Il 25 ottobre sarà la  Giornata Mondiale  della Pasta. Una occasione per celebrare e promuovere questo alimento amato in tutto il mondo.
Lo scopo di questa giornata è promuovere la conoscenza dei diversi tipi di pasta e delle loro caratteristiche, valorizzare la pasta come parte di una dieta equilibrata e sostenibile, celebrarla come alimento universale, presente in diverse culture e tradizioni culinarie.
In questa occasione si organizzano eventi in tutto il mondo, da dimostrazioni di cucina a conferenze e workshop, concorsi a premi, organizzando cene a tema pasta con amici e familiari, e condividendo sui social media foto e ricette con l'hashtag #WorldPastaDay.
L'Italia nel Piatto dedica quindi le ricette di Ottobre a questa intramontabile protagonista della tavola italiana, dai classici  della tradizione  alle specialità meno conosciute, accompagnandovi in un viaggio culinario attraverso l'Italia, svelando curiosità,  abbinamenti,  segreti e   sapori   legati a questo alimento simbolo della cucina italiana.
Io contribuisco a questa giornata  con i Blecs,  un tipo di pasta tipica della regione Friuli-Venezia Giulia, in particolare delle valli del Natisone.  La loro preparazione è legata alla tradizione contadina del Friuli, dove la farina di grano saraceno era un ingrediente fondamentale.
Il nome Blec significa toppa, rappezzo.  Si chiamavano così i  pezzetti di stoffa che si usavano per   rattoppare gli abiti.  Ma può avere diversi significati:  straccio, cencio,  pezzo, brandello, brindello, lembo, frammento, squarcio ( un blec di tiere: un pezzo di terra, un blec di ciarte: un pezzo di carta, un blec di seren: uno squarcio di azzurro)...  I blecs hanno infatti forma irregolare,  piccoli triangoli o larghe tagliatelle,  fatti appunto con la farina di grano saraceno che conferisce loro un caratteristico colore scuro e un sapore leggermente amarognolo con un sentore di nocciola, e  farina  00 per bilanciare il gusto. 

Secondo le zone del Friuli, vengono conditi in vario modo, con i funghi, con ragù bianco, con burro e salvia e formaggi locali come il Montasio. Un piatto perfetto per l'autunno e l'inverno.
Io ho scelto quello più tradizionale, col burro nocciola, sostituendo la salvia con il timo.  Per fare la  pasta ho usato la ricetta di un grande  friulano, Gianni Cosetti,  dal suo libro Vecchia e Nuova cucina di Carnia.   E' stato uno dei più grandi cuochi italiani, ha lavorato all'Hotel Roma di Tolmezzo dal 1969 al 2000  ed è stato cuoco del  Quirinale. Oggi viene considerato un maestro della cucina legata al territorio. Veronelli  decantava il valore della sua opera  e ne parlava con grande stima perchè  aveva  intuito l'importanza delle sue erbe, dei suoi funghi, dei prodotti delle sue malghe. Scomparso nel 2001, ha lasciato una grandissima impronta nella seppur povera  cucina friulana.


Blecs al burro e timo

per 2 persone:

per i blecs:
80 g di farina di grano saraceno
80 g di farina 00
50 g di burro morbido
poca acqua 
1 uovo intero medio
1 pizzico di sale

per il condimento:
100 g di burro
7 o 8 rametti di timo
1 spicchio d'aglio
50 g di formadi frant (o Montasio vecchio grattugiato)
sale, pepe nero macinato al momento.


Nella ciotola della impastatrice mescolate le due farine, aggiungete il burro e iniziate a mescolare, poi unite l'uovo e continuate a impastare a bassa velocità,  aggiungete un goccio d'acqua e lasciate lavorare finchè l'impasto si raccoglie.
Toglietelo dalla impastatrice, trasferitelo sulla spianatoia infarinata, lavoratelo un paio di minuti poi formate una palla e lasciatela riposare una mezz'oretta sulla spianatoia, coperta con una ciotola. 
Trascorso il tempo, riprendete la pasta. Spolverate la spianatoia con la farina. Tagliate un pezzo di pasta alla volta e tiratela con il mattarello, il più possibile sottile. Con la rotella  tagliapasta ricavate dei triangoli, più o meno uguali, ma non ha importanza la precisione. 
Portate a ebollizione una pentola d'acqua, aggiungete sale quanto basta.
Nel frattempo fate fondere il burro insieme all'aglio e al timo, fino a farlo diventare nocciola.
Sbriciolate il formadi frant, o grattugiate il formaggio Montasio.
Cuocete i blecs per 3 o 4 minuti, poi prelevateli con un mestolo ragno e trasferiteli in un saltapasta, aggiungendo man mano il burro nocciola, timo e aglio compresi. Spadellateli qualche istante su fuoco medio, regolate eventualmente di sale e  poi trasferiteli in un piatto di servizio, spolverateli con il formadi frant ( o il Montasio grattugiato)  e una generosa macinata di pepe nero. Servite immediatamente.




Non sono molto fotogenici, lo so, ma è un piatto della memoria,  alle radici della tradizione delle valli friulane.










 Lombardia:  https://www.pensieriepasticci.it/2025/10/foiade-bergamasche-di-mais-al-ragu.html 

Trentino-Alto Adige: Rufioi (ravioli mocheni)

Veneto: La pasta in Veneto: formati tradizionali e curiosità  https://www.ilfiordicappero.com/2025/10/pasta-in-veneto.html

Emilia-Romagna: I curzoli con sugo allo scalogno di Romagna

Toscana. Maccheroni o maccaroni della Garfagnana al granturco formenton ottofile rosso https://acquacottaf.blogspot.com/2025/10/maccheroni-o-maccaroni-della-garfagnana.html 

Marche:Maccheroncini di Campofilone autunnali

https://forchettaepennello.com/2025/10/maccheroncini-di-campofilone-autunnali.html 

Umbria: La pasta umbra: formati tipici e ricette della tradizione

Lazio: Fini Fini ciociari al pomodoro e basilico

Abruzzo: Cavatelli con zucca, guanciale e pecorino

Molise: Cavatelli cozze e pomodorini

Campania: Schiaffoni di semola di grano duro dell’Irpinia con sughetto di baccalàolive e pomodorini

Puglia: Sagne 'ncannulate con vongole veraci 

https://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2025/10/sagne-ncannulate-con-vongole-veraci.html

Basilicata: Trittico lucano

Calabria:   Variazione di fileja

https://dolcementeinventando.com/variazione-di-fileja/ 

Sicilia:  Spaccatelle con Zucchine Tonno e Limone

Sardegna: Su Filindeu https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2025/09/su-filindeu.html

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