L'origine è legata al mondo ebraico, e alla festa di Pesach durante la quale si celebrava il passaggio di Israele attraverso il Mar Rosso, dalla schiavitù alla libertà..
Ecco, la libertà. Chissà quando potremo sentirci di nuovo liberi. Non sarà tanto presto purtroppo alla luce di quello che sta accadendo. I contagi diminuiscono, ma non i morti, e questa conta addolora ogni giorno di più.
Pasqua e Pasquetta che abbiamo passato lontano da figli, nipoti, genitori, come da un mese e mezzo a questa parte, per giunta con un meteo meraviglioso, sole caldo, cielo turchino come non capitava da tanto, e una brezza leggera e tiepida.
Ho cucinato sì, per illudermi che fosse una Pasqua come le altre, per cercare una parvenza di normalità. La tavola apparecchiata come si conviene, ma solo per due persone. L'assenza della solita allegra confusione dei pasti di famiglia è stata la nota stonata.
Però si deve andare avanti, un giorno dopo l'altro, con la speranza sempre viva di poterne uscire perchè ne usciremo.
Cosa ho cucinato? Il classico menu pasquale, la pizza al formaggio da mangiare con le uova sode e i salumi, il capretto coi carciofi, patate al forno, le fragole e la colomba a chiudere. L'unica nota diversa, inconsueta, è stato il primo piatto,
Ho deciso di usare il mio bellissimo stampo personalizzato per fare i corzetti, un particolare tipo di pasta, protagonista della storia gastronomica ligure.
Una tradizione che si tramanda fin dall’epoca rinascimentale e che perpetua la tradizione di prepararli artigianalmente, solitamente per il pranzo domenicale, utilizzando appunto lo stampino personalizzato.
Grazie a Edy, una amica coquinaria che vive in Liguria, ho avuto il privilegio di avere questo stampo con il mio nome, un pezzo unico a cui tengo particolarmente. Ho optato per un sugo fresco, primaverile, e il risultato è stato questo:
Corzetti di primavera
per 3/4 persone
per i corzetti:
600 g di farina di grano duro
5 tuorli d'uovo
un pizzico di sale
200 ml di vino bianco
poca acqua (se serve)
per il condimento:
2 scalogni
2 zucchine
1 carota
2 coste di sedano
mezzo peperone giallo
qualche pomodorino Piccadilly
2 o 3 foglie di basilico
sale, pepe
q.b. di brodo vegetale
olio e.v. d'oliva
Ho messo gli ingredienti dei corzetti nella planetaria e ho impastato fino ad avere un impasto abbastanza consistente. Impastare a mano è più complicato perchè l'impasto è abbastanza duro da lavorare, ma con la planetaria non è un problema. Mi è servita anche l'acqua, un mezzo bicchiere scarso, e questo dipende da quanto assorbe la farina e dalla grandezza delle uova. In ogni caso, una volta ottenuto l'impasto, l'ho raccolto a palla e l'ho lasciato riposare coperto per una mezz'ora.
Poi ho tirato la pasta in una sfoglia e, usando il mio stampo, ho formato i corzetti
ho coperto tutto con un un telo pulito.
Il condimento. Tagliate tutti gli ingrdienti a pezzetti regolari non troppo grossi.
In una larga padella fare soffrigere dolcemente gli scalogni tritati in un goccio d'olio, unite le carote, il sedano e il peperone, lasciate insaporire bene, poi aggiungete mezzo bicchiere di brodo vegetale e continuate la cottura per circa 10/12 minuti, quindi unite le zucchine, il basilico, regolate di sale e di pepe e portate quasi a cottura, in ultimo aggiungete i pomodorini tagliati a metà e privati dei semi, e lasciate che appassiscano appena.
Cuocete i corzetti in abbondante acqua salata, e una volta cotti raccoglieteli con un mestolo ragno e metteteli direttamente nel sugo preparato, mantecatali un paio di minuti e serviteli ben caldi.
Spero sia stata una Pasqua tranquilla per tutti.
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