domenica 2 ottobre 2022

Zuf - polenta e zucca

La cucina del  Friuli  è quella tipica di una terra povera. Una cucina fatta di patate, orzo, granoturco, maiale, pollame,   una cucina semplice presentata con silenziosa dignità, incredibilmente ricca di sfumature, contaminata dalla vicinanza con altre culture e altre storie. Tutto molto spesso  accompagnato con l' immancabile polenta, gialla o bianca, quella che riempie le pance, che saziava tutti quando non c'era altro  da mangiare perchè la carne era un lusso che ci si poteva permettere solo  raramente.

Il Zuf è una specie di minestra di polenta, latte e zucca. Un piatto che più povero di così non è possibile.
Era il comfort food di mia madre. Quando a tavola c'era la polenta, lei se ne teneva da parte due o tre cucchiaiate abbondanti in una scodella e poi la annegava nel latte freddo, e quando era stagione di zucca non faceva altro che cuocerne qualche fetta in forno, la schiacciava e la univa alla polenta ancora fumante. In questo caso il latte era solo in piccole dosi, giusto per amalgamare tutto,  poi una grattugiata di ricotta affumicata ed era pronta. La rivedo, seduta in pizzo alla sedia mentre tutti i commensali  si avventano sulla pietanza, che se la gusta in silenzio, assorta, persa nei ricordi che questo piatto le evocava. Non erano di sicuro ricordi del tutto piacevoli perchè la fame che ha patito è stata tanta, e la polenta era l'unico cibo disponibile. Chissà cosa le passava per la mente in quegli attimi!

Questa ricetta preparata per  L'Italia nel piatto,  la dedico a lei, scomparsa a giugno scorso. 

ZUF - Polenta e zucca


per 4 persone


500 g di farina da polenta (bianca o gialla)
400 g di zucca pulita
2 l. d'acqua
1 cucchiaio colmo di sale
q.b. di ricotta affumicata
q.b. di latte


Pulite la zucca da semi e filamenti, eliminatene la scorza e tagliatela a fette, possibilmente di uguale spessore.
Foderate una teglia con della carta forno, distribuite le fette di zucca, coprite la teglia con dell'alluminio  e mettete in forno già caldo a 200°
Cuocete la zucca finchè è morbidissima al tatto. Quando è pronta frullatela a crema e tenetela da parte in un colino.
Preparate la polenta al solito modo, versando la farina mentre l'acqua inizia l'ebollizione mescolando con la frusta per non creare nodi,  e poi mescolando regolarmente con la canèla di legno finchè la polenta è cotta. Solitamente ci vogliono dai 40 ai 5o minuti, dipende dalla farina.

Quando la polenta sta per essere pronta, unite la crema di zucca, qualche cucchiaiata di latte per ammorbidire il tutto. Mescolate ancora per un paio di minuti poi spegnete e mettete nei piatti. Per la densità potete regolarvi a piacere, a noi piace sostenuta, ma è ottima anche un po' più lenta.  Completate con una grattugiata di ricotta affumicata ed è pronta.


Servitela fumante.

 






Ecco le proposte autunnali delle altre regioni d'Italia


Valle d’Aosta. Minestra di crespelle di zucca

Lombardia. Gnocchi di zucca con ragù di luganega

Trentino-Alto Adige. Torta alle castagne o maroni gluten-free

Veneto. Smegiassa, la pinza con la zucca 

Emilia-Romagna. Castagne arrosto al vino rosso

Liguria. Minestra di zucca 

Toscana. Ciaffagnoni ai funghi porcini

Umbria. Zuppa di ceci e castagne - Ricetta tipica umbra

Marche. Mont Blanc, il Montebianco con le castagne dei Sibillini

Lazio. Biscotti con castagne e cioccolato

Abruzzo. Zucca e fagioli all’abruzzese 

Molise. Zuppetta di zucca e triglie

Campania. Pasta e zucca alla napoletana 

Puglia. Zuppa di funghi cardoncelli e patate

Basilicata. Orecchiette con cardoncelli e lucanica

Calabria. Panicelli di Santa Maria del Cedro

Sicilia. Agliata di zucca siciliana 

Sardegna. Bombas con funghi porcini




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8 commenti:

  1. Anche la tua minestra mi piace molto!

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  2. Un post che mi ha tanto commossa! Adoro leggere le ricette dei ricordi.

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  3. Un piatto interessante e squisito...Un fantastico benvenuto all'autunno!
    Baci,
    Mary

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  4. I piatti semplici e buoni delle nostre mamme, che ricchezza!

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  5. Mai provata una polenta così, ma mi intriga, eccome!!!!

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  6. Giuliana mi dispiace per la tua mamma. Che estate tremenda. Sono gesti e cose quotidiani così che danno l’illusione di averle ancora accanto.
    Ignoravo l’esistenza di questo piatto, ma penso che lo proverò appena arriva il freddo.
    Un abbraccio, Pellegrina

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  7. Che belli questi piatti che parlano di casa, quei sapori antichi che a volte oggi si perdono . Un grandissimo abbraccio

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