sabato 3 febbraio 2018

Terrina dolce di finocchi


Croccante e piacevolmente profumato, il finocchio è forse uno degli ortaggi più presenti sulle tavole dell’area del Mediterraneo ed è,  per le sue proprietà digestive, un potente toccasana natuale, prezioso alleato della salute. Fresco e deciso di sapore grazie all'anetolo, l'essenza utilizzata per preparare liquori (Sambuca e Pastis),  aiuta a fare il pieno di vitamine nella brutta stagione.  Il finocchio altera un pochino la funzionalità delle papille gustative, rendendo tutto dolce  e più buono dopo averlo mangiato. Pare che alcuni osti poco onesti fossero soliti offrire finocchi agli avventori prima di servire del pessimo vino. Ecco spiegato perchè si dice infinocchiare...lo sapevate?
Osti disonesti a parte, si possono portare in tavola crudi, magari in insalata con qualche fetta d'arancia, oppure gratinati al forno o cotti in padella con il burro o in millemila altri modi.
Io ho optato per qualcosa di diverso in occasione della  giornata che il Calendario del Cibo Italiano
gli dedica. Ho scelto di fare un dolce.
Sono anni che lo  voglio fare,  da quando ho comprato un libro sulle terrine d'autore (sono malata lo so, ma le adoro) ma una volta messo via il libro è rimasto lì ad aspettare il momento buono. Ci ho messo un po'  ma finalmente ecco a voi un dolce particolare, strano  ma  facile pur avendo dei passaggi delicati in cui fare attenzione, un dolce davvero sorprendente.




Terrina dolce di finocchi
(liberamente tratta da una ricetta di Knam)


 2 finocchi  medi (mondati)
200 g  zucchero di canna
400 g panna liquida fresca
100 g latte
10 tuorli
50 g zucchero
50 g Pastis
una noce di burro


Affettate finemente i finocchi. Regolate la mandolina su uno spessore non troppo sottile ma comunque fine. Metteteli in una teglia antiaderente con lo zucchero di canna e cuocete tutto fino a quando il liquido che rilasceranno si sarà assorbito e i finocchi inizieranno a caramellare. Mescolate tutto il tempo perchè non si attacchino e si coloriscano uniformemente. Teneteli in caldo.
Fate bollire latte e panna e poi lasciate intiepidire.
In una ciotola, con la frusta, sbattete i tuorli con i 50 g di zucchero, una volta amalgamati unite il liquore quindi il composto di latte e panna intiepidito.
Mescolate bene. Unitene un paio di cucchiai ai finocchi caramellati per tenerli morbidi. Questo è uno dei passaggi delicati perchè i finocchi non devono raffreddare altrimenti si trasformerebbe tutto in un ammasso inestricabile.
Imburrate uno stampo a piacere versateci i finocchi distribuendoli meglio che potete poi, poco per volta copriteli con il composto di uova, latte e panna. Mescolateli  con delicatezza dentro lo stampo affinchè il liquido arrivi dappertutto, badando di non far traboccare il liquido,  e cuocete a bagnomaria in forno a 180° ventilato, per circa 30/40 minuti.
Se vedete che tende a scurire, coprite lo stampo con dell'alluminio.
E' pronto quando è resistente al tatto.
Togliete dal forno e dal bagnomaria e lasciate raffreddare bene prima di sformare.





affettatelo delicatamente. Potete gustarlo sia tiepido che freddo.






3 commenti:

  1. Conoscevo questo flan e sono felice tu l'abbia proposto. Il tocco di Pastis è meraviglioso e perfetto!! Grazie per il contributo!

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  2. Che bella proposta Giuliana. La tua terrina è davvero bellissima anche nella presentazione. Un saluto caro e buon fine settimana

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  3. Confesso è la prima volta che una tua ricetta mi lascia sconcertata non riesco a vedere la consistenza di finocchio in un dolce. Forse dipende dall'odore poco amabile che porto con me dall'infanzia quando la mia nonna cucinava montagne di finocchi lessi e sfatti per quel sant'uomo di suo marito... oggi mangio i finocchi anche cotti, pure di gusto, ma associarli alla golosità non ce la fo. (Invece la terrina di zucca e datteri... yum!)

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