venerdì 7 ottobre 2022

Spalla di maiale Vindaloo

 

Questa settimana  Cook My Books riparte con Eleanor Ford, autrice del libro The Nutmeg trail, per un viaggio  sulla rotta delle spezie, dalla Cina all'India, dall'Indonesia allaTurchia, in un approfondimento della storia e della tradizione, senza tralasciare la contemporaneità. 

Il piatto che ho scelto di fare ve lo racconto con le parole dell'autrice


"Un brasato deciso, risultante dall'incontro di ingredienti e idee di tre continenti. In particolare, tuttavia, non è il vindaloo che si è evoluto nelle curry house indiane britanniche, che detiene il dubbio onore di essere il piatto più piccante del menu. Qui, il masala rosso intenso proviene dalla polvere di peperoncino del Kashmir, che apporta più colore e sapore che calore.
Il piatto proviene dalla comunità cattolica di Goa, con radici in un piatto di maiale in salamoia portoghese chiamato carne de vinho e alhos. I cercatori di spezie portoghesi del XV secolo portarono l'idea in India, dove acquisirono spezie locali. Un'altra aggiunta chiave sono stati i peperoncini, anch'essi recentemente importati dai portoghesi dalle Americhe. È un piatto forgiato in un'epoca di costruzione e appropriazione dell'impero, ma emerge come un esempio di integrazione"

Per questa ricetta scegliete  un taglio di maiale leggermente grasso, la carne sarà decisamente più morbida e mostosa, e fatelo  un giorno in anticipo. Sarà ancora più buono e saporito.


Spalla di maiale Vindaloo

(Pork shoulder Vindaloo)

per 2 o 3 persone

500 g di spalla di maiale, tagliata a pezzi di circa  3 cm
2 grosse cipolle, affettate finemente
3 pomodori maturi, tritati
2 cucchiaini di pasta di tamarindo
3 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiaini di zucchero di canna

 

Per la pasta di spezie:

4 cucchiaini di peperoncino Kashmir in polvere
1 cucchiaino di sale marino fino
¾ cucchiaino di cumino macinato
¾ cucchiaino di coriandolo macinato
¾ cucchiaino di semi di senape
½ cucchiaino di pepe nero macinato
½ cucchiaino di cannella in polvere
½ cucchiaino di curcuma in polvere
4 chiodi di garofano pestati
4 baccelli di cardamomo verde, solo i semi
4 spicchi d'aglio, tritati
3 cm. di zenzero fresco, sbucciato e tritato
60 ml di aceto di vino

 

In una capiente ciotola mescolate tutti insieme gli ingredienti per la pasta di spezie. Unite il maiale a pezzi e mescolate bene finchè il tutto sarà colorato di rosso mattone. Coprite con la pellicola e lasciate marinare in frigo  per due o tre ore, meglio se per tutta la notte.

Scaldate l'olio in una casseruola e soffriggete la cipolla finché si ammorbidisce e diventa leggermente dorata. Unite il maiale e la sua marinata e cuocete, mescolando motlo spesso, per almeno 10 minuti, finchè inizia a prendere colore.

Unite i pomodori a pezzetti, il tamarindo, lo zucchero di canna. Diluite il tutto con un goccio d'acqua, coprite, abbassate la fiamma e lasciate pippiare a fuoco dolce per circa un'ora, mescolando di tanto in tanto per controllare che non si asciughi troppo. In tal caso aggiungete poca acqua bollente alla volta.
Verso fine cottura togliete il coperchio e fate  restringere il fondo.
Prima di portare in tavola, lasciatelo riposare qualche minuto.
E, come dicevo, meglio ancora se lo preparate il giorno prima. 


Servitelo accompagnato dall'immancabile riso pilaf.


Un piatto deciso, colorato, saporito senza essere eccessivamente  piccante.
Molto apprezzato.




 




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