e io sono entrata nel tunnel del budino ....
non un dolce qualsiasi, ma nientepopodimenoche il Christmas Pudding. Lo conoscete? E' classicissimo dolce inglese delle feste. Si cucina intorno al 20 Novembre e si lascia maturare al fresco fino al giorno di Natale.
La sua preparazione ha regole ben precise, così come la cottura e la conservazione.
Dunque, nel mio frigorifero riposa tranquillo il mio primo Christmas Pudding e ve lo mostrerò più avanti, con le ricette delle feste e poi, siccome ci sono moltissime versioni che si possono fare, ne ho in mente una con il cioccolato che farò per Capodanno o per l'Epifania, così vi mostrerò anche quello.
Solitamente in Inghilterra le operazioni cominciano all'inizio dell'Avvento, infatti tradizione vuole che venga preparato nella venticinquesima domenica dopo la Trinità, che di solito cade fra Maggio e Giugno, e si devono usare tredici ingredienti per rappresentare Gesù e i dodici Apostoli. Ogni componente della famiglia, a turno, dovrebbe mescolarlo usando un cucchiaio o un mestolo di legno procedendo in senso orario per ricordare il viaggio dei Re Magi. Mentre si mescola si può esprimere un desiderio. La tradizione dice anche di infilare una monetina avvolta in alluminio nel composto in modo che porti un anno fortunato a chi la trova.
Un dolce che nella prima metà del Seicento, con l'avvento di Oliver Cromwell, quando il puritanesimo si diffonde in tutto il Paese, viene dichiarato illegale con una legge apposita, così come il Natale con tutte le sue tradizioni. Con l'avvento di Carlo II le leggi emanate da Cromwell decadono e il Pudding, pur rimanendo nell'immaginario un dolce proibito, ritorna sulle tavole inglesi, riabilitato pienamenete però solo durante l'epoca vittoriana.
Nel tempo è diventato un dolce molto conosciuto e apprezzato, più o meno in tutto il mondo.
Io ho avuto modo di assaggiarlo diverse volte, in varie occasioni. Ovviamente di quelli confezionati, già pronti. Ma grazie a Roberta una amica blogger che su FB ha buttato lì una frase tipo: - che ne direste di provare a fare il Christmas Pudding.- eccomi qui, in questo tunnel puddofilo da cui credo stenterò ad uscire...
Infatti, per il mio compleanno appena trascorso, mi sono regalata una delle tante versioni possibili. Un pudding che non deve maturare, da fare e mangiare subito. E quale migliore occasione per assaggiare un Pudding fatto con le mie manine senza aspettare il Natale? Dopo aver tribolato per trasformare in grammi le dosi di cup, mezze cup, tre quarti di cup, eccolo qui:
Steamed Persimmon Puddig ovvero Pudding ai cachi
ricetta di Martha Stewart
280/300 g farina
70 g burro morbido
3 uova grandi
250 g zucchero
70 g uvetta sultanina
120 g noci pecan
40 g zenzero candito
70 g Calvados
3 grossi cachi maturi
120 ml latte
1,5 cucchiaini estratto di vaniglia
2 e 1/4 cucchiaini cannella
1/4 di cucchiaino di sale grosso
3/4 di cucchiaino di noce moscata
1, 5 cucchiaini lievito per dolci
1 cucchiaio succo di limone fresco, filtrato
per completare il dolce:
1 caco mela maturo ma sodo
zucchero a velo q.b.
ribes
alkikinger
per la crema di accompagnamento:
250 g mascarpone
3 cucchiai abbondanti Calvados
150 ml panna liquida fresca
poco zucchero a velo
Prendete il caco mela, abbastanza sodo, lavatelo, asciugatelo e tagliatelo a fettine sottili, in sezione, con un buon coltello bene affilato. Foderate di carta forno una teglia bassa, e disponete le fette più sane e integre sulla carta, distanziate e sfalzate fra loro.
Spolveratele abbondantemente di zucchero a velo, mettete la teglia in forno ventilato a 90/100° e dimenticatevene per almeno un'ora, dopodichè girate delicatamente le fette di caco, rispolveratele di zucchero a velo e rimettetele in forno. Passata un'altra mezz'ora controllate che si siano asciugate bene, non fosse così, lasciatele in forno fino a che sono pronte. Si arricceranno un poco, è normale.
Potete prepararle anche il giorno prima, volendo.
Imburrate abbondantemente uno stampo che possa sopportare la cottura a vapore.
Ne esistono di specifici per il pudding che va necessariamente cotto in questo modo. Hanno una forma a cupola svasata con un bordo in rilievo, in modo che si possa sigillare, oppure ce ne sono anche muniti di coperchio avvitabile, di diverse capienze e sono pensati per la lunga permanenza del dolce all'interno dello stampo.
In questo caso, dato che il budino era di pronto consumo, è stato sufficiente uno stampo antiaderente da Kugelhupf della capienza di circa 2 litri, e anche se la quantità di impasto non arrivava a riempirlo tutto ho preferito usare quello lo stesso, per l'effetto estetico del dolce una volta sformato. Un po' si gonfia comunque in cottura.
In un pentolino tostate le noci pecan, mescolandole continuamente, per qualche minuto. Toglietele, lasciatele raffreddare poi tritatele grossolanamente. Tritate finemente anche lo zenzero candito. Tenete tutto da parte.
Mettete l'uvetta in un pentolino, aggiungete il Calvados e mettete su fuoco dolce fino a quando inizia l'ebollizione, poi togliete dal fuoco e lasciate raffreddare per circa 15 minuti, l'uvetta assorbirà il liquore per la maggior parte, ma eventualmente scolatela e tenetela da parte.
In una ciotola setacciate la farina, unite le spezie, il sale.
Pelate i cachi e ricavatene la polpa, frullatela se non è liscia abbastanza e mettetela in una ciotola, aggiungete metà del latte e mescolate.
In un'altra ciotola montate il burro con lo zucchero con le fruste elettriche o nella planetaria, a velocità media fino a che il burro è montato e spumoso. Aggiungete le uova una alla volta, la vaniglia, il succo di limone e il composto di cachi e latte in due volte, man mano che la frusta o lo scudo a K della planetaria girano.
A questo punto unite la farina e le spezie preparate in precedenza, poca alla volta, sempre mescolando con le fruste o con lo scudo, aiutatevi con il resto del latte se l'impasto fosse troppo sodo. Magari non servirà tutto, andate poco per volta finchè avrete un impasto morbido, ma senza esagerare. Unite il lievito, le noci pecan e lo zenzero, tritati. Mescolate bene bene.
Versate nello stampo e sbattetelo leggermente in modo che si assesti e si pareggi.
E ora viene la parte della copertura.
Prendete un foglio di carta forno, imburratene un lato, poi, a metà del foglio, fategli fare una piega su se stesso, posatelo con la parte imburrata verso l'impasto e, con dello spago da cucina, legate bene tutto intorno ai bordi, in modo da sigillare lo stampo. La piegatura della carta forno lascerà al budino lo spazio per gonfiarsi in cottura senza il rischio che si rovini.
ora coprite tutto con dell'alluminio, ripetete piega e legatura facendola passare anche da un capo all'altro, formando una sorta di manico.
Mettete a cuocere il pudding dentro a una capiente pentola di acqua già calda, in quantità tale da arrivare a metà dello stampo.
cuocete il pudding per circa 3 ore e mezza, controllando sempre il livello dell'acqua che non dovrà mai scendere sotto la metà dello stampo, nel caso rabboccate di volta in volta con dell'altra acqua calda.. Abbassate il fuoco una volta raggiunta l'ebollizione, coprite la pentola e continuate così fino a cottura terminata.
Mentre il pudding cuoce, preparate la crema di accompagnamento. In una ciotola mettete il mascarpone, montatelo qualche secondo con la frusta elettrica per renderlo fluido e senza grumi, unite il liquore, mescolate per farlo assorbire, montate la panna ben ferma e aggiungetela al mascarpone mescolando con una spatola, finchè tutto è perfettamente omogeneo. Tenete in frigorifero fino al momento di servire.
Quando il pudding è pronto toglietelo dal bagno, eliminate alluminio e la carta forno, lasciatelo intiepidire leggermente, quindi sformatelo sul piatto di servizio, decoratelo con le fettine di cachi, dei grappolini di ribes rosso e gli alkikinger. Servitelo tiepido con delle quenelles di crema di mascarpone a parte.
Bene, un dolce che non fa parte della tradizione natalizia italiana ma che entra a buon diritto nella mia e credo che ci resterà a lungo. Vi consiglio caldamente di provare a prepararlo, la sua cottura lascia la casa profumata a lungo ed ha un sapore delizioso, esaltato perfettamente dalla crema di mascarpone e Calvados, che ci sta davvero molto bene.
Ed ora aspetto il Christmas Pudding che dorme al fresco...
Ma Giuliana, scrivi un post del genere e nemmeno mi avvisi?? Grazie infinite per la citazione e complimenti vivissimi per l'introduzione ricchissima di dettagli ed informazioni su questo dolce così poco conosciuto qui da noi. Splendida la tua interpretazione del Pudding di cachi della cara Martha, bellissima anche la presentazione.
RispondiEliminaCiao Giuliana, anni fa scrissi un lbrino sui dolci inglesi (English Puddings, Tommasi editore), se ti interessa l'argometo posso mandarti la ricetta che avevo selzionato: un xmass pudding del periodo edoardiano, dei primi anni del 900. Ha la caratteristica di non avere zucchero. Io l' ho rifatto quest' anno dopo moltissimo tempo e a natale fara' la sua comparsa, dopo un ultima ora di bollitura. Stefano
RispondiEliminaciao Stefano, che piacere! Io mi compro di sicuro il libro! Grazie di cuore in ogni caso per la ricetta! A presto!
Elimina