giovedì 16 aprile 2020

Sbriciolata di ricotta e pere caramellate al Moscato - la gallina in quarantena

Le giornate si susseguono tutte uguali,  i lavori di casa la mattina, la preparazione del pranzo,  lavatrici da fare e bucato da stendere e da ritirare. Il mio si sta pericolosamente ammucchiando perchè di stirare proprio non ho voglia, ma me la devo far venire presto altrimenti mi ci vorrà più tempo e io odio stirare. Fatemi fare qualsiasi altra cosa ma stirare proprio non è il mio pane.  A differenza di mia madre che stirava benissimo, tanto che un avvocato di Como le mandava le sue camicie da stirare fino a Lanzo d'Intelvi (circa 40 km) dove abitavamo.
Esco sul terrazzo con una tazzina di caffè, mi piace berlo con calma osservando il mondo circostante. Non che ci sia molto di questi tempi, qualche raro passante, qualche auto e il solito silenzio. Mi perdo ad osservare il via vai di due gazze che fanno su e giù dal Seveso, poco lontano,  al nido.   Ho scoperto che è su un albero della vecchia casa ormai disabitata vicino al passaggio a livello. Stanno lavorando alacremente, loro.
Sul balcone del primo piano del condominio al n. 9, alla mia destra, c'è un ragazzo che, steso un telo a terra, si è messo a fare  gli addominali e il suo cagnolone, un  labrador, lo osserva tranquillo  mentre nel loro giardino un tizio alto e dinoccolato sta  facendo giri su giri percorrendo i vialetti del prato. Un modo per sgranchirsi senza uscire dal proprio condominio.
Le nostre azalee stanno per fiorire, mentre la grande camelia rossa è quasi del tutto sfiorita,  i suoi fiori sono tutti caduti e sotto la pianta c' è un tappeto rosso carminio che si mescola con il rosa dei fiori della magnolia, passati anch'essi. La bellezza finisce presto purtroppo.  E ce ne sarebbe tanto bisogno di bellezza in questo momento. Ma forse possiamo trovarla lo stesso, vederla nei piccoli gesti di ogni giorno, nonostante la situazione.  Anche preparare una torta può essere un momento bello,  rilassante,  scacciapensieri...


Sbriciolata di ricotta e pere caramellate al Moscato


per la pasta frolla ho usato la ricetta 3 - 2 -1 ma potete usare tranquillamente quella che più vi piace o che siete abituati a preparare.  Questa  è più che  sufficiente per uno stampo da 22 cm.


per la frolla:
300 g di farina
200 g di burro
100 g di zucchero
1 tuorlo
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
1 pizzico di sale
poca scorza di limone


per il ripieno
350 g di ricotta vaccina
100 g di zucchero
1 uovo intero
1 cucchiaino di cannella
un cucchiaino di essenza di vaniglia
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di farina di mandorle
2 o 3 cucchiai di panna liquida o latte

per le pere caramellate:
3 pere williams non troppo mature
30 g di burro
50 g di zucchero
50 ml di vino dolce Moscato

per completare:
poco zucchero a velo




Preparate la frolla, se avete una planetaria iniziate a mescolare il burro morbido con lo zucchero,  con la lancia a foglia, quindi unite il tuorlo, la vaniglia e la scorza di limone, poi, sempre con la foglia in azione, unite la farina e lasciate girare finchè l'impasto si raccoglie  bene nella ciotola.
Ora prelevatelo e dividetelo in 2/3  e 1/3.  Avvolgete ognuno  nella pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno un'ora, anche più.
 Nel frattempo preparate la farcia.  Se la ricotta fosse un po' troppo acquosa, lasciatela a scolare dentro un colino finchè vi sembra abbastanza asciutta.
Sbucciate le pere, eliminate il torsolo e  riducetele a tocchetti. In un padellino antiaderente mettete lo zucchero, il burro  e le pere, mescolatele  dolcemente e quando lo zucchero inizia a caramellare bagnatele con il Moscato, lasciate evaporare e asciugare bene. Non dovranno essere stracotte,  ma ancora integre. Tenete da parte a raffreddare.
Trasferite la ricotta  in una ciotola, aggiungete un paio di cucchiai di panna liquida o di latte e mescolatela bene con le fruste elettriche per renderla liscia e omogenea.
Unite lo zucchero, la farina di mandorle, l'uovo, la cannella, la vaniglia e il pizzico di sale e lavorate il tutto con la frusta fino ad avere un composto perfettamente liscio e amalgamato.
Imburrate e infarinate uno stampo a  cerniera da 22 cm. oppure foderatene il fondo con la carta forno.
Prendete dal frigorifero  i 2/3 di frolla ormai induriti e grattugiateli con la grattugia a fori grossi, raccogliendoli in un largo piatto. Distribuite la frolla grattugiata sul fondo dello stampo in modo che copra bene dappertutto, premete leggerissimamente per compattare e uniformare un poco il tutto.
Ora prendete le pere, scolate dall'eventuale liquido che si sarà formato, e unitele al composto di ricotta, mescolate affinchè si distribuiscano uniformemente.
Versate il composto di ricotta sopra la base  di frolla tenendovi lontani  almeno 1,5 cm. dai bordi. Grattugiate la frolla rimanente e distribuite i fiocchi ottenuti in modo uniforme sopra la ricotta, che dovrà essere completamente coperta, e ai lati in modo che cuocendo si saldi con la base. Avrete una specie di scrigno di frolla grattugiata che custodisce la ricotta.
Cuocete in forno già caldo a 180° per circa 50 minuti, dipende dal forno, lasciate che si dori bene, se tende a scurire troppo copritela con un poco di alluminio.
Una volta cotta toglietela dal forno e lasciatela raffreddare molto bene  prima di sformarla e tenete conto che è più buona il giorno dopo.
Al momento di servire, spolveratela leggermente di zucchero a velo.



ho usato il Moscato per caramellare le pere perchè ne avevo una bottiglia già aperta, ma credo che sarebbero altrettanto buone, magari anche di più, se si usasse un vino liquoroso, un Passito per esempio, o uno Zibibbo.
Fate come vi suggerisce la fantasia.  A noi è piaciuta parecchio e non è durata a lungo...

4 commenti:

  1. Ho l'acquolina. Giuli, mi stavo scordando quanto mi piaccia leggerti. Mi sembra di essere lì con te,a sorseggiare il caffè insieme... Baci!

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    1. cara Katia, non sai quanto mi piacerebbe! Grazie di essere passata, un abbraccio

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  2. Bellissima torta, se non avessi le pere, con cosa posso sostituirle?

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    1. puoi usare tranquillamente le mele, e usa il Calvados per caramellare. O un goccio di Rum

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