mercoledì 27 settembre 2017

Spaghetti alla puttanesca per il Club del 27

E con l'autunno  riprende l'attività del Club del 27 al quale mi onoro di essere iscritta con la tessera n. 34.

 

Ripartiamo con un argomento che, sono sicura, piace a tutti, grandi e piccini. La pasta.
Come ogni mese, il tema scelto è sempre collegato alla sfida  MTC in corso, che stavolta è  sulla pasta con il pesce.
Ma noi del club vogliamo dare lustro a molte altre ricette di pastasciutta,  scelte fra quelle della più grande  tradizione italiana e che facevano parte del Tema del Mese  collegato alla  sfida n. 48.



Ero tentata da due ricette,  gli spaghetti alla Nerano e questa, ma alla fine ha prevalso la Puttanesca. Una pasta a tutto sapore mediterraneo. Non è sicuro su quale sia la vera origine di questo piatto dal nome così  particolare  però, come la Nerano,  è  di certo un piatto tipico della cucina napoletana,  a base di pomodoro, olio, aglio, olive nere e capperi, origano.
Un piatto velocissimo da fare, saporito e gustoso. Nerano aspetterà, non molto a lungo  spero.






 Spaghetti alla puttanesca

 per 4 persone


500 g spaghetti
1 scatola di pelati 
3 cucchiai di passata di pomodoro
3 spicchi d'aglio
4 filetti di acciughe
3 cucchiai di capperi sotto sale
20 olive nere denocciolate
1 pizzico di peperoncino
origano
100 ml olio d'oliva e.v.
sale

Mettete a bollire l'acqua.  Dissalate i capperi.
Nel frattempo, in un largo tegame  soffiggete l'aglio insieme all'olio, aggiungete i filetti di acciuga e fateli completamente sciogliere, poi aggiungete i pelati a pezzetti, i capperi  scolati e asciugati,  le olive, mescolate  lasciate cuocere qualche minuto. Unite anche la passata di pomodoro, salate e profumate il tutto con peperoncino (se piace) e origano. Fate pippiare dolcemente il sugo per una decina di minuti mescolando di tanto in tanto.

Quando l'acqua bolle, cuocete gli spaghetti al dente. Scolateli e trasferiteli nel tegame del sugo, mantecate la pasta mescolando fino a quando è ben condita e servite.




Note: Ho usato almeno il doppio di   olive taggiasche denocciolate ( senza tagliarle) essendo molto più piccole di quelle previste dalla ricetta,  invece  le acciughe le ho sciolte inizialmente con olio e aglio, anzichè a metà cottura.  

Al prossimo 27!






10 commenti:

  1. Una signora pasta, che amo da sempre e che richiede proprio il minimo che si ha in dispensa.
    Questa è la meraviglia della cucina italiana, e delle tue mani che la fanno cantare.
    Ti abbraccio mia cara.

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  2. Un piatto di pasta che adoro!
    Complimenti :)

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  3. Questa è la pasta per cui Arc mi chiese "Mamma, allora si possono dire anche le parolacce?!". Allora era piccino (ora non lo chiederebbe più!) ma la pasta come gli piacque!
    E' tanto che non la preparo e tu mi hai dato un suggerimento per questo pranzo.
    Grazie!
    Nora

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  4. La puttanesca per me è pasta dell'infanzia. Spesso mia madre la preparava, soprattutto quando era di corsa. L'adoro, l'ho sempre adorata, ed è da un po' che non la mangio, a pensarci bene. Concordo con lo sciogliere le acciughine prima, invece che a metà cottura. Mi danno l'idea di amalgamarsi meglio :)

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  5. Come te ho scelto questa pasta per accontentare la Manu che ha fatto la ola. Complimenti

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  6. Giuliana che fame! Le foto sono così invitanti e la cosa che mi fa impazzire è quel bel sugo generoso e ricco!

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  7. quando arrivo dal lavoro e pare che il ragazzo svenga dalla fame da un momento all'altro, spesso mi esibisco, è saporita e gustosa, ma soprattutto comoda... gli ingredienti sono sempre in frigo e ci impiega davvero poco tempo! bravissima ad averla scelta!

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  8. Con questa pasta faccio sempre bella figura e sopratutto piace a tutti. Davvero invitante. Ciao Stefania
    Tra monti, mari e gravine

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  9. Per una calabrese un piatto che contiene peperoncino è assolutamente da provare... posso invitarmi da te? La tua puttanesca la mangerei anche a quest'ora!

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  10. Meno male che qualcuno come te ci ha ricordato che la puttanesca è una pasta che vale la pena di preparare ogni tanto. A me è venuta proprio voglia di mangiarla

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