Quaglie, rose e melograno
La settimana è cominciata all'insegna di un evento davvero speciale per Cook_my_Books infatti la nostra Alessandra è ospite a Sofia, in Bulgaria, teatro di una bellissima manifestazione, la Settimana della Cucina Italiana nel mondo.
Dunque un momento veramente importate promosso da Ambasciate,
Consolati, Istituti di Cultura Italiana, uffici delle Camere di
Commercio Europee all'estero per far conoscere i prodotti e le
tradizioni della cucina del nostro Paese in tutto il mondo.
Alessandra parlerà della storia della Rosa nella gastronomia, ed essendo genovese conosce molto bene quanto sia stato importante, e lo sia tuttora, il ruolo di Genova nel commercio dello zucchero. Ruolo che si è via via intrecciato col mestiere dei confettieri e dei canditori e che poi ha dato origine al famoso Sciroppo di Rose, prodotto tradizionale simbolo della città fin dai tempi delle Crociate. Per raccontare questa storia così antica, quale Paese meglio della Bulgaria che ha fatto della rosa damascena il suo simbolo?
Per questa occasione, io e le amiche di Cook_my_ Books abbiamo preparato diverse ricette per rendere omaggio a questo meraviglioso ingrediente, in tutte le sue espressioni. Fresco, secco, o con l'eccellente sciroppo.
Tutte le ricette sono state raccolte in una pubblicazione apposita, a cura dell'ICE di Sofia.
Un ringraziamento speciale va per questo alla Presidente di questo organismo così importante, Chiara Petrò e alla Farnesina sotto la cui egida, ogni anno, viene organizzato questo evento.
Quaglie, rose e melograno
Per 2 o 3 persone
4 quaglie già eviscerate
80 g di pancetta a fette
un grosso ciuffo di foglie di salvia
uno spicchio d’aglio
poco olio e.v. d’oliva
2 melograni maturi
3 cucchiai di vino bianco
3 cucchiai di succo di melograno
40 g di sciroppo di rose
½ l di brodo di pollo
una noce di burro
sale e pepe
qualche chicco di melograno
per la marinatura:
3 cucchiai di vino bianco
2 cucchiai di succo di melograno
3 cucchiai di sciroppo di rose
1 grosso ciuffo di foglie di salvia, spezzettate
1 spicchio d’aglio
pepe bianco
per la riduzione:
4 cucchiai di vino bianco
3 cucchiai di succo di melograno
3 cucchiai di sciroppo di rose
1 cucchiaio del fondo di cottura delle quaglie
1 noce di burro
per il puré di patate alla rosa:
500 g di patate
100 g di burro
poco latte caldo
2 cucchiai di sciroppo di rose
Spremete i melograni, filtrate
e conservate il succo.
Pulite e fiammeggiate le quaglie per eliminare ogni residuo di piume. Lavatele
e asciugatele. In una ciotola mescolate
insieme gli ingredienti della marinatura, il vino bianco, il succo di
melograno, lo sciroppo di rose, qualche foglie di salvia e l’aglio a pezzetti, il
pepe.
Disponete le quaglie in un recipiente, bagnatele con la marinata preparata.
Copritele e lasciate riposare circa 40 minuti, rigirandole ogni tanto.
Quindi toglietele dalla marinata, riempitele con la pancetta e qualche foglia
di salvia. Legate loro le zampe in modo che non si aprano troppo in cottura.
In un tegame fate scaldare l’olio
insieme alla noce di burro, unite
qualche foglia di salvia e lo spicchio d’aglio, fate rosolare bene le quaglie da tutti i lati,
salatele e pepatele.
Nel frattempo miscelate insieme lo sciroppo, il succo di melograno e il vino
bianco.
Quando le quaglie saranno ben dorate, sfumatele con la miscela preparata.
Lasciate insaporire qualche minuto, poi aggiungete un paio di mestoli di brodo
di pollo. Coprite il tegame e cuocetele per circa 30 minuti.
Aggiungete dell’altro brodo se il fondo di cottura dovesse restringersi troppo.
A questo punto scaldate il forno a 180° e mettete il tegame in forno e
continuate la cottura per un’altra mezz’ora, finchè le quaglie saranno ben dorate e rosolate.
Nel frattempo preparate la riduzione. In
un pentolino mettete il vino bianco, lo sciroppo e il succo di melograno e un
cucchiaio del fondo di cottura delle quaglie. Mettetelo su fuoco dolce e
lasciatelo sobbollire dolcemente finchè si è ridotto a metà e avrà una
consistenza sciropposa. Togliete dal fuoco e aggiungete la noce di burro
facendolo fondere. Mescolate e tenete in caldo.
Mentre le quaglie sono in forno, preparate anche il puré di patate.
Pelate e lavate le patate, tagliatele a tocchi e cuocetele a vapore. Una volta
cotte, passatele allo schiacciapatate, raccoglietele in una casseruola e
ponetele su fuoco dolce, insieme al burro a pezzetti, salate e pepate, iniziate
a mescolare per amalgamare tutto e aggiungete poco latte caldo per volta finchè
il puré sarà morbido. Unite i due cucchiai di sciroppo di rose e mescolate per
amalgamare.
Una volta cotte le quaglie, fate uno strato di puré nei piatti, adagiatele e
nappatele con la riduzione tenuta in caldo.
Completate con dei chicchi di melograno e petali di rose essiccati.
La panada friulana
Il mese di novembre de L'Italia nel piatto è dedicato alle zuppe.
Io contribuisco con un piatto che più povero non si può. Ma la cucina friulana è da sempre una cucina povera, anche se molto saporita e profumata.
La panada, o pancotto, è una ricetta comune a molte regioni, un modo per non sprecare il pane.
Ogni famiglia ha la sua ricetta, e ogni famiglia pensa di detenere quella perfetta.
La mia non fa eccezione. Quindi ve la propongo come l' ho sempre vista fare sia da mia nonna che da mia mamma, e come l'ho sempre mangiata fin da bambina. L'unica differenza è che non uso i semi di finocchio, ma il finocchietto selvatico che trovo d'estate nei campi delle Grave, e che lascio seccare per conservarlo. Il suo profumo, nel cibo, è molto più persistente.
Panada
per 2 persone
300 g di pane raffermo, o anche secco
1 piccola cipolla bionda tritata
1 spicchio d'aglio
1 litro e mezzo di brodo di carne caldo (può essere di carne, di gallina, di verdure)
1 cucchiaino colmo di finocchietto selvatico secco, più un pizzico finale
una noce di burro
poco olio e.v. d'oliva
sale, pepe macinato al momento
poco parmigiano grattugiato
Tagliate a pezzettoni il pane raffermo o anche secco.
In una casseruola fondete il burro insieme a un goccio d'olio, fate appassire dolcemente la cipolla tritata insieme allo spicchio d'aglio, non devono colorire.
Unite i pezzi di pane e mescolate velocemente facendo attenzione che non si bruci. Deve solo prendere sapore dal condimento.
Unite il brodo bollente, il sale e il pepe, mescolate e coprite col coperchio, abbassate il fuoco e fate cuocere dolcemente fino a che il pane si sarà completamente disfatto e rabboccando il brodo se tende ad asciugare troppo. A metà cottura unite il finocchietto e continuate a cuocere mescolando spesso perchè inizierà ad attaccarsi alla pentola. Alla fine dovrà risultare una crema densa e abbastanza liscia, i pezzi di pane non devono essere riconoscibili del tutto.
Servite ben caldo, con un pizzico di finocchietto, una macinata di pepe, una spolverata di parmigiano e un giro sottile di olio buono.