Un piatto giapponese per la settimana di Cook_my_Books.
Il libro è Japanese Home Cooking di Maori Murota. La cucina giapponese mi ha sempre incuriosito ma non mi sono mai cimentata nonostate ami alla follia gyoza e tempura. L'occasione di provarci è arrivata sfogliando questo libro, perchè Maori Murota ti porta nel cuore della cucina casalinga giapponese di oggi, condividendo ricette che ha imparato da sua nonna e raccontandole con una semplicità che ti conquista.
Io ho scelto un piatto che è famoso nella cucina giapponese e che fa parte della quotidianità, pur essendo stato importato dall'Occidente nel periodo Meiji, tra la seconda metà dell'800 e i primi anni del '900, e subito variazioni e adattamenti. Fa parte di quei piatti denominati Yoshoku, che significa appunto cibo occidentale.
Il Tonkatsu, benchè un tempo fosse preparato con la carne di manzo, nella sua versione più moderna viene fatto con la carne di maiale. Una succulenta cotoletta, alta due dita, croccante e saporita.
Tonkatsu
per 4 persone
4 cotolette di maiale, spesse almeno 2 cm.
per la panatura:
4 cucchiai di farina
4 cucchiai di farina + 4 o 5 cucchiai di acqua
q.b. di pangrattato Panko
sale, pepe
q.b. di olio per friggere
per accompagnare:
spicchi di limone
insalata di cavolo cappuccio
per la salsa Tonkatsu:
4 cucchiai di salsa
Worcestershire
2 cucchiai di Ketchup
1 cucchiaio di Mirin
1 cucchiaino di salsa di soia
Togliete la carne dal frigorifero almeno mezz'ora prima della cottura. Io ho trovato delle belle cotolette di coppa di maiale che avevano attaccato anche un pezzetto d'osso, e sono state una scelta azzeccata.
Massaggiate ogni cotoletta con sale e pepe da entrambi i lati.
Affettate finemente con la mandolina il cavolo cappuccio, conditelo con sale, pepe, olio e aceto e lasciatelo insaporire.
Preparate la salsa Tonkatsu miscelando tutti gli ingredienti, mettete il composto in un pentolino e lasciatelo a fuoco dolce finchè si addensa un poco.
Preparate tre larghi piatti. Nel primo mettete la farina, nel secondo mescolate i 4 cucchiai di farina con l'acqua, iniziate con 4 cucchiai e sbattete con una forchetta fino ad avere una specie di pappetta bianca, densa ma fluida, in caso aggiungete altra acqua se vi sembra necessaria. Nel terzo piatto mettete il Panko.
Ora riprendete le cotolette, passate ognuna prima nella farina, poi nel composto di acqua e farina avendo cura di ricoprirle abbastanza bene, infine nel Panko, premendo bene per farlo aderire alla carne.
Scaldate l'olio fino a 180°.
Dovranno essere fritte in olio profondo, quindi regolatevi col tegame da usare.
Friggete in due riprese, perchè le cotolette non devono sovrapporsi, o anche un solo pezzo per volta. Cuocete almeno 2 minuti su un lato, poi girate e continuate a cuocere per altri 3 minuti, finchè non saranno ben dorate e croccanti.
Scolatele su carta assorbente e lasciatele riposare qualche istante.
Servitele accompagnate con l'insalata di cavolo cappuccio, spicchi di limone e la salsa Tonkatsu preparata
La panatura senza uova mi è piaciuta molto, una tecnica che userò sicuramente, quantomento quando si tratterà di Panko, ma potete impanare anche con l'uovo, come al solito.
La salsa è un po' piccante, ma ci sta benissimo. L'uomo di casa, benchè non ami particolarmente la carne di maiale, ha molto apprezzato.
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