mercoledì 27 marzo 2024

Ciambella al lime e cioccolato bianco

Ci sono volte  in cui  appena metti giù i piedi dal letto, sai che sarà uno di quei giorni permeati di tristezza, malinconia, ansia. Di quelli in cui i pensieri si affastellano uno sull'altro, impedendoti di vedere chiaramente la direzione da prendere, dove i ricordi affiorano arbitrariamente e dove ti senti schiacciata fra  bilanci,  paure  e il desiderio  di certezze.
Quando è così io so che è inutile opporsi,  devo accettare il fluire di tutti questi sentimenti, lasciare che mi pervadano, accettare quel senso di oppressione e sperare che la giornata passi velocemente.   Allora mi metto in cucina, ascolto il Canone in D Major  e preparo una torta, perchè niente ha  la capacità di infondermi calma come la musica di Pachelbel e cucinare un dolce.

Questa è una ciambella facile, vista sulla pagina Instagram  di Altea_racconti_di_farina  ed è buonissima.
Ve la scrivo pari pari.



Ciambella al lime e cioccolato bianco


4 uova grandi
200 g di zucchero
270 g di farina
150 g di burro fuso tiepido
100 g di cioccolato bianco tritato
il succo e la scorza di 3 lime
poco zucchero a velo

 

Imburrate e infarinate uno stampo a ciambella da 24 cm.
Grattugiate la scorza di lime, mettetela da parte e poi spremeteli e filtrate il succo.
Montate le uova con lo zucchero fino a farle diventare chiare e spumose.
Aggiungete la farina, poca per volta e  setacciata con il lievito, la scorza e il succo dei lime, il burro fuso e mescolate fino ad avere un composto omogeneo.  Ora unite il cioccolato bianco  tritato, mescolate di nuovo e mettete nello stampo.
Cuocete in forno già caldo a 170° per circa 40 minuti.
Fate la prova stecchino comunque, quando esce asciutto è pronta.
Sfornatela e lasciatela raffreddare poi toglietela dallo stampo e mettetela sul piatto di servizio, spolveratela di zucchero a velo.

Qui è durata  lo spazio di una giornata. Tanto per dire.
Fatela!

 






Frittelle di broccoli per il Club del 27

Questo mese  l'appuntamento col Club del 27 è dedicato  alla Sicilia, con il libro Coming home to Sicily
scritto da Fabrizia Lanza con Kate Winslow,  e da cui ho scelto questa chicca.


Frittelle di broccoli

per 4 persone

500 g di broccoli
120 g di scamorza affumicata
3 uova
60 g di pecorino grattugiato
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di rosmarino tritato finemente
q.b.  di pane grattugiato
q.b. di farina bianca
q.b. di olio di semi di arachide per friggere
1 pizzico di aglio in polvere
sale, pepe nero

Mondate  i  broccoli, divideteli in cimette e lavateli accuratamente. Cuoceteli finchè saranno teneri. Io l'ho fatto nel cestello del vapore.
Scolateli e lasciateli intiepidire, poi schiacciateli abbastanza bene e trasferiteli in una ciotola.
Nel frattempo tagliate a pezzettini la scamorza affumicata, tritate il prezzemolo e il rosmarino.
Unite 1 uovo ai broccoli, la scamorza, 2 cucchiai abbondanti di pane grattugiato, il prezzemolo, il rosmarino, il pecorino grattugiato,  il sale e una generosa macinata di pepe nero. Mescolate bene e controllate che l'impasto sia abbastanza compatto da essere poi maneggiato per preparare le frittelle. Se fosse ancora un po' troppo morbido, unite dell'altro pane grattugiato o ancora del pecorino.
In un piatto sbattete le altre due uova,  mettete la farina in un altro piatto e abbondante pane grattugiato in una ciotola.
Ora iniziate a preparare le frittelle. Prelevate un po' di impasto e arrotolatelo fra le mani per renderlo compatto e ottenere delle polpette, passatele prima nella farina appiattendole un poco, poi passatele nell'uovo sbattuto e infine nel pane grattugiato.
Cercate di farle più o meno della stessa dimensione.
Friggetele in abbondante olio di semi di arachide ben caldo finchè sono perfettamente dorate.
Appoggiatele man mano su un piatto ricoperto di carta assorbente, per eliminare l'eventuale olio in eccesso e poi servitele calde, accompagnate da un buon bicchiere di vino.

Possono essere un ottima idea da servire con l'aperitivo, o anche un secondo leggero e u un contorno.
In ogni caso sono come le ciliegie, una tira l'altra.





 

 

lunedì 25 marzo 2024

Crème brulée al limone e basilico

Era un po' che mi girava in testa questo abbinamento, limone e basilico, che ho scoperto di amare molto insieme all'ananas.
Avete mai provato? Ananas fresco, a pezzetti, zucchero,  succo di limone e qualche foglia di basilico spezzettata. Perfetto per finire una cena, in ogni stagione.
Dunque perchè non provarlo anche con un dolce, preferibilmente al cucchiaio, la mia passione.
E allora ho pensato di fare un dessert che amo tantissimo, e che scelgo sempre se sono al ristorante ed è nel menu. La crème brulée, che è stata  l'immancabile  dolce della domenica..

Crème brulée al limone e basilico

per 4/6 persone


500 ml di panna liquida fresca
5  tuorli di uova grandi
100 g di zucchero semolato
la scorza di 2 limoni non trattati
12/15 foglie  grandi di basilico
1 cucchiaino di essenza di vaniglia

per caramellare:
2 cucchiai scarsi di zucchero

Lavate e asciugate le foglie di basilico, lavate e  spazzolate bene i limoni e ricavate le scorza, senza la parte bianca.
In un pentolino fate intiepidire  leggermente la panna poi aggiungete le scorze dei limoni e le foglie di basilico. Spegnete il fuoco,  coprite  e lasciate riposare in frigorifero per 4 o 5 ore, poi rimettete tutto sul fuoco e portate quasi a ebollizione.
Scaldate il forno a 170° statico.
Con le fruste elettriche montate i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare chiari e spumosi,  aggiungete la vaniglia e poi  la panna aromatizzata, ancora calda, facendola scendere attraverso un colino continuando a montare a bassa velocità.
Mescolate con una spatola in modo da amalgamare tutto e distribuite il composto nelle pirofiline o in cocottine, riempiendole per 3/4.
Mettetele in una teglia che le possa contenere comodamente, e aggiungete acqua calda fino ad arrivare a metà delle cocottine, o pirofiline.
Cuocete per circa 50 minuti, finchè la crema sarà abbastanza solida al tatto anche se ancora un po' tremolante.
Toglietele dal forno e lasciate raffreddare a temperatura ambiente, poi coprite ogni pirofilina con la pellicola e  tenete in frigorifero fino al momento del servizio.

Riprendete le cocottine dal frigo, cospargete la superificie di ognuna con lo zucchero semolato e, con il cannello apposito, fatelo caramellare bene.

Il momento più bello, il crunch della crosticina che si rompe con il cucchiaino.

Sono contenta di come è venuto. Sono riuscita a bilanciare i sapori, ed era la cosa che mi impensieriva di più perchè non volevo che il limone prevalesse sul basilico  o viceversa.
Quindi lo condivido con piacere.









domenica 24 marzo 2024

Crostata di mele al Calvados e crème fraîche

 

Fra le ricette preferite  di Mimi Thorisson, l'autrice del libro A Kitchen in France che ha proposto Cook_my_Books questa settimana, c'è una crostata di mele.
Un dolce rustico della Normandia, che evoca le sue case tradizionali con i tetti di paglia, spiagge ventose, mucche bianche e nere, e alberi di  mele.
In Normandia, oltre alla città di Camembert (sì  proprio quella del formaggio) c'è anche la città di Calvados, famosa per il suo Brandy di mele e anch'io, come Mimi, ne ho sempre una bottiglia in casa. Ottimo drink digestivo e perfetto per questa ricetta.



Crostata di mele al Calvados e crème fraiche

per 8 persone

per la frolla:
240 g di farina 00
80 g di farina di mandorle
60 g di zucchero a velo
3 cucchiai di zucchero fine (Zefiro)
150 g di burro morbido
1 uovo grande
1 pizzico di sale

per il ripieno:

5 mele Gala (o Golden
60 ml di Calvados
60 g di zucchero di canna scuro
250 g di crème fraîche, o panna acida
3 tuorli di uova grandi
3 cucchiai di farina di mandorle

per accompagnare (facoltativo)
Crème fraîche  o panna acida

 

In una ciotola capiente, mescolate insieme la farina, la farina di mandorle, lo zucchero a velo, lo zucchero semolato, il sale, l'uovo intero, e il burro a tocchetti. Lavorate tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formate una palla, appiattitela leggermente e avvolgetela nella pellicola trasparente. Mettetela in frigorifero almeno due ore, meglio se tutta una notte.
Toglietela dal frigo 30 minuti prima di stenderla.
Sbucciate le mele, eliminate il torsolo e fatele a tocchetti regolari. Traferitele in una ciotola e copritele con il Calvados. Lasciatele a bagno, coperte con la pellicola,  mescolando ogni tanto, per un'ora almeno.


Stendete l'impasto ricavando un cerchio da circa 33 cm. Con questo rivestite una tortiera da 27 cm.in modo che ricopra bene anche i lati. Tagliate l'impasto in eccesso  lasciandone 1 cm. circa a debordare e ripiegate un po' la pasta per rinforzare i bordi. Bucherellate il fondo con una forchetta. Rimettete in frigorifero per un'altra ora, oppure in freezer per mezz'ora.
Scaldate il forno a 180°
Foderate il guscio di frolla con della carta forno e aggiungete le palline apposite per la cottura in bianco, oppure i fagioli secchi.
Mettete in forno e cuocete per circa 10/12 minuti, poi rimuovete la carta e le palline e rimettete in forno per altri 5 minuti. In fondo dovrà essere asciutto.
Nel frattempo scolate le mele dal liquore, conservandolo a parte. Cospargete la base della crostata con 2 cucchiai dello zucchero di canna presi dalla dose della ricetta.
Versatevi dentro le mele scolate, mettete in forno e cuocete fin quando le mele saranno leggermente dorate, circa 30 minuti. In caso la crosta si scurisse troppo, coprite i bordi con dell'alluminio.
Togliete dal forno.
In una piccola ciotola sbattete insieme il Calvados tenuto da parte, il restante zucchero di canna, la crème fraîche e i tuorli d'uovo. Versate la crema sulle mele e corspargete di farina di mandorle.
Rimettete in forno  per altri 15 minuti, finchè la crema sulla superficie si sarà appena solidificata.
Togliete dal forno e fate raffreddare per 10 minuti
Servitela tiepida con la crème fraîche a parte, se vi piace.

E' stata molto apprezzata anche dai miei ospiti.