lunedì 13 novembre 2017

Cioccolata viennese

l'inverno è praticamente qui, oggi c'è pure una nebbia abbastanza densa, sospesa.
Niente a che vedere con la nebbia di quando ero bambina e abitavo in quella casa di ringhiera di via Correggio. Iniziava ai primi di ottobre e durava a lungo, a volte fino all'arrivo della prima neve, a novembre.  C'erano giorni in cui non vedevi nemmeno le tue scarpe se guardavi in basso...Mi piaceva, e mi piace,  la nebbia sono  ben strana eh? Ma ci sono cresciuta con la nebbia da Ottobre  e con la neve  a Novembre, con il ritmo giusto delle stagioni..
Mi piaceva perdermici, camminare in quel bianco lattiginoso e ascoltare i rumori ovattati che faceva la città mentre andavo a scuola. Mi piacevano gli  incontri fugaci con ombre imbacuccate, strette nei cappotti, che apparivano improvvisamente con un guizzo  e altrettanto improvvisamente sparivano inghiottite dal nulla lasciando solo il rumore dei loro passi. Conoscevo a memoria la posizione di ogni negozio lungo la strada per la scuola,  riconoscevo il rumore che facevano i cestelli del latte quando li scaricavano davanti alla piccola latteria, il rotolare dei barili davanti alle Cantine Astigiane,  oppure il grido di richiamo dei venditori ambulanti di frutta e verdura davanti al mercato di Piazza Wagner. E l'odore della nebbia, un odore particolare, qualcosa che non si può spiegare bene a parole. Ti impregnava i capelli e i vestiti, era l'odore dell'inverno.
La nebbia da tempo non è più così densa, non ha più  tutto quel fascino legato ai miei ricordi di bambina, ma ha sempre un potere, quello di farti desiderare di stare a casa, al calduccio, magari con una tazza fumante davanti a scaldare il cuore e l'anima.
Oggi è un giorno così, lento e grigio.  Golia dorme acciambellato  sul divano vicino a me,  fuori è silenzio, non è ancora sera e io ho voglia di qualcosa che mi faccia sentire meglio. Una cioccolata calda, per esempio, con una montagna di panna montata sopra.

Fra l'altro  è anche la giornata dedicata dal Calendario del Cibo Italiano alla cioccolata in tazza, e grazie a questo  ho scoperto che esistono molti modi per prepararla. Quella che ho fatto per me  è questa:




Cioccolata Viennese


120 g cioccolato fondente  (io ho usato 2/3 al 60% il resto al 70%)
500 ml latte
60 g zucchero
60 ml acqua

panna liquida fresca
poco zucchero vanigliato



Fondete la cioccolata in microonde usando una potenza bassa, in modo che il cioccolato fonda pian piano, altrimenti fatela sciogliere in un pentolino  messo a bagnomaria.
In un altro tegame mescolate acqua, zucchero e latte, e mettete sul fuoco finchè lo zucchero è completamente sciolto.
A questo punto unite il cioccolato fuso e mescolate, sempre sul fuoco fino a che sia tutto perfettamente omogeneo. Lasciate sobbollire qualche minuto, poi  toglietelo dal gas e frullate la cioccolata qualche secondo con le fruste elettriche. Fate riposare qualche minuto sempre mescolando quindi versate nelle tazze calde  e completate con la panna montata e una leggera spolverata di zucchero vanigliato.

Non aspettatevi una cioccolata densa come siamo abituati a prendere al bar, non lo è.
Forse lasciandola raffreddare un po' di più il cioccolato si addenserebbe  un pochino, ma rimarrebbe comunque abbastanza liquida.

La ricetta che ho scritto è quella universalmente conosciuta come Viennese.
Però io la volevo densa, per cui  ho fatto qualche piccola modifica.
Ho  omesso l'acqua e aumentato la dose di cioccolato a 180 g  e il risultato è stato molto soddisfacente.
Per cui, se la volete come bevanda scaldacuore, fate la ricetta classica, se invece la preferite più  densa e cremosa, fate come me.
In ogni caso, fatela!!






5 commenti:

  1. Che bello il tuo racconto della nebbia, in poche parole hai reso l'atmosfera che quasi pareva di esserci. E quindi mi è venuta di nuovo voglia di cioccolata e la tua la soddisfa in piena. Che mattinata ricca questa!

    RispondiElimina
  2. Ci sono dei profumi e delle sensazioni che anche dopo cinquant'anni riconosci immediatamente e li senti tuoi.
    Abbiamo le stesse tazze e ti assicuro che la cioccolata, la' dentro, sembra ancora più buona.
    L'ho preparata anch'io ieri pomeriggio ;-)

    Buona ripresa.

    RispondiElimina
  3. e' vero la nebbia ha un profumo tutto suo, difficile da descrivere, solo noi donne di pianura possiamo cogliere questa sensazione. A me la nebbia proprio non piace mi dà un senso di ansia, certo che con una cioccolata così, passa tutto!

    RispondiElimina
  4. Non conosco quella viennese, ma la tua versione senza acqua mi garba!!! Buona giornata

    RispondiElimina
  5. L'odore della nebbia...quando nasci dalle nostre parti te lo porti dentro. Hai reso con garbo perfettamente quelle atmosfere. La nebbia è cremosa come una buona mantecatura, come fa a non piacere?

    RispondiElimina