giovedì 27 aprile 2017

Torta di riso degli addobbi per il Club del 27

E' il 27, e siamo al consueto appuntamento. 

Come ormai sapete  "l'oggetto sociale"  del Club del 27 a cui mi onoro di appartenere, è quello di ridare lustro a ricette trascorse, preparate per il Tema del Mese collegato alle sfide MTC  e con l'appuntamento  di oggi rimettiamo in grande spolvero le ricette del Tema  legato alla sfida n. 41 sul riso ma con uno sguardo anche  alla sfida del  Sartù, appena conclusa.


Fra tutte le ricette a disposizione  mi sono fiondata direttamente sulla  la torta degli addobbi. Perchè è un po' come  per l'erbazzone, sempre assaggiata ai raduni coquinari, ma mai fatta. Mi è sembrato giusto provarci, dato che è un dolce particolare che mi è sempre piaciuto molto.

La ricetta è di Elisa Baker, bolognese doc,  che l'ha imparata dalla nonna,   e mi ci sono attenuta in tutto, l'unica mia idea è stata  aggiungere un poco di liquore all'Amaretto in superficie, una volta cotta.  Questo è uno di quei dolci di cui ogni famiglia ha la propria ricetta,  spero proprio che Elisa mi perdoni per aver leggermente modificato  quella  di sua nonna.





Torta  di riso degli addobi


100 g riso Arborio
300 g  zucchero semolato 
1 l. latte intero 
100 g cedro candito tritato 
100 g mandorle pelate tritate 
1 mandorla amara 
15/20 amaretti secchi (io 6 di Mombaruzzo, morbidi) 
5 uova 
50 g zucchero vanigliato 
4 o 5 chicchi di caffè 
Scorza di limone 
1 bicchierino di liquore all’Amaretto 

Poco burro e poco pane grattugiato per la teglia 



Portate a ebollizione il latte con lo zucchero semolato, la scorza di limone, i chicchi di caffè.
Versate il riso e lasciatelo cuocere per circa 45 minuti, mescolando spesso. Si formerà una specie di cremina.
Lasciate raffreddare e quando sarà completamente freddo, sbattete le uova e aggiungetele al riso  insieme alle mandorle, il cedro, gli amaretti. Mescolate molto bene.
Imburrate generosamente una pirofila  o uno di quei contenitori di alluminio usa e getta (30x20) e spolverate di pane grattugiato eliminando quello in eccesso.
Cuocete in forno già caldo a 180° per circa 50 minuti o fino a che la superficie sarà ben dorata. Vale sempre la prova stecchino, se esce asciutto è pronta. Togliete  dal forno e con uno spillo, un ago o uno stuzzicadente punzecchiate la superficie della torta e spruzzatela con un bicchierino di liquore all’Amaretto.
Lasciatela raffreddare e riposare almeno un giorno prima di assaggiare, è uno di quei dolci che ha bisogno di “maturare”. Tagliatela possibilmente a rombi o a quadrotti.
Si conserva in frigorifero fino a 5  6  giorni.


La quantità di riso sembrerà poca rispetto al latte e allo zucchero ma  non temete, la torta riuscirà perfettamente  bilanciata. 





22 commenti:

  1. Bella,buona con tutti gli ingredienti che piacciono a me!! Sempre grande Giuli

    RispondiElimina
  2. Buonissima e bellissima!!! COmplimenti Giuliana!!
    Claudia

    RispondiElimina
  3. Io la amo. Ricetta molto simile a quella di mia nonna bolognese. Solo lei un po' meno zucchero. Mi riporta dritta dritta alla pasqua di quando ero bambina, questa torta c'era sempre.
    sempre meravigliosa giuliana!

    RispondiElimina
  4. Giuliana questa torta l'ho conosciuta negli anni di studio bolognesi... che buona che era! Complimenti per la presentazione, un bascio

    RispondiElimina
  5. ciao carissima... vedo che tu è riuscita alla grande... bacioni

    RispondiElimina
  6. Pensa che invece io non l'avevo mai sentita nominare prima! Non amo gli amaretti, ma i canditi sì...quindi forse potrei anche provare :-)

    RispondiElimina
  7. Giuliano abbaiamo scelto la stessa ricetta. Io mi sto mangiando tutta a teglia da sola. Buona vero?

    RispondiElimina
  8. Sono stata in ballo 2 ore indecisa se scegliere la torta degli addobbi o il Risolatte,ho scelto quest'ultimo solo perche' non l'avevo mai provato ma ora voglio un pezzetto di tortaaa!!

    RispondiElimina
  9. cara Giuliana pensa che io non l'avevo mai assaggiata prima...la trovo deliziosa e particolare.
    complimenti per la realizzazione

    RispondiElimina
  10. Cara Giuliana, come sempre il tuo tocco ha un guizzo che vola un filo più in alto. Mi immagino quell'amaretto che profumo ...

    RispondiElimina
  11. Volevo lanciarmi sul salato, ma crocchette e verdure ripiene sono abbastanza frequenti sulla mia tavola. Anche questa torta l'ho già fatta un paio di volte (la tua è davvero ben riuscita). Così mi sono lanciata sul risolatte, con i risultati che immaginavo... Non fa per me. Però ci ho provato, e questo è il bello del club!

    RispondiElimina
  12. Non la conoscevo ma spero di poter rimediare a questa mancanza. Nell' occasione seguirò questa ricetta con tutte le varianti che hai apportato che condivido in pieno

    RispondiElimina
  13. Io vorrei tanto assaggiarla Giuly perchè sembra divina... Sia la versione della Flavia che la tua, con l'immancabile tocco "liquoroso" che ti contraddistingue! Me la porti una fettina? ;)

    RispondiElimina
  14. Fatta anch'io, non la conoscevo! Mi ha conquistata

    RispondiElimina
  15. Bellissima Giuliana, l'amaretto aggiunge quel tocco raffinato, il tuo tocco, che non guasta ed esalta. Complimenti!
    Un abbraccio, a presto ...

    RispondiElimina
  16. Come dici tu " è uno di quei dolci di cui ogni famiglia ha la propria ricetta" tu hai a pena creato la tua!

    Questa era anche nelle mie corde anchese non ho mai fato una torta dolce di riso.
    Besitos grande donna!

    RispondiElimina
  17. ho scoperto questa torta, da poco, ma penso che la rifarò presto! GRazie anche per la tua variante!

    RispondiElimina
  18. Che meraviglia! dato che io l'ho fatta con la ricetta della nonna, sto facendo un giretto tra le ricette del Club del 27 per scoprire altre versioni. Questa è simile a quella che ho fatto io ma la tua solo a vederla mi pare proprio quella della mia infanzia. Identica e precisa anche nel taglio alla torta dei miei ricordi. La prossima volta che decido di farla mi sa che lascio stare e la ordino da te!!! Un saluto e buona serata!

    RispondiElimina
  19. effettivamente anch'io sapevo dell'aggiunta del sassolino (liquore) dopo la cottura.
    la tua ha un aspetto delizioso!

    RispondiElimina
  20. Che torta meravigliosa che ti è uscita fuori. Ha fatto una crosticina fantastica e invoglia davvero a dare un morsetto :-) Ottima l'idea dell'aggiunta del liquore all'amaretto che esalta tutti gli altri sapori.

    RispondiElimina