Biscotti morbidi alla ricotta e caffè (Mocha-ricotta puffs )
Ecco la mia seconda ricetta per il calendario dell'avvento di Cook_my_Books
Oggi vi presento i Mocha Ricotta Puffs, Pastry, dei biscotti deliziosi che mi hanno conquistata al primo sguardo. Come dice nel suo libro Dorie's Cookies la stessa Dorie Greenspan, l'autrice di questa meraviglia: "Mille cose rendono i biscotti così golosi, e una di queste è la loro capacità di sorprendere. Spesso l'aspetto di un biscotto non è indicativo della sua consistenza o del suo sapore. Questi adorabili biscotti, non lasciano nemmeno intuire che siano croccanti ai bordi e morbidi al centro, simili a un'amata torta al cioccolato. Non c'è modo di sapere che c'è del caffè nell'impasto, e probabilmente non riuscirete a sentire la ricotta nemmeno dopo averne assaggiati un paio, ma è ciò che conferisce loro la loro consistenza degna di nota."
Non posso che confermare le parole di Dorie! Questi biscotti sono un vero e proprio viaggio di sapori e consistenze. Croccanti fuori, morbidi dentro, con un tocco di caffè che li rende irresistibili e la presenza della ricotta che li rende unici. Preparatevi a essere sorpresi!
Mocha ricotta Puff pastry
Per circa 30 biscotti
275 g di farina 00
190 g di ricotta di latte intero
30 g di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino scarso di cannella in polvere
115 grammi di burro morbido non salato,
tagliato a pezzetti
250 g di zucchero
mezzo cucchiaino abbondante di sale marino fino
2 cucchiaini di caffè espresso freddo o 1 cucchiaio di
caffè solubile in polvere
1 uovo grande, a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia puro
Posizionate le griglie in modo da dividere il forno in tre
parti e scaldatelo a 160 °C. Rivestire due teglie con carta da forno o
tappetini da forno in silicone.
Mettete a scolare la ricotta in un colino, se vi sembra che sia troppo acquosa.
Nella planetaria o in una ciotola con una frusta elettrica, montate il burro a velocità media per renderlo morbido e cremoso, per circa 2 o 3 minuti. Unite lo zucchero e il sale e continuate a montare un altro paio di minuti. Unite il caffè espresso freddo, oppure il caffè solubile, mescolando per incorporarli bene.
Ora aggiungete l'uovo e la vaniglia, mescolate ancora a velocità medio bassa e unite la ricotta (eventualmente scolata) e continuate a montare per altri due o tre minuti.
L'impasto potrà sembrare leggermente granuloso o rappreso, ma si uniformerà con l'aggiunta della farina.
Ora spegnete la planetaria (se la usate) e aggiungete metà degli ingredienti secchi e ricominicare a montare a bassa velocità fino a quando saranno ben amalgamati. Ora ripetete lo stesso procedimento con il resto degli ingredienti secchi. Ogni tanto fermatevi e raschiate bene la ciotola se necessario.
L'impasto sarà morbido e appiccicoso.
Con un cucchiaio, o con il porzionatore dei gelati, prelevate porzioni di impasto che siano abbastanza rotonde. Disponete sulle teglie i mucchietti a circa 5 cm di distanza fra loro.
Saranno cotti quando, al tatto, saranno sodi sui bordi ma cederanno leggermente premendo delicatamente sulla superficie.
Trasferite le teglie su una griglia e lasciate raffreddare completamente i biscotti prima di staccarli, con delicatezza, dalle teglie. Casomai usate una larga spatola. Fate attenzione perché il loro fondo sarà morbido.
CONSERVAZIONE
I biscotti possono essere conservati coperti a temperatura
ambiente fino a 2 giorni oppure confezionati ermeticamente e congelati fino a 2
mesi.
brownie crinkle al cioccolato
Dicembre è arrivato, e con lui due tradizioni che amiamo: il Calendario dell'Avvento e i biscotti! Quest'anno, con Cook_my_Books abbiamo deciso di celebrare insieme questa magica atmosfera.
Esplorando il libro "Dorie's Cookies" di Dorie Greenspan, una delle più grandi food writer americane, abbiamo scoperto un tesoro di ricette. La sua passione per la pasticceria, e in particolare per i biscotti, ci ha conquistate. Abbiamo sfornato così tante meraviglie che abbiamo pensato: perché non creare un Calendario dell'Avvento tutto dedicato ai biscotti?
Per cui, da qui a Natale, vi aspetta una nuova ricetta ogni giorno, ispirata dal libro di Dorie. Che siate alla ricerca di nuove idee per i vostri dolci natalizi, o semplicemente vogliate farvi coccolare con un po' di dolcezza, tenete d'occhio la pagina Instagram di Cook_my_Books .
Ci farebbe piacere farvi compagnia in queste settimane frenetiche.
Siete pronti a scoprire insieme a noi un mondo di sapori?
Intanto comincio a mostrarvi le mie scelte:
Brownie crinkle al cioccolato
per circa 20 biscotti
75 g di burro non salato, tagliato a pezzi
230 g di cioccolato fondente
150 g di zucchero
2 uova grandi (da frigo)
105 g di farina 00
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1/2 cucchiaino di sale
q. b. di zucchero a velo
Fondete a bagnomaria o nel microonde, alla potenza più bassa, il burro con 170 g di cioccolato tritato grossolanamente.
Tritate finemente anche il cioccolato rimasto e tenete da parte.
Mescolate di tanto in tanto finché gli ingredienti si saranno sciolti e amalgamati perfettamente.
Unite lo zucchero e mescolate finchè è ancora tutto caldo, il composto diventerà un po' granuloso ma non preoccupatevi. Ora tocca alle uova, aggiungetele una alla volta sbattendo energicamente dopo ogni aggiunta, infine, dopo aver aggiunto tutte le uova, mescolate ancora normalmente per un altro paio di minuti finché l'impasto è liscio, lucido e denso:
Incorporate la farina, la vaniglia e il sale, quindi il cioccolato tritato finemente. Date una mescolata, trasferite tutto in una ciotola, copritela con la pellicola e mettete in frigorifero per almeno 3 ore.
Ora passiamo alla cottura. Posizionate la griglia al centro del forno, accendetelo a 175°.
Rivestite un paio di teglie con carta forno.
In un piatto fondo mettete abbastanza zucchero a velo per poterci rotolare i biscotti. Fatelo passare attraverso un colino in modo che non abbia grumi.
Utilizzando un porzionatore da gelati, o un cucchiaio grande, prelevate porzioni di impasto e formate una pallina, immergetela nella ciotola dello zucchero, fatela rotolare delicatamente fino ad esserne completamente e generosamente ricoperta. Posizionate ogni pallina sulle teglie, lasciando circa 5 cm. di spazio fra ognuna.
Mettete in forno e cuocete per 12 minuti circa, ruotando la teglia dopo 6 minuti. I biscotti si saranno allargati e screpolati, i bordi dovranno essere abbastanza sodi e il centro ancora leggermente morbido.
Togliete dal forno e posizionate la teglia su una griglia, aspettate almeno 2 o 3 minuti prima di trasferire i biscotti su un largo piatto, usando una spatola larga. Lasciateli raffreddare fino a che non saranno appena tiepidi.
Ripetete l'operazione con la seconda teglia e l'impasto rimanente.
Sebbene questi biscotti siano migliori non appena preparati, si conservano per circa 3 giorni in un contenitore sigillato a temperatura ambiente. Diventeranno un po' più sodi e croccanti col passare dei giorni, ma saranno comunque deliziosi.
Se lo desiderate, potete avvolgere i biscotti in un sacchetto chiuso ermeticamente e congelarli fino a 2 mesi. Scongelateli nella confezione e poi ripassateli di nuovo nello zucchero a velo perchè il congelamento farà perdere loro la superficie candida.
Appuntamento alla prossima ricetta di biscotti!
Strazzate lucane per l'Italia nel piatto
L'atmosfera natalizia porta con sé la magia dello scambio, della condivisione e della scoperta. Quest'anno, per il nostro appuntamento con 'L'Italia nel Piatto', abbiamo deciso di scambiarci i sapori regionali, un modo per scoprire nuove tradizioni e ricette inedite, e per questo ho 'viaggiato' con la mente e il cuore fino in Basilicata, scegliendo di preparare una ricetta che mi ha subito conquistata: le "Strazzate".
Questi biscotti sono un piccolo scrigno di bontà, con la loro consistenza croccante e il sapore intenso delle mandorle raccontano una storia di semplicità e genuinità. Si dice che il loro nome derivi dal modo in cui vengono "strappati" dall'impasto, un gesto che li rende unici e irresistibili.
Prepararli è stato un piacere, un omaggio alla cucina lucana, perfetto per concludere l'anno in dolcezza.. Un augurio speciale di buone feste a tutti voi!
Strazzate lucane
250 g di farina
250 g di mandorle tostate e tritate
250 g di zucchero
20 g di cacao amaro
50 g di cioccolato fondente a pezzetti
2 o 3 cucchiai abbondanti di caffè
la scorza di un limone
un cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzico di cannella
un pizzico di noce moscata
5 g di ammoniaca per dolci
In una ciotola mescolate insieme tutti gli ingredienti, fino ad avere un impasto abbastanza solido, se vi sembra che lo sia troppo. aggiungete dell'altro caffè, freddo, ma senza esagerare.
Scaldate il forno a 140° ventilato.
Foderate con la carta forno un paio di teglie. Con le mani inumidite formate delle palline e allineatele sulla teglia, un po' distanziate fra loro.
Cuocete in forno per circa 20 minuti.
Toglietele dal forno e lasciatele raffreddare completamente prima di assaggiare.
Trifle al Madeira e arancia
Un'altra ricetta dal libro Ginger Pig Christmas Cook Book di Tim Wilson e Rebecca Seal che abbiamo sfogliato la settimana appena trascorsa di Cook_my_Books.
L'autrice racconta che è il risultato della fusione di due ricette della madre di Tim, una sorta di zuppa inglese fatta con le fette di torta al Madeira, marmellata di albicocche, crema pasticcera e panna montata, di cui il figlio era particolarmente ghiotto da bambino.
Tim l'ha rivisitata dandole un aspetto più attuale, moderno ma ugualmente goloso.
Trifle al Madeira e arancia
Per 6-8 persone
300 g di torta al
Madeira già pronta ( o pan di spagna)
4 cucchiai di Madeira (o sherry dolce, o Marsala o Pedro Ximénez)
350 ml di panna da montare
Per la crema pasticcera:
500 ml di latte
I semi di 1 baccello di vaniglia (o un cucchiaino di
estratto)
6 tuorli d'uovo
100 g di zucchero
2 cucchiai di amido di mais
2 cucchiai di farina 00
scorza di ½ arancia
Per la gelatina all’arancia:
il succo di tre arance filtrato
2 cucchiai di zucchero
6 g di gelatina in fogli
Per le arance caramellate:
100 g di acqua
100 g di zucchero
1 arancia non trattata a fette sottilissime
Per completare:
q.b. di wafer ricoperti di cioccolato
qualche pezzetto di cioccolato fondente
Preparate la gelatina: In un pentolino mettete il succo delle arance filtrato con i due cucchiai di zucchero. Mettete a bagno la gelatina in acqua fredda.
Quando il succo sarà caldo unite la gelatina ammollata e strizzata e fate
sciogliere completamente. Lasciate raffreddare mescolando spesso per non farla
tirare.
Tagliate a fette sottili l’arancia, lasciando la scorza. Mettete su fuoco dolce una larga padella con l’acqua
e lo zucchero, non appena raggiunge il bollore, abbassate il fuoco e adagiate le fettine nel liquido in modo che siano tutte ben coperte
e in un solo strato. Lasciate cuocere finchè lo sciroppo si addensa quasi
completamente e le fette d’arancia sono morbidissime.
Preparate la crema pasticcera. Scaldate il latte con la vaniglia portandolo
quasi a ebollizione.
Nel frattempo sbattete i tuorli con lo zucchero, unite le due farine fino ad
avere un composto liscio.
Versate a filo il latte caldo nel composto di uova e rimettete su fuoco dolce
mescolando continuamente finché la crema si addensa e continuate la cottura
ancora per un minuto poi aggiungete la scorza d’arancia. Tenete da parte
coperta con la pellicola direttamente a contatto.
Tagliate la torta o il pan di spagna in pezzi da 8 cm di
lato, più o meno.
Sistemateli sul fondo dei bicchieri o degli stampi individuali o ancora in una
ciotola trasparente da Trifle. Bagnateli con qualche cucchiaiata del liquore
scelto.
Ora disponete le fette d’arancia caramellata sopra al pan di spagna, bagnate
con lo sciroppo rimasto dalla cottura delle arance.
Colate un velo di gelatina all’arancia sopra
le arance caramellate e mettete in frigo finchè la gelatina si sarà rappresa.
Una volta rassodata la gelatina, suddividete la crema pasticcera nei bicchieri o negli stampi,
o in uno strato unico se usate la coppa da Trifle.
Montate la panna fino
a formare dei picchi morbidi, quindi versatela sulla crema fino a riempire
tutto.
Conservate in frigorifero fino al momento di servire.
Per completare, spezzettate dei wafer al cioccolato e qualche quadretto di
cioccolato e decorate il dolce.
Affondare il cucchiaio in tutta quella cremosità è qualcosa di voluttuoso!
Faraona arrosto con salsa di finocchi, scalogni e vino bianco
Ginger Pig è la storia di una piccola fattoria inglese che, partendo con soli tre maiali Tamworth, si è dedicata a valorizzare i tagli meno nobili dei suini, in risposta alla crescente predilezione per il filetto e nel rispetto della tradizione culinaria britannica. L'obiettivo era la sostenibilità, sfruttando ogni parte dell'animale. Il successo è stato tale da portare l'azienda a espandersi, partecipando a progetti importanti e pubblicando libri di cucina, che includono anche ricette vegetariane. Ed è proprio un loro libro il protagonista del Natale Cook_my_Books che ci offrirà idee e ricette per le prossime festività.
Io ne ho scelta una abbastanza classica ma con un tocco speciale e dettagli che la trasformano in un piatto ideale per la tavola di Natale
Faraona arrosto con salsa di finocchi, scalogni e vino bianco
per 6 persone
1 grossa faraona
8 scalogni pelati e tagliati a metà nella lunghezza
1 piccolo finocchio mondato e tagliato a fette in larghezza
3 spicchi d'aglio con la buccia
1 cucchiaio di foglioline di timo
10 prugne secche denocciolate, dimezzate
4 o 5 fette di pancetta affumicata
350 ml di vino bianco
150 ml di brodo di pollo
50 g di burro salato morbido
1 cucchiaio abbondante di olio e.v. d'oliva
1 cucchiaino e mezzo di senape di Digione
4 cucchiai di panna da cucina
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaio di prezzemolo tritato finemente
sale e pepe macinato al momento.
Scaldate il forno a 180° ventilato.
Scegliete una teglia in cui la faraona possa entrare abbastanza comodamente.
Disponete gli scalogni a strati sul fondo della teglia, con la parte tagliata
rivolta verso l'alto. Aggiungete il finocchio a fette e gli spicchi d'aglio
interi, e fate in modo che le verdure si trovino sotto la faraona e cuociano
lentamente nel sugo e nel vino, anziché bruciare.
Mescolate le foglie di timo con metà del burro. Staccate la
pelle della faraona intorno alla cavità e fate passare il burro alle erbe sotto
la pelle, massaggiandolo lungo la carne. Spalmate il burro rimanente su tutta
la faraona. Distribuite la pancetta sui petti. Infilate le prugne tagliate a
metà nella cavità. Adagiate la faraona sopra gli scalogni e il finocchio.
Versate il vino bianco e il brodo di pollo nella teglia.
Condite il tutto con sale e pepe nero macinato fresco e condite con un filo di
olio extravergine di oliva.
Arrostite la faraona calcolando 20 minuti circa ogni 500 g di peso, più 15-20 minuti a fine cottura, usando il liquido nella padella per irrorare la carne un paio di volte. Se la pancetta scivola via, non preoccupatevi, rimettetela semplicemente in posizione: non protegge la carne, ma serve solo per insaporirla. Se la pancetta inizia a scurirsi molto, immergetela nel liquido di cottura nella padella.
Trascorso il tempo di cottura previsto, verificate che la carne sia cotta: forate una delle cosce nel punto più spesso e verificate che il liquido fuoriesca limpido. In caso contrario, rimettetela in forno per qualche altro minuto.
Togliete la faraona dalla teglia e adagiatela su un piatto. Togliete le prugne e tritatele grossolanamente ma lasciatene qualcuna intera per la decorazione finale, e tenetele in caldo. Coprite la carne con un foglio di alluminio e fatela riposare.
Mettete la teglia sul fornello e portate a ebollizione. Se
il liquido è molto, fatelo ridurre per qualche minuto. Togliete gli spicchi d'aglio e spremete l'aglio
morbido dalla buccia, quindi schiacciateli nella salsa. Sbriciolate anche la
pancetta nella salsa, conservando qualche pezzetto per la decorazione finale. Incorporate la senape di Digione.
Aggiungete la panna e mescolate bene. Fate sobbollire per un altro paio di
minuti, quindi assaggiate e aggiungete una spruzzata di limone e un po' di sale
e pepe, se necessario. Frullate a crema e, all'ultimo minuto aggiungete il grosso del prezzemolo tritato.
Fate uno strato di salsa in un piatto di servizio capiente.
Porzionate la carne e disponetela sulla salsa, aggiungete le prugne, il prezzemolo rimasto e i pezzi di pancetta affumicata, servite subito.
Decisamente un piatto da ricordare, che cattura l'essenza dell'atmosfera natalizia, la vera sorpresa è la salsa che la accompagna, una armonia che si fonde perfettamente e ti avvolge in un abbraccio di i sapori grazie anche alla salsa vellutata e profumata.
Un piatto che evoca ricordi, crea nuove tradizioni e conquista tutti per la raffinatezza e l'originalità.
Torta di mele speziate e croissant per il Club del 27
Il 27 è arrivato puntualmente e così arrivano anche le ricette del Club.
Questo mese esploriamo Winter Warmes, sfogliatele sul sito e troverete una bella collezione di idee.
Io contribuisco con un dolce particolare ma profumato e goloso. Uno di quelli che piacciono a me, tanta resa con poca fatica.
Torta di mele speziata e croissant al Calvados
per 6 persone
300 ml di latte intero
500 ml di panna liquida
3 uova intere e 3 tuorli.
200 g di zucchero semolato
2 mele Fuji
3 croissant leggermente raffermi
30 g di burro fuso + quello per lo stampo
2 cucchiai di mele semi-essiccate a pezzetti
3 cucchiai di Calvados (in alternativa il Rum)
3 bacche di anice stellato
1 stecca di cannella
1 bacca di vaniglia o un cucchiaino di estratto di vaniglia
per servire:
panna montata o crema pasticcera
zucchero a velo
Scaldate il forno a 200° ventilato.
Imburrate abbondantemente uno stampo che possa contenere i croissant ben distesi.
In una casseuola mettete il latte, la panna, la vaniglia, la cannella, l'anice stellato e fate scaldare a fuoco dolce fino ad arrivare quasi a ebollizione. Spegnete e aggiungete il Calvados (in alternativa andrà bene anche del Rum)
In una ciotola montate le uova e i tuorli con lo zucchero, con le fruste elettriche o in planetaria,
Nel frattempo, mettete le uova, i tuorli e lo zucchero in
una ciotola e montatele bene con la frusta elettrica fino ad avere un composto spumoso.
Versate lentamente il composto di panna bollente in quello di uova mescolando con una spatola finché il tutto sarà perfettamente omogeneo.
Tagliate a metà orizzontalmente i croissants, spennellateli da entrambi i lati con il burro fuso.
Disponeteli nello stampo preparato.
Sbucciate le mele e riducetele a tocchetti piccoli, tagliate a pezzetti anche le mele semi-essiccate e distribuite anch'essi sui croissants.
Filtrate la crema e, con un mestolino, versatela nella teglia, piano piano, in modo che venga assorbita perfettamente e premete leggermente le brioches in modo che si imbevano bene di liquido.
Mettete in forno per circa 30 minuti, la crema, a fine cottura dovrà essere ancora tremolante nel centro.
Nel caso vi sembrasse ancora troppo liquida, coprite il dolce con dell'alluminio e continuate la cottura per altri 10 minuti, controllando spesso finché vi sembra che sia della giusta consistenza.
Togliete dal forno, lasciate raffreddare completamente e mettete in frigo.
Al momento di servire, se volete, potete spolverare di zucchero a velo.
Accompagnatela con della crema pasticcera o, come ho fatto io, con della panna montata leggermente spolverata di cannella.
Buonissima, l'anice stellato è la nota in più che la caratterizza.
Cream cheese pie alle mele e Speculoos
Questa settimana, come avete visto con il post precedente, con Cook_my_Books ho esplorato "The Home Made Pie" di Laura Klynstra. Tra le ricette, un dolce alle mele che assomiglia a una cheesecake mi ha subito conquistata. Considerando l'amore incondizionato per i biscotti previsti dalla ricetta da parte di un membro della famiglia (uno a caso), non ho resistito alla tentazione di prepararla. L'attesa per la sua sorpresa al primo assaggio è stata parte del divertimento!
120 g di burro fuso
un pizzico di sale
per il ripieno:
250 g di formaggio spalmabile (io mascarpone)
100 g di zucchero
2 uova grandi a temperatura ambiente
150 g di crema spalmabile Biscoff
60 ml di latticello ( o latte)
2 mele Golden (circa 230 g)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
115 g di burro fuso
30 g di fiocchi d'avena tradizionali
120 g di zucchero di canna
35 g di noci pecan tritate
1 cucchiaino di cannella
un pizzico di noce moscata
un pizzico di chiodi di garofano macinati
un pizzico di pimento
un pizzico di sale
10 g di zenzero grattugiato
un cucchiaino di estratto di vaniglia
per il caramello salato:
200 g di zucchero
120 di burro a temperatura ambiente
180 g di panna liquida fresca
5 o 6 g di sale
per guarnire:
200 g di mascarpone
200 g di panna liquida fresca
30 g di zucchero a velo
biscotti Lotus
Tritate i biscotti Lotus, raccoglieteli in una ciotola, aggiungete il burro fuso e il sale. Mescolate fino ad avere un composto omogeneo.
Foderate fondo e bordi di una teglia apribile da 24 cm con della carta forno,
Versate il composto di biscotti nella teglia, facendolo compattare bene. Mettete in frigo.
Scaldate il forno a 175° ventilato.
In una ciotola capiente mettete il formaggio, montatelo con le fruste elettriche per renderlo soffice e omogeneo, aggiungete lo zucchero, la crema spalmabile Biscoff, la vaniglia e continuate a montare il tutto con le fruste. Una volta che il composto sarà ben amalgamato, unite le uova e il latticello (o il latte) e continuate a montare a velocità media. Dovrà risultare una crema densa e liscia. Tenete da parte.
Sbucciate le mele, eliminate il torsolo, tagliate ciascuna mela in 8 spicchi e poi ogni spicchio a metà.
Unitele all'impasto, mescolate ancora e versate tutto nella tortiera con la base preparata, ormai solida.
Livellate bene.
In una ciotola mescolate insieme gli ingredienti secchi per distribuire bene le spezie. Unite la vaniglia e il burro fuso e mescolate con una spatola fino ad avere un composto sbriciolatao.
Distribuite i pezzetti di crumble sulla superficie del dolce avendo cura di non lasciare spazi vuoti.
Mettete in forno e cuocete per circa 45 minuti, o fin quando il centro sarà anche solo leggermente tremolante e uno stuzzicadenti inserito nel bordo non ne uscirà pulito.
Togliete dal forno e lasciate raffreddare completamente poi conservate il dolce in frigo fino al momento di servire. Si abbasserà un po' e magari si formerà un piccolo avallamento nel centro, è normale.
Nel frattempo preparate il caramello salato.
Mettete lo zucchero in un pentolino su fuoco dolce e fatelo caramellare a secco. In contemporanea scaldate la panna fin quasi a ebollizione.
Fate attenzione che lo zucchero non scurisca troppo, quando è di un bel colore ambrato, con molta attenzione, aggiungete la panna bollente mescolando in modo che si possa amalgamare, quindi il burro a pezzetti e il sale. Mescolate fino ad avere una salsa perfettamente liscia e fluida.
Preparate anche la crema per la finitura.
In una ciotola mescolate il mascarpone con le fruste in modo che sia morbido e liscio. A parte montate la panna, con lo zucchero a velo, a neve ferma. Aggiungetela al mascarpone e, con pazienza, mescolate finché tutto è perfettamente amalgamato.
Trasferite la crema in una sac à poche munita di bocchetta stella.
Ora prendete la cheesecake e decorate facendo delle rosette tutto intorno al dolce.
Se non la servite subito, rimettete in frigorifero. Poco prima di andare in tavola, aggiungete il caramello salato e finite la decorazione con i biscotti Lotus
Bene, la sorpresa c'è stata e il dolce è stato letteralmente spazzolato, non solo dal signore che abita con me ma anche da figli e nipoti.
Non preoccupatevi per le preparazioni, ci ho messo di più a scrivere tutti i passaggi che a farli!
Galette al cioccolato e noci pecan
La settimana di Cook_my_Books si è aperta con un libro da tenere a portata di mano e consultare spesso: "The Home Made Pie" di Laura Klynstra. Un'opera che è molto più di un semplice ricettario, un concentrato di idee geniali, consigli preziosi e astuzie culinarie, sia per il regno del dolce che per quello del salato. Le ricette sono impeccabili, le fotografie un tripudio di colori e di dettagli, e le istruzioni, chiare e dettagliate, guidano il lettore passo dopo passo, accompagnandolo nella creazione della torta perfetta. Che si tratti di rivivere i sapori dell'infanzia o di cimentarsi in nuove e audaci sperimentazioni, "The Home Made Pie" è il manuale ideale per chiunque desideri elevare l'arte della pasticceria casalinga.
Da questo ricco repertorio ho scelto due o tre creazioni, la prima è una galette che, a prima vista, potrebbe apparire semplice, ma che in realtà cela un'esplosione di sapori e di consistenze. Un'esperienza gustativa irresistibile, un'autentica tentazione che rapisce il palato e invita ad assaporare un pezzetto dopo l'altro, in un crescendo che rende vani i propositi di moderazione. Quante volte ci siamo ripromessi "Una mini fettina e poi basta", per poi cedere al richiamo irresistibile di un'altra, e un'altra ancora, fino a non riuscire più a fermarci?
245 g di farina + quella per stendere
170 g di burro
un pizzico di sale
3 cucchiai di acqua ghiacciata ( più altra se necessario)
per il ripieno:
170 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente
175 g di noci pecan
90 g di zucchero di canna
3 cucchiai di sciroppo d'acero
1 bacca di vaniglia
mezzo cucchiaino di sale fino
mezzo cucchiaino di cannella
uovo sbattuto per pennellare
2 cucchiai di zucchero Zefiro (quello finissimo) di canna per spolverare
Scaldate il forno a 190° ventilato, rivestite una teglia di carta forno o appoggiateci un tappetino in silicone.
Nella ciotola della impastatrice mettete gli ingredienti della pasta e azionate a bassa velocità fino a quando l'impasto si raccoglie, eventualmente, se vi sembra necessario, aggiungete poca acqua ghiacciata finchè la pasta sarà morbida ma compatta.
Fatela riposare una decina di minuti in frigo, poi stendetela in un cerchio di circa 35/38cm di diametro e trasferitela nella teglia o sul tappetino.
In una ciotola fate fondere il burro, aggiungete lo zucchero di canna, lo sciroppo d'acero, il sale, la cannella, e i semini della bacca di vaniglia. Mescolate bene tutto e mettete da parte.
Sulla pasta stesa dentro la teglia, distribuite il cioccolato tritato, lasciando un bordo tutto intorno di circa 5-7 cm. versate il composto di burro sul cioccolato e distribuite le noci pecan in un unico strato.
Ripiegate i bordi della base verso l'alto, sovrapponendoli parzialmente al ripieno. Spennellate con l'uovo sbattuto e cospargete con lo Zefiro di canna.
Cuocete in forno per 30 - 35 minuti o finché la superficie è dorata.
Lasciatela intiepidire per circa 10/15 minuti e servitela ancora calda accompagnata da panna montata.
Se, come me, amate le noci pecan, questa galette vi piacerà tantissimo perchè unisce tutta la dolcezza della torta di noci all'amaro del cioccolato fondente, e il profumo delle spezie fa il resto.
Filetto di manzo e funghi al Porto
Continua la settimana Cook_my_Books con Meat di Valery Drouet & Pierre-Louis Viel, un libro imperdibile per gli appassionati di carne. Ne ho già parlato nel POST precedente e oggi vi propongo un'altra ricetta, altrettanto valida.
(con puré di patate ai capperi)
Per 6 persone
1,2 kg circa di filetto di manzo intero
180 g di burro
400 g di funghi champignon
300 ml di Porto rosso
250 ml di brodo di carne
300 ml di latte
4 cucchiai abbondanti di panna acida
1,5 kg di patate farinose
100 g di capperi sott'aceto
3 o 4 cucchiai di olio e.v.
sale, pepe macinato al momento
Scaldate il forno a 200° ventilato
Pelate le patate, tagliatele a pezzi grossi, cuocetele nel cestello per il vapore, dentro una casseruola con un goccio d'acqua sul fondo. Se non avete il cestello per la cottura a vapore, fatele bollire normalmente in acqua salata finché sono morbide.
Scaldate il latte. Scolate i capperi dall'acetom strizzateli e tritateli.
Una volta che le patate son cotte, passatele con lo schiacciapatate raccogliendole in un'altra casseruola.
Rimettete su fuoco dolce, aggiungete poco alla volta il latte caldo, 130 g di burro tagliato a pezzetti, 3 cucchiai di panna acida, i capperi tritati e mescolate con energia fino ad avere un puré liscio e soffice. Regolate di sale e di pepe e tenete da parte il puré in un bagnomaria caldo.
Massaggiate il filetto intero con l'olio, disponetelo in una pirofila, aggiungete 30 g di burro in fiocchetti, sale e pepe. Mettete la carne in forno per 10 minuti, poi abbassate la temperatura del forno a 180° e continuate la cottura per altri 10-15 minuti.
Nel frattempo mondate e lavate i funghi, affettateli sottili. Mettete il burro rimanente in una padella e fate saltare i funghi per circa 6-7 minuti, salate e pepate e spostateli in una ciotola o un piatto.
Rimettete la padella sul fuoco, sfumate con il Porto e lasciatelo ridurre di due terzi. Unite il brodo, salate e pepate e continuare la cottura finché tutto il liquido si sarà ridotto della metà. Unite quello che resta della panna acida, riportate a ebollizione e cuocete a fuoco vivo per tre o quattro minuti, mescolando continuamente. Ora aggiungete i funghi alla salsa e tenete in caldo.
Togliete la carne dal forno, avvolgetela in un po' di alluminio e lasciatela riposare per circa 10 minuti in modo che riprenda i suoi succhi.
Affettate la carne e servitela immediatamente con il puré di patate ai capperi e la salsa ai funghi.
Carbonade flamande
Questa settimana, Cook_my_Books presenta Meat di
Valery Drouet & Pierre-Louis Viel, un libro imperdibile per gli
appassionati di carne. Ricco di ricette che spaziano dalle preparazioni più
rustiche a quelle più raffinate, questo libro offre una panoramica completa
di tagli e tecniche di cottura. Che si tratti di un arrosto domenicale in
famiglia o di una cena con gli amici, troverete sicuramente l'ispirazione
giusta per ogni occasione e stagione.
Per iniziare, vi porto in Belgio, sulle tracce di un piatto
che scalda il cuore e l'anima: la carbonade flamande Questo ricco e
sostanzioso stufato di manzo, un classico del nord delle Fiandre, è cotto lentamente
nella birra scura, con cipolle, spezie e un tocco di pane, creando
un'esplosione di sapori. Amato e spesso preparato per feste e riunioni
familiari, la carbonade flamande è perfetta per le serate fredde, da
condividere in compagnia.
Nato come piatto della tradizione contadina, la carbonade sfruttava tagli di carne meno pregiati che, grazie alla lunga cottura,
diventavano tenerissimi e pieni di gusto. Tradizionalmente è servita con patate
fritte, purè di patate o abbondante pane fresco.
La cottura lenta, a fuoco basso o in forno, per ore, è
fondamentale. Il profumo che si diffonde in casa è semplicemente irresistibile.
La carne diventa incredibilmente tenera, quasi si scioglie in bocca, e il sugo
è ricco e avvolgente.
1,6 kg di spalla di manzo, tagliata in 6 fette spesse
2 cipolle bionde affettate sottili
3 fette di Pain d'épices
3 cucchiai di senape forte
3 cucchiai abbondanti di olio
30 g di burro
120 g di zucchero di canna
700 ml di burra scura forte belga
400 ml di brodo
sale, pepe macinato al momento
Scaldate il forno a 140°
Preriscaldare il forno a 140 °C.
Affettate le cipolle, eliminare la crosta dalle fette di pain d'épices. Spalmate queste ultima con la senape.
In una casseruola abbastanza grande scaldate l'olio, poi rosolate la carne da tutti i lati a fuoco vivo. Trasferitela su un piatto.
Mettete nella casseruola il burro, aggiungete le cipolle e fatele appassire a fuoco medio per circa 10 minuti, o finché inizieranno ad ammorbidirsi
Cospargete le cipolle con lo zucchero e fatele caramellare leggermente, poi rimettete i pezzi di carne nella casseruola, versate la birra e riportate a bollore. Ora unite il brodo e regolate di sale e pepe.
Distribuite sulla carne le fette spalmate di senape.
Coprite la casseruola e mettete in forno.
Cuocete per circa tre ore, mescolate con molta attenzione, senza toccare il pain d'épices, dopo due ore e non prima.
Il pane comunque si scioglierà fondendosi con il fondo di cottura, regalando cremosità e sapore.
Servite la carbonade con patate fritte, all'uso belga, o con del puré di patate.
Polpettone alle verdure ( Best ever meatloaf)
Dal libro Slow Cooking di Olivia Andrews, che stiamo sfogliando con Cook_my_Books, ho scelto anche questa ricetta che potrebbe risolvere un problema comune a molti genitori: far mangiare la verdura ai bambini! I polpettoni sono amati da tutti, grandi e piccoli, e questa versione è un modo geniale per "nascondere" broccoli, carote e altre verdure che altrimenti verrebbero rifiutate. La cottura lenta ne esalta la morbidezza e il sapore.
L'autrice lo intitola "Best ever meatloaf" io non so se è il migliore del mondo, ma è davvero buono.
Qui ha riscosso molto successo.
Polpettone alle verdure
(Best ever meatloaf)
per 4/6 persone
600 g di macinato di manzo
400 g di macinato di maiale
75 g di fiocchi d'avena
1 uovo leggermente sbattuto
50 g di parmigiano grattugiato finemente
1 carota grattugiata grossolanamente
1 zucchina grattugiata grossolanamente
2 spicchi d'aglio tritati finemente
una manciata di basilico tritato finemente
Glassa di pomodoro:
1 barattolo da 700 g di passata di pomodoro
1 cucchiaio di senape di Digione
3 cucchiai di sciroppo d'acero
2 cucchiai di salsa Worcestershire
1 cucchiaio di aceto di mele
purè di patate o spinaci al burro patate appassite spinaci, per servire
Nella Slow Cooker
Ungete e foderate la pentola a cottura lenta con carta da
forno. Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola, condite con sale e pepe e
mescolate bene. Pressate uniformemente il composto del polpettone nella pentola
a cottura lenta. Cuocete a fuoco basso per 4 ore o finché non sarà ben cotto non si staccherà dai bordi.
Sformate il polpettone e versatevi sopra la glassa, quindi
servite con purè di patate e spinaci appassiti.
In forno
Preriscaldate il forno a 170 ° ventilato . Mettete
tutti gli ingredienti in una ciotola, condite con sale e pepe e mescolate bene fino a rendere l'impasto omogeneo.
Trasferite il composto in una teglia capiente, quindi modellatelo con le mani
per dare la forma di un polpettone. Cuocete in forno per 1 ora e 15 minuti
finché non sarà cotto.
Sformate il polpettone e versateci sopra la glassa, quindi
servite con purè di patate o gli spinaci.
Curry di manzo e lenticchie (Haleem)
Apro la settimana Cook_my_Books con una ricetta presa dal libro Slow Cooking di Olivia Andrews, oggetto delle nostre preparazioni nei prossi giorni.
La cottura lenta sarà il filo conduttore di questa settimana, infatti questo libro è un vero e proprio omaggio alla cucina slow, con ricette che fanno il giro del mondo, superando i confini delle pentole tradizionali. Per ogni piatto l'autrice indica tre metodi di cottura diversi, sul fornello, nella slow cooker o in forno garantendo lo stesso risultato e sfatando l'idea che la cucina lenta richieda grandi abilità e, ancora più importante, che richieda molto tempo. Tutte le proposte, infatti, si preparano praticamente da sole, una volta preparati e messi in pentola gli ingredienti. Potete lasciarli cuocere per ore, nel caso della slow cooker, anche di notte, con qualche piccolo accorgimento.
In sintesi, un libro che ci ha incuriosito e conquistato e da cui io ho attinto a mani basse.
Oggi vi porto in Pakistan con la ricetta di uno stufato denso e saporito, diffuso in Asia meridionale e centrale e in tutto il Medio Oriente, che varia a seconda della regione ma viene spesso servito in occasione di feste e celebrazioni religiose. Cotto a fuoco lento fino ad avere una consistenza cremosa è veramente delizioso. Un piatto che talvolta è chiamato il "re dei curry" e se lo preparerete capirete il perché.
Noi siamo stati conquistati al primo assaggio.
Curry di manzo e lenticchie
(Haleem)
per 4 persone
Tempi di cottura
5 ore (slow cooker)
2 ore e mezza (fornelli)
750 g di carne di manzo ricavata dall'ossobuco, tagliata a cubetti di 3 cm
90 g di bulgur
(burghul), sciacquato
100 g di lenticchie
rosse, sciacquate
100 g di piselli
gialli spezzati, sciacquati
1 cucchiaio di
zenzero grattugiato finemente
5 spicchi d'aglio
tritati finemente
una bustina di zafferano
1 cucchiaio di
coriandolo macinato
1 cucchiaio di
garam masala
2 cucchiaini di
cumino macinato
2 cucchiaini di
curcuma macinata
2 cucchiaini di
peperoncino in polvere
50 g di ghee o
burro
3 cucchiaini sale
Per servire:
spicchi di limone,
2 scalogni affettati, fritti e croccanti
rametti di coriandolo,
peperoncino verde a fette (o peperoncino in polvere)
zenzero grattugiato
Nella pentola a
cottura lenta (slow cooker)
Aprite e aggiungete il ghee o il burro e il sale, quindi cuocere per un'altra ora fino a quando la carne di manzo non si sarà completamente disfatta e lo stufato dovrà avere una consistenza cremosa e densa. Controllate e regolate poi il condimento. Servite con gli spicchi di limone, lo scalogno fritto, il coriandolo, il peperoncino e lo zenzero grattugiato.
Sul fornello
Mettete la carne di
manzo, il burghul, le lenticchie, i piselli spezzati, lo zenzero, l'aglio, lo
zafferano, il coriandolo, il garam masala, il cumino, la curcuma, il
peperoncino e 1,5 litri di acqua in una pentola capiente e
dal fondo spesso. Portate a ebollizione, quindi abbassare la fiamma e coprite
con un coperchio.
Cuocete per 2 ore, a fuoco dolce, mescolando regolarmente, finché la carne
non inizia a disfarsi. Se si asciugasse troppo prima della cottura, rabboccate con poca acqua calda.
Cavolo cappuccio e salsicce in tegame per l'Italia nel piatto
Il tema di questo mese per L'Italia nel piatto è "Ricette del cavolo" tutto dedicato alle crucifere ortaggi tipici di questa stagione e che durante i mesi freddi regalano molte proprietà benefiche per il nostro organismo. Verdure versatili, povere di calorie ma non di sapore.
Alla famiglia delle crucifere, il cui nome botanico corretto è "Brassicacee appartengono broccoli, cavoli di tutti i tipi, verze, cime di rapa persino il rafano e la senape e, incredibile, anche rucola, ravanelli e crescione Verdure che da ottobre a marzo sono sui banchi dei mercati e supermercati.
In Friuli sono coltivazioni abbastanza diffuse e nella cucina invernale regionale verze, cappucci e cavolfiori sono molto presenti.
Io ho scelto il cavolo cappuccio, sempre molto presente a casa mia fin da quando ero bambina.
Ho preparato un piatto decisamente "robusto" accompagnato con la polenta bianca, immancabile sulla tavola friulana quando si tratta di ricette così complesse e ricche.
Cavolo cappuccio e salsicce in tegame
per 2 persone
1 piccolo cavolo cappuccio bianco (circa 1 kg scarso)
2 o 3 salsicce tipo salamelle
150 g di pancetta affumicata (2 fette tagliate spesse)
1 piccola cipolla tritata
1mela Golden
2 spicchi d'aglio
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di semi di cumino
4 o 5 bacche di ginepro pestate nel mortaio
mezzo bicchiere di aceto di mele
2 o 3 cucchiai di olio d'oliva
1 piccola noce di burro
sale, pepe nero
Eliminate le foglie più esterne del cappuccio, tagliatelo a metà, e ogni metà a fettine non troppo sottili.
Lavatelo in abbondante acqua.
In un largo tegame scaldate l'olio insieme al burro, unite la cipolla tritata e l'aglio e lasciateli insaporire poi aggiungete il cappuccio tagliato e scolato (non troppo), mescolate e coprite il tegame abbassando il fuoco. Lasciatelo cuocere qualche minuto finché si ammorbidisce.
A parte, in acqua bollente, sbollentate le salsicce e la pancetta affumicata. lasciateli cuocere per tre o quattro minuti da quando l'acqua riprende il bollore, poi scolate tutto e tenete in caldo.
Pelate la mela, eliminate il torsolo e tagliatela a fettine.
Nel tegame del cavolo cappuccio unite l'alloro, il cumino, il ginepro, le fettine di mela, regolate di sale e di pepe e aggiungete poca acqua calda, abbassate la fiamma e coprite e portate quasi a cottura mescolando spesso e controllando che non si asciughi troppo, in tal caso aggiungete ancora un goccio d'acqua calda.
Poco prima che il cavolo sia cotto, unite le salsicce e la pancetta sbollentati tenuti da parte.
Lasciate insaporire tutto insieme fino a cottura completa.
Servite ben caldo. Io ho accompagnato con la polenta, rigorosamente bianca, ma vanno benissimo anche fette di pane casereccio. Non dimenticate un buon vino rosso...
Tartiflette
Il libro della settimana Cook_my_Books è The Potato Book di Poppy O'Toole, una bellissima monografia su quell'ingrediente apparentemente semplice ma tanto versatile che sono le patate.
L'autrice si definisce The Potato Queen, vista la fama raggiuta sui vari social (parliamo di quasi 5 milioni di followers).
Le ricette del libro funzionano e partono dalle basi, quelle che ti insegnano il procedimento perfetto per avere un risultato altrettanto perfetto. E' facile dire "faccio le patate al forno" oppure "preparo un puré" ma la vera difficoltà è farlo bene e il libro offre tutte le dritte per raggiungere lo scopo.
Io ho l'onore di chiudere la settimana con questo piatto conviviale.
90 g di pancetta affumicata a cubetti
500 g di patate a pasta gialla
1 cipolla a dadini
3 spicchi d'aglio tritati
500 ml di brodo vegetale o di pollo
200 ml di panna da cucina
200 g di Reblochon o di Camembert o Brie
sale e pepe nero
Accendete il forno e portatelo a 180° ventilato.
In una larga padella che possa andare in forno, rosolate a fuoco alto la pancetta finché sarà ben rosolata e croccante. Toglietela lasciando il suo fondo. Ora metteteci le patate e la cipolla e fate rosolare il tutto per una decina di minuti finché sarà leggermente dorato.
Aggiungete l'aglio tritatissimo, regolate di sale e di pepe e rimettete la pancetta croccante nella padella.
Versate il brodo fino a ricoprire appena le patate, riportate a bollore e continuate finché il liquido si sarà asciugato.
A questo punto verificate la cottura delle patate, se non sono ancora del tutto morbide aggiungete un goccio d'acqua calda e continuate la cottura per qualche altro minuto, altrimenti, quando sono pronte, abbassate la fiamma e versateci sopra la panna da cucina e continuate la cottura finché il tutto si sarà addensato e avrà quasi ricoperto le patate.
Togliete la padella dal fuoco e tagliate a fette il formaggio.
Distribuitelo sulle patate e infornate per circa 10 minuti, finché non sarà completamente sciolto, usate magari la cottura ventilata solo sulla parte superiore del forno, in modo che la superficie delle patate si possa dorare.
Quando il formaggio sarà dorato, togliete la padella dal forno, facendo attenzione a non scottarvi, date una generosa macinata di pepe nero e servite subito la tartiflette con abbondante pane croccante.
Pancakes alla zucca per il Club del 27
Il tema del mese per Il Club del 27 è la zucca in tutte le sue declinazioni.
E se non ora che è piena stagione di questo ortaggio, quando?
Così, con le amiche del Club, abbiamo elaborato ricette prese dalla rivista Taste of Home.
Come ho detto più volte e come vedete anche dalle poche ricette che ci sono nel blog con questo ingrediente, non riesco a farmi piacere la zucca, così come tutte quelle verdure dolciastre. Ma questa ricetta mi ha attratto subito perchè adoro i pancakes e la zucca qui ci sta benissimo, regalando colore e sapore, e infatti sono piaciuti molto.
Pancakes alla zucca e cannella
250 g di miscela pronta per torte
2 cucchiai di zucchero di canna scuro
2 uova grandi a temperatura ambiente
2 cucchiaini di cannella in polvere
60 g di latte evaporato (sostituito con panna mascarpone)
100 g di zucca cotta e frullata a crema
2 cucchiai di olio di girasole o altro delicato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
per servire:
panna montata
more
sciroppo d'acero
In una ciotola mescolate la miscela per torte con lo zucchero di canna e la cannella.
A parte, in un'altra ciotola sbattete le uova, incorporate il mascarpone, la crema di zucca, la vaniglia fino ad avere un composto omogeneo, versatelo negli ingredienti secchi mescolando con una frusta finchè sarà tutto amalgamato e senza grumi.
Ungete con l'olio la padella apposita per i pancakes e cuoceteli fino a farli dorare da entrambi i lati. Se non l'avete, usate una padella antiaderente dosando il composto con un cucchiaio.
Serviteli con la panna montata, irrorati con lo sciroppo d'acero e accompagnati dalle more o dalla frutta che preferite.
Golosi e perfetti per la colazione e anche per la merenda.
Pannacotta al cioccolato bianco e pepe rosa
La settimana Cook_my_Books che va finendo è tutta dedicata ad un libro sul cioccolato che ho amato molto, Everythings chocolate pubblicato da America's Test Kichen. Questo volume è una vera e propria enciclopedia del cioccolato, con ricette per ogni gusto e occasione, dai biscotti alle torte, dai lievitati ai gelati, fino alla piccola pasticceria e alle creme. Ovviamente non posso chiudere la settimana senza proporre un dolce al cucchiaio, non mi riconoscerei!
La ricetta che condivido funziona benissimo perché è ben bilanciata fra la dolce cremosità del cioccolato bianco e il pepe rosa delicatamente pungente. Queste bacche di un albero tropicale sempre verde, (Schinus Molle) un falso pepe, sono fruttate e floreali e ben si abbinano al dessert. Potete prepararla in stampini individuali o, come ho fatto io, in uno stampo Tupperware, comodo per sformare più facilmente il dolce.
Pannacotta al cioccolato bianco e pepe rosa
per 6 persone
500 g di panna liquida fresca
3 cucchiai di pepe rosa, pestati
8 g di gelatina in fogli
170 g di cioccolato bianco tritato
3 cucchiai colmi di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
200 g di latticello
riccioli di cioccolato bianco
1 cucchiaino di pepe rosa in grani
Ammollate la gelatina in acqua fredda.
Rimettete sul fuoco e una volta che la panna è calda, strizzate la gelatina, unitela nella casseruola e, continuando a cuocere, fatela sciogliere completamente.
Togliete dal fuoco e unite lo zucchero, il cioccolato bianco e il sale, lasciate riposare un paio di minuti poi mescolate il composto finché sarà omogeneo e il cioccolato sarà completamente sciolto.
Ora lasciatelo intiepidire, mescolando spesso in modo che non inizi a tirare. Quando si sarà intiepidito aggiungete il latticello e mescolate di nuovo. Fate attenzione perché il latticello è sensibile alla temperatura, per cui aggiungetelo solo dopo che la base si è raffreddata a sufficienza.
Filtrate il composto distribuendolo uniformemente negli stampini o nello stampo grande.
Coprite con la pellicola, sigillando bene, e mettete in frigorifero.
Di solito preparo la sera prima, in modo che la pannacotta abbia il tempo di assestare tutti i sapori. Comunque basteranno dalle 4 alle 12 ore perché si rassodi.
N.B. Per ricavare dei riccioli servirà un blocco di cioccolato bianco.
Ammorbiditelo in microonde, alla potenza più bassa, per circa 1 minuto. Non deve sciogliersi.
Ora fate scorrere la lama di un pelapatate, o di una mandolina, lungo la larghezza del cioccolato ammorbidito per ottenere un ricciolo. Metteteli man mano su un piatto ben separati. Fateli riposare qualche minuto in frigorifero prima di utilizzarli





































