lunedì 30 settembre 2013

Un chicco tira l'altro

L'anno scorso Virginia de Lo spilucchino  ha coinvolto molte blogger in una bellissima iniziativa per aiutare Progetto Mondo Mlal una ONG che dal 1966 lavora in Africa e in America Latina per assicurare un futuro migliore a bambini e giovani che si trovano in situazione di difficoltà.
 Con la campagna di raccolta fondi  Io non mangio da solo  il tema scelto é stato  il pane, alimento universale che unisce molte culture e popoli di tutto il mondo.
 L'iniziativa ha avuto moltissimo successo e allora perchè non continuare a dare una mano anche quest'anno?
Stavolta le ricette dovranno essere  pensate e realizzate  coi  cereali.  Le migliori, corredate di foto, andranno a creare un calendario 2014 e i ricavi della  sua  vendita  andranno  interamente a finanziare i programmi della campagna Io non mangio da solo.

Come l'altra volta, aderisco con molto piacere all'iniziativa,  perchè fare anche solo una piccola cosa per  aiutare gli altri,  fa stare bene. 

Il cereale che ho scelto è l'orzo, anche se sono stata indecisa fino all'ultimo fra questo  e la quinoa.
Ma l'orzo mi riporta all'infanzia, a quando mia nonna e mia zia Norina lo cucinavano in grosse pentole messe sul fogolar, insieme ai fagioli. Il profumo che si levava da quelle pentole fa parte del mio DNA ormai....
La minestra di orzo e fagioli è un classico della cucina friulana, una cucina contadina, povera, ma molto varia e ricca di sapori.

Amo molto l'orzo e  allora perché no? Stavolta però l'ho preparato   in modo diverso, rispetto alla mia tradizione.



Orzotto mele e speck

500 gr orzo perlato
250/280 gr speck in un pezzo solo
1 grossa  mela stark delicius
1 cipolla bionda
1 bicchiere di vino bianco
brodo q.b.
poco rosmarino
qualche bacca di ginepro
fettine di mela
olio e.v. 
una noce abbondante di  burro
parmigiano


Pulire e tagliare lo speck a dadini.  Scaldare il brodo.
Mettere a bagno l'orzo giusto il tempo che serve a preparare la cipolla e lo speck. Si può anche evitare, ma io lo faccio comunque, mi sembra che cuocia in meno tempo.
In una casseruola scaldare l'olio con un poco di burro, aggiungere la cipolla tritata e lasciar appassire qualche minuto, unire lo speck e mescolare lasciandolo insaporire con la cipolla. A questo punto scolare bene l'orzo e aggiungerlo nella casseruola insieme alla cipolla e allo speck, mescolare  e lasciarlo tostare un momento, quindi sfumare con il vino bianco.
Una volta evaporato l'alcool del vino, iniziare la cottura come si usa fare per il risotto, aggiungendo il brodo caldo poco alla volta e continuare a cuocerlo pian piano, mestolo dopo mestolo. Per portarlo a definitiva cottura ci vorranno circa 45 minuti.
A metà cottura, sbucciare la mela,  conservandone una fettina  con la buccia,  che servirà per la guarnizione del piatto.
Tagliare a dadini anche la mela, e aggiungerla all'orzotto continuando la cottura.
Quando è quasi pronto, assaggiare e regolare di sale, unire una  macinata di pepe nero e mantecare energicamente con una noce di burro e un paio di cucchiai di parmigiano.
Servire  subito ben caldo, decorando il piatto con poco rosmarino tritato grossolanamente, qualche bacca di ginepro e la fettina di mela tenuta da parte.













Grazie a Virginia, che si è fatta carico di promuovere questa bella cosa!  Sono sicura che sarà un successone..

 

6 commenti:

  1. non ho mai mangiato l'orzo, non è nella nostra cultura culinaria, ma solo a guardare questa tua preparazione invoglia tantissimo a provarlo!

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  2. Grande post, devo provare!
    La cucina è anche la mia passione nei tuoi articoli si può anche vedere! Saluti

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  3. Che bello il tuo orzotto! Mela, speck sono proprio nelle mie corde :-)

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  4. Miooo, mi attira tantissimo, mi sa che stasera lo faccio.
    A parte d'estate che lo lesso semplicemente e condisco con pomodori tonno ecc ecc e lo mangiamo freddo, ho provato a farlo anche con radicchio, speck e gorgonzola.....gnamm
    Ciao bella Giuly, vi penso sempre.
    Manu/Pap

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  5. sempre complimenti mia cara Giuliana: bello il post e sublime la ricetta. Accostamenti che mi stuzzicano parecchio così uniti insieme all'orzo. un abbraccio

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  6. MEglio tardi che mai...eccomi finalmente a dirti GRAZIE per questa ricetta che riscalda pancia e cuore.

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