Giornata strana questa domenica di quasi autunno.
Una domenica senza gesso, senza tutore, senza costrizioni...finalmente libera! Giro per casa a piedi nudi e il contatto col pavimento mi rassicura anche se il dolore non è scomparso, anzi. Me l'ha detto anche il medico, ci vorrà ancora un po' di pazienza prima che possa tornare alla vera normalità.
In quella piccola stanza del Galeazzi, le sedie allineate lungo pareti dalle finestre opache per metà, il frastuono del traffico fuori, in mezzo a tanta varia umanità sofferente e zoppicante, aspettavo, temevo e recitavo scongiuri silenziosi.
Invece un bel ragazzone alto quasi 2 metri che avrebbe potuto essere mio figlio se non addirittura mio nipote, ortopedico di turno, mi ha gratificato con un bel sorriso e la buona notizia. Può camminare signora! A giudicare dal dolore che ho camminando, non sono proprio sicura che non sentirò un altro crac, ma facciamo che mi fido.
Temperature strane in questi giorni, le mie campanelle blu e certe strane margherite gialle stanno rifiorendo, ingannate dal
caldo e dal sole di questo ultimo periodo, mentre castagne e cachi hanno
già fatto la loro comparsa. Non mi piace così, voglio le stagioni,
sentire il freddo dopo l'estate e godermi i colori delle foglie in
autunno, sopportare pazientemente l'inverno sapendo che il premio alla
fine sarà la primavera.
Intanto è comunque domenica, e tradizione vuole che ci sia un dolce sulla tavola. Stavolta ha una valenza doppia, pranzo in famiglia e piede quasi risanato! Per una volta non ho esaudito richieste particolari, ho preferito un dolce prettamente autunnale che mi ha folgorato mentre sfogliavo una rivista di cucina francese.
Fondente di cioccolato e farina di castagne
per la torta:
200 g di cioccolato fondente
180 g di burro a temperatura ambiente
150 g di zucchero Muscovado
100 g di farina di castagne di buona qualità
4 uova
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
per completare:
250 ml doppia panna
1 cucchiaio di zucchero a velo
cacao in polvere q.b.
Spezzettate il cioccolato e mettetelo in una ciotola, aggiungete il burro a pezzetti e fate fondere in Microonde abbassando la potenza, oppure a bagnomaria.
Una volta fusi, mescolate fino ad avere una salsa densa e liscia. Tenete da parte.
Scaldate il forno a 180°, ventilato.
In un'altra ciotola separate i tuorli, raccogliete gli albumi e teneteli da parte.
Montate i tuorli con lo zucchero Muscovado fino ad avere un composto liscio, dopodichè unite il burro fuso col cioccolato e mescolate, aggiungete la farina di castagne poca alla volta, l'essenza di vaniglia. Montate a neve gli albumi tenuti da parte e aggiungeteli con pazienza all'impasto mescolando delicatamente per non farli smontare.
Imburrate e spolverate di cacao amaro uno stampo apribile da 20 cm. quindi versate il composto, date una leggera sbattuta allo stampo perchè si assesti bene e mettete in forno già caldo per 30 massimo 32 o 33 minuti. Non di più, deve essere una torta molto umida e fondente.
Quando è pronta, togliete la torta dal forno e lasciatela raffreddare nello stampo, poi sformatela delicatamente sul piatto di servizio.
E' un dolce che potete assaggiare anche tiepido altrimenti dopo sfornato potete lasciarlo in frigorifero per almeno mezza giornata e avrete un dolce un po' più fermo. In entrambi i casi servitelo spolverato abbondantemente col cacao amaro in polvere e con una quenelle di doppia panna, montata con un poco di zucchero a velo.
Un dessert veloce, di quelli che piacciono a me, ottimo risultato con il minimo sforzo, infatti si fa in pochi minuti, e poi tocca resistere alla tentazione di tagliarsene subito una fetta..
Bella ricetta ,molto golosa!
RispondiEliminaUn vero confort food... Deve essere una vera bontà sublime cara Giuliana! Sono felice che stai un pochino meglio, piano piano tutto si sistemerà vedrai. Buona settimana💗😘
RispondiEliminaMolto interessante, la proverò al più presto. Grazie
RispondiEliminaInfiniti auguri per una completa ripresa.
RispondiEliminaPs mi sa che stiamo sfogliando la stessa rivista :-) l'ho subito addocchiata anch'io.
RispondiEliminaLa faccio di sicuro!
RispondiEliminaDai che sei quasi guarita!! E con questo dolce non puoi che rimetterti, se non altro torna il buonumore :-)
RispondiEliminaRicetta interessantissima. E buona ripresa...
RispondiEliminaMi hai fatto venire voglia di farla a mio figlio iracheno.
RispondiEliminaCome scrivi bene, mi sono vista in ospedale
Te lo devo dire... mi fai venire voglia di rimettermi a cucinare "sul serio"...
RispondiEliminaTi lovvo
Nora
Ossignùr potrei mangiare vasche di castagne e cioccolato. Però la farina di castagne che trovo io non è mai buona. Amara. Pensi si possa sostituire con della passata di castagne? Ne ho trovata di ottima, non zuccherata e soda, in Francia.
RispondiEliminaciao, la conosco è quella dell'Ardèche? E' ottima e la uso per la mia mattonella cioccolato e castagne, la ricetta trovi sul blog. Ma non va bene qui, è proprio necessaria la farina. Non riesci a procurartela in rete? Fra poco dovrebbe arrivare quella nuova. Io me l'ero portata dalla Garfagnana ed era buonissima. Una parte l'ho congelata in attesa della nuova e ho usato quella.
EliminaL'avevo adocchiata la tua lussuosa mattonella... sì dell' Ardèche, ma non è quella marmellata nel barattolino di latta che si trova al supermercato, questa è proprio una base con cui fare altro. La marca è Priméal. Ad ogni modo non potrebbe sostituire la farina. Le farine di castagne che ho comprato al super non mi sono mai parse granché, però pare che ce ne siano effettivamente di ottime. La tua come si chiama?
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