la gelatina in fogli e quando sarà pronta ponete il pentolino con la crema di pesche sul fuoco, appena accenna a bollire aggiungete la gelatina ben strizzata e mescolate velocemente per farla sciogliere completamente, quindi, sempre mescolando unite la crema con la gelatina al resto della crema di pesche tenuta da parte.
Lasciate che si raffreddi.
Nel frattempo, con le fruste elettriche montate a bagnomaria  i tuorli con i restanti 60 g di zucchero e un cucchiaio di liquore all'Amaretto,  fino ad avere una crema densa e fluida. Togliete dal fuoco e continuate a montare fino a raffreddamento completo. Trasferite tutto in una ciotola e aggiungete il mascarpone, mescolate bene con le fruste elettriche a bassa velocitò per fare in modo che tutto resti perfettamente liscio.
Unite anche la crema di pesche ormai fredda  e l'essenza di vaniglia, mescolate il tutto finchè è perfettamente amalgamato.
Montate anche la panna a neve ferma e incorporatela alla crema di mascarpone e pesche, mescolando  delicatamente con una spatola, con movimenti dall'alto verso il basso per non smontare tutto. Fatelo con pazienza finchè la panna sarà perfettamente incorporata.
Ora preparate i bicchieri, o le coppe, quello che preferite. Io ho scelto delle piccole coppe lisce.
Riprendete il succo risultato dalla cottura delle pesche ormai freddo, aggiungete2 cucchiai di liquore all'Amaretto, mescolate.
Bagnate gli amaretti dentro al succo di pesche, lasciateli un po' inzuppare, e fatene uno strato, anche spezzandoli, sul fondo dei bicchieri o delle coppe, ricopriteli con un poco di crema alle pesche, fate un altro strato di amaretti sempre prima bagnandoli nel succo e terminate con un ultrimo strato di crema.
Coprite ogni bicchiere o coppa e lasciate riposare in frigorifero fino a che la crema si sarà un po' rassodata.
Alla fine, per completare, lavate e asciugate una bella pesca sana, affettatela  sottilmente lasciando  la buccia e aggiungete le fette al dolce di pesche, colorate il  tutto con un rametto di ribes rosso e un ciuffetto di menta fresca.




Ecco, ci si mette di più a scrivere tutto che a prepararla. Il  difficile è stato dover aspettare che riposasse un poco in frigorifero. Ci è piaciuto molto però, valeva la pena aspettare.
Queste dosi sono bastate per 5 di questi bicchieri/coppa, per cui sono sicura che gli altri che aspettano in frigo, domani saranno anche meglio.

7 commenti:

  1. Alla faccia del dolce improvvisato, è splendido.
    E si, ma perchè gli uomini non trovano nulla???

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  2. grazie di cuore!
    non so perchè gli uomini hanno questo limite, vedevo mio padre, vedo mio marito, quando devono cercare qualcosa aprono gli armadietti e osservano il contenuto, senza spostare niente, per cui se non ce l'hanno davanti agli occhi quello che cercano, pensano che non ci sia.
    E so di altri mariti che fanno uguale...
    troppa fatica spostare le cose? Non lo so...

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  3. Adoro i dessert veloci e gustosi, i tuo sembra favoloso!
    A presto,
    Ale
    http://www.golosedelizie.com/2016/08/cassata-in-barattolo.html

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  4. A vederlo non si direbbe proprio che è un dolce improvvisato. Complimenti!

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  5. Cara Giuliana, innanzi tutto complimenti per tutto e naturalmente per le Tue ricette. Non ne perdo una, soprattutto quelle dei dolci dei quali sono appassionata.
    Questa ricetta mi piace molto, ma ho un problema, non mi piace assolutamente il liquore Amaretto. Gli amaretti invece non li disdegno, anche se per me non sono il massimo.
    E' possibile sostituire l'Amaretto con un altro liquore, senza stravolgere il dolce, naturalmente? Lo stesso vale per la "bavarese all'Amaretto". Ma forse, specialmente in quest'ultimo caso, non ne vale la pena, è meglio cambiare genere, ma queste ricette mi intrigano molto e non vorrei accantonarle.
    Cosa ne pensi?
    Ciao , grazie in anticipo, Isabella.

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  6. Isabella, ti confesso che gli amaretti non sono proprio i miei preferiti, ma con le pesche ci stanno molto bene per cui vai tranquilla, il liquore puoi anche non metterlo, non è fondamentale.
    Usa solo quel cucchiaio con le uova che vanno sbattute a caldo per pastorizzarle. Aiuta e fa in modo che le uova si montino con facilità. Non lo sentirai per nulla.

    Grazie e cari saluti
    Giuliana

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