Questa spezia è forse una delle più antiche e vanta una storia millenaria, era già usata dagli antichi Egizi nel 3000
a.C. Viene pure citata nella Bibbia, nel libro
dell'Esodo, quando Dio ordina a Mosè di consacrare il Tempio con un
misto di sostanze aromatiche.Nel bacino del Mediterraneo la cannella era nota per il suo alto valore
già nell'epoca classica, e lo stesso Plinio ne lamentava il prezzo
esorbitante. Durante il Medioevo era uno dei costosi doni che i nobili
facevano a re e regine come simbolo di prestigio. I suoi principi
terapeutici servivano per curare tosse e mal di gola, mentre le sue
qualità aromatiche la facevano spargere a profusione su ogni pietanza
dolce o salata, rendendola immancabile nella cucina di corte, assieme al
pepe. Nell’Ottocento era una delle quattro spezie automaticamente considerate
nei libri di cucina quando si parlava di “un pizzico di spezie o di
droghe” (le altre erano noce moscata, chiodi di garofano e pepe)
Oggi la cannella è apprezzata non solo per l’aroma dolce e delicato, ma anche per gli effetti benefici che ha nella cura dei disturbi come raffreddore, indigestione, reumatismi. I polifenoli contenuti in questa spezia,
la cui attività nell'organismo è paragonabile a quella dell'insulina,
riducono inoltre la glicemia ed evitano che il glucosio nel sangue si
trasformi in deposito di grasso.
il profumo della cannella evoca in me ricordi lontani, quando mia madre ne metteva un pizzico sugli anelli roventi della stufa a legna, e la sua torta di mele, una delle poche che sapeva fare, era sempre profumata di cannella.
La metto sempre anch'io nelle torte di mele, qualsiasi ricetta faccia, che la preveda o no.
Annusare il suo profumo è un po' come tornare indietro nel tempo.
Così, mentre montavo i tuorli per fare un dolce al cucchiaio, ho pensato che il profumo di cannella ci sarebbe stato proprio bene....
Crème brulée alla cannella
1 lt. panna liquida fresca
10 tuorli di uova grandi
160 gr zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 pezzetto di stecca di cannella
1 cucchiaino di cannella in polvere
zucchero di canna q.b. per caramellare
scaldate la panna con la cannella sbriciolata e il cucchiaino di cannella in polvere. Al primo cenno di bollore, spegnete il fuoco, coprite con un coperchio e lasciate riposare per circa 15 o 20 minuti.
Nel frattempo montate i tuorli con lo zucchero fino a farli sbianchire, aggiungete il cucchiaino di estratto di vaniglia.
Accendete il forno, statico, a 150°. Mettete in forno una teglia con dell'acqua già molto calda.
Filtrate la panna attraverso un colino foderato con una garzina in modo che trattenga la polvere di cannella e il resto. Versate la panna filtrata, poca alla volta, sui tuorli, senza montare, basterà mescolare con un cucchiaio o una spatola, per non incorporare aria.
Riempite fin poco sotto l'orlo delle pirofiline da forno e posatele dentro la teglia con l'acqua calda, che dovrà arrivare alla loro metà altezza-
Cuocete per circa un'ora e mezza, forse meno, dipende dal forno. E' pronta quando il centro è ancora leggermente tremolante e i bordi un poco più rassodati.
Aprite leggermente lo sportello del forno e lasciatele raffreddare nel loro bagnomaria, dentro il forno stesso.
Una volta raffreddate completamente, coprite ogni singola pirofila con della pellicola e conservatele in frigorifero fino al momento di servire. Io le ho preparate la sera prima, così hanno avuto modo di compattarsi per bene.
Al momento di servire, eliminate la pellicola, cospargete la superficie di ogni pirofilina con dello zucchero di canna, in modo abbastanza omogeneo.
Bruciate velocemente col cannello, oppure fatele caramellare sotto il grill molto caldo.
Adoro quel croc che fa la crosticina di caramello quando la spezzo col cucchiaino!
Bellissima, chissà che profumo!
RispondiEliminaCome si fa a dire di no ad un dessert così invitante. La crosticina bruciacchiata è davvero una delizia. Grazie per la bella ricetta. Ciao
RispondiEliminaStefania
Cara Giuliana,
RispondiEliminaio adoro la Crème brulée....fatta tante volte, profumata alla vaniglia, al cardamomo, al limone ma alla cannella mai.
Grazie a te colmerò questa lacuna, non verrà buona come la tua, ma il sapere che la ricetta proviene da te me la renderà migliore.
Un abbraccio forte e grazie della condivisione.